Allegato A
Seduta n. 36 del 25/9/2001


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(A.C. 1544 - Sezione 3)

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,
premesso che:
è necessario assicurare continuità nelle ricerche, negli studi e nelle sperimentazioni in materia di BSE e di TSE;
è indispensabile garantire un coordinamento efficace e risolutivo tra Governo


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e regioni nell'affrontare situazioni di crisi sanitaria in ambito anche alimentare;
bisogna assicurare indennizzi certi e veloci agli operatori che siano comunque colpiti da casi di TSE e di BSE,

impegna il Governo

a far sì che:
a) al fine di accrescere le conoscenze e di acquisire maggiori dati sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) e sulla encefalopatia spongiforme bovina (BSE), il Ministero della salute prosegue il progetto strategico «encefalopatia spongiforme bovina», approvato dal consiglio nazionale delle ricerche nell'anno 1996 e coordinato dal professore Franco Valfrè. In tal senso ad ampliare le attività di ricerca e di sperimentazione del progetto strategico ed è confermato il suo organo di coordinamento. Tenendo conto sia delle evoluzioni avvenute in materia di TSE e di BSE durante le emergenze degli anni 2000 e 2001, sia delle ulteriori finalità di ricerca e di sperimentazione che l'organo di coordinamento del progetto strategico ha individuato durante il suo periodo di funzionamento ed ha segnalato come temi di rilevante importanza;
b) al fine di rendere efficaci ed efficienti i rapporti di coordinamento e di vigilanza del Ministero della salute con le regioni nell'ambito della gestione delle situazioni di emergenza sanitaria, in particolare nelle situazioni di crisi per TSE e per BSE, il ministro della salute istituisce presso le regioni interessate un sistema di allarme rapido, avente lo scopo di contribuire allo svolgimento delle attività che in tali circostanze sono previste dalla normativa comunitaria e nazionale, coordinato da un commissario nominato dal ministro della salute. In caso di inerzia o di inadempienza delle regioni nell'adottare misure e provvedimenti necessari a fronteggiare situazioni di crisi o di emergenza, il ministro della salute può conferire al commissario gli occorrenti poteri straordinari e sostitutivi. I costi derivanti dall'attuazione delle disposizioni del presente atto di indirizzo potranno gravare sul bilancio ordinario del Ministero della salute.
9/1544/1. Burani Procaccini.

La Camera,
in riferimento alla grave diffusione dell'encefalopatia spongiforme bovina ed ai rischi connessi per la salute pubblica ed al fine di garantire al consumatore la sicurezza del prodotto alimentare,

 

impegna il Governo

ad incrementare i controlli sulle frodi alimentari;
a potenziare il sistema di anagrafe bovina;
a promuovere a partire dalle scuole campagne di informazione per una corretta educazione alimentare;
a concordare con le associazioni di tutela del consumatore misure atte a garantire un sistema efficace di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti destinati alla alimentazione umana;
ad adottare misure di supporto per i settori produttivi e merceologici colpiti dalla crisi della BSE.
9/1544/2. Battaglia, Zanotti, Rava, Ruzzante.

La Camera,
premesso che:
è indispensabile ripristinare tutti gli strumenti finanziari atti a garantire la tutela della zootecnia nazionale colpita dalla BSE.
In particolare occorre immediatamente attivare misure specifiche per gli allevamenti direttamente interessati dalla BSE:
1. equo indennizzo per i capi abbattuti;


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2. risarcimento del mancato reddito aziendale fino alla ripresa produttiva e dei maggiori costi per gli smaltimenti;
3. sostegno alla ripresa dell'attività produttiva (contributo per il riacquisto dei capi);
considerato che:
le attuali conoscenze scientifiche e le norme in atto assicurano l'assoluta protezione del consumatore dei prodotti degli allevamenti bovini;
l'esame fino ad ora attuato nei focolai di positività al test della BSE italiani, confermando ciò che è avvenuto anche all'estero, stanno dimostrando l'unicità dei casi nelle singole stalle e perciò si deve escludere con certezza l'esistenza di una epidemia;

impegna il Governo

abbandonare gli abbattimenti totali a livello di allevamento in quanto assolutamente inutili per la protezione del consumatore, gravemente dannosi per la zootecnia e difficilmente sostenibili per la finanza pubblica;
immediata sospensione degli abbattimenti negli allevamenti con test prionico positivo fino all'emanazione della regolamentazione sull'abbattimento selettivo, mantenendo nel contempo l'attività produttiva e permettendo soltanto l'invio degli animali al macello sotto vincolo sanitario;
abrogazione della circolare Ministero sanità del 16 marzo 2001;
mettere in atto sistemi di abbattimento parziale e selettivo in relazione ad una indagine epidemiologica basata su una identificazione del bestiame bovino sufficientemente precisa anche se non di tipo strettamente anagrafico;
attuare l'abbattimento cosiddetto verticale della discendenza della vacca positiva al test prionico con distruzione degli animali, lasciando tuttavia l'opzione alle aziende di scegliere fra l'abbattimento totale e quello selettivo;
implementazione obbligatoria (con oneri a carico della pubblica amministrazione ai fini della ricerca) dei test diagnostici in vivo per i capi con oltre 24 mesi di età anche consentire la valutazione del loro significato epidemiologico.
9/1544/3. Marcora, Banti, Loddo, Lettieri, Stradiotto, Mazzuca, Meduri, Motta, Santagata, Ruggieri.