...
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
civili al Ministero dell'interno, erano stati impiegati in compiti d'ufficio che li sottraevano ai loro compiti istituzionali;
compagno di costei ed altra persona legata al Sottosegretario all'interno senatore Antonio D'Alì;
mese, onde consentire alle famiglie, sgomberate dalle proprie abitazioni, di continuare a fruire del contributo per l'autonoma sistemazione;
nel 1999 di fronte al grave problema della criminalità il Governo decideva di rafforzare il controllo del territorio sia attraverso nuove assunzioni di poliziotti che recuperando tutti quegli agenti che a causa delle carenze di organico degli impiegati
vista l'urgenza, il 17 agosto 1999 veniva varata la legge n. 288 che prevedeva l'assunzione di cinquemila impiegati civili per coprire i vuoti lasciati dagli agenti restituiti al controllo del territorio, ricorrendo a varie procedure, tra cui lo scorrimento delle graduatorie valide dei concorsi già espletati;
tra le graduatorie in vigore vi è quella dei centoventinove idonei coadiutori archivisti della regione Sicilia, quarta qualifica funzionale dell'amministrazione civile dell'interno, con compiti disimpegnati attualmente dal poliziotto in ufficio, quindi equivalenti a quelli del coadiutore archivista;
ad oggi, i fatti tragici di cronaca, ma soprattutto gli avvenimenti delle ultime ore dimostrano che la criminalità interna ed internazionale tendono a crescere, suscitando in tutti i cittadini un grande senso di paura ed insicurezza -:
se e quando si provvederà alla applicazione della legge 288 del 17 agosto 1999 utilizzando le graduatorie ancora valide dei concorsi già espletati;
in quale modo, e con quali tempi, il Ministro dell'interno intenda procedere ai fini dell'assunzione del personale necessario alla copertura della pianta organica, nel rispetto della legge 121 del 1981 sull'amministrazione civile del Ministero dell'interno.
(2-00103)
«Lo Presti, Fragalà, Catanoso, Scalia, Luigi Martini, Arrighi, Migliori, Carrara, Cannella, Bellotti, Coronella, Trantino, Alberto Giorgetti, Taglialatela, Messa, Paolone, Riccio, Raisi, Alboni, Giulio Conti, Antonio Pepe, Landi di Chiavenna, Landolfi, Ronchi, Malgieri, Ascierto, Airaghi, Foti, Butti, Mussolini, Saia, Lisi».
nello scorso mese di agosto il Ministro della giustizia Castelli ha soggiornato per quindici giorni nel villaggio realizzato, all'interno dell'area della colonia penale di Is Arenas in Sardegna, dall'ente di assistenza costituito dagli agenti del Corpo della polizia penitenziaria;
l'ente, impegnando le quote trattenute agli associati sulla retribuzione, ha realizzato un villaggio vacanze riservato agli associati medesimi, i quali ne fruiscono a rotazione (in ragione dell'esiguo numero di posti disponibili), in base ad una graduatoria che viene formata secondo requisiti stabiliti da un regolamento interno: il costo del soggiorno varia da lire 220.000 a lire 370.000 per due settimane;
il Ministro della giustizia, senza averne titolo poiché il regolamento dell'ente non consente il soggiorno a persone non associate, ha soggiornato nel villaggio per quindici giorni con la spesa di lire 32.000, consentendo ad altre quindici persone (amici e congiunti) di beneficiare - a giudizio degli interroganti, illegittimamente - delle medesime condizioni, utilizzando anche le stanze della foresteria riservate al personale di servizio e fruendo pure delle imbarcazioni in dotazione alla struttura penitenziaria;
il Ministro della giustizia, inoltre, dispone in Roma nel centro storico, in Trastevere, di un appartamento di proprietà dell'amministrazione penitenziaria, fino ad ora in uso al personale dipendente;
infine, negli uffici del ministero opera, su disposizione del Ministro, la dottoressa Sara Fumagalli e, su disposizione del Sottosegretario alla giustizia onorevole Santelli, la propria sorella, il
i comportamenti descritti appaiono agli interroganti abusivi, configurando altresì un uso arbitrario e illegittimo dei beni della pubblica amministrazione -:
se il Presidente del Consiglio sia a conoscenza dei fatti innanzi esposti e, in particolare:
a) delle vacanze a costi irrisori del Ministro e del suo seguito familiare, amicale e privato in strutture riservate ai pubblici dipendenti in assenza di ogni disposizione positiva, con l'utilizzo non consentito e perciò illegittimo anche di beni di servizio nella struttura penitenziaria di Is Arenas;
b) dell'uso per fini di privata abitazione di un appartamento di proprietà dell'amministrazione penitenziaria e riservato ai propri dipendenti;
c) dell'impiego nella struttura del Ministero della giustizia di persone legate da vincoli parentali o da rapporti di amicizia con il Ministro ed alcuni Sottosegretari;
quali mansioni siano state assegnate alle persone sopra indicate;
quale retribuzione costoro percepiscano;
come valuti i suddetti comportamenti e quali iniziative intenda assumere in merito.
