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l'attività di due grandi italiani, il padre della Patria e genio musicale, Giuseppe Verdi, e il Cigno, Vincenzo Bellini, che in ugual misura hanno dato lustro al nostro Paese.
L'ape operaia e la bianca signora, del regista Paolo Modugno, Luce dei miei occhi, del regista Giuseppe Piccioni, Terra promessa - Promiser, del regista Michael Beltrami, Land, del regista Roberto Faenza, Mi chiamo Sabina Spielrein, del regista Nico Cirasola, Belle poker, del regista Ferdinando Vicentini, Tosca e le altre due, del regista Giorgio Ferrara, Cecenia, del regista Leonardo Giuliano, A luci spente, del regista Maurizio Ponzi, XX-XY, del regista Marco Bechis, Il tramite, del regista Stefano Reali, La valigia di Luper, del regista Peter Greenaway, Un mondo d'amore, del regista Aurelio Grimaldi, Il quaderno della spesa, del regista Tonino Cervi e Giovani, dei registi Luca e Marco Mazzieri -:
il quotidiano Libero di mercoledì 22 agosto 2001, alla pagina 21, ha dato notizia del robusto finanziamento pubblico alla pellicola Angelo Nero di Tinto Brass;
il film è stato considerato d'interesse culturale nazionale dalla commissione consultiva per la concessione del finanziamento alle cineproduzioni che decide l'accesso ai finanziamenti in forza della legge 1o marzo 1994, n. 153;
il costo complessivo di 6 miliardi è coperto per il 10 per cento dal produttore Giuseppe Colombo, e per il residuo 90 per cento - pari a lire 5.400.000.000 - dal finanziamento pubblico;
rifacendo la storia tormentata di tale finanziamento, Tinto Brass ha dichiarato al quotidiano Libero: «All'inizio non volevano darmelo. Allora ho scritto di persona al ministro Melandri. Infatti nella riunione della commissione per il finanziamento cinematografico dell'8 maggio, il film è passato»;
sembra dunque che, inizialmente, la commissione consultiva, per la concessione del finanziamento non avesse considerato la pellicola d'interesse culturale nazionale, e che il successivo favorevole parere sia stato determinato dall'intervento - per Tinto Brass risolutivo - del ministro pro tempore onorevole Giovanna Melandri -:
se sia a conoscenza di iniziale orientamento di diniego al finanziamento da parte della commissione consultiva;
se vi sia stato e, in caso affermativo, di che natura sia stato un intervento ministeriale al riguardo;
quale sia la motivazione che giustifica, per il film Angelo Nero di Tinto Brass, il riconoscimento dell'interesse culturale nazionale.
(3-00195)
nell'edizione di lunedì 20 agosto 2001 del quotidiano Il Mattino di Napoli veniva riportato un articolo nel quale si denunciava lo stato di degrado della Scala fenicia, unico mezzo di collegamento per oltre 2000 anni dei comuni di Capri ed Anacapri costruita nel VI Secolo avanti Cristo, da considerarsi un vero e proprio monumento di grande interesse storico ed archeologico;
negli ultimi tempi i 752 gradini della Scala sono invasi da sporcizia e da rovi che rendono di fatto impraticabile il percorso, anche per la distruzione da parte di vandali di gran parte del sistema di illuminazione, che fino a poco tempo fa rendeva la vista della Scala da lontano come un vero e proprio spettacolo offerto da un turismo cosmopolita proprio dell'isola;
non meno di tre anni fa, a seguito di un finanziamento di ben 11 miliardi di lire da parte della giunta regionale della Campania presieduta dall'onorevole Rastrelli, il monumento era stato, dopo vent'anni di abbandono, completamente restaurato, recuperandone appieno la funzionalità;
lo stato di abbandono del monumento, conseguenza di irresponsabile ed inammissibile mancanza di vigilanza, non è più tollerabile, per altro, in un contesto ambientale fra i più belli del mondo, per cui appare necessario ed urgente un intervento del Ministro interrogato -:
quali iniziative si intendano assumere nel modo più sollecito o quali urgenti provvedimenti si intendano adottare perché sia riportato all'antico splendore un monumento di così rilevante interesse storico, paesaggistico, archeologico ed artistico.
(3-00196)
atteso che la soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio dell'Emilia-Romagna ha riconosciuto, per iscritto, che sulla stessa prospettano due edifici (il Municipio e l'Albergo del Cervo) il pieno godimento dei quali sarebbe del tutto impedito dall'ipotizzata ristrutturazione della Piazza stessa, viste le indicazioni progettuali approvate dall'amministrazione comunale oggi in carica -:
se intenda porre il vincolo indiretto (ex articolo 49 del Testo Unico 29 ottobre 1999, n. 490) sulla Piazza Europa del comune di Agazzano in provincia di Piacenza.
