...
i quotidiani del 30 maggio 2002 danno notizia delle decisioni assunte dalle segreterie provinciali di Ancona delle organizzazioni sindacali FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL di promuovere, d'intesa con la RSU Fincantieri, il blocco degli straordinari nello stabilimento di Ancona, e di indire una riunione dei coordinamenti nazionali per stabilire ulteriori iniziative di lotta;
all'origine della mobilitazione dei lavoratori è la drammatica situazione in cui versa il cantiere di Ancona, per precise responsabilità del gruppo dirigente nazionale e locale della Fincantieri;
infatti la Fincantieri, che pure ha ottenuto negli anni scorsi consistenti sostegni da parte dello Stato per la ristrutturazione dei cantieri, nonché per le costruzioni navali, si sta disimpegnando dalla costruzione di navi da trasporto e nel piano di investimenti del Gruppo non c'è traccia di finanziamenti per il cantiere dorico. Anzi viene persino negata l'attuazione di un progetto concordato tre anni fa tra la Fincantieri, la regione Marche, il comune di Ancona e l'autorità portuale di Ancona che consentirebbe la realizzazione della banchina, di allestimento navale all'interno dello stabilimento, la realizzazione del nuovo fabbricato adibito a spogliatoio e mensa, ad alienare il vecchio inutilizzato fabbricato ex direzione e uffici che si sta degradando;
un investimento - che porterebbe ad un'economia di circa l'8 per cento dei costi di produzione del cantiere - sopportato in gran parte dall'autorità portuale e sul quale la Fincantieri avrebbe dovuto partecipare con una quota persino inferiore a quella derivante dal risparmio conseguito dalla Fincantieri sul pagamento dei canoni demaniali marittimi sulle aree occupate dagli stabilimenti della Fincantieri e in misura significativa proprio in Ancona;
un comportamento che agli interroganti appare davvero originale, se non doppiogiochista, nei confronti del ministero e delle autorità pubbliche: prima dell'approvazione della legge piena disponibilità agli accordi e agli investimenti, dopo l'approvazione della legge un disimpegno e un non rispetto di quanto promesso, pur in presenza di ulteriori impegni assunti dal comune di Ancona;
atteggiamenti singolari della direzione Fincantieri hanno riguardato anche altre questioni:
a) la richiesta alla regione Marche e alla provincia di fondi per la realizzazione di corsi di formazione e nel contempo la richiesta di assumere tramite un'azienda croata 80 persone extracomunitarie;
b) il non rispetto delle normative igieniche-ambientali e sulla sicurezza del lavoro e persino la discarica di materiali nocivi e di amianto non autorizzate o l'uso di aree demaniali senza alcun pagamento dei canoni, fatti già esposti al Ministro interrogato in due precedenti interrogazioni ancora inevase -:
se e quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato nei confronti della Fincantieri per garantire il futuro dello stabilimento di Ancona, per la realizzazione delle assunzioni già concordate con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, per l'attuazione dell'accordo siglato nel 1999 e per il rispetto degli impegni assunti con la regione Marche, il comune di Ancona e l'autorità portuale dorica per lo spostamento della banchina di allestimento navale e la costruzione all'interno dello stabilimento dei servizi di spogliatoio e mensa;
quali misure siano stata adottate o intenda attuare per ottenere il rispetto della normativa sulla sicurezza del lavoro e per ottenere il pagamento di canoni dovuti per l'occupazione di un deposito sul quale da anni non viene pagato il canone, come emerso dalle indagini effettuate dalla magistratura e già evidenziate in precedenti atti di sindacato ispettivo;
se e quali iniziative intenda attuare con gli enti pubblici marchigiani e con le organizzazioni sindacali per scongiurare l'inasprirsi della vertenza e dare certezza di occupazione e di sviluppo del cantiere dorico.
(5-00971)
il punto dell'autostrada A29 Palermo-Trapani nel quale, il 23 maggio 1992 furono assassinati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tre agenti della Polizia di Stato, non è attualmente riconoscibile in modo chiaro;
nell'agosto dell'anno 2000 il Ministro dei lavori pubblici pro tempore incaricò l'Azienda nazionale delle strade - ANAS - di adottare tutte le necessarie iniziative per rendere identificabile il luogo dell'assassinio;
l'ANAS assunse l'impegno di proporre al Ministero dei lavori pubblici una o più ipotesi di opere idonee a identificare il luogo della strage e consentire, ai cittadini che lo desiderassero, di sostare in un'area adiacente all'autostrada o alla parallela strada statale 113;
nello stesso periodo l'ANAS, in collaborazione con il comune di Capaci, bandi un concorso di idee per l'erezione di un monumento commemorativo;
tale concorso avrebbe dovuto essere aperto alla partecipazione degli studenti delle facoltà di Architettura delle Università siciliane -:
che cosa sia stato fatto a questo riguardo e quali siano gli intenti dei Ministri competenti.
(4-03080)