Allegato B
Seduta n. 209 del 23/10/2002


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ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta in Commissione:

CAPITELLI, SASSO e GRIGNAFFINI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
l'assegnazione o la rotazione degli incarichi di dirigente scolastico a partire da settembre 2002 doveva avvenire nel rispetto dei criteri previsti dall'articolo 23 del contratto collettivo nazionale del lavoro della dirigenza scolastica, dell'articolo 19 del decreto legislativo 165 del 2001, dell'intesa sulla mobilità (articolo 2), del contratto integrativo (articolo 12), della circolare esplicativa del contratto integrativo n. 71 del 16 giugno 2002, punto C;
in Lombardia sono stati presentati ricorsi in opposizione avverso mancata concessione mobilità orizzontale per manifesta disapplicazione delle norme suddette -:
per quali ragioni la mobilità orizzontale non sia stata applicata seguendo rigorosamente le norme ad oggi in vigore;
se sia stata esercitata discrezionalità da parte dei dirigenti regionali, in quale misura e con quali motivazioni.
(5-01341)

Interrogazioni a risposta scritta:

PISA e AMICI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
nell'aprile 2002 con l'ordinanza ministeriale n. 44 emessa dal dipartimento per i servizi nel territorio, il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha definito le modalità per la formazione delle graduatorie per gli incarichi di presidenza negli istituti e scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado;
tale provvedimento prevede l'immotivata quanto illegittima esclusione dei docenti di scuola elementare e dell'infanzia dagli incarichi di presidenza o dirigenza;
ancora una volta le istituzioni governative hanno compiuto un'azione che, ad avviso delle interroganti, appare discriminatoria nei confronti del personale docente della scuola elementare e dell'infanzia che invece da molti anni si contraddistingue per essere all'avanguardia in


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tutte le graduatorie mondiali per efficienza progettualità e capacità diffuse del corpo insegnante;
continua ad essere difficile per chi decide le politiche sull'istruzione, comprendere quanto sia delicato, complesso e strategico il ruolo di questa categoria d'insegnanti che ha il compito di fornire la prima formazione, quella di base, a tutti i bambini;
non si afferra quindi perché una categoria che svolge un opera così delicata, rispondendo al meglio alle difficoltà del ruolo, debba essere immotivatamente esclusa dalla possibilità di ricoprire ruoli di dirigenza, impedendogli quindi di porre al servizio dell'organizzazione della scuola o del distretto la sua preziosa esperienza;
nella scorsa legislatura la riforma Berlinguer aveva indicato, nella istituzione della facoltà di scienza della formazione primaria e nelle scuole di Specializzazione post-laurea, la possibile soluzione a quello che continua ad essere l'unico elemento di differenziazione tra questa categoria d'insegnanti e le altre. In questo modo si pensava di fornire un unico curcus per tutti i soggetti interessati ad esercitare questa professione, garantendo quindi un ancora più alta professionalità e specializzazione. Il blocco della riforma dei cicli, la mancata indizione del concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici ha, di fatto, infranto i sogni di migliaia di docenti;
ora l'ordinanza ministeriale n. 44/02 oltre a prevedere l'esclusione degli insegnanti delle elementari e delle materne che abbiano conseguito la laurea, dagli incarichi di dirigenza falsando l'applicazione del decreto legislativo n. 297 del 1994 che regolamenta l'istituzione di graduatorie distinte per vari tipi di presidenza, ammette a tali incarichi docenti di scuola media di primo e secondo grado che non sono in possesso di laurea. Più specificatamente si prevede che non sia necessaria l'idoneità all'insegnamento nella scuola elementare o l'abilitazione nella scuola dell'infanzia per aspirare a ricoprire incarichi di dirigenza nei circoli didattici: il ragionamento posto alla base di tale ordinanza sembra miope e lontano dalle reali esigenze di una scuola moderna e al passo con mutate esigenze formative;
sono riscontrabili, tra l'altro, nel provvedimento in esame numerosi aspetti di incostituzionalità visto che non consente la piena realizzazione umana, professionale e sociale di una categoria ben definita di cittadini discriminati in maniera evidente e palese nell'esercizio di un loro diritto -:
se non ritenga che l'ordinanza ministeriale n. 44/02 compia una vera e propria discriminazione nei confronti dei docenti laureati delle scuole elementari e dell'infanzia, non prevedendo per loro la possibilità di ricoprire incarichi di presidenza o dirigenza;
se non ritenga che tale previsione oltre a presentare numerosi aspetti d'incostituzionalità vista la palese violazione dell'articolo 3 della nostra carta sia in evidente contrasto con il decreto legislativo n. 297 del 1994 che regolamenta l'istituzione delle graduatorie per la presidenza degli istituti scolatici;
se, al fine di tutelare le legittime aspettative di tutte le categorie dei docenti nonché i loro diritti personali e professionali, il Ministro non voglia apportare le necessarie modifiche all'ordinanza ministeriale n. 44 del 17 aprile 2002 prot. n. 1174, emanata dal dipartimento per i servizi nel territorio, in modo da permettere a tutti i docenti laureati che ne facciano richiesta l'inclusione nelle graduatorie per il conferimento di incarichi di presidenza nei circoli didattici e nelle scuole di istituzione secondarie di 1o grado dimensionate.
(4-04240)