(5-00159)
il ministero per i beni e le attività culturali ha stanziato un contributo di 50 miliardi di lire al Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giuseppe Verdi;
sempre lo stesso ministero ha dato, invece, un contributo al Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Vincenzo Bellini di circa 2 miliardi di lire;
per il Teatro Regio di Parma sono stati stanziati 10 miliardi di lire, mentre per quello Bellini di Catania, fino ad ora, solo 500 milioni -:
se non ritenga di intervenire urgentemente per riequilibrare questa palese disuguaglianza di trattamento tra i comitati che lavorano per ricordare l'opera e
(4-00580)
verso la fine del mese luglio 2001, nel corso della esecuzione di lavori per la costruzione di parte della tangenziale est di Asti (strada di collegamento della strada statale per Alessandria con la strada statale per Casale) sono venuti alla luce i resti di un piccolo paese dell'era romana, per una superficie di circa 1.200 metri quadrati;
gli archeologi intervenuti sotto la direzione del soprintendente per i beni archeologici del Piemonte, dottor Federico Barello, affermano trattarsi di resti di costruzioni risalenti al III e IV secolo dopo Cristo, e più precisamente di muri perimetrali e di pavimentazioni in ciottoli di fiume;
il rinvenimento pare essere di ragguardevole rilievo e dunque merita di essere seguito con particolare impegno ed attenzione -:
quale sia l'effettiva portata storica del rinvenimento effettuato ad Asti a fine luglio del 2001 e quali iniziative si intendano assumere per assicurare una ottimale fruibilità del patrimonio archeologico venuto alla luce.
(4-00598)
le modalità di applicazione dei benefìci introdotti dalla legge 1o marzo 1994, n. 153, recante conversione, con modificazioni, del decreto-legge 14 gennaio 1994, n. 26, hanno da sempre creato polemiche ed incertezze interpretative;
in particolare, i criteri ai quali si ispira la commissione consultiva prevista dall'articolo 1, comma 59, del decreto legge 23 ottobre 1996, n. 545, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996, n. 650, e successive modificazioni, esigono, proprio in quanto le sue determinazioni circa i requisiti qualitativi dei progetti e delle iniziative culturali in materia di cinema costituiscono il presupposto per l'erogazione di generosi finanziamenti, un particolare controllo atteso che spesso le decisioni sono apparse di difficile condivisione;
in particolare, nel corrente anno i film che sono stati riconosciuti di «interesse culturale nazionale» ai sensi dell'articolo 4, commi 4 e 7, della legge 4 novembre 1965, n. 1213 sono i seguenti:
L'inverno, della regista Nina De Maio, Un bellissimo tramonto, della regista Fiorella Infascelli, Casa di frontiera, del regista Massimo Costa, Non è giusto, della regista Anonietta De Lillo, La felicità non costa niente, del regista Mimmo Calopresti, Fratella e sorello, del regista Sergio Citti, Il Chimico, del regista Matteo Garrone, Il Generale Bonapart, del regista Andrei Khrajanovski, L'acqua ... il fuoco, del regista Luciano Emmer, Callas forever, del regista Franco Zeffirelli, Rosa Funzeca, del regista Aurelio Grimaldi, L'Ospite, del regista Paolo Modugno, La straniera, del regista Marco Turco, Il fuggiasco, del regista Andrea Manni, Anni rapaci, del regista Claudio Caligari, Mathoilde, del regista Nina Mimica Falomi, Volpe a tre zampe, del regista Sandro Dionisio, La casa delle donne, del regista Domenico Mongelli, Angelo, della regista Roberta Torre, El Alamein, del regista Vincenzo Monteleone, Striscia di bosco, del regista David Grieco, Nowhere, del regista Luis Sepulveda, Ieri, del regista Silvio Soldini, My name is Tanino, del regista Paolo Virzì, Le intermittenze del cuore, del regista Fabio Carpi, Il più crudele dei giorni, del regista Orgnani, Le favole di Alice, del regista Anne Rita Ciccone, Deserto sulla terra, del regista Gianfranco Bettetini, Quando il tempo verrà, del regista Giuseppe Gaudino,
quali siano le specifiche motivazioni che abbiano indotto l'organo competente a riconoscere ai singoli film in questione la qualifica di «film di interesse culturale nazionale».
(4-00650)