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La Camera,
premesso che:
la situazione del comparto dell'autotrasporto di cose per conto terzi è gravemente segnata da alti costi di funzionamento, da elevata frammentazione delle imprese, da ridotte capacità finanziarie e di accesso al credito;
la Commissione europea ha deciso di imporre agli autotrasportatori italiani la restituzione dei bonus fiscali concessi per gli anni 1992-1994;
l'entità delle somme da restituire è di circa un miliardo di euro;
il comparto rischia di non essere in grado, per debolezza patrimoniale ed imprenditoriale, di reggere l'urto dell'esecuzione delle sentenze comunitarie mentre la sua capacità competitiva risulta compromessa da costi di esercizio più alti rispetto ai competitori dei principali paesi dell'Unione europea;
vi è una grave situazione ai valichi alpini e sono aumentate le tariffe di transito,
ad individuare provvedimenti normativi di efficacia immediata, anche attraverso iniziative relative a disegni di legge
all'esame del Parlamento, nonché indirizzi e impegni da inserire nel prossimo documento di programmazione economica e finanziaria e nella legge finanziaria per il 2003 per risolvere i problemi sopra indicati;
ad ampliare gli stanziamenti e la misura di provvedimenti già esistenti (pedaggi autostradali, misure assicurative, spese non documentate, trasferte);
a rimodulare l'IRAP e la quota esente per il comparto;
a sostenere i consorzi fidi tra le imprese del settore;
a ridurre progressivamente la forbice tra i contributi obbligatori del lavoro dipendente e quelli dei lavoratori autonomi;
ad incoraggiare le forme di aggregazioni consortili e societarie tra le imprese, nonché le forme miste per filiere, aree territoriali e distretti industriali;
a sostenere l'intermodalità;
ad includere le imprese di trasporto nelle leggi destinate all'innovazione tecnologica e agli investimenti innovativi;
ad accelerare l'iniziativa a livello europeo per una rapida entrata in vigore del gasolio professionale, della revisione del sistema degli ecopunti, della riduzione delle tariffe di transito dei valichi alpini.
9/2667/1. Raffaldini, Pasetto, Duca, Susini, Mazzarello, Lusetti.
La Camera,
esaminato il disegno di legge n. 2667;
considerata la grave situazione del comparto dell'autotrasporto,
ad individuare provvedimenti normativi di efficacia immediata per ridurre i costi di funzionamento delle imprese di autotrasporto di merci per conto terzi.
9/2667/2. Duca, Raffaldini, Mazzarello, Susini, Lusetti.
La Camera,
esaminato il disegno di legge n. 2667;
considerata la grave situazione del comparto dell'autotrasporto,
a predisporre provvedimenti urgenti in applicazione completa del protocollo d'intesa siglato il 6 novembre 2001 tra Governo e associazioni rappresentative del settore dell'autotrasporto.
9/2667/3. Susini, Duca, Raffaldini, Mazzarello, Tidei, Lusetti.
La Camera,
esaminato il disegno di legge n. 2667;
considerata la grave situazione del comparto dell'autotrasporto,
ad individuare misure fiscali e normative che riducano il carico fiscale per le aziende del settore.
9/2667/4. Mazzarello, Duca, Raffaldini, Susini, Lusetti.
La Camera,
esaminato il disegno di legge n. 2667;
considerata la grave situazione del comparto dell'autotrasporto,
ad accelerare l'iniziativa a livello europeo per una rapida entrata in vigore del gasolio professionale, della revisione del sistema degli ecopunti, della riduzione delle tariffe di transito dei valichi alpini;
a decidere le norme e le risorse necessarie ad impedire la crisi finanziaria e di funzionamento delle imprese del settore.
9/2667/5. Lusetti, Raffaldini, Duca, Mazzarello, Susini, Tidei.
