Allegato B
Seduta n. 320 del 9/6/2003


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DIFESA

Interrogazioni a risposta scritta:

PISTONE. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
all'interno dell'Aeroporto militare Alfredo Barbieri del comune di Guidonia Montecelio (Roma) si trovano inserite una serie di strutture della ex D.S.S.E. (Direzione Superiore Studi ed Esperienze) costruite negli anni trenta di una tale importanza storica, per la Scienza aeronautica, che la stessa NASA ne ha voluto il gemellaggio con Cape Canaveral nell'aprile del 1988;
dopo lunghe e alterne vicende che hanno visto il deterioramento di alcune di queste strutture prima ad opera dell'esercito tedesco, e dopo al trascorrere del tempo e all'incuria, così come viene descritto dall'opera del professor Bernardino Lattanzi che lì operò insieme a tanti altri illustri scienziati, tra i quali anche lo scomparso professor Luigi Broglio, che insieme si sono battuti da tanti anni per la loro tutela e valorizzazione, l'Aeronautica militare ha proposto, dopo tanto tempo e per una probabile carenza di specifici fondi, di affidare ad altri enti, che ne siano garanti, parte del comprensorio in cui insistono dette strutture;
per lo studio di questa proposta fu emessa dal comune di Guidonia Montecelio la delibera n. 58 del 29 giugno 2000 che ha costituito un gruppo di lavoro che esaminasse la prefattibilità di questa ipotesi, con cui venivano però attribuite ad un Comitato di privati cittadini deleghe paradossali con le quali si sottomettevano scienziati del livello sopra descritto, escludendoli di fatto dalla partecipazione di merito, all'esame preventivo dello stesso Comitato privo però di appropriata autorevolezza scientifica;
fu pertanto presentato regolare Interpello legale a difesa della dignità culturale di questi e di altri esclusi che avevano titoli di indiscutibile professionalità, al fine di appurare i fatti che avevano dato origine alla delibera, prima di poter individuare e procedere presso le varie sedi competenti della magistratura;
in seguito a questo intervento legale fu emessa la successiva delibera n. 173 del 29 giugno 2000 che rettificava, senza peraltro revocare, la delibera n. 58, riconoscendone «effettivamente» l'anomalia, senza però dare una esauriente risposta all'Interpello;
durante il breve periodo furono presentate da gruppi di cittadini, da singoli e da professionisti di varie specialità, proposte divergenti che non trovarono però una sintesi; non si fecero infatti più riunioni, nonostante le richieste, forse anche per le dimissioni, dovute a diverse ragioni, dell'allora assessore alla cultura del comune che presiedeva i lavori;
la scomparsa del professor Luigi Broglio, avvenuta il 14 gennaio 2001, non favorì lo sviluppo della questione che rimase sospesa, così che il professor Lattanzi ed altri invitarono la Presidenza della facoltà di ingegneria ad intervenire, dato che il ruolo culturale istituzionale di questa (insieme a quello della Scuola di ingegneria aerospaziale), era stato individuato come centrale nella valorizzazione dell'opera in questione;
la Presidenza della facoltà di ingegneria intervenne allora, proponendo agli organi competenti di fornire a titolo gratuito quanto necessario e richiesto dall'iter tecnico dalle amministrazioni anche al fine di porre sotto tutela il bene; il tutto attraverso l'utilizzazione e il coordinamento dei relativi dipartimenti della stessa facoltà, offrendo gratuitamente la presentazione


