Allegato B
Seduta n. 4 del 18/6/2001

TESTO AGGIORNATO AL 13 LUGLIO 2001


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta orale:

GIORDANO, MASCIA e ALFONSO GIANNI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle attività produttive, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la magistratura genovese ha ordinato il sequestro della Cokeria ILVA di Genova, in quanto causa di grave inquinamento ambientale;
tale situazione di inquinamento si protrae da decenni sottoponendo a rischio grave la salute dei lavoratori dello stabilimento e di tutti i cittadini genovesi;
in questi anni il gruppo Riva speculando e operando in questo contesto ha lucrato cospicui guadagni sulla pelle delle persone e non ha ottemperato a nessuno


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degli impegni - sottoscritti e/o imposti - di riqualificazione produttiva e ambientale;
il gruppo Riva, a fronte dell'ordinanza del GIP di Genova, ha comunicato la sua decisione di avviare le procedure di licenziamento per tutti i 1.200 lavoratori della Cokeria;
c'è comprensibilmente un clima di tensione forte in tutta la città di Genova e nell'intera area industriale ligure, in considerazione del fatto che sono in discussione un numero altissimo di posti di lavoro e, per molti lavoratori e famiglie, la stessa capacità e possibilità di vita;
a queste preoccupazioni si è risposto da parte del Governo con le cariche e i manganelli ad una pacifica e possente manifestazione di protesta dei lavoratori genovesi -:
se sia a conoscenza dei fatti;
quali siano state le motivazioni che hanno portato alla carica contro la manifestazione del 13 giugno 2001, e che ha provocato numerosi feriti e contusi;
se non ritenga urgentissimo intervenire per impedire comunque l'avvio dei licenziamenti dei 1.200 lavoratori della Cokeria ILVA;
se non ritenga di imporre, con tutti i mezzi a disposizione, al gruppo Riva l'attuazione della legge n. 426 del 1998 e dell'Accordo di Programma già sottoscritto nel 1999, garantendo così il pieno rispetto e la difesa dei diritti ambientali, nonché il diritto alla salute di tutti i cittadini genovesi e degli stessi lavoratori ILVA da decenni sottoposti a emissioni e carichi inquinanti;
quali procedure e iniziative intendano adottare per garantire, senza soluzione di continuità, a tutti i lavoratori il lavoro e, comunque, il proprio reddito mensile;
quali procedure e iniziative intendano assumere per avviare immediatamente la riconversione industriale dello stabilimento fermo restando, naturalmente, la proprietà pubblica delle aree demaniali e il loro riuso produttivo a vantaggio dell'intera collettività;
se non ritenga utile e necessario avviare anche in Italia - come già avviene, per esempio nella Ruhr - in casi come quello di Genova e di molte altre zone che presentano le stesse caratteristiche, esperienze di Agenzie Pubbliche in grado di garantire, anche in concorso con altri, i processi di risanamento e bonifica dei siti, e di riqualificazione, innovazione e rilancio produttivo garantendo, così, sia livelli occupazionali, sia la difesa e la salvaguardia dell'ambiente.
(3-00017)

MAZZARELLO, BURLANDO e ROGNONI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
si è determinata una grave situazione di tensione a seguito dell'intervento della magistratura che ha imposto la chiusura della cokeria e che ha indotto i lavoratori dell'impianto minacciati di licenziamento a partecipare a manifestazioni spontanee nel corso delle quali si sono verificati scontri con le forze dell'ordine;
per la riconversione dell'impianto siderurgico Riva di Genova Cornigliano è stato sottoscritto un accordo di programma da parte di comune, provincia, autorità portuale di Genova, della regione Liguria del Governo, della società e delle organizzazioni sindacali, il quale prevede il superamento delle parti inquinanti delle lavorazioni, l'impegno per la bonifica, un piano industriale capace di impiegare i lavoratori -:
quali iniziative immediate intendano assumere per dare soluzione ai problemi dell'occupazione e della qualificazione ambientale;
se siano a conoscenza e quali iniziative intendano adottare in relazione ai gravi fatti avvenuti nel corso delle manifestazioni del 13 giugno 2001.
(3-00013)

Interrogazione a risposta scritta:

RUSSO SPENA. - Al ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nell'assemblea del 4 giugno 2001 tenutasi nelle Grandi Officine FS di S.M. La Bruna si è impedito ai lavoratori di esprimersi sulla nuova organizzazione del lavoro, che prevede l'istituzione di due turni;
l'accordo dell'11 maggio 2001, siglato dai sindacati confederali e da quelli autonomi, non è altro che l'ennesimo tentativo di razionalizzazione dell'organizzazione del lavoro contro i lavoratori, con un aumento dei carichi di lavoro, maggiori difficoltà logistiche, di spostamento tra luogo di residenza e luogo di lavoro, pressioni ed intimidazioni per convincere «i nuovi arrivati», trasferiti da altri siti produttivi a quello di S.M. La Bruna, a dare la disponibilità per i nuovi turni;
è stata disposta la soppressione dell'utilizzo mensa per chi lavora su due turni;
lo strumento del referendum consultivo tra i lavoratori dovrebbe ad avviso dell'interrogante essere utilizzato anche quando vi siano in discussione questioni essenziali che riguardano i lavoratori,


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come nella fattispecie dell'accordo sulla nuova organizzazione del lavoro nelle Officine di S.M. La Bruna;
è ravvisabile ad avviso dell'interrogante una situazione di condizionamento per le prossime nuove assunzioni previste alle Grandi Officine di S.M. La Bruna nelle quali sarebbero stati calpestati i più elementari diritti di democrazia -:
se non si ritenga opportuno adottare tutte le iniziative di propria competenza per tutelare adeguatamente i lavoratori di aziende pubbliche privatizzate quali le Ferrovie dello Stato.
(4-00053)