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persone impiegate nel settore turismo, seimila delle quali stagionali. All'appello ne mancano ancora 1.600;
la propria competenza, atti ad aprire un tavolo di trattative tra le parti per garantire i posti di lavoro agli operai dell'Eurosolare, scongiurare così la cassa integrazione e rilanciare la stessa azienda nelle produzioni ecocompatibili, nell'innovazione tecnologica e nella ricerca e proteggere di conseguenza anche in Italia questo mercato.
che di solito impegna l'azienda ad anticipare il ridotto stipendio al posto dell'Inps, che poi restituisce all'azienda la somma anticipata -:
la signora M.L., biellese, vedova, è titolare di pensione EMPAM di importo mensile pari ad euro 425,42 (codice pensione 290003326N101);
la signora M.L. ha presentato istanza di maggiorazione sociale ad euro 516,46 all'EMPAM medesima;
l'EMPAM, con lettera 17 aprile 2002 Prot. n. 0779, ha comunicato che la domanda non poteva essere accolta «in quanto l'incremento di pensione a favore dei soggetti di età pari o superiore a 70 anni e con determinati limiti di reddito spetta ai titolari di assegno sociale come stabilito dalla legge 448 - articolo 38 della Finanziaria 2001;
in data 16 maggio 2002 la signora M.L. ha inoltrato identica istanza all'INPS di Biella che, con lettera 24 maggio 2002 Prot. FI/2002515, respingeva la domanda con la seguente motivazione: «Per espressa disposizione dell'articolo 38 della legge 448/2001, la prestazione richiesta viene concessa ai titolari di pensione a carico dell'Istituto già beneficiari delle maggiorazioni sociali dei trattamenti pensionistici, indicate nel comma 1 dello stesso articolo;
la signora M.L., quanto agli ulteriori redditi posseduti, possiede redditi di terreni pari ad euro 41,00;
pare all'interrogante che l'interpretazione letterale dell'articolo 38 della legge 448/2001 crei una inaccettabile discriminazione in danno di tutta la categoria di pensionati che non usufruiscono di pensioni INPS -:
se il Ministro non ritenga ingiusto discriminare i pensionati che non usufruiscono di pensioni INPS e, in caso affermativo, se non ritenga di dover immediatamente adottare iniziative volte all'eliminazione della denunciata discriminazione.
(3-01279)
il settore del turismo alberghiero, che in Trentino vede un fatturato di oltre 2 miliardi e mezzo di euro sta cercando di affrontare una situazione drammatica: a metà luglio, mancano ancora 400 addetti alle cucine e 1.200 camerieri di sala;
alle soglie dell'alta stagione alberghi, pensioni, ristoranti rischiano di vedere la loro stagione compromessa. Basta leggere Orienta Lavoro, pubblicazione settimanale dell'agenzia del lavoro del Trentino, per accorgersi della gravità della situazione: cento richieste nell'ultima settimana di personale alberghiero qualificato. Non solo, l'ente bilaterale del turismo afferma che altre 68 domande sono state formulate da albergatori disperati che cercano nell'ordine camerieri di sala, cameriere ai piani, aiuto cuochi, chef e baristi. E sfogliando La Nuova Sardegna, giornale dove vengono pubblicate le inserzioni degli albergatori trentini che richiedono personale per la stagione estiva, si scopre che gli albergatori sono disposti, pur di reperire personale, ad assicurare sette mensilità anche se la stagione dura solo tre mesi;
quest'anno sono arrivati un po' di sardi, di pugliesi e di romani ma un quarto degli alberghi non ha ancora il personale al completo. Sono diecimila le
ora arriveranno altri 1.300 immigrati ma quasi tutti verranno impiegati per i lavori stagionali nel settore agricolo per la raccolta della frutta e ben pochi destinati al settore turistico -:
quali iniziative intenda assumere per garantire agli albergatori trentini la possibilità di reperire nuovo personale per tentare di salvare la stagione turistica estiva, verificando anche la disponibilità di un numero aggiuntivo di lavoratori stagionali extracomunitari, da impiegare nel comparto turistico;
se non sia attuabile, anche adottando le opportune iniziative normative, un nuovo sistema di gestione degli ingressi dei lavoratori extracomunitari stagionali, che renda possibile all'Associazione albergatori di Trento in collaborazione con la provincia autonoma di Trento di gestire automaticamente le pratiche per le assunzioni, passando attraverso la questura se non nella fase finale evitando così che alle soglie dell'alta stagione gli albergatori non abbiano ancora il personale necessario per svolgere la loro attività.