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dei necessari rilievi, elaborati eccetera che i vari organi (Ministero dei beni culturali, Regione, eccetera) avessero chiesto per iniziare finalmente a lavorare, senza emarginare alcuna forza culturale, tecnico e scientifica;
non verificandosi però alcuno sviluppo della situazione ed essendo comparse confuse notizie sulla stampa, il professor Lattanzi si rivolse in data 19 giugno 2001 al Ministro per i beni culturali e al sottosegretario alla difesa per ribadire la richiesta di riconoscimento del bene, di tutela di questo e di apertura di un regolare Concorso nazionale di idee per la migliore valorizzazione del comprensorio, rendendosi sempre disponibile a fornire contributi e chiarimenti di merito;
in data 29 ottobre 2001 veniva emessa dal comune la delibera n. 98 che delegava il sindaco a stipulare un protocollo d'intesa con l'aeronautica militare e l'università La Sapienza di Roma per la realizzazione, ex abrupto, della «nuova facoltà di ingegneria aerospaziale» nel complesso aeroportuale, «impegnandosi a provvedere alla predisposizione delle azioni e delle attività necessarie alla ristrutturazione, all'adeguamento a norma e alla manutenzione ordinaria e straordinaria della ex DSSE, ivi compreso il reperimento delle eventuali risorse finanziarie»;
in data 11 dicembre 2001, il professor Lattanzi insieme ad una lunga serie di qualificate persone chiedeva all'Aeronautica militare, alla Presidenza della facoltà di ingegneria, al comune di Guidonia, che gli obiettivi individuati dalla delibera appena citata, si verificassero «attraverso un regolare Concorso Nazionale», facendo peraltro presente «di avere anche consultato il Ministero dei beni culturali ed ambientali in ordine alla procedura di vincolo e tutela del relativo bene scientifico»;
nel frattempo alcuni professori della Scuola di ingegneria aerospaziale e altri esperti del settore, che insieme a professor Lattanzi avevano a cuore il bene di cui trattasi, seguivano presso il Ministero dei beni culturali l'iter amministrativo relativo al riconoscimento e al vincolo dello stesso bene, insieme all'esame della richiesta di un concorso pubblico di idee per la valorizzazione di questo;
attraverso molteplici scambi di lettere e riunioni, il ministero dei beni culturali esprimeva più pareri positivi sull'opportunità di indire un concorso internazionale di idee e di apporre il vincolo sul bene per la tutela dello stesso, richiedendo nel contempo tutta una corposa documentazione che è stata fornita dal professor Lattanzi e dalle persone sopra dette, restando intesa la necessità che l'Aeronautica militare desse la necessaria autorizzazione sia per l'indizione del concorso che per l'accesso presso i ruderi al fine di eseguire i necessari rilievi di tutte le strutture del comprensorio nate nel periodo antebellico;
improvvisamente attraverso la stampa si veniva a conoscenza di un protocollo d'intesa stipulato il 21 ottobre 2002 tra l'Aeronautica militare, il comune di Guidonia e l'università degli studi «La Sapienza», con cui in pratica si dà il via alla collocazione della facoltà di ingegneria aeronautica e aerospaziale presso l'aeroporto, attraverso un piano urbanistico redatto dal comune, con individuazione delle aeree interessate, delle relative ripartizioni; il tutto senza alcun onere per l'Aeronautica militare;
appare sorprendente all'interrogante che una intesa che preveda collocazioni, installazioni, costruzioni di facoltà, scioglimento della scuola di ingegneria aerospaziale, impegni di spesa non sia stato approvato da tutti gli organi competenti e comunità scientifica internazionale attraverso un concorso pubblico -:
quali siano le ragioni che hanno impedito finora, viste le valutazioni del Ministero dei beni culturali e ambientali e le richieste avanzate da tanti scienziati e tecnici di provato valore, l'indizione di un concorso internazionale di idee per la valorizzazione del bene, anche al fine di fugare


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qualsiasi ipotesi o sospetto di favorire particolari interessi, spesso presenti in situazioni di questo genere;
le ragioni per le quali non siano state ancora utilizzate le risorse tecnico professionali rese disponibili a titolo gratuito sia dalla Presidenza della facoltà di ingegneria di Roma (attraverso i suoi Dipartimenti e dalla SIA) che dal gruppo che fa capo al professor Lattanzi che ha già fornito corposa documentazione al Ministero dei beni culturali e ambientali, a discapito dei primari interessi della pubblica amministrazione e dello stesso bene che continua a deperire nello stato di abbandono in cui si trova.
(4-06551)

JANNONE. - Al Ministro della difesa, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la città di Bergamo vanta tra i suoi edifici più noti Palazzo Lupi, splendida e prestigiosa dimora, già sede della «Brigata Legnano», collocata in una delle vie più antiche del centro storico;
all'interno del palazzo sono conservati pezzi pregiati di mobilio e di arredamento nonché opere d'arte di notevole valore culturale e venale;
tali beni rappresentano un patrimonio che ha un particolare senso storico se considerato nel suo insieme, curato e conservato nello spazio che ne è stato prezioso scrigno per decenni;
in particolare si possono ammirare i cimeli della «Brigata Legnano», le suppellettili e le collezioni appartenute alla famiglia Lupi nonché pezzi unici e rari, tra i quali una culla lignea policroma del Settecento;
Palazzo Lupi rientrerà in tempi brevi nell'elenco dei beni immobili di proprietà del ministero della difesa oggetto di possibile alienazione e di cambio di destinazione d'uso;
risulta ufficialmente siano stati programmati sopralluoghi finalizzati alla raccolta ed al trasporto delle opere descritte in altra sede -:
quali misure siano allo studio per evitare che il patrimonio artistico di Palazzo Lupi, patrimonio che rappresenta un unicum composito, sia lasciato privo della necessaria manutenzione e custodia e si disperda disorganicamente in diverse sedi.
(4-06553)