Allegato B
Seduta n. 687 del 12/10/2005


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INNOVAZIONE E TECNOLOGIE

Interpellanza:

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
il governo Berlusconi con l'approvazione, il 13 febbraio 2003, dei 10 Obiettivi di Legislatura da parte del Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione definiva l'obiettivo di 30 milioni di Carte d'Identità Elettroniche (CIE) da distribuire entro il termine della legislatura (Cfr. Linee Guida del Governo per lo Sviluppo della Società dell'Informazione nella Legislatura, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Roma, Giugno 2002, p. 32). Al 31 dicembre 2004 risultavano emesse 280.000 carte e veniva ridefinito un obiettivo per la fine del 2005 di 16 milioni di CIE emesse (Cfr. CNIPA, Relazione Annuale 2004. Lo stato dell'informatizzazione nella Pubblica Amministrazione, Vol II, pag. 38). Sempre nella stessa Relazione Annuale 2004, si legge «Per quanto riguarda la CIE, è in corso la seconda fase del progetto, che prevede la consegna di un milione e mezzo di carte a 139 comuni (sperimentatori) entro la fine del 2005, (Cfr. Relazione Annuale 2004, cit. pag. 39). Non è chiaro quindi quale sia l'effettivo obiettivo del Governo per la fine del 2005, se i 16 milioni di carte emesse, come evidenziato nella Tab. 2.1.2., o il milione e mezzo indicato nel testo, (Cfr. Relazione Annuale 2004, cit. pag. 38);
la gestione della banda laser della CIE è monopolio di una azienda americana, la LaserCard, che è l'unica produttrice mondiale di tale tecnologia;
l'emissione della CIE è legata ad alcuni passi procedurali ben definiti e particolarmente delicati riguardanti l'allineamento dei codici fiscali, l'allineamento dell'INA (Indice Nazionale delle Anagrafi), l'uso del SAIA (Sistema di Interscambio ed Accesso Anagrafico) per la comunicazione delle variazioni anagrafiche e la manutenzione dell'INA tramite l'utilizzo del Backbone INA/SAIA;
in tale processo occorre anche considerare il ruolo del SSCE (Sistema di Sicurezza della Carta d'identità Elettronica) che necessita di continui allineamenti manuali, il coinvolgimento degli archivi del Centro Nazionale dei Servizi Demografici, (CNSD), nonché la copia dell'INA residente presso lo stesso SSCE che necessita di periodico aggiornamento da parte del personale Ancitel;
il ministero dell'interno con il decreto legislativo 31 gennaio 2005, articolo 7 vicies-ter, convertito in legge 31 marzo 2005 n. 45 imponeva a tutti i comuni italiani il rilascio a vista della CIE a partire dal 1o gennaio 2006;


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lo stesso ministero dell'interno con successive circolari (da parte delle Prefetture nel giugno 2006 e con la propria circolare n. 43 del 2005 del 30 agosto 2005) imponeva agli stessi comuni di fermare qualsiasi iniziativa per il rilascio della CIE, («non assumere impegni per l'acquisto e la gestione delle apparecchiature tecnico-inoformatiche occorrenti per l'emissione della CIE e di attendere le istruzioni che verranno al riguardo diramate dal predetto Ministero»);
è stata recentemente costituita la società Livolsi Investments, società interamente controllata dalla società Livolsi & Partners e di cui lo stesso Livolsi è amministratore delegato;
è stata recentemente costituita la società Innovazione e Progetti con un capitale di euro 30 milioni di cui sono azionisti il Poligrafico dello Stato (51 per cento), Poste Italiane, SEICOS del gruppo Finmeccanica, EDS Italia, controllata italiana della multinazionale americana EDS, Livolsi Investments (2 per cento), che ha come obiettivo «la distribuzione agli utenti finali e l'utilizzo di documenti elettronici, con riferimento alla carta d'identità elettronica, anche attraverso la progettazione, la produzione, l'acquisto, l'installazione, la gestione e la manutenzione degli impianti, sia civili che industriali, comprese le parti hardware e le componenti software»;
le attuali procedure di rilascio della carta d'identità elettronica implicherebbero che la neo costituita società Innovazione e Progetti e, quindi, attraverso di essa, le società partecipanti al suo capitale, qualora fosse perseguito l'obiettivo della società medesima, avrebbero libero accesso alle informazioni anagrafiche di tutti i cittadini, nonché all'INA, al SAIA, al SSCE, al CNSD, costituendo nei fatti un monopolio sulle fonti e sugli usi dei dati anagrafici -:
se risulti al Governo che dalla data di scadenza del contratto tra ministero dell'interno e la RTI (Raggruppamento Temporaneo d'Impresa a cui partecipano anche le società BULL, HP, SIEMENS e GETRONICS), responsabile della gestione del SSCE, attraverso cui si assicura ai comuni il supporto tecnico-operativo per la emissione della CIE, tale contratto non sia più stato rinnovato, compromettendo così anche per questa via, (il Call Center non risulta più operativo), ogni supporto ai comuni impegnati nelle fasi di rilascio delle CIE;
se risulti al Governo che il Laboratorio Nestor dell'Università di Tor Vergata stia proponendo ai comuni, e a quale titolo, un Piano per la sicurezza per la emissione della CIE, Piano per la sicurezza le cui linee guida sono state solo recentemente pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 19 settembre 2005;
se i fatti sopra riportati siano da mettere in relazione con quanto contenuto nella circolare del ministero dell'interno (n. 43 del 2005 del 30 agosto 2005) che impone ai comuni di fermare qualsiasi attività per il rilascio della carta d'identità elettronica, circolare in cui si afferma «...che questo Ministero ha avviato con l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato intese per l'elaborazione, in fase di completamento, di modelli organizzativi per il rilascio della carta d'identità elettronica che non comporteranno per i Comuni oneri per l'acquisto e la manutenzione delle relative stazioni di emissione.»;
se, in particolare, anche la recente costituzione della società a capitale misto Innovazione e Progetti sia da mettere in relazione con quanto affermato dal ministero dell'interno nella citata circolare che sarebbero allo studio nuovi modelli organizzativi per il rilascio della carta d'identità elettronica;
se, in tal caso, il ministero dell'interno abbia già prefigurato le modalità attraverso cui avvalersi della citata società mista e se abbia, in tal caso, attentamente valutato tutti i possibili gravi rischi che potrebbero derivare alla privacy di tutti i cittadini, alla sicurezza nazionale e potenzialmente allo stesso nostro sistema democratico dalla decisione di ricorrere ad


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una società con partner privati per la emissione e la gestione delle carte d'identità elettroniche;
se, infine, il Governo abbia attentamente valutato tutte le ripercussioni anche di carattere istituzionale che deriverebbero dall'esercizio di attività privatistiche che nei fatti sottrarrebbero ai comuni una loro fondamentale competenza istituzionale come la gestione delle anagrafi e dei documenti di identità.
(2-01685)«Magnolfi».