Allegato B
Seduta n. 215 del 31/10/2002


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GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta in Commissione:

PISAPIA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
da notizie stampa, si è appreso che due detenuti ristretti presso il carcere di


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Buoncammino (Cagliari) si sono suicidati nella loro cella nei giorni 5 e 7 ottobre 2002;
in particolare, Paolo Santona - al quale era stato da poco revocato l'affidamento ai servizi sociali - doveva ancora scontare un anno e mezzo di pena detentiva, mentre Sandro Fanari era ancora in attesa di giudizio;
questi tragici episodi fanno seguito alla morte di altri detenuti che negli ultimi tempi si sono tolti la vita, o sono deceduti all'interno degli istituti di pena in circostanze spesso non chiare, e si aggiungono ad altri recenti atti di autolesionismo e a denunce di abusi avvenuti nelle carceri sarde;
i recenti dati sui suicidi in carcere sono allarmanti: negli ultimi dieci anni il fenomeno si è triplicato e, attualmente, per ogni persona che si suicida fuori dal carcere, ve ne sono circa 19 che si tolgono la vita all'interno degli istituti di pena;
quanto esposto non può che confermare drammaticamente la gravità delle condizioni nelle quali versano gli istituti penitenziari del nostro Paese: sovraffollamento, mancanza di assistenza e supporto psicologico, condizioni di vita spesso inumane -:
quali urgenti iniziative il Ministro intenda intraprendere in relazione ai suicidi e agli atti di autolesionismo dei suicidi nelle carceri e, in caso affermativo, di quale genere;
se non ritenga opportuno adottare provvedimenti per accertare eventuali responsabilità disciplinari nei decessi di Paolo Santona e Sandro Fanari, anche in considerazione degli abusi che egli ultimi anni sono stati denunciati all'interno delle carceri sarde.
(5-01368)

PISAPIA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la casa circondariale di Voghera, situata in via Prati Nuovi, consta di quattro reparti, due dei quali sono destinati ad ospitare detenuti ritenuti ad «alta sicurezza» ed ad «elevato indice di vigilanza»;
nonostante il carcere sia ritenuto dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in grado di ospitare complessivamente 103 detenuti, attualmente ne accoglie più del doppio;
negli ultimi mesi il suddetto istituto è stato investito da diverse inchieste giudiziarie che hanno portato all'emissione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di alcuni agenti ed ufficiali di polizia penitenziaria ai quali è stato contestato di aver organizzato spedizioni punitive compiute contro detenuti, oltre che altri reati quali riciclaggio, corruzione e spaccio di sostanze stupefacenti;
nel luglio 2001 un detenuto di nazionalità francese, Stephan Lanza, di 47 anni, dopo aver scavalcato il muro di cinta con l'ausilio di alcune lenzuola annodate, è fuggito dalla casa circondariale di Voghera, facendo perdere a tutt'oggi ogni traccia di se;
nonostante il grave sovraffollamento del carcere, gli agenti di polizia penitenziaria impiegati in tale istituto ammontano a sole 200 unità a fronte delle 250 (circa) invece previste;
a causa della carenza di organico della polizia penitenziaria, un singolo agente deve svolgere servizi delicati - che di norma richiedono l'impiego di tre agenti - quali perquisizioni, accompagnamento dei detenuti ai colloqui e all'ora d'aria;
negli ultimi due anni, non solo si sono alternati ben sei comandanti degli agenti di polizia penitenziaria, ma si sono anche succeduti quattro diversi direttori del carcere;
il clima all'interno dell'istituto è caratterizzato da un diffuso e preoccupante stato di sfiducia e incertezza -:
di quali informazioni disponga il Ministro circa i motivi del vero e proprio «stato di abbandono» in cui versa la casa circondariale di Voghera e delle gravi


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carenze della sicurezza complessiva dell'istituto, dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria;
quali provvedimenti intenda adottare per risolvere le gravi problematiche che affliggono da tempo la casa circondariale di Voghera e, in particolare, per ristabilire l'adeguato funzionamento dell'istituto, nonché un clima che permetta un corretto e sereno rapporto tra detenuti, polizia penitenziaria e direzione dell'istituto di pena.
(5-01369)

Interrogazione a risposta scritta:

NICOTRA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere:
quali iniziative intenda assumere per far fronte alla grave carenza di personale amministrativo esistente nei Tribunali e negli uffici dei giudici di pace;
se, in particolare, è a conoscenza del fatto che per far fronte alla nuova organizzazione del processo penale recentemente entrato in vigore con la competenza del giudice di pace, a Roma è stato sottratto personale all'ufficio del giudice di pace civile per destinarlo al penale, creando così una situazione di paralisi degli uffici;
se non intenda affrontare tali carenze autorizzando un congruo numero di assunzioni a contratto, della durata biennale, delegando i capi degli uffici giudiziari (Presidente Tribunali, Procuratore della Repubblica, Giudice di Pace) ad effettuare tali contratti.
(4-04330)