Allegato B
Seduta n. 620 del 4/5/2005


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DIFESA

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

IV Commissione:

CIRO ALFANO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
nella Gazzetta Ufficiale IV serie speciale n. 38 del 14 maggio 2004 veniva


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pubblicato il seguente bando di concorso, per titoli ed esami, indetto dal ministero della difesa, per il reclutamento di:
a) 177 sottotenenti in servizio permanente del ruolo speciale delle Armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio, trasmissioni dell'Esercito, con riserva di 106 posti a favore degli appartenenti al ruolo dei marescialli, e 71 posti a favore degli Ufficiali in ferma biennale e delle forze di completamento;
b) 24 sottotenenti in servizio permanente del ruolo speciale dell'Arma dei trasporti e dei materiali dell'Esercito, con riserva di 14 posti a favore degli appartenenti al ruolo dei marescialli, e 10 posti a favore degli Ufficiali in ferma biennale e delle forze di completamento;
c) 24 sottotenenti in servizio permanente del ruolo speciale del Corpo di amministrazione e di commissariato dell'Esercito, con riserva di 14 posti a favore degli appartenenti al ruolo dei marescialli e 10 posti a favore degli Ufficiali in ferma biennale e delle forze di completamento;
lo Stato maggiore dell'Esercito, con nota n. 8814/081103 del 24 dicembre 2004, comunicava la riduzione del numero dei suddetti posti messi a concorso, adducendo motivi connessi ancora alla legge finanziaria n. 350 del 24 dicembre 2003;
tale notizia ha ingenerato, in tutti coloro che hanno sostenuto e superato le non facili e diversificate prove, e che erano certi di avere acquisito un diritto, non solo un grande senso di ingiustizia ma anche di sfiducia nelle istituzioni, condivisa anche dalle rispettive famiglie che hanno in varia maniera «vissuto» la vicenda ed i sacrifici sostenuti dai loro cari;
in particolare la categoria degli Ufficiali di complemento in ferma biennale e delle forze di completamento, si è sentita:
a) maggiormente discriminata nel vedere ingiustificatamente ridurre dell'80 per cento i posti a loro disposizione, senza motivazione alcuna, ed avendo sostenuto le stesse prove e partecipato allo stesso concorso;
b) incomprensibilmente penalizzata, rispetto ai Sottufficiali Marescialli che sembra abbiano addirittura avuto un aumento di 15 posti, in aggiunta ai 106 previsti dal bando di concorso;
c) ulteriormente mortificata e perplessa vedendo assumere personale che ha conseguito, nelle prove d'esame, un punteggio inferiore a quello conseguito dagli Ufficiali esclusi;
la maggior parte dei predetti Ufficiali, sono già in servizio da circa 4 anni e molti di loro sono stati e sono tuttora impegnati nei vari teatri operativi fuori dal territorio nazionale, dimostrando senso di responsabilità, professionalità, attaccamento al dovere e alle istituzioni, contribuendo con il loro sacrificio contribuire al mantenimento della pace e della libertà di quelle Nazioni ed anche a tenere alta l'immagine ed il prestigio della Forza armata e dell'intera Nazione in situazioni veramente delicate e più che difficