Allegato B
Seduta n. 71 del 29/11/2001


Pag. 1971


...

ATTIVITĄ PRODUTTIVE

Interrogazioni a risposta scritta:

ALFONSO GIANNI. - Al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
il gruppo Pirelli Pneumatici è attivo con 22 stabilimenti e circa 20.000 dipendenti


Pag. 1972

in Argentina, Brasile, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Venezuela, ai quali si affianca una rete commerciale a copertura globale attiva in oltre 120 Paesi. La società rientra tra i primi cinque produttori mondiali, con un fatturato, nel 2000, di oltre 2.88 milioni di euro;
con 14.000 dipendenti, 54 stabilimenti in 22 Paesi dei 5 continenti e un fatturato per il 2000 di oltre 3.100 milioni di euro, i Cavi e Sistemi Energia Pirelli sono leader a livello internazionale, con una quota di mercato che supera il 10 per cento;
nei cavi e sistemi per telecomunicazioni, Pirelli opera con 5.800 dipendenti, 17 stabilimenti in 13 Paesi del mondo e un fatturato per il 2000 di oltre 1.350 milioni di euro;
in 130 anni di attività il gruppo ha conosciuto una espansione costante a livello internazionale e, dopo la ristrutturazione dei primi anni novanta, il rilancio si fonda soprattutto sulle nuove tecnologie e particolarmente sulle telecomunicazioni, il settore energetico e l'e-commerce;
dalla fine degli anni cinquanta sulle rovine della Società Toscana Azoto, nasce a Figline Valdarno (Firenze) l'officina sperimentale per la produzione di «cordicella metallica», utilizzata per il rinforzo dei pneumatici della Società Pirelli spa che occupa dagli anni settanta fino a 900 addetti, grazie alla conquista di mercati internazionali;
un recente accordo sindacale presso la Pirelli di Figline Valdarno che prevede grossi sacrifici per lavoratori, è stato accettato in funzione di una riacquisita centralità dello stabilimento nell'economia del Valdarno;
il gruppo Pirelli, in quanto società multinazionale in costante espansione può e deve farsi carico del futuro dei suoi attuali dipendenti e della situazione socioeconomica dei territori su cui gravitano da decenni i suoi stabilimenti;
risulta all'interrogante che vi siano ipotesi di vendita dello stabilimento Pirelli di Figline Valdarno -:
se sia a conoscenza di informazioni circa la ventilata vendita dello stabilimento Pirelli di Figline Valdarno da parte del gruppo e, in caso affermativo, se non ritenga di assumere eventuali iniziative di concertazione per il mantenimento dei livelli occupazioni.
(4-01545)

MILANESE. - Al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
la grave situazione determinatasi a livello nazionale ed internazionale a seguito degli episodi terroristici dell'11 settembre 2001, che hanno generato una gravissima fase di crisi di tutte le attività del settore turistico e di quelle economiche direttamente ed indirettamente connesse;
le attività del turistico-ricettive e l'intero indotto economico ad esse collegato in provincia di Salerno, rischiano di registrare una pericolosa fase di flessione a seguito del preannunciato crollo della domanda turistica;
ciò determinerebbe un ulteriore impoverimento del già precario equilibrio economico del territorio salernitano con conseguenze disastrose per migliaia di piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi;
il tessuto economico-turistico della provincia di Salerno è sicuramente molto fragile e si presenta in maniera diversificata sul territorio provinciale con tipicità imprenditoriali diverse a seconda che vengano prese in considerazione le aree della costiera amalfitana, del comune capoluogo, della costiera cilentana o delle zone interne;
l'esigenza complessiva del settore turismo di un serio ed operativo programma di investimenti che possa contribuire nei fatti ad un sostegno ed un rilancio dell'economia;