COLASIO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
nel corso degli anni accademici precedenti il Parlamento ha emanato provvedimenti


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di sanatoria per gli studenti non ammessi alla frequenza dei corsi di laurea a numero programmato;
nei giorni scorsi l'interrogante ha appreso che alcuni studenti ammessi con riserva agli anni accademici 2000/2001 e 2001/2002 hanno ricevuto il decreto di annullamento della iscrizione in tempi brevi, mentre altri colleghi lo hanno ricevuto dopo alcuni mesi. Tutto ciò a parere dell'interrogante ha favorito le condizioni perché la legge 133 del 27 marzo 2001 e perché una prossima eventuale legge di sanatoria in favore degli studenti ammessi con riserva all'anno accademico 2000/2001, producesse delle disparità di trattamento insanabili tra studenti o aspiranti tale che come il Ministro interrogato sa sono stati giudicati allo stesso modo dagli organi giurisdizionali. Va da se che chi ha beneficiato della iscrizione sotto condizione per un arco di tempo più lungo ha avuto la possibilità di sostenere almeno quell'esame posto come condizione dalla legge 133 e da un eventuale provvedimento di sanatoria a beneficio degli studenti immatricolari con riserva all'anno scolastico 2000/2001 -:
se non ritenga di avviare un monitoraggio in tutti gli atenei per conoscere quali siano i tempi medi di disbrigo delle comunicazioni di cui in premessa.
(4-04245)

SANTULLI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
in Aversa, nel complesso della Real Casa Santa Dell'Annunziata, è allocata la facoltà di ingegneria della seconda università degli studi di Napoli in virtù di un contratto di comodato;
nel gennaio del 1998 la seconda università degli studi di Napoli aveva chiesto al comune di Aversa concessione edilizia, progetto redatto dalla stessa facoltà di ingegneria per la ristrutturazione del complesso;
l'amministrazione comunale di Aversa approvava tale progetto eliminando alcuni volumi di nuova edificazione destinati a laboratori pesanti;
la seconda università degli studi di Napoli si ritenne soddisfatta della soluzione adottata;
la conferenza dei servizi convocata per l'approvazione definitiva del progetto concludeva, con esito positivo, nel maggio del 1998;
la seconda università di Napoli ha pubblicato due bandi di gara; nel giugno 2002 per l'acquisto di un immobile da destinare alla facoltà di ingegneria e, nell'agosto 2002 per l'appalto dei lavori di ristrutturazione del complesso della Real Casa Santa dell'Annunziata;
risulta all'interrogante che dal maggio 1998 la seconda università, pur disponendo dei fondi, non abbia proceduto all'esecuzione dei lavori determinando, solo essa, oggi una situazione di grave emergenza;
non è peraltro chiaro se il progetto di ristrutturazione, posto oggi a base di gara d'appalto per 8.000.000 euro riguardi l'intero complesso, come chiesto ed ottenuto dal comune di Aversa, o solo una parte di esso;
inoltre dalle risultanze del bando del giugno 2002 risulterebbe che la facoltà di ingegneria si appresterebbe a spostarsi in altro comune con una spesa di 16.000.0000 euro -:
se la vicenda esposta in premessa non sia esemplificativa della necessità che il Governo adotti iniziative normative volte ad evitare che l'autonomia universitaria, principio comunque irrinunciabile nell'ordinamento, non si traduca tuttavia nella possibilità per gli istituti universitari di privare alcune aree del Paese di ormai radicati insediamenti culturali, come accadrebbe ove fosse confermato il trasferimento della facoltà di ingegneria della seconda università degli studi di Napoli in un altro comune.
(4-04246)