(3-00334)
nei giorni scorsi si è avuta notizia dagli organi di stampa della messa in atto nel settore creditizio di un processo riorganizzativo di grande rilievo operato dal gruppo Unicredito italiano spa;
tale processo è stato presentato nelle sue linee generali dall'amministratore delegato del gruppo al consiglio d'amministrazione nella giornata di ieri ed avrebbe ricevuto dai componenti un sostanziale assenso con l'impegno di una definizione analitica dello stesso entro un mese;
il progetto di riassetto sembrerebbe contenere innovazioni sostanziali passando dall'attuale modello federato ad un modello di banca divisionale che, secondo l'amministratore delegato, dovrebbe determinare valore aggiunto per il gruppo e maggiore capacità di rispondere alle esigenze del mercato creditizio e della clientela;
l'attuale pacchetto azionario del gruppo Unicredito italiano spa è detenuto in percentuale rilevante dalle Fondazioni Cariverona (circa il 16,6 per cento), Cassa di Risparmio di Torino (circa il 14,5 per cento) e Cassamarca Treviso (circa il 3 per cento) che sono quindi determinanti per l'assenso al riassetto;
tale intervento ha determinato notevole preoccupazione nel personale in capo alle strutture federate in merito ai possibili esuberi che l'operazione potrebbe comportare a regime anche alla luce del fatto che tutti gli indicatori economici più recenti delle banche federate, tra cui in modo particolare Cariverona Banca spa, sono di assoluto valore positivo ed in continua crescita in termini di redditività, tali da non giustificare all'apparenza alcuna necessità di riassetto;
l'esito dell'intervento comporterà inevitabili ricadute anche sul valore del patrimonio delle Fondazioni che rappresentano un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo della realtà socioeconomica in cui operano all'interno dei limiti attualmente previsti dalla normativa vigente -:
se non ritenga opportuno il Governo attivare tutti gli strumenti in suo possesso per accertare veri obiettivi e dettaglio del progetto al fine di raggiungere: piena trasparenza informativa a garanzia prioritaria per i soci, i lavoratori del gruppo, le famiglie e le imprese, tutti fattori che hanno garantito il successo storico della realtà oggi in discussione;
se non ritenga opportuno il Governo accertare ed esprimere un giudizio sull'impatto complessivo del processo in corso anche per lo sviluppo economico generale e per il territorio di riferimento in cui opera il gruppo Unicredito;
se non ritenga opportuno il Governo verificare, alla luce dell'importanza della decisione in atto, nel rispetto della normativa vigente, attraverso le autorità di vigilanza previste dall'articolo 2 comma 1, della legge 23 dicembre 1998 n. 461, e dall'articolo 1 del decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153 i percorsi procedurali attivati all'interno dei Consigli di indirizzo delle Fondazioni coinvolte poiché anche rappresentative, seppur senza vincolo di mandato, degli enti locali e delle più qualificate realtà socioeconomiche del territorio tra cui esponenti che attengono a materie di competenza dello Stato (Università, Soprintendenze, eccetera);
se non ritenga opportuno il Governo sollecitare al Comitato Interministeriale del Credito e del Risparmio una valutazione generale offerta dal suddetto riassetto in merito alle linee di indirizzo generali di sviluppo del settore creditizio e del ruolo delle Fondazioni Bancarie;
se non ritenga opportuno il Governo valutare l'attuale assetto delle Fondazioni Bancarie e della normativa che le disciplina in merito alla rappresentanza territoriale espressa all'interno dei Consigli di Indirizzo senza vincolo di mandato.
(3-00336)
gli eventi alluvionali del settembre-ottobre 2000 hanno causato notevolissimi danni a cose e persone soprattutto nella fascia jonica reggina;
all'indomani dell'evento alluvionale il Governo adottò alcuni successivi provvedimenti: l'ordinanza di protezione civile n. 3081 del 12 settembre 2000 e il decreto-legge n. 278 del 12 ottobre 2000;
tali provvedimenti contenevano una espressa previsione di spesa finalizzata alla realizzazione delle opere di recupero e consolidamento dei centri urbani danneggiati dall'evento oltre ad una serie di disposizioni che avevano lo scopo di provvedere alle prime necessità delle popolazioni colpite;
in particolare il decreto-legge n. 278 del 2000 prevedeva l'erogazione, in favore delle famiglie che avessero subìto una ordinanza di sgombero dalla abitazione resa sostanzialmente inabitabile a causa dei danni alluvionali, di una provvidenza denominata «indennità per autonoma sistemazione» erogabile per un periodo non superiore ad un anno successivo al verificarsi dell'alluvione;
accanto a tale provvidenza era prevista la facoltà, per i giovani chiamati alle armi negli anni 2000 e 2001, residenti nei luoghi ove l'evento si è verificato, di svolgere il servizio militare di leva presso gli enti locali di residenza;
in alcuni casi, si veda ad esempio il comune di Roccella Jonica, lo stato di pericolo che tuttora incombe sulle abitazioni private dipende da problemi complessi che riguardano il dissesto di ampie zone del territorio. Nel caso di specie esistono numerose abitazioni private, collocate alle pendici del castello medievale, che sono interessate da un consistente movimento franoso onde la situazione di pericolo di dette abitazioni permarrà fintanto che non saranno conclusi i lavori, già progettati, di consolidamento della Rupe. Pertanto le indicate case private risultano ad oggi ancora sottoposte ad ordinanza di sgombero (si tratta di circa trenta abitazioni);
queste famiglie sono ad oggi costrette ad utilizzare abitazioni di terzi, condotte in locazione, in luogo della propria casa -:
se non ritenga opportuno prevedere una proroga dei termini, già scaduti da un
se non ritenga infine di considerare l'opportunità di consentire agli enti locali, ancora impegnati in opere di ripristino dei luoghi dopo l'alluvione, di utilizzare l'opera dei giovani residenti in servizio militare di leva.
(4-01060)