DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
prestazioni migliori e a costi più contenuti di quelli previsti nel decreto» -;
ortofrutticolo di Corleone, le aziende vitivinicole e le cantine sociali di S. Giuseppe Jato e di S. Cipirello, le aziende vitivinicole e orticole, l'area industriale e l'area artigianale di Partinico, consentendo di agganciare la scorrimento veloce Palermo-Sciacca, l'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, gli aeroporti di Palermo e di Trapani, l'area industriale di Carini e l'area metropolitana di Palermo;
il28 aprile scorso la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto ministeriale del 17 dicembre 2004, con cui si emanano i criteri per l'assicurazione obbligatoria di tutti gli sportivi dilettanti, sia delle Federazioni che degli Enti di promozione. La normativa stabilisce i termini, la natura, l'entità delle prestazioni ed i premi assicurativi per godere di copertura assicurativa presso la Sportass, la Cassa previdenza degli sportivi;
il provvedimento è fortemente contestato da gran parte del mondo dello sport dilettantistico, sia delle Federazioni che degli enti di promozione sportiva, che fino ad oggi assicuravano i propri tesserati ricorrendo al libero mercato delle assicurazioni. Si è calcolato che il costo Sportass indicato dal DM per ogni assicurato sia di gran lunga superiore rispetto a ciò che si riesce a spuntare ricorrendo al libero mercato;
altro motivo di contestazione nasce dalla situazione di cattiva gestione della Sportass, inadempiente nella liquidazione di infortuni vecchi di anni, come evidenziato dal programma «Mi manda Rai 3» del 2 marzo 2005;
proprio tali obiezioni avevano fatto ritardare l'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione alla Sportass, e il Governo si era impegnato per fare sì che la Sportass sarebbe stata rifinanziata e potenziata. Ciò non è avvenuto, ed ora si vuole comunque convogliare nella Sportass l'assicurazione di un comparto che annovera oltre 7 milioni di assicurandi;
ad avviso dell'interrogante, con quanto previsto dalla legge n. 289/2002 e dal decreto ministeriale 17 dicembre 2004 si è venuto a costituire di fatto un vero e proprio monopolio dell'assicurazione sportiva, creando un enorme profitto per il «carrozzone» Sportass, ad onta della inefficienza mostrata finora;
a puro titolo esemplificativo si evidenzia come la FIGC - Lega Dilettanti - ha circa 1.400.000 tesserati tra giocatori e dirigenti da assicurare al costo unitario di 16 euro, dato che ha costretto il presidente nazionale Carlo Tavecchio a denunciare pubblicamente questa decisione governativa;
con questo provvedimento, anziché valorizzare e sostenere lo sport dilettantistico che permette a tanti ragazzi e giovani una sana crescita educativa attraverso lo sport, si rischia di costringere numerose società di puro settore giovanile a chiudere la propria attività;
in una nota congiunta dei maggiori enti di promozione si legge che «è singolare che in epoca di neo-liberismo, di slogan quali "meno Stato più mercato", il Governo cerchi di risollevare le sorti di un ente pubblico attraverso l'eliminazione della concorrenza. Dopo che per anni il Governo ha ripianato gran parte della disastrosa situazione finanziaria della Sportass e ne ha pervicacemente escluso la privatizzazione, che appariva l'unica possibile via di risanamento, si ripropone l'obbligatorietà per gli sportivi dilettanti di essere assicurati con la Sportass. Attraverso tale obbligo, iniquo e immorale, la crisi finanziaria della Sportass viene così scaricata sulle Federazioni, le Associazioni sportive e le Associazioni dello sport per tutti e della promozione sportiva. In particolare, queste ultime dopo aver negli anni passati verificato l'inefficienza del servizio assicurativo della Sportass, hanno provveduto a stipulare contratti, anche di durata pluriennale, con diversi istituti assicurativi, con
se non si ritenga che tali norme violino il diritto alla libera concorrenza e di conseguenza il diritto di ogni Federazione o Ente di promozione sportiva, di scegliere, a seconda dei diversi rischi delle rispettive discipline sportive, l'assicurazione più adeguata in termini di costi e prestazioni e dunque costituiscano, rispetto alla normativa sulla concorrenza, una condizione di posizione dominante per la Sportass;
se il Governo non intenda intervenire con urgenza per evitare per migliaia di società dilettantistiche oneri impropri eccessivi al momento delle iscrizioni per la stagione sportiva 2005-2006.
(4-15283)
numerosi comuni ed enti locali hanno ottenuto dal ministero dell'economia l'assenso all'anticipata estinzione di mutui in essere;
gli stessi enti locali hanno provveduto a dotarsi delle necessarie risorse onde provvedere alla predetta operazione;
risulta agli interroganti che recentemente la CDDPP avrebbe scritto a tali enti locali che l'operazione non può più essere consentita in quanto è cambiata la ragione sociale dello stesso Istituto trasformatosi in SpA -:
se quello che appare come un pretesto, addotto dai funzionari della Cassa possa annullare quanto dal ministero dell'economia precedentemente assentito e se, allo stesso modo, gli enti locali siano esentati dal pagare i futuri ratei dei mutui assunti con la CDDPP nella precedente ragione sociale;
se non ritengano inoltre che tutte le azioni adottate dagli enti locali per ridurre l'indebitamento non debbano, invece, essere favorite e sostenute in ogni modo anche da parte degli enti che vedono una preminente presenza del Governo e del ministero dell'economia e delle finanze nell'assetto sociale.