(5-01163)
l'INAIL (Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) sta recapitando alle aziende utenti migliaia di avvisi bonari per la notifica di pendenze debitorie e relativo invito a pagamento entro i termini stabiliti, pena la iscrizione a ruolo delle somme richieste;
le somme richieste con gli avvisi bonari molto spesso risultano non dovute dalle aziende, destinatarie dei predetti avvisi e i presunti crediti vantati dall'INAIL, sono frutto di mancati aggiornamenti degli archivi dell'Istituto stesso;
gli avvisi bonari (ma non tanto bonari) vengono recapitati in pieno periodo feriale (luglio-agosto) periodo in cui le aziende ed i professionisti (consulenti del lavoro-commercialisti) che le assistono, avendo anche essi diritto ad un meritato riposo annuo, chiudono per ferie;
a quanto sembra, è difficile a morire la vecchia abitudine della pubblica amministrazione di considerare il cittadino non tale, con diritti sacrosanti da rispettare, bensì suddito con soltanto doveri a cui sottostare -:
se non intende attivarsi con la massima urgenza presso gli organi competenti dell'INAIL affinché sia emanato un provvedimento tempestivo di sospensione, per tutto il periodo feriale (luglio-agosto) dell'emissione e notifica alle aziende interessate degli avvisi bonari più sopra menzionati, ed in subordine, comunque, di sospensione, fino al 15 settembre 2002, dei termini stabiliti nei suddetti avvisi per il pagamento e/o per l'iscrizione a ruolo dei crediti o presunti tali, vantati dall'Istituto nei confronti delle aziende interessate.
(4-03615)
l'azienda Eurosolare di Nettuno nel Lazio, unico stabilimento in tutta Italia (appartenente al gruppo Eni) che produce celle e moduli fotovoltaici cioé i cosiddetti pannelli solari, metterà a riposo ovvero in cassa integrazione circa 50 operai per ben 13 settimane a partire dal prossimo 26 agosto 2002;
la spiegazione che è stata fornita dall'Azienda per giustificare tale decisione è stata la mancanza di «commesse» sufficienti per continuare la produzione;
nel resto dell'Europa la produzione dei pannelli solari è in forte espansione e le grandi compagnie petrolifere investono sulle fonti rinnovabili di energia conquistando il mercato europeo e mondiale -:
quali provvedimenti intendano intraprendere i Ministri interrogati ognuno per
(4-03620)
il novanta per cento delle persone sordomute presenti in Italia è analfabeta e quindi incapace di dattilografare;
da diversi anni i sordomuti hanno chiesto di poter avere in dotazione dei fax in tutte le città italiane, in maniera tale da poter trasmettere e comunicare anche non sapendo dattilografare;
a tutt'oggi malgrado le numerose richieste avanzate, non si è ancora proceduto all'attivazione dei fax richiesti in dotazione dalle persone sordomute -:
se sia prevista ed entro quali tempi la dotazione in uso ai sordomuti, in tutto il territorio nazionale, dei fax dagli stessi richiesti.
(4-03621)
la crisi del settore fotovoltaico in Italia, colpisce i 50 operai dello stabilimento Eurosolare di Nettuno;
questi lavoratori, dal 26 agosto 2002, verranno collocati in cassa integrazione per 13 settimane consecutive e senza la necessaria garanzia di regolare copertura retributiva;
i 700 miliardi di lire di investimenti degli ultimi anni, mal utilizzati, pongono in serio pericolo il futuro stesso dello stabilimento di Nettuno, che subisce i contraccolpi della concorrenza internazionale;
l'Eurosolare è una società del Gruppo Eni, che opera da circa 20 anni nel settore fotovoltaico dove ricopre un ruolo di primo piano a livello mondiale;
l'azienda ha recentemente acquisito un'importante partecipazione nella società australiana Pacific Solar, società all'avanguardia nella ricerca sulle tecnologie future ed ha avviato, in jont-venture con CPVC (China National Photovoltaic Centre), la produzione di wafer di silicio presso lo stabilimento di Ningbo in Cina. In Italia è l'unica realtà industriale ad operare con ciclo integrato verticalmente, dalla materia grezza ai sistemi;
l'azienda Eurosolare è impegnata anche nel settore didattico e della formazione, ospitando presso la struttura Risorse e Sviluppo studenti, tecnici e ricercatori, nell'ambito di collaborazioni con le principali università italiane e straniere e con i più importanti istituti di ricerca internazionali;
l'Eurosolare è l'unico stabilimento in Italia, appartenente al gruppo Eni, che produce pannelli solari. Si tratta quindi di una realtà aziendale del tutto solida che non giustifica la crisi;
la mancata promozione dell'energia fotovoltaica è dovuta anche alla mancata conoscenza della disposizione nota come «10.000 tetti fotovoltaici» che prevede sgravi fiscali sia per enti pubblici sia per privati che scelgono di utilizzare questa particolare energia alternativa;
nella prima riunione fra i sindacati e l'unione industriali in via Po a Roma del 15 luglio 2002, dove si dovevano discutere i termini della cassa integrazione, è stato chiuso il tavolo delle trattative senza che si sia approdati a nulla. Non si sono creati i presupposti affinché si arrivasse ad un accordo, e non si è raggiunta nessuna determinazione per il futuro di questo stabilimento. Di conseguenza non è stato firmato l'accordo per la cassa integrazione,
quali iniziative intendano intraprendere per scongiurare la cassa integrazione e garantire il mantenimento occupazionale per i lavoratori della Eurosolare;
quali iniziative si intendano intraprendere per la promozione dell'energia fotovoltaica.
(4-03625)