nella missione di pace nella ex Jugoslavia è stato avanzato il sospetto che l'uso di proiettili all'uranio impoverito sia stato causa di tumori tra diversi militari della forza di pace operante nei Balcani;
un'inchiesta ministeriale disposta per accertare lo stato di salute dei nostri militari che hanno operato in Kosovo ed in Bosnia Herzegovina escludeva la correlazione tra l'insorgere della patologia tumorale con l'uso di uranio impoverito;
malgrado le conclusioni di tale inchiesta l'Ana-Vaf, associazione delle vittime tra gli ausiliari delle forze armate ha denunciato un nuovo caso di leucemia che ha colpito un giovane militare di Assemini, in provincia di Cagliari, in servizio nei Balcani all'epoca delle missioni di pace;
nonostante la commissione di inchiesta abbia stabilito la mancanza del nesso causale tra tumori ed uso di armi all'uranio impoverito altri militari come Giuseppe Pintus carrista presso il poligono di tiro di Capo Teulada è morto a causa della leucemia; Corrado Di Giacobbe e Stefano Melone impegnati a Sarajevo nel 1998 siano deceduti per le stesse patologie;
soprattutto nelle famiglie sarde sta crescendo la preoccupazione per il possibile legame tra l'insorgere di patologie tumorali e l'uso di armi all'uranio impoverito presenti anche nei poligoni interforze della Sardegna;
vengono alimentati anche dubbi sugli accertamenti posti in essere dalle autorità militari e sanitarie;
crescono i timori per il contingente italiano in Afghanistan dove, secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, si starebbero utilizzando proiettili ad uranio impoverito riproponendo quindi il tema delle misure di sicurezza da adottare a protezione e difesa della salute dei nostri militari impegnati nella missione -:
se non ritengano utile approfondire le risultanze della commissione Mandelli con una verifica urgente in seguito al nuovo caso verificatosi, su tutti i militari impegnati nella ex Jugoslavia;
se si siano riscontrate anomalie «sanitarie» nelle basi interforze sarde e nella popolazione delle aree limitrofe;
se è vero che i proiettili all'uranio impoverito siano utilizzati attualmente in Afghanistan e quali siano le misure adottate a difesa della salute dei nostri militari;
se sia stato previsto un piano per la tutela della salute della popolazione del capoluogo sardo in caso di avaria ai propulsori nucleari dato l'inserimento del porto di Cagliari nel piano di assistenza ai sommergibili atomici in navigazione nel Mediterraneo.
(4-01432)