Allegato B
Seduta n. 136 del 23/4/2002


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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO

Interrogazione a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che:
il Ministro dell'ambiente ha chiaramente ricordato che i 40 bacini più inquinati della penisola, individuati dalla legge n. 462 del 1998, hanno un costo, per la loro bonifica, enormemente superiore alla somma stanziata di 568 milioni di euro;
se si considera che, da stime attendibili, sono circa undicimila i siti inquinati, è attendibile la previsione di 15,5 miliardi di euro per la bonifica su scala nazionale;
è evidente che, più che la qualità degli interventi normativi, il problema vero è quello del reperimento delle immense risorse finanziarie necessarie per realizzare il gigantesco programma di bonifica;
vi è un profilo politico, che attiene alla consapevolezza, da parte del Governo, della priorità dell'obiettivo di bonifica dei siti inquinati -:
quali siano gli interventi di legislatura previsti per il programma di bonifica dei siti inquinati e, soprattutto, quali siano i programmi di rinvenimento delle immense risorse finanziarie necessarie per dare attuazione alla bonifica degli undicimila siti inquinati sparsi lungo il territorio nazionale.
(3-00907)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

FOTI, GUIDO DUSSIN, PAROLO, GHIGLIA, PAROLI, LUPI, MEREU e BRUSCO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 349 del 1986, istitutiva del Ministero dell'ambiente, ha previsto all'articolo 13 che le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno cinque regioni siano individuate con decreto del Ministro dell'ambiente sulla base delle finalità programmatiche e dell'ordinamento interno democratico previsti dallo statuto, nonché della continuità dell'azione e della sua rilevanza esterna;
in attuazione di tale normativa, sono state riconosciute dal Ministero, nel corso degli ultimi quindici anni, numerose associazioni di protezione ambientale, che operano a vario titolo su scala nazionale;
non esiste, al di fuori delle disposizioni contenute nella citata legge n. 349 del 1986, una normativa specifica che regolamenti i criteri a cui deve ispirarsi l'attività posta in essere da tali associazioni, né tanto meno che indichi i requisiti soggettivi ed oggettivi per accedere a qualsiasi forma di finanziamento statale;
ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995, spetta al Ministero competente indicare la ripartizione delle risorse finanziarie da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, tra i quali dovrebbero rientrare, per l'appunto, anche le associazioni ambientaliste;
negli schemi di decreto di riparto dei predetti fondi trasmessi alle Camere nel corso della passata legislatura, non sono rinvenibili gli importi dei finanziamenti attribuiti alle singole associazioni;
appare invece opportuno, per ragioni di massima trasparenza, che il Parlamento conosca l'entità dei fondi statali riconosciuti alle associazioni ambientaliste, non soltanto sotto forma di contributi alle attività delle associazioni stesse, ma anche sotto forma di incentivi e contributi riconosciuti per la partecipazione ad iniziative poste in essere dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio -:
quale sia l'elenco completo e aggiornato delle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 349 del 1986;


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a quanto corrisponda l'ammontare complessivo dei contributi assegnati alle predette associazioni nell'anno 2001 da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio;
quali siano i contributi corrisposti dal Ministero alle singole associazioni ambientaliste riconosciute nell'anno 2001;
se e quali siano le associazioni ambientaliste non riconosciute che hanno ricevuto contributi statali nell'anno 2001;
quale sia l'ammontare dei finanziamenti ricevuti nell'anno 2001 dalle associazioni ambientaliste riconosciute per la partecipazione ad iniziative poste in essere dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con particolare riferimento alle iniziative di comunicazione ambientale e di tutela e salvaguardia dell'ambiente;
se vi sia stata, nel corso dell'anno 2001, la partecipazione finanziaria del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ad iniziative in campo ambientale poste in essere dalle citate associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 349 del 1986.
(5-00872)

MAZZARELLO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
il processo di ristrutturazione dell'area siderurgica genovese è in pieno stallo e non esistono garanzie per i lavoratori ed il recupero ambientale;
il Governo, rispondendo il 7 febbraio 2002, ad una interpellanza urgente presentata dall'interrogante, dichiarava che avrebbe in tempi brevi promulgato il decreto con parere negativo di VIA sul piano presentato dall'impresa;
a tutt'oggi nessun atto formale è stato compiuto, e nonostante il parere della Commissione espresso il 20 dicembre 2001, il Governo non ha promulgato il decreto -:
quali siano le ragioni di un così inspiegabile ritardo, motivato, ad avviso dell'interrogante, con l'incapacità di affrontare i problemi;
quali siano inoltre le decisioni che il Governo intenda assumere.
(5-00873)

Interrogazioni a risposta scritta:

REALACCI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in data 26 luglio 2001 veniva revocato il consiglio di amministrazione dell'agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente e veniva nominato Commissario il professor Renato Angelo Ricci;
tale nomina avveniva per garantire il funzionamento e l'ordinaria amministrazione dell'agenzia nazionale in considerazione soprattutto della necessità di adempiere alla elaborazione definitiva ed all'approvazione ed adozione dello statuto dell'agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici prevista dal decreto legislativo 300 del 1999 successivamente modificato della legge 93 del 2001 recante «Disposizioni in campo ambientale»;
inutilmente esperito il termine di sei mesi stabilito dall'articolo 2, comma 3 della legge 23 marzo 2001, n. 93, con decreto del 20 novembre 2001 veniva fissato il nuovo termine del 28 febbraio 2002 per la gestione straordinaria dell'Anpa da parte del professor Renato Angelo Ricci, da tale decreto nuovamente nominato commissario dell'ente;
risulta all'interrogante che tale termine, ulteriormente prorogato di 45 giorni, sia scaduto il 15 aprile senza che si sia peraltro realizzata la predisposizione prevista dal l'articolo 2, comma 3, della


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legge 93 del 2001, lasciando di fatto questa fondamentale struttura di controllo priva di vertici -:
se sia imminente la nomina dei nuovi vertici dell'agenzia e se tali nomine siano state definite in relazione alle necessarie esigenze di competenza e indipendenza ed in coerenza con le finalità di protezione ambientale che l'istituto richiede.
(4-02744)

PEZZELLA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
a Casoria, in via Padula, in un'area dismessa, di circa duecentomilametri quadrati, insistono alcuni capannoni un tempo sede di aziende produttrici di tubi per fognature;
i tetti dei predetti capannoni, sono stati costruiti utilizzando dell'amianto, un materiale nocivo per la salute data la sua alta tossicità;
nonostante le numerose proteste degli abitanti del quartiere, uno dei più popolosi della città, preoccupati dall'incrementarsi di patologie tumorali registrate tra coloro che risiedono in zona e riconducibili all'esalazione di amianto, alcun provvedimento, a tutt'oggi, è stato adottato per provvedere allo smantellamento dei capannoni in oggetto;
la stessa area è divenuta meta di balordi e tossicodipendenti favoriti dall'oscurità e dal degrado in cui versa il territorio -:
quali provvedimenti urgenti i Ministri interrogati intendano adottare perché si provveda al repentino smantellamento dei fabbricati costruiti in amianto, anche al fine di garantire una maggiore vivibilità per coloro che risiedono nei dintorni di via Padula.
(4-02750)