La Camera,
esaminato il disegno di legge n. 2667;
considerata la grave situazione del comparto dell'autotrasporto,
a convocare nei prossimi giorni un incontro tra il Presidente del Consiglio e le associazioni di categoria del comparto per individuare misure urgenti che rispondano alla possibile crisi delle aziende, ai costi di produzione, alla riorganizzazione e competitività del comparto.
9/2667/6. Tidei, Raffaldini, Duca, Mazzarello, Susini, Lusetti.
La Camera,
premesso che:
il Ministro per le infrastrutture, nel novembre scorso, ha approvato la nuova direttiva per il rimborso dei pedaggi autostradali, per l'anno 2001, pari a 132 miliardi di lire;
la direttiva così come approvata rischia di escludere ben 5000 imprese di autotrasporto;
la direttiva ha suscitato la forte protesta da parte delle organizzazioni di rappresentanza del mondo dell'autotrasporto;
per l'anno 2000 le imprese del settore, per ottenere un minimo rimborso, dovevano dimostrare di aver avuto un costo per pedaggi autostradali come minimo superiore a 20 milioni di lire;
la nuova direttiva eleva questa quota minima a 100 milioni di lire determinando di fatto l'esclusione del 50 per cento delle domande delle imprese;
risultano pertanto penalizzate le piccole e medie imprese dell'autotrasporto ed in particolare quelle operanti nel Mezzogiorno:
a modificare i criteri di rimborso dei pedaggi autostradali abbassando la quota dei 100 milioni, adottati con la direttiva affinché non venga penalizzato il comparto dell'autotrasporto, in particolare quello del Mezzogiorno già gravato dalla presenza di diseconomie dovute al sistema infrastrutturale.
9/2667/7. Molinari.
La Camera,
premesso che,
le condizioni di vita di quanti abitano nei centri urbani della costa abruzzese, marchigiana e molisana sono fortemente penalizzate dal traffico pesante lungo la strada statale 16;
istituzioni e movimenti hanno, da oltre quindici anni, reclamato la necessità di dirottare il traffico pesante dalla statale 16 alla A 14 per scongiurare o, almeno, ridurre i danni arrecati alla salute dall'accertato inquinamento da polveri, fumi e rumori;
il tributo pagato dalla popolazione in termini di incidenti gravi e mortali è stato altissimo, anche a causa di livelli di traffico intollerabili;
per il periodo estivo è stato da qualche anno concordato in via sperimentale il temporaneo dirottamento dei traffico sulla A 14 con oneri ripartiti tra regioni, province, comuni, autotrasportatori e società Autostrade s.p.a.;
che la realizzazione delle varianti alla statale 16 è legata a procedure ed impegni finanziati che richiedano tempi lunghi;
la soluzione sperimentata, sia pure nella sua parzialità, ha prodotto risultati positivi, riconosciuti sia dai cittadini che dagli autotrasportatori ed in particolare dai piccoli operatori del comparto;
ad assumere ogni utile iniziativa tesa ad assicurare in tempi brevi ed in via definitiva
il dirottamento del traffico pesante dalla strada statale 16 alla autostrada A 14.
9/2667/8.Crisci, Mariotti, Borrelli, Lolli, Cialente, Paola Mariani.
La Camera,
premesso che:
il perdurare della crisi del settore agricolo, a causa della protratta siccità di questi mesi, sta determinando gravi ripercussioni sulla intera economia siciliana con particolare riflesso sull'autotrasporto, in considerazione delle peculiarità infrastrutturali della regione;
il settore dell'autotrasporto siciliano grava in una condizione di precarietà legata infatti ad una serie di diseconomie che si riflettono sui costi finali delle attività e dei prodotti;
affinché venga dichiarato anche per l'autotrasporto regionale lo «stato di crisi» a seguito delle difficoltà del comparto dell'ortofrutta in Sicilia e a predisporre provvedimenti di natura fiscale compatibilmente con il quadro normativo comunitario finalizzati al sostegno delle aziende autotrasportatrici.
9/2667/9. Burtone, Marcora, Cardinale, Mattarella, Finocchiaro, Cusumano, Piscitello, Lumia, Enzo Bianco.