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dall'esercito italiano tramite denaro o tramite la fruizione di recupero conservativo, che determinerebbe per l'amministrazione della difesa un notevole esborso economico;
il 28 settembre 2000 è stata firmata una convenzione tra l'esercito italiano e l'Anac (Associazione Nazionale Arma di Cavalleria) a beneficio e sostegno del mantenimento delle tradizioni equestri in ambito militare;
nella convenzione, l'esercito italiano si è impegnato con l'Anac a «rendere disponibili le proprie strutture equestri nazionali, compatibilmente alle prioritarie esigenze istituzionali, per l'organizzazione da parte dell'Anac di manifestazioni-eventi equestri finalizzati esclusivamente alla valorizzazione delle stesse strutture», e l'Anac, a sua volta, si è impegnata «quale responsabile organizzativo delle citate manifestazioni ad ottemperare ai derivanti oneri amministrativi, nonché a concorrere alla gestione delle strutture equestri dell'esercito»;
nella convenzione viene stabilito che «l'organizzazione di ogni evento dovrà essere a costo zero per l'amministrazione della difesa (ovvero l'esercito italiano) ed ogni concorso richiesto dovrà essere a titolo oneroso per l'Anac, secondo le tabelle dei costi redatte annualmente dagli organi competenti di forza armata»;
negli intenti, pertanto, lo scopo della convenzione sarebbe di realizzare al meglio le finalità dei due enti;
in data 26 novembre 2002 è stato presentato un esposto alla procura regionale preso la Corte dei conti, avente ad oggetto proprio le attività tra Anac e esercito italiano;
nello stesso si ipotizza che l'esercito italiano, a seguito della stipula della convenzione,sia andato incontro a spese e perdite economiche di rilevante entità;
dall'esposto si evince che personale militare dell'esercito, al fine di consentire lo svolgersi delle manifestazioni e degli eventi concordati con l'Anac, sia impegnato in prestazioni ed opere direttamente legate alle attività organizzate dall'Anac;
tali prestazioni sarebbero svolte dal personale militare dell'esercito sia durante l'ordinario servizio e sia in orari che esuberano le normali prestazioni, e pertanto in orario di lavoro straordinario retribuito
una situazione di particolare gravità si sarebbe venuta a creare presso il Centro Militare di Equitazione di Montelibretti - Raggruppamento Addestrativo R.S.T.A. dove, vengono quotidianamente autorizzate prestazioni di lavoro straordinario del personale militare legate all'organizzazione di eventi Anac;
successivamente sono state stipulate tra Anac ed altre federazioni, enti ulteriori intese con prestazioni paritetiche ed uso delle strutture del centro militare di equitazione che, di fatto, impegnano personale dell'esercito italiano -:
se le circostanze illustrate in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative intenda adottare per garantire il rispetto della convenzione tra l'esercito italiano e l'Anac, per evitare che personale dell'esercito italiano venga utilizzato con il conseguente danno economico a carico dell'amministrazione della difesa.
(4-05253)