Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 23 del 25/7/2001
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(Iniziative a tutela dell'ambiente e del territorio in seguito all'eruzione dell'Etna - n. 3-00123)

PRESIDENTE. L'onorevole Angelino Alfano ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00123 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).

ANGELINO ALFANO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signori ministri, il presente atto, firmato unitamente con l'onorevole Floresta, ha lo scopo di chiedere al Governo quali interventi in concreto preveda il piano riguardante l'Etna per la tutela ambientale della fascia pedemontana dei comuni etnei, colpiti dalla eruzione e dalla esplosione lavica. Devo dire che l'atto giunge in Parlamento proprio in un momento in cui l'attività effusiva del vulcano sembra essersi placata, benché gli interventi di controllo di questa mattina abbiano ulteriormente certificato che rimangono preoccupazioni in relazione ad alcuni tremori di natura sospetta del vulcano stesso.
L'interrogazione in questione ha lo scopo di allertare il Governo circa i rischi sotto il profilo ambientale che l'eruzione può provocare, essendo già stata sospesa ieri mattina per più di tre ore l'attività ordinaria dell'aeroporto, a causa della caduta della cenere, che ha ammantato l'asfalto delle piste, ed essendo stati distrutti alcuni boschi e coltivazioni della fascia del comprensorio etneo.
Ecco quindi il senso di questa interrogazione, la cui risposta vorremmo desse serenità ai cittadini della zona, ma anche a tutti i siciliani.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, onorevole Altero Matteoli, ha facoltà di rispondere.

ALTERO MATTEOLI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. Signor Presidente, l'attuale eruzione dell'Etna ha determinato problemi di natura sanitaria, ambientale e di protezione civile, che il Governo intende affrontare con la massima efficacia ed efficienza nell'ambito della dichiarazione dello stato di emergenza. Come segnalato dagli onorevoli interroganti, l'eruzione ha determinato la diffusione di gas, vapore e materiale lavico in una vasta area del territorio regionale. In particolare, il cratere sud-est del vulcano Etna, dal mese di giugno, ha registrato una fase di attività esplosiva, di tipo prevalentemente stromboliano, unita a flussi lavici che si sono riversati all'interno della valle del Bove. Successivamente, si sono registrati degli sciami sismici che hanno interessato le zone dell'alto versante meridionale dell'Etna, fino a raggiungere i centri abitati limitrofi di Adrano, Ragalna, Nicolosi, Pedara e Zafferana, dove le scosse sono state nettamente avvertite. Le più forti hanno coinvolto addirittura l'intero comprensorio etneo, che ha subito modesti danni non strutturali.
Contemporaneamente all'evoluzione dello sciame sismico, si è osservato un apprezzabile sollevamento del suolo e si è generato un complesso campo di fratture che, con l'andare del tempo, si è strutturato ed accresciuto, diventando eruttivo e provocando flussi lavici a varie quote


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diretti a valle. L'attività lavica è avanzata fino a scendere a quota 1040 metri, a circa 4,5 chilometri dal centro abitato di Nicolosi.
Sono noti gli interventi realizzati per proteggere sia gli impianti turistici ubicati nel versante sud del vulcano, sia per fronteggiare la colata diretta verso i centri abitati. Ci sono stati interventi dei Canadair e degli elicotteri della marina che hanno bombardato d'acqua il fronte lavico per raffreddarlo e spegnere gli incendi dei boschi. Le ruspe sono intervenute per rafforzare un argine naturale sul lato occidentale della colata a protezione della strada provinciale 92.
Altro fenomeno connesso con l'attività sismica dell'Etna riguarda l'emissione ingente di vapore e ceneri vulcaniche che, ricadute sui fianchi del vulcano, hanno provocato disagi alla popolazione, difficoltà alla viabilità e all'attività aeroportuale di Catania, senza trascurare il settore agricolo.
I dati scientifici indicano che le emissioni gassose e magmatiche sono limitate alla prossimità delle zone eruttive. Le emissioni sono composte prevalentemente da vapore acqueo carico di sabbia e ceneri vulcaniche che non determinano problemi rilevanti per la popolazione, se non per soggetti affetti da patologie dell'apparato respiratorio.
Altri inconvenienti riguardano gli occhi per l'effetto meccanico che la cenere ha sulla cornea, ma le misure sanitarie adeguate sono ben note alla popolazione e comunque ribadite dai medici di base.
Sotto il profilo ambientale...

PRESIDENTE. Ministro Matteoli, si avvii a concludere.

ALTERO MATTEOLI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. ...l'impatto è risultato particolarmente significativo per boschi e coltivazioni subendo danni che il Governo intende riparare anche attraverso adeguate misure di sostegno economico.
Potranno essere attivati interventi di soccorso in agricoltura attraverso il fondo di solidarietà nazionale per favorire la ripresa economica e produttiva delle aziende colpite, con decreto del ministro delle politiche agricole e sulla base di una formale richiesta deliberata dalla giunta regionale siciliana.

PRESIDENTE. Ministro Matteoli, il tempo è crudele!

ALTERO MATTEOLI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. Signor Presidente, darò il testo delle mie considerazioni conclusive all'onorevole Alfano.

PRESIDENTE. L'onorevole Angelino Alfano ha facoltà di replicare.

ANGELINO ALFANO. Signor ministro, ammiro la sua considerazione nei confronti dei problemi che, insieme all'onorevole Floresta, ho posto alla sua attenzione. Lei ci rassicura e - siamo certi - rassicurerà la cittadinanza appartenente al comune di Nicolosi, i comuni limitrofi, l'intera popolazione siciliana ed italiana.
Colgo l'occasione per accertarmi ulteriormente della buona volontà del Governo, già manifestata in sede di adozione della ordinanza di protezione civile, circa un adeguato coordinamento con la regione siciliana; questo ci pare importante anche per ciò che concerne la materia ambientale.
Peraltro, devo dire che mi sembra assolutamente importante l'eventuale intervento risarcitorio in tema di danni subiti dalle popolazioni che si occupano di agricoltura e dai cittadini che svolgono attività agricola in quel comprensorio.
Colgo infine l'occasione per ribadire la necessità, già avvertita lo scorso anno ma che ha prodotto scarsi risultati, di un'attenzione del Governo riguardo l'attività preventiva in materia di incendi.
Colgo altresì l'occasione della presenza del ministro dell'ambiente e del sottosegretario per gli interni perché la Sicilia è una zona fortemente interessata a questa problematica, con altissimi coefficienti di rischio e l'approssimarsi dell'estate mi fa sembrare utile sollecitare ulteriormente


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l'attenzione del Governo al riguardo (Applausi dei deputati del gruppo di Forza Italia).

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