Allegato B
Seduta n. 365 del 1/10/2003


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ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
nelle scuole bolognesi sta avvenendo una sistematica azione di denigrazione dell'operato del Governo portata avanti da insegnanti;
non si intende mettere assolutamente in discussione la libertà di dissentire, che in ogni democrazia è ovviamente sacra ed inviolabile. Quello che si contesta è che ci sono degli insegnanti che inquinano la loro importante funzione educativa, infatti, con sempre maggiore frequenza attuano iniziative che denigrano e sistematicamente alterano durante l'orario di scuola i contenuti del progetto di riforma del Ministro Moratti. Sono ormai tanti, purtroppo, gli insegnanti che partecipano ad iniziative di protesta nella loro veste professionale, dimentichi degli obblighi di lealtà che hanno assunto con lo Stato;
a conferma di quanto sopra, venerdì scorso a Bologna, c'è stata una manifestazione dove insegnanti, genitori e molti bambini sono sfilati lungo le vie del centro della città, per protestare contro il provvedimento del Governo relativo alla riforma della scuola;
l'interpellante rileva, in particolare, che il legittimo dissenso non può interferire con il normale svolgimento dell'attività professionale dei docenti coinvolgendo bambini che vengono strumentalizzati per fini politici estranei alle finalità della scuola;
ma questo è solo l'ultimo episodio di azioni di protesta che strumentalizzano gli stessi alunni, utilizzandoli come pedina di manovre politiche che con l'istruzione, ovviamente, non c'entrano nulla. Ed è l'indiretta conferma della presenza di insegnanti che si credono degli indottrinatori piuttosto che degli educatori -:
quali iniziative ed eventuali sanzioni disciplinari intenda adottare per evitare che vi sia da parte degli insegnanti quello che, secondo l'interrogante, è un abuso delle loro funzioni.
(2-00912) «Garagnani».

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

VII Commissione:

PALMIERI, GARAGNANI, BUTTI e TABORELLI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che;
il 3 giugno 2002 Ermanno Capatti, direttore amministrativo dell'Istituto professionale IPSIA Ripamonti, è stato arrestato a scuola con l'accusa di violenza sessuale e concussione, accusa documentata da filmati delle forze dell'ordine, per avere avuto rapporti sessuali nel suo ufficio con 32 studenti, per lo più minorenni. Attualmente Capatti è sospeso dall'incarico;
il preside dell'istituto, professor Carmelo Nicotra, sarebbe attualmente indagato per omessa denuncia di reato, in quanto avrebbe ignorato ripetute segnalazioni in merito al comportamento del direttore amministrativo;
il vicepreside dell'istituto, professor Giuseppe Palmucci, sarebbe attualmente indagato di omessa denuncia di reato e di favoreggiamento personale, per aver distribuito ad alcuni studenti un documento da firmare a sostegno del direttore amministrativo, dopo il suo arresto;
nel luglio scorso la Direzione regionale ha ordinato una ispezione all'Istituto professionale IPSIA Ripamonti;


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l'Istituto professionale IPSIA Ripamonti è la più grande scuola superiore della provincia di Como, con 1.500 studenti e poco meno di 300 tra professori e personale amministrativo, e dal 1975 è punto di riferimento per generazioni di studenti lariani -:
quali provvedimenti e il più tempestivamente possibile intenda adottare il ministero al fine di dissipare il clima di diffidenza e di sfiducia creatosi nei confronti dell'Istituto professionale IPSIA Ripamonti e restituire serenità e fiducia ai genitori, agli studenti, all'intera comunità di Como e della provincia nei confronti di una scuola che tanto ha fatto per il territorio comasco.
(5-02412)

COLASIO, REALACCI e FILIPPESCHI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
accade in provincia di Pisa, nella scuola Monte Bianco di Putignano, che a 27 bambini venga negata la possibilità di frequentare la Scuola dell'infanzia, per di più a pochi giorni dalla partenza delle scuole, senza che abbiano avuto la possibilità di cercare una alternativa;
questo è potuto accadere perché gli insegnanti per la terza sezione della Scuola dell'infanzia Monte Bianco prima promessi sono stati poi negati dal Ministero;
il problema riguardo gli stanziamenti da parte del Ministero dell'istruzione di finanziamenti alle scuole non dovrebbe risolversi nella impossibilità, per gli alunni e le famiglie, di avere un regolare anno scolastico e mettere a rischio, come in questo caso, la normale frequenza scolastica;
il comune di Pisa ha effettuato gli investimenti per realizzare i locali dove ospitare questa terza sezione, la quale era stata prevista e approvata dal Piano provinciale della scuola; inoltre i 27 bambini risultavano idonei secondo il bando di ammissione alle scuole dell'infanzia;
anche il consiglio comunale di Pisa si è espresso all'unanimità rispetto alla richiesta avanzata al Governo di «mettere a disposizione il numero adeguato di insegnanti» e di «riconoscere il Piano provinciale della scuola approvato a maggio, mettendo in condizione i provveditorati di nominare il personale insegnante necessario per dare risposte formative a partire dalla Scuola dell'infanzia» così come previsto dalla stessa riforma presentata dall'attuale Ministero;
ad avviso degli interroganti è un dovere per il Ministero e un impegno per tutti trovare una risposta per i genitori dei 27 bambini che avrebbero dovuto essere inseriti nella Scuola dell'infanzia Monte Bianco a Putignano e che invece hanno saputo solo a pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico che il Ministero non ha stanziato i fondi necessari a garantire il personale insegnante;
ci sono problemi a tutti i livelli a causa delle scelte di sistematica demolizione della scuola pubblica da parte del Governo e accade che le scuole spesso si vedano costrette a organizzare collette fra le famiglie degli studenti per garantire la loro funzionalità -:
se il Ministero abbia intenzione di attivarsi con urgenza per risolvere la questione di cui in premessa e per fare piena luce sull'entità dei tagli ai budget a disposizione del sistema scolastico provinciale, tagli che vanno dal 60 al 70 per cento rispetto ai budget dello scorso anno e che significano semplicemente il rischio collasso per molte scuole.
(5-02413)

