Allegato B
Seduta n. 178 del 17/7/2002


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BENI E ATTIVITĄ CULTURALI

Interrogazioni a risposta scritta:

RAISI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
nel centro di Imola presso l'area del mercato ortofrutticolo ove si sta procedendo alla costruzione di un parcheggio multipiano, durante gli scavi di fondazione del medesimo e in prossimità del canale che cinge la città si è rinvenuta una strada di epoca romana molto ben conservata ed eseguita, che potrebbe far luce sull'ubicazione dell'abitato in quell'epoca;
a seguito di interpellanza richiesta dal gruppo di Alleanza Nazionale presso il comune di Imola è risultato che attraverso accordi con la locale soprintendenza archeologica si pensa di trasferire parte della strada sopracitata in un museo, stravolgendone quindi il contesto e il valore con scarsa utilità ed elevato costo;
già alla fine degli anni cinquanta il comune di Imola autorizzò la costruzione di edifici privati su un'ottimamente conservato anfiteatro romano che da allora giace sepolto dal cemento -:
se non intenda invitare la sopraintendenza competente a proporre la valorizzazione di tale importante vestigia in loco, e quindi preservando la medesima, riprogettando il parcheggio in funzione di questa scoperta;
se si possano eseguire scavi di sondaggio in accordo con la locale soprintendenza per verificare la direzione della strada allo scopo di ridisegnare la mappa romana della città.
(4-03523)

OSVALDO NAPOLI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
sono state diffuse alcune notizie secondo cui gli impianti di risalita di Sauze d'Oulx delle Clotes, di Pra Reymond e gli impianti di innevamento artificiale del Colomion e Sportinia non sarebbero stati inseriti nel dossier delle opere da finanziare per la realizzazione delle Olimpiadi invernali del 2006;
qualora le suddette notizie rispondessero alla realtà, risulterebbero ulteriormente e pesantemente penalizzate sia Sauze d'Oulx che già ha dovuto subire pesanti ridimensionamenti del programma originario di manifestazioni olimpiche e di dotazione di impianti, sia Bardonecchia che dal programma olimpico non è stata particolarmente favorita;
la mancata realizzazione di questi impianti costituirebbe una pesante penalizzazione e una ipoteca negativa anche sul futuro sportivo e turistico delle due località, in quanto l'Olimpiade e le opere relative rappresentano un'occasione unica e irripetibile di finanziamento di opere e di rinnovamento di impianti e quindi in generale di rilancio di concorrenzialità delle nostre località e stazioni alpine nei confronti di quelle d'oltralpe -:
qualora le notizie suddette risultino attendibili, quale sia stato l'ente o organismo che abbia operato queste scelte e abbia deciso di eliminare gli interventi suddetti dai finanziamenti dell'Olimpiade;
se il Ministro in indirizzo non ritenga che la programmazione delle opere olimpiche, operazione che chiaramente e profondamente


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condiziona il futuro e lo sviluppo delle zone interessate, in quanto implica cambiamenti di carattere generale e duraturo nei territori interessati, non debba essere stabilita dagli enti ai quali, istituzionalmente, compete il compito di programmazione generale della realtà regionale e che svolgono tale compito abitualmente nell'ambito delle loro funzioni e non da organismi creati ad hoc per gestire singole situazioni ed avvenimenti e che, molto spesso, risultano essere profondamente lontani da quelle che sono le esigenze del territorio.
(4-03527)

TANZILLI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
nei mesi di settembre-ottobre 2001 a Sora (Frosinone) e precisamente in via Santa Rosalia nei pressi dell'ex carcere mandamentale sono stati rinvenuti undici grossi reperti archeologici risalenti all'epoca romana;
la dottoressa Sandra Gatti e il geometra Sandro Chiappini, funzionari della sovraintendenza ai beni archeologici del Lazio che si sono interessati del ritrovamento de quo, hanno definito tali reperti «di un'eccezionale interesse storico-architettonico» visto che molto probabilmente si tratta di capitelli appartenenti a colonne di almeno otto metri di altezza e appartenenti, evidentemente, ad una struttura del I secolo avanti Cristo;
il dottor Marra sostituto procuratore presso la procura della Repubblica di Cassino in data 10 ottobre 2001 ha disposto il sequestro giudiziario di un terreno sito in via Ferrazza tra Sora e il vicino comune di Broccostella sul quale gli inquirenti hanno ritenuto siano riscontrabili tracce dei reperti in questione;
il detto sito di via Ferrazza, all'epoca, è stato utilizzato come luogo per scaricare materiali di risulta del cantiere e luogo di smaltimento dei detriti provenienti dal cantiere di palazzo Tronconi sito nella centrale piazza Garibaldi a Sora;
la stessa Procura della Repubblica di Cassino, quindi, in data 12 ottobre 2001 ha disposto il sequestro giudiziario anche del cantiere nella centralissima piazza Garibaldi dove si sta ricostruendo e ristrutturando lo storico palazzo Tronconi;
dal giorno in cui furono apposti i sigilli il cantiere edile risulta ovviamente (bloccato e gli unici leggitimati ad accedervi sono i delegati della magistratura e del ministero dei beni e le attività culturali per accertare, attraverso sondaggi, se sotto il palazzo Tronconi fosse stato ubicato un tempio romano, dedicato a Serapide di cui si parla in diversi testi storici sorani ma mai individuato con precisione;
sia la «Delta Spa», proprietaria del cantiere, sia i proprietari del palazzo Tronconi si sono dichiarati da sempre disponibili ad effettuale tali sondaggi convinti che la provenienza degli undici reperti di travertino lavorato del I secolo a.C. appartenenti al detto tempio non sia da ricollegare a questa zona della città anche perché più ricostruzioni geologiche di parte hanno sostenuto l'impossibilità di tale evenienza vista la vicinanza del fiume Liri che oggi dista da palazzo Tronconi poche decine di metri ma nel I sec a.C sarebbe potuto passare proprio al posto dell'odierno palazzo Tronconi;
il ritardo con cui codesto ministero sta procedendo all'inizio dei sondaggi di cui sopra è ingiustificabile oltrechè fonte di un problema di ordine pubblico. L'attuale status facti, infatti, con il cantiere bloccato e le impalcature ancora installate rappresenta l'occasione per i ladri e malintenzionati di entrare, nottetempo, agevolmente negli stabili vicini e perpetrare furti e atti vandalici in private abitazioni;
il procrastinarsi del sequestro disposto dalla magistratura su indicazione di codesto ministero danneggia, poi, gli operatori economici che hanno i loro esercizi commerciali nelle immediate adiacenze del palazzo;
la ristrutturazione del fatiscente palazzo Tronconi, visibilmente degradato e


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posizionato in uno dei centri nevralgici della città, rappresentava per l'intera città l'opportunità di eliminare un rudere in evidente degrado urbano e fonte di inconvenienti igienico-sanitari -:
se codesto Ministro non ritenga opportuno sollecitare, in via preliminare, l'effettuazione di tali sondaggi geologici che paralizzano, di fatto, l'attività di ristrutturazione dell'immobile in questione;
nel merito se non ritiene opportuno questo Ministro adottare tutte le iniziative ritenute necessarie alla tutela e alla valorizzazione dei reperti in questioni predisponendo un finanziamento per il potenziamento del Museo Civico cittadino ove poter accoglier tutti i reperti archeologici della Città.
(4-03540)