Allegato B
Seduta n. 83 del 21/1/2002


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

XI Commissione:

DELBONO e MOLINARI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
all'articolo 52, comma 46 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, viene determinata la proroga al 31 dicembre 2002 delle indennità di mobilità e dei trattamenti di cassa integrazione in scadenza al 31 dicembre 2001;
la norma stabilisce che in caso di programmi finalizzati alla gestione e di


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crisi occupazionali ovvero miranti al reimpiego dei lavoratori il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con quello dell'economia e delle finanze, può disporre proroghe già previste per legge;
per i lavoratori Interklim e Valbasento, in Basilicata, la indennità prevista dall'articolo 78, comma 29, della legge n. 388 del 2000, così come in altre aree interessate dal provvedimento, è scaduta il 31 dicembre 2001;
all'ultimo periodo del comma 46 dell'articolo 52 della legge finanziaria viene stabilito che la misura dei predetti trattamenti è ridotta del 20 per cento -:
quali sono i tempi entro i quali il Governo intende emanare il provvedimento previsto dall'articolo 52, comma 46, della legge finanziaria (n. 448 del 2001) in favore dei lavoratori Interklim e Valbasento, nonché per tutta la platea delle proroghe, e se la riduzione del 20 per cento sia un taglio ulteriore alla indennità di mobilità a danno dei lavoratori oppure faceva riferimento a quella normalmente prevista per legge e già applicata nella precedente erogazione dell'ammortizzatore sociale.
(5-00538)

CORDONI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 388 del 2000 (legge finanziaria 2001) disponeva, all'articolo 75, norme per favorire la permanenza al lavoro di quei lavoratori del settore privato che, alla data del 1o aprile 2001, avessero maturato i requisiti minimi per l'accesso alla pensione di anzianità, prevedendo la facoltà per il lavoratore di rimandare il pensionamento di almeno due anni rispetto alla prima scadenza utile per l'accesso alla pensione di anzianità e la possibilità di stipulare un nuovo contratto di lavoro a tempo determinato per il periodo di rinuncia dell'accredito contributivo, tutto ciò da attuarsi attraverso l'emanazione di uno o più decreti del Ministero del lavoro, di concerto con il Ministero del tesoro, così come stabilito dal comma 6 del medesimo articolo 75 -:
se siano stati emanati i decreti attuativi dell'articolo 75 della legge n. 388 del 2000 e quale sia ad oggi lo stato di attuazione del medesimo articolo.
(5-00539)

Interrogazioni a risposta scritta:

PEZZELLA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che nell'ambito del processo di decentramento territoriale dell'Inps, fu previsto dal consiglio d'amministrazione dell'ente un piano che prevede l'apertura di 391 centri operativi e 51 agenzie urbane;
limitatamente all'area metropolitana a nord di Napoli, oltre alla sede di produzione di Arzano, già funzionante da tempo, sarebbero dovuti sorgere tre nuovi centri operativi, dipendenti dalla sede di Arzano;
questi tre centri furono individuati nei comuni di Frattamaggiore, Casoria ed avrebbero dovuto assolvere alla copertura del servizio utenza dell'Inps, con ciò scaricando la sede di produzione di Arzano di buona parte dell'enorme mole di lavoro svolto;
nonostante le delibere di istituzione e delle nomine dei funzionari, questi due centri operativi non sono ancora stati istituiti -:
quali siano, eventualmente, le difficoltà da superare per dare pratica attuazione ai deliberati del consiglio di amministrazione dell'Inps che prevede da tempo l'istituzione dei centri operativi di Frattamaggiore e Casoria;
quali siano i tempi entro cui si prevede di far diventare operativi i centri in progetto, in premessa specificati.
(4-01793)


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BATTAGLIA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
dall'approvazione della legge n. 68 del 1999 «Norme per il diritto al lavoro dei disabili», che garantisce sgravi contributivi alle imprese che assumono personale disabile, sono passati circa due anni;
le imprese al momento di assumere una persona disabile devono sapere a quali costi andranno incontro, mentre fino ad ora ricevono generalmente indicazioni di massima e nessuna certezza sui tempi di rimborso degli oneri contributivi anticipatamente versati -:
alla luce dei fatti sopraesposti quali provvedimenti il Ministro intenda adottare affinché il diritto al lavoro delle persone disabili diventi una realtà concreta;
se il Ministro non ritenga opportuno, al fine di garantire una certezza nei tempi di rimborso alle aziende, emanare una direttiva chiara ai Centri per l'impiego tramite le Regioni al fine di consentire alle imprese di detrarre dai versamenti complessivi degli oneri sociali le somme anticipate per le persone disabili da loro assunte.
(4-01801)

ALFONSO GIANNI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la circolare INPS n. 194 del novembre 1999 recante come oggetto «Pensionamento anticipato dei lavoratori socialmente utili ...» chiarisce alcuni criteri per la concessione di un contributo di 18 milioni di lire per la prosecuzione volontaria della contribuzione;
nella sopracitata circolare si prevede il pensionamento anticipato per quei lavoratori che alla data del 31 dicembre 1997 avevano già conseguito dodici mesi di impegno in progetti di lavori socialmente utili, anche se non utilizzati alla stessa data; per i lavoratori che alla predetta data erano già utilizzati effettivamente nei progetti e che abbiano raggiunto dodici mesi d'impegno nel corso dell'anno 1998 mediante il completamento dei progetti stessi; per i lavoratori che abbiano raggiunto o che raggiungano dodici mesi di impegno esclusivamente nel periodo compreso tra il 1o gennaio 1998 e il 31 dicembre 1999;
i diciotto milioni concessi per il proseguimento volontario della contribuzione risultano insufficienti a coprire la contribuzione stessa per quei lavoratori ai quali manchino da 3 a 5 anni alla maturazione dei requisiti previsti dalla legge -:
quali provvedimenti intenda intraprendere per quei lavoratori LSU che non hanno raggiunto, nel periodo dal 1o gennaio 1998 al 31 dicembre 1999, i dodici mesi di impegno in progetti di lavori socialmente utili;
quali misure ritenga di attuare per quei lavoratori che per età, fra i 50 e 55 anni, e per contributi versati non raggiungono perfettamente i criteri della circolare menzionata;
se non ritenga di stanziare un ulteriore contributo a fondo perduto per tutti i lavoratori LSU ammessi al pensionamento anticipato per permettere la prosecuzione volontaria di contribuzione mancante al raggiungimento dei requisiti per la pensione di anzianità;
se non valuti di utilizzare i fondi di quei lavoratori che richiedono il pensionamento anticipato, ma che hanno meno di cinque anni di contributi da riscattare, per quei lavoratori che sono vicini ai requisiti del pensionamento anticipato e che risultano disoccupati;
quanti lavoratori LSU alla data attuale abbiano utilizzato i benefici per il pensionamento anticipato.
(4-01814)