CAPITELLI, GRIGNAFFINI e SASSO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
molte organizzazioni sindacali della scuola, a proposito dei dirigenti scolastici, da tempo rivendicano:
a) il ritiro della Circolare del Ministero dell'istruzione n. 27 del 7 marzo


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2003 che estende loro l'applicazione della legge 15 luglio 2002, n. 145;
b) il bando di concorso ordinario per dirigenti scolastici;
c) il reperimento delle risorse economiche per la stipula del contratto dei dirigenti scolastici stessi -:
se il Ministro abbia maturato una disponibilità alla soluzione delle suddette rivendicazioni della dirigenza scolastica.
(5-02414)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

VIGNI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che sette bambini di Castellina in Chianti (provincia di Siena) sono stati esclusi dalla scuola dell'infanzia perché considerati in esubero, avendo le classi esistenti raggiunto il tetto massimo di iscritti (28) e mancando il personale docente, necessario per soddisfare tutte le richieste;
l'amministrazione comunale, la direzione didattica e i genitori avevano richiesto già lo scorso anno una terza sezione che avrebbe permesso l'accoglienza di tutti i bambini e una formazione delle classi più funzionali dal punto di vista pedagogico, realizzando nel frattempo gli interventi di edilizia scolastica necessari per consentire l'accoglienza di un numero più elevato di bambini;
ciò causa ovviamente problemi sia per le famiglie che per l'amministrazione comunale, e vanifica gli stessi obiettivi auspicati dalla «riforma Moratti» -:
se non intenda assumere urgenti provvedimenti per consentire l'accoglienza di tutti i bambini che hanno fatto richiesta di iscrizione.
(5-02402)

GIANNI MANCUSO e GHIGLIA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
recentemente è stata istituita la 14a facoltà di Medicina Veterinaria presso l'università di Catanzaro;
un veterinario su sei in Europa è italiano ed il 26,6 per cento degli studenti di veterinaria sono italiani;
il 20 per cento delle facoltà di veterinaria europee è in Italia (Italia 14, Francia 4, Germania 5 e Gran Bretagna 6);
solo 2 facoltà italiane su tredici hanno ottenuto il riconoscimento europeo (la percentuale più bassa in Europa);
una indagine Nomisma, commissionata recentemente dall'A.N.M.V.I., evidenzia che da oggi al 2020 l'aumento del mercato veterinario e delle possibilità occupazionali sarà del 3 per cento e che il numero degli iscritti alle facoltà e, quindi, dei laureati sarà superiore al 100 per cento;
questo dato impressionante conferma che i nuovi laureati non avranno alcuna possibilità di trovare lavoro nel settore;
tutte le facoltà hanno attuato lauree brevi che sforneranno centinaia di dottori in materie similari o affini alla veterinaria;
proprio il ministro ha piu volte dichiarato pubblicamente che le università devono operare in stretto rapporto con il mondo professionale e laureare persone anche in funzione delle esigenze del mercato;
il decreto ministeriale del 2 luglio 2003 fissa il numero programmato degli iscritti per l'anno accademico 2003/2004 e, quindi, il decreto ministeriale del 3 settembre 2003 ha aumentato di 25 unità quella cifra;
la FNOVI e la ANMVI, in rappresentanza di tutto il mondo veterinario, hanno preso posizione contraria all'istituzione di una nuova facoltà;


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la conferenza dei presidi delle facoltà italiane ha sottoscritto il 1o agosto un documento all'unanimità che considera assurda l'apertura della 14a facoltà;
che la realtà calabrese in campo zootecnico è modesta;
che questa nuova realtà sottrarrà risorse al budget disponibile per tutte le altre facoltà di medicina veterinaria -:
quali siano le motivazioni che hanno indotto il Ministero ad emanare il decreto ministeriale del 3 settembre 2003 che approva la nuova facoltà di veterinaria di Catanzaro e come si intenda affrontare l'emergenza «veterinaria» in Italia e, conseguentemente, in Europa.
(5-02408)

