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l'emergenza in cui si trova il comune di Arsoli, anche con interventi straordinari di natura economica data la modestia dell'eventuale aiuto finanziario.
da notizie giornalistiche, nella notte tra il 17 e il 18 luglio 2002, sono state devastate e profanate 30 tombe e 5 cappelle del cimitero ebraico, che si trova al Verano (Roma);
allo stato attuale non vi sono state rivendicazioni del macabro gesto;
si tratta di un atto inqualificabile, vergognoso, barbaro che colpisce la coscienza civile di tutti i cittadini italiani;
l'Europa negli ultimi mesi è stata teatro - con una vera e propria escalation - di molteplici profanazioni di cimiteri e centri di culto ebraici;
anche nel nostro paese forme di antisemitismo, manifestazioni riconducibili al neonazismo, e al fanatismo religioso contro il mondo ebraico si sono manifestate negli ultimi tempi -:
se il Governo stia predisponendo tutto ciò che è necessario per impedire che tali manifestazioni di intolleranza e di odio razziale abbiano luogo nel nostro Paese;
se siano state predisposte adeguate forme di prevenzione e di tutela delle comunità ebraiche presenti in Italia;
se il Governo intenda tenere adeguatamente informato il Parlamento.
(4-03569)
fin dal 1999 parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato atti ispettivi per richiedere interventi adeguati al ripristino della legalità, contro le infiltrazioni mafiose, presso amministrazione comunale di Isola delle Femmine;
nonostante fin dal giugno del 2000, dopo particolari indagini, siano stati comprovati rapporti di parentela e di amicizia tra amministratori del comune in questione ed esponenti della criminalità organizzata del luogo, il prefetto di Palermo non ha inteso disporre l'accesso previsto dal decreto ministeriale del 23 dicembre 1992;
con lettera datata 13 settembre 2001 l'Associazione «Nuova Torre», rappresentata nel consiglio comunale di Isola delle Femmine, ha ribadito, al Ministro dell'interno pro-tempore le denunzie contenute nelle interrogazioni parlamentari presentate da altri deputati di Alleanza Nazionale, dando notizia di appoggi malavitosi profusi nei confronti dell'attuale sindaco durante le ultime elezioni amministrative del 24 giugno 2001;
va ricordato che nella giunta comunale di quel comune c'è stato, con delega ai lavori pubblici, il cognato di un noto personaggio arrestato con l'imputazione di associazione mafiosa nel contesto di una indagine volta a ricostruire la nuova mappa delle cosche palermitane;
sembrerebbe che parenti dell'assessore in questione, poi dimessosi, e del presunto boss Pietro Bruno, individuato dagli inquirenti come capo zona di fiducia del boss superlatitante Bernardo Provenzano, dirigano presso il comune di Isola delle Femmine gli uffici anagrafe, elettorale, leva e segreteria, il che agevolerebbe l'assessore dimissionario ed il presunto boss mafioso ad acquisire ruoli preponderanti nella trattazione d'affari politiche edilizie;
con lettera datata 8 gennaio 2002, il gruppo consiliare «Nuova Torre» di Isola delle Femmine ha segnalato al prefetto di Palermo l'omissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio dell'illegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (all'ex vice sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio è già in possesso della Prefettura;
sempre il gruppo consiliare «Nuova Torre» con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in materia, in favore di assessori, componenti o parenti dell'attuale maggioranza consiliare;
al prospetto citato è possibile evincere il rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe;
i nomi di Pomiero Giuseppe, così come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali è stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale è stato allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 -:
se, verificate le gravi notizie esposte dall'interrogante, non ritengano necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine.
(4-03570)
la mattina di mercoledì 10 luglio 2002 il giornalista Francesco Cirillo, di Diamante (Cosenza), ha trovato il vetro della sua auto in frantumi;
è un piccolo gesto, ma senz'altro intimidatorio nei confronti di una persona da sempre impegnata nella difesa ambientale, dei diritti sociali;
Francesco Cirillo era appena tornato da una manifestazione tenutasi a Messina contro la costruzione del ponte sullo stretto;
l'atto intimidatorio non va sottovalutato, dato l'impegno di Cirillo, non solo nella militanza politica ed ambientale, ma anche nelle varie inchieste giornalistiche apparse su quotidiani e riviste con le quali lavora con impegno da anni;
l'impegno di Cirillo, sempre coerente nello scontro con politici corrotti, mafiosi e assaltatori dell'ambiente chiamati in causa continuamente nei suoi servizi giornalistici ne ha evidentemente determinato un'immagine di pericoloso sovversivo (tempo fa nella sua auto fu ritrovata una potente microspia) -:
quali iniziative intenda intraprendere per difendere l'incolumità del Cirillo.
(4-03571)
nella seduta del consiglio comunale di Calenzano (FI) del 24 giugno 2002, il Presidente del Consiglio ha incredibilmente annunciato la scomparsa della bobina di registrazione della seduta del 25 marzo 2002;
conseguentemente risulta impossibilitata la verbalizzazione di una seduta nel corso della quale emersero forti perplessità da parte dell'opposizione circa la trasparenza di atti amministrativi;
alcuni consiglieri dell'opposizione hanno inoltrato circostanziata denuncia dell'accaduto alla stazione dei carabinieri di Calenzano -:
se non ritenga che la vicenda descritta integri i presupposti per l'esercizio dei poteri di cui al testo unico sugli enti locali in materia di scioglimento del consiglio comunale.
(4-03573)
in data 27 giugno 2002 nel cimitero del comune di Arsoli, provincia di Roma, si è verificato un grave incendio che ha procurato angoscia e dolore all'interno di questa comunità;
l'incendio ha bruciato oltre 100 cipressi secolari distribuiti su tutta l'area cimiteriale e danneggiato gran parte delle strutture funerarie quali cappelle, edicole, loculi oltre che la distruzione completa di impianti e servizi (elettrico, idrico, illuminazione interna, eccetera);
a distanza di due settimane dall'evento, la situazione è ancora critica: l'area cimiteriale è tutt'ora interdetta al pubblico e la ASL teme problemi sanitari conseguenti al fortissimo calore che potrebbe aver deteriorato numerosi feretri;
il sindaco di Arsoli ha già fatto presente di questa situazione la regione Lazio, la provincia di Roma ed il Prefetto di Roma -:
quali provvedimenti il Governo intenda assumere onde contribuire a superare
(4-03574)