![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. L'onorevole Ruzzante ha facoltà di
PIERO RUZZANTE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il tema che il gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo intende porre riguarda il funzionamento del question time. Avremmo voluto rivolgere oggi un'interrogazione sull'aumento del costo della vita, ben superiore al tasso di inflazione, ma il ministro Marzano non è presente; ci sarebbe piaciuto parlare degli oltre cinque milioni di pensionati che non hanno mai ricevuto il milione di pensione minima promesso e che si vedono invece costretti a pagare i ticket sui farmaci che l'Ulivo aveva cancellato, ma né il ministro Maroni né il ministro Sirchia sono presenti.
PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, avevo preparato una breve replica scritta; tuttavia il tono di questa interrogazione è provocatorio e ha dato un'immagine assolutamente falsa del Governo: il ministro Sirchia è oggi disponibile, ma nessuno ha presentato interrogazioni rivolte al ministro.
problemi e non fare propaganda, perché la gente è interessata alle risposte del Governo e il Governo, con serietà, risponde al question time. Non si tratta di risposte burocratiche, anche se qualche volta abbiamo, come è noto, dodici ore di tempo prima di rispondere; bisogna che chi ci ascolta lo sappia: le domande vengono presentate il giorno prima, qualche volta alle ore 20, e bisogna rispondere alle 15 del giorno dopo. Vi sono poche ore, quindi, per preparare le risposte, anche su argomenti molto complicati e complessi.
PRESIDENTE. L'onorevole Innocenti, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di
RENZO INNOCENTI. Signor Presidente, vorrei dichiarare fin da subito che la risposta fornita dal ministro Giovanardi sul quesito che il gruppo dei DS-l'Ulivo ha presentato non è convincente. Vede, signor ministro, anche lei oggi ha sostituito ben tre ministri per rispondere alle interrogazioni presentate e si possono citare innumerevoli question time, svolti il mercoledì, nei quali lei ha dovuto sostituire anche più di tre ministri. Ora, delle due l'una: io riconosco le sue capacità e la possibilità di rispondere, anche in termini di collegialità, della politica del Governo; ma se il question time si deve risolvere molte volte attraverso un colloquio tra i gruppi parlamentari e il ministro per i rapporti con il Parlamento, allora o si elimina il question time - ma questo è un problema legato al funzionamento della Camera - e su questo non siamo d'accordo oppure credo che dobbiamo riconoscere che c'è una profonda sottovalutazione, da parte dei componenti del Governo e, in primis, da parte del Presidente e del Vicepresidente del Consiglio, di venire a confrontarsi in diretta: domanda, risposta e replica, senza prepararsi, senza scenografie, né trucchi predisposti precedentemente.
PRESIDENTE. Concluda, onorevole Innocenti...
RENZO INNOCENTI. Ed ha fatto venir fuori, attraverso un lapsus, la sua idea del rapporto con il Parlamento: lo ha definito come pubblico, ed è illuminante rispetto al modo in cui intenda la politica: siamo profondamente insoddisfatti di questo (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)!
Avrei voluto chiedere al Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi come mai nella mia regione, il Veneto, i furti per rapina siano aumentati del 6 per cento nell'ultimo anno, - un furto o una rapina ogni 4 minuti -, nonostante nelle sue promesse elettorali egli avesse garantito città più sicure; tuttavia il Presidente del Consiglio non è presente e su 46 sedute dedicate al question time dall'inizio della legislatura non si è mai degnato di venire a rispondere in quest'aula.
Questa situazione è inaccettabile: i ministri competenti latitano. Il Presidente Berlusconi si è iscritto d'ufficio ad una nota trasmissione RAI: Chi l'ha visto? Le chiediamo di garantire il rispetto del regolamento della Camera ed il rispetto del Parlamento.
Abbiamo già convenuto che se si vogliono risposte in dodici ore, un ministro è sempre presente per rispondere puntualmente nel merito dell'interrogazione posta. Se si vuole quel ministro e questi è all'estero come spesso accade o impegnato istituzionalmente, si deve avere la pazienza di attendere la settimana successiva.
Se si vuole la risposta subito il Governo è qui presente ed entra nel merito delle questioni poste, come fa nell'ambito delle questioni poste nelle interpellanze e nelle interrogazioni che si svolgono anche senza la diretta televisiva; allo stesso modo il Presidente del Consiglio, il Vicepresidente e il ministro degli esteri sono stati permanentemente presenti tutte le volte che la loro presenza è stata richiesta in aula. Il Presidente del Consiglio sarà domani presente qui e al Senato per rendere un'informativa sulla politica estera.
Quindi, il Governo non si è mai sottratto al confronto con il Parlamento e ha dato sempre risposte puntuali nel merito. Posso accettare un rilievo circa l'assenza del Presidente del Consiglio ai question time, come già detto la volta scorsa, ampiamente motivata dal fatto che, avendo assunto anche l'incarico di ministro degli affari esteri ed essendo stato impegnato spessissimo all'estero, non era nelle condizioni di ottemperare a questo impegno, come anche il Vicepresidente del Consiglio che, come è noto, facendo parte della Convenzione europea, si trova spessissimo fuori dall'Italia.
Ho detto l'altra volta che comunque il Presidente del Consiglio quest'anno, in cui non svolge il ruolo di ministro degli affari esteri, verrà a rispondere al question time. Però credo che se vogliamo fare una cosa giusta, dobbiamo entrare nel merito dei
Il Governo non si sottrae affatto a questo confronto, anzi, viene in Parlamento, ed è presente a livello di ministri: se il ministro non è gradito, chiede cortesemente agli interlocutori di attendere che sia disponibile il ministro competente (nel caso in cui gli interroganti vogliano una risposta proprio da quel determinato ministro e non da altri). Ma il Governo, in quanto tale, con il rango di ministri, risponde a qualsiasi domanda venga presentata. Si può essere soddisfatti o insoddisfatti della risposta, ma noi attribuiamo grandissima importanza al dialogo e al confronto parlamentare, non ci sottraiamo a questo confronto e vogliamo ogni volta entrare nel merito delle questioni che ci vengono sottoposte.
Questo è il problema: nella passata legislatura, signor ministro, il Governo di centrosinistra non ha mai fatto mancare la presenza del Presidente o del Vicepresidente del Consiglio. Mai! E molte volte i ministri erano presenti, salvo qualche rara eccezione, veramente rara. I documenti sono qui.
Lei ha parlato di impegni. Allora io le leggerò alcuni dati, tratti dal volume che ci è stato consegnato dagli uffici della Camera, che ci è giunto proprio oggi, sul monitoraggio degli adempimenti del Governo nei confronti del Parlamento, che mostrano come il Governo sia fortemente inadempiente, in termini di impegni assunti, rispetto a quanto il Parlamento trasmette. Il Ministero dell'ambiente, rispetto ad 86 impegni - le note pervenute sono 11 - ha risposto al 12 per cento di tali impegni; il Ministero delle attività produttive ha risposto al 18 per cento degli atti e degli impegni assunti in Parlamento; il Ministero dell'economia ha risposto al 29 per cento; il Ministero per la funzione pubblica ha risposto all'8 per cento; il Ministero delle infrastrutture ha risposto al 4 per cento. Questo cosa significa? Significa che voi non prendete in seria considerazione il rapporto con le opposizioni.
Voi potete parlare anche di confronto, ma per fare il confronto bisogna essere presenti; il Presidente del Consiglio, invece, molte volte è abituato ad utilizzare lo strumento delle televisioni, alle quali invia delle cassette, a senso unico...