Interrogazioni a risposta scritta:

BURTONE. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha dichiarato in più occasioni, anche con interviste alla stampa, che il MIUR sta provvedendo a erogare risorse per i corsi di dottorato e per i corsi di laurea di interesse europeo;
tali dichiarazioni, lungi dal rasserenare l'ambiente dei giovani e delle università, creano ulteriori preoccupazioni per le incertezze che caratterizzano la fase e per la continua riproposizione di speranze e promesse sistematicamente disattese;
le università e i giovani studiosi hanno già dovuto subire arbitrarie distribuzioni dei fondi di Agenda 2000, con gravi ritardi rispetto ai cicli di dottorato già avviati e conseguenti mortificazioni di fondate aspettative -:
quali concreti provvedimenti di attuazione del decreto-legge 9 maggio 2003, n. 105, convertito dalla legge 11 luglio 2003, n. 170, siano stati adottati e con quali criteri siano stati ripartiti i relativi fondi.
(4-07542)

MARAN. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
in data 18 settembre 2003 il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia ha comunicato al dirigente dell'ISIT «Einaudi-Marconi» di Staranzano (Gorizia) e dell'ITAS «Deledda» di Trieste la mancata autorizzazione all'attivazione di due classi 3a (rispettivamente di 20 e 21 alunni) del corso serale attivate dal Capo d'Istituto con provvedimento prot. n. 5290/C21 del 13 settembre 2003, in base alla legge 268/2002, articolo 2, e alla circolare ministeriale n. 58 del 9 luglio 2003, secondo la quale «non sono consentiti sdoppiamenti e istituzioni di nuove classi dopo il 31 agosto»;
secondo la nota del Dipartimento per i servizi nel Territorio-Dipartimento per lo sviluppo dell'istruzione, prot. n. 1106 del 17 aprile 2003, si fa presente che per quanto riguarda i corsi serali presso gli istituti di istruzione secondaria superiore, si possono accettare iscrizioni per i corsi suindicati sino alla data del 15 settembre 2003;
il dirigente scolastico ha motivato le ragioni personali e socioambientali degli studenti iscritti al corso serale, come previsto dalla nota richiamata in precedenza, che richiama gli interventi finanziari a favorire un rientro degli adulti nel sistema formativo contenuti nella lettera circolare prot. 3462 del 20 dicembre 2002 -:
per quali ragioni si neghi l'autorizzazione all'attivazione delle classi, considerato il numero degli alunni, la data di attivazione precedente il 15 settembre e le motivazioni addotte dal Capo d'Istituto;
se, in questo modo, non venga leso il diritto di istruzione sancito dalla Carta costituzionale e disconosciuto lo stesso valore della formazione scolastica ribadito con forza dal Ministro dell'istruzione, università e ricerca in ogni occasione.
(4-07554)


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GAMBA, RONCHI, STRANO, ALBONI e SAGLIA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
secondo la legge n. 508 del 21 dicembre 1999 che reca disposizioni in materia di «Riforma delle Accademie di Belle Arti, dell'Accademia nazionale di Danza, dell'Accademia Nazionale di Arte Drammatica, degli Istituti Superiori per le Industrie artistiche, dei Conservatori di Musica e degli Istituti Musicali pareggiati», i predetti istituti d'insegnamento, solo successivamente all'emanazione di uno o più regolamenti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, saranno dotati di personalità giuridica, autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile;
allo stato attuale è stato emanato solo il decreto del Presidente della Repubblica n. 132 del 13 giugno 2003, che reca disposizioni in materia di «Criteri generali per l'adozione degli statuti di autonomia e per l'esercizio dell'autonomia regolamentare»;
il ministero dell'istruzione, università e ricerca eserciterà il controllo attraverso la verifica degli Statuti emanati dalle singole Istituzioni entro il 15 novembre 2003;
la normativa precedente alla riforma del 1999 in materia di ordinamento (didattico) artistico è quindi ancora vigente, e pertanto le istituzioni di cui sopra, fatta eccezione per l'attivazione dei corsi sperimentali già approvati dal ministero dell'istruzione, università e ricerca negli anni scorsi, non possono modificare in nessun modo gli ordinamenti didattici vigenti fino all'emanazione del regolamento/i come previsto all'articolo 2, comma 7, lettera h), della legge n. 508 del 1999;
si ha notizia che l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, pur in assenza della normativa regolamentare, avrebbe previsto l'attivazione di (nuovi) corsi biennali di specializzazione negli indirizzi sperimentali di Design, Comunicazione Visiva Multimediale, Comunicazione e Didattica d'Arte, Restauro, Beni Culturali, Arte Sacra -:
se il Ministro sia già a conoscenza di tali notizie, se ritenga opportuno verificarne la fondatezza, e nel caso, quali provvedimenti siano previsti per evitare tali irregolarità, che, tra le altre cose, potrebbero risultare assai pregiudizievoli anche per la formazione degli studenti.
(4-07557)