Allegato B
Seduta n. 7 del 27/6/2001


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COMUNICAZIONI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

ADDUCE, MOLINARI e LUONGO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il Centro postale operativo di Matera che per anni ha operato nell'area di sviluppo artigianale della città è stato soppresso;
il personale addetto determinato da 37 unità è stato posto con decisione unilaterale da parte delle Poste in ferie d'ufficio per dieci giorni in procinto di essere trasferito in parte in centri della provincia ed in parte negli uffici postali di alcuni comuni murgiani;
la chiusura del Centro postale operativo comporterà di fatto che il servizio di raccolta della corrispondenza in arrivo ed in partenza sarà svolto dai postelegrafonici di Bari;
un plico indirizzato a Matera e in partenza da uno qualsiasi dei comuni della provincia sarà dapprima trasferito a Bari qui sottoposto a timbratura e di qui inviato a Matera con una evidente incongruenza nonché con evidenti ritardi sugli standard di recapito che le Poste si pongono quale obiettivo di qualità nella erogazione del servizio;
la decisione risulta in netto contrasto con le norme del contratto collettivo di lavoro nonché al di fuori di ogni logica;
sembrano quindi palesarsi azioni di penalizzazione del comparto Poste di Matera e della Basilicata a tutto vantaggio della Puglia;
risulta crescente lo stato di agitazione dei 37 lavoratori del Centro postale operativo e delle organizzazioni sindacali sul mantenimento di una importante struttura al servizio di una intera provincia;
ad avviso dell'interrogante, è indispensabile trovare una soluzione per il mantenimento delle funzioni del Centro postale operativo di Matera e per il futuro dei 37 lavoratori -:
se, nell'ambito dei suoi poteri di regolamentazione e di vigilanza sul settore postale, non ritenga che la soppressione del Centro postale operativo di Matera configuri un'ingiusta penalizzazione a danno della regione Basilicata e, come tale, sia incompatibile con gli obblighi derivanti alle Poste spa dall'esercizio di un servizio pubblico essenziale.
(5-00019)

LUSETTI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
continuano le «interviste-annuncio» sui maggiori quotidiani di esponenti del ministero interrogato costituito peraltro attraverso un decreto legge non ancora convertito in legge;
in modo particolare l'intervista del sottosegretario Baldini al Corriere della Sera di questa mattina continua ad anticipare alcuni «fantomatici» indirizzi di governo sul riassetto del sistema radiotelivisivo italiano;
in questo modo il Parlamento viene scavalcato sistematicamente senza avere modo di interloquiare con il Governo su un tema tanto importante quanto delicato quale è quello del riassetto del «sistema delle comunicazioni» del Paese;
non si capisce bene quale sia il metodo con cui il Governo intenda reperire le risorse per finanziare le attività del servizio pubblico radiotelevisivo -:
se il Ministro condivida e/o abbia autorizzato le esternazioni del suo sottosegretario;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno sospendere le «interviste» e venire in commissione parlamentare ad esporre organicamente le linee di indirizzo del Governo sul tema di cui alle premesse;


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quali siano gli orientamenti del Governo sui seguenti temi, alcuni dei quali oggetto d'intervista del sottosegretario Baldini:
a) aumento del canone Rai;
b) abolizione del tetto pubblicitario;
c) assetto e privatizzazione della società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo;
d) convergenza tecnologica tra i settori delle telecomunicazioni e quello televisivo;
e) il divieto di posizioni dominanti;
f) la disciplina generale dell'emittenza e della pubblicità radio televisiva;
g) la tutela dei minori nel sistema delle comunicazioni.
(5-00021)