Pag. 1973


il bisogno che tale programmazione non debba riguardare esclusivamente le fasce costiere ma debba tener nel debito conto le realtà interne ed i patrimoni artistici, storici e culturali della provincia di Salerno verso cui promuovere e sostenere nuovi flussi turistici utilizzando una valida politica di incoming, che sappia valorizzare i patrimoni culturali della nostra Provincia e tutte quelle risorse territoriali, come ad esempio l'Ente Parco del Cilento o le oasi naturalistiche;
l'elemento caratterizzante del turismo non è più strettamente collegato esclusivamente alle risorse paesaggistiche, ma è fortemente sostenuto da specifiche attività imprenditoriali (stabilimenti balneari, discoteche, alberghi, attività ricettive all'aria aperta, agenzie di viaggio, pubblici esercizi);
proprio tali categorie economiche, molto spesso, sono costrette a subire scelte programmatiche calate dall'alto, senza la partecipazione diretta degli imprenditori attraverso le forme associative, alla formulazione dei criteri programmatici che rispettino comunque le esigenze ed i desiderata di chi investe i propri capitali certamente nello sviluppo della propria impresa ma anche del tessuto economico e sociale che lo circonda;
la mancanza della legge regionale sul turismo, che avrebbe invece il compito fondamentale di determinare le competenze, i ruoli e la corretta destinazione delle risorse finanziarie nelle diverse aree;
molto spesso si è costretti ad assistere ad assurde sovrapposizioni o conflitti di competenza fra Istituzioni, Enti od Organi di controllo che finiscono per generare immobilismo e disorientamento negli operatori;
in alcuni casi le Amministrazioni Locali, scevre dal voler adoperarsi per la nascita di una nuova mentalità che favorisca lo sviluppo di una sana economia turistica, lasciano totalmente insolute ed ignorate le problematiche di loro competenza, come ad esempio il riassetto del parco abitativo destinato all'accoglienza turistica;
in tal senso è necessario, con il coinvolgimento di tutte le rappresentanze istituzionali, politiche ed associative, sviluppare una nuova «politica dell'accoglienza» pronta a rispondere alle diverse tipologie turistiche collegate al turismo congressuale, religioso od agli itinerari enogastronomici;
un grande ruolo, si auspica, debba essere svolto dalla Camera di commercio, quale ente di Governo rappresentativo degli interessi e delle problematiche di migliaia di imprenditori economici;
proprio i settori economici così individuati, attraverso l'implementazione di una forte politica di incentivazione, possano contribuire, in maniera determinante al sostegno del sistema economico, soprattutto per ciò che concerne il mantenimento dei livelli occupazionali gravemente minacciati;
in tal senso si ritiene opportuno sollecitare la destinazione di maggiori risorse alle attività formative proprio per il settore turistico-ricettivo, che possano favorire la reperibilità di nuove ed efficienti professionalità, altamente specializzate ed in grado di rispondere alle mutate esigenze dei consumatori di tale settore;
è indispensabile rivedere a livello centrale la politica e la programmazione sul costo del lavoro, alleggerendone le imposte di carattere contributivo e fiscale;
in attuazione del decreto legislativo n. 112 del 1998 sono state trasferite alle regioni le competenze in materia di legge n. 88 del 1982, che prevede contributi ai fondi rischi dei confidi diretti ad incrementare l'operatività;
attraverso tale legge nel 2000 sono stati garantiti finanziamenti ai sistema-confidi per 3800 miliardi e che tale strumento


Pag. 1974

può essere una valida opportunità di finanziamento e sviluppo per le aziende del settore turistico -:
se abbia intenzione di istituire un tavolo di concertazione con le realtà istituzionali e produttive della provincia di Salerno, che attivi, attraverso gli strumenti più idonei (non escluse mirate conferenze dei servizi), tutte le procedure più opportune di concertazione per l'individuazione di regole certe e definite che consentano agli imprenditori turistici di svolgere la propria attività nelle certezze del diritto usufruendo di un sostanzioso snellimento degli iter burocratici legati all'apertura ed alla corretta conduzione della propria impresa nonché l'individuazione ed il varo di necessari programmi di sostegno del settore, anche al fine di consentire alle forze sociali di determinare le tappe di un percorso comune da rendere operativo per la prossima stagione turistica.
(4-01546)