(4-15292)
nella zona del corleonese è in atto un inedito e positivo processo di cambiamento culturale, sociale, politico che va seriamente incoraggiato per affermare e radicare la cultura della legalità ed il ruolo democratico delle istituzioni;
in questo contesto, l'ammodernamento della rete viaria è una questione centrale al fine di favorire la mobilità delle persone e delle merci, all'interno della stessa area e nelle aree limitrofe della Sicilia occidentale;
in questi anni, con numerosi ordini del giorno, l'interrogante ha ripetutamente segnalato questa necessità, auspicando rapidi e concreti interventi da parte del Governo per migliorare le infrastrutture viarie della zona del corleonese;
l'amministrazione del Comune di Corleone, guidata dal sindaco Giuseppe Cipriani, nell'anno 1999 era già riuscita ad ottenere che l'Anas elaborasse un progetto di massima, rispettoso dell'ambiente naturale del bosco di Ficuzza, per l'ammodernamento del tratto Corleone-Marineo della SS 118, con un finanziamento di 50 miliardi delle vecchie lire;
il Piano Regolatore Generale del Comune di Corleone, progettato da un pool di professionisti guidato dal professor Leonardo Urbani, adottato dall'amministrazione Cipriani e già in vigore, individua nell'ammodernamento e nella messa in sicurezza delle strade provinciali SP 2 ed SP 4 Corleone-S. Cipirello-Partinico l'arteria viaria in grado di sostenere lo sviluppo produttivo della zona interna del Corleonese;
detta strada, infatti, metterebbe «in rete» le aree artigianali di Corleone, Chiusa Sclafani, S. Cipirello, S. Giuseppe Jato e Partinico, il caseificio e il mercato
recentemente l'ANAS, ha profondamente modificato il precedente progetto di massima della SS 118 Corleone-Marineo, rispettoso della riserva naturale di Ficuzza, dando il via ad un «cosiddetto» progetto di adeguamento, che prevede 12 cavalcavia, 11 viadotti, 2 gallerie e 2 ponti, per un costo di circa 100 milioni di euro, contro cui hanno protestato numerose associazioni ambientaliste, riunite nel Forum, «Salviamo Ficuzza»;
l'anno scorso l'Anas ha presentato anche un progetto di massima per collegare la Corleone-Marineo al bivio di Bolognetta (il cosiddetto by-pass di Marineo), con un costo di 150 milioni di euro per un tracciato di 7 chilometri e 700 metri, cinque dei quali in galleria e su cavalcavia, bocciato dall'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, in quanto andrebbe a sconvolgere il sito archeologico della «Montagnola», dove sono stati rinvenuti i resti dell'antica città di Makella;
quattro dei cinque lotti di questo nuovo progetto (lotto 1, 2, 4, 5), che sconvolgerebbero, in violazione di norme regionali, nazionali ed europee, uno dei paesaggi storici più belli della Sicilia, sono stati opportunamente bocciati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo e dall'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, per cui è necessario una profonda modifica dell'intero progetto, per trasformarlo in un adeguamento del tracciato della strada esistente, rispettoso delle bellezze naturalistiche dell'intera area, e capace di garantire comunque una velocizzazione ed una messa in sicurezza dell'intero asse viario;
la Provincia Regionale di Palermo, utilizzando i circa 20 milioni di euro del vecchio progetto Corleone-S.Cipirello Partinico, appaltato e poi revocato negli anni '90, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali e delle forze democratiche, sta procedendo alla ri-progettazione dell'ammodernamento del tracciato, prevedendo un allargamento della carreggiata, la messa in sicurezza degli svincoli e l'eliminazione di alcune curve -:
se non ritiene necessario sollecitare l'Anas, affinché acceleri le procedure per le modifiche progettuali del tratto Corleone-Marineo della SS 118, adeguando il tracciato della strada esistente, nel rispetto delle bellezze naturalistiche del bosco di Ficuzza, e garantendo comunque una velocizzazione ed una messa in sicurezza dell'intero asse viario;
se non ritiene necessario, nelle more che detto progetto venga rielaborato ed abbia i visti di approvazione degli organismi competenti, sospendere l'appalto del 3o lotto che rischia di diventare un tratto di strada senza inizio né fine;
se non ritiene necessario invitare l'Anas a ri-progettare radicalmente il by-pass di Marineo, scegliendo una soluzione meno costosa e più rispettosa dell'ambiente;
se non ritiene necessario utilizzare gli eventuali risparmi delle ri-progettazioni della Corleone-Marineo e del by-pass di Marineo, al fine di integrare i finanziamenti della Provincia Regionale di Palermo per un ammodernamento più consistente della Corieone-S. Cipirello-Partinico.
(4-15299)
il Comune di Cittareale, in provincia di Rieti, è composto da 21 frazioni, disseminate in un territorio piuttosto esteso;
da oltre otto anni, in questo Comune, con la rimozione delle 3 cassette d'impostazione presenti, è stato sospeso, anche, il ritiro quotidiano della posta;
l'ultima cassetta rimasta è collocata all'interno dell'ufficio postale di Cittareale, aperto al pubblico soltanto nelle giornate di martedì, giovedì e sabato, dalle 8 alle 12.30;
la distanza tra la prima frazione del comprensorio comunale e l'ultima è di circa 8 chilometri;
questo disservizio reca un forte disagio alla popolazione residente, in gran parte composta da persone anziane, molte delle quali non dispongono di un mezzo di trasporto -:
se non si ritenga opportuno intervenire presso Poste Italiane Spa affinché, almeno a Cittareale, Pallottini e S. Croce, le località con un maggior numero di abitanti, si provveda alla collocazione delle cassette d'impostazione e di conseguenza alla riattivazione del servizio quotidiano di raccolta.
(4-15303)