GIORDANO, ALFONSO GIANNI, VENDOLA e MANTOVANI. - Al Ministro delle attività produttive, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
la Bayer Biologicals srl (sede legale a Milano, viale Certosa 130 - sede produttiva ed operativa in Sovicille, Località Rosia, provincia di Siena) è presente nel territorio del Comune di Sovicille dal 1996, avendo in quell'anno acquistato il 100 per cento del capitale sociale della Sclavo Inc. srl;
lo scopo di tale insediamento produttivo era la realizzazione di un polo europeo Bayer per la produzione degli emoderivati, avvalendosi della presenza di una Università come quella senese, particolarmente vocata nei settori biomedicinali, progetto ridimensionato nel 1998 e limitato all'attività di purificazione delle gamma-globuline, ma con una previsione di investimento ancora considerevole, pari a 170 miliardi di lire;
il ministero del lavoro dell'allora governo Prodi aveva concesso, durante la fase di riconversione industriale ed a sostegno dell'occupazione, la Cigs, per 100 lavoratori della Sclavo Inc. passati alle dipendenze della Bayer Biologicals, inizialmente dall'ottobre 1996 al 30 giugno 1998, prorogata poi all'ottobre 2000. La Bayer ottenne anche finanziamenti per la formazione del personale;
l'avvio di tale progetto produttivo, relativo alla purificazione delle gamma-globuline era subordinato alla realizzazione degli impianti, per la quale la Bayer Biologicals ha chiesto ed ottenuto tutte le concessioni edilizie necessarie. Il progetto per il nuovo impianto di purificazione doveva essere realizzato entro il primo semestre 2002;
la Bayer Biologicals ha chiesto all'Enel la fornitura di una potenza pari a 8,5 MW, per la quale l'Enel ha progettato un elettrodotto ad alta tensione di 132Kv, approvato dalle amministrazioni locali, ma contestato da un rappresentativo Comitato di Cittadini, che ha presentato un ricorso al Tar della Toscana, in quanto attraversa zone di pregio storico-ambientale;
l'arresto dei lavori per la costruzione dell'impianto di purificazione delle gamma-globuline, giustificato con ragioni relative a strategie di mercato legate al settore dei prodotti biologici e, poi, l'annullamento formale del progetto in data 23 ottobre 2001, accompagnato dall'impegno dell'azienda di mantenere i livelli occupazionali con la ridefinizione del proprio piano industriale, che, in realtà, è ridotto al confezionamento, controllo e distribuzione in Europa di farmaci salvavita;
la posizione espressa dall'azienda ha allarmato i lavoratori che si trovano di fronte ad un nuovo cambiamento di strategia industriale della multinazionale e che temono il progressivo disimpegno della Bayer Biologicals dall'insediamento di Rosia -:
se intenda incontrare i livelli dirigenziali di Bayer Italia e della sede tedesca della multinazionale per avere una chiara


Pag. 1975

descrizione dei piani di investimento previsti per la Bayer Biologicals di Rosia, nel comune di Sovicille, Siena;
se intenda ricordare alla Bayer che essa ha chiesto ed ottenuto il sostegno di parte pubblica (Cigs e fondi per la formazione del personale), cosa che impegna l'azienda a mantenere piani di investimento adeguati allo sviluppo di una attività produttiva ed al mantenimento dei 110 posti di lavoro attualmente occupati;
se intenda intervenire presso il presidente della regione Toscana, affinché alla luce dell'annullamento del progetto della Bayer Biologicals, sospenda l'iter autorizzativo (che si concluderà nella settimana successiva al 15 dicembre 2001) del progetto Enel relativo all'elettrodotto Pian della Speranza - Rosia, che trae la sua ragion d'essere dalle richieste a suo tempo avanzate dalla Bayer.
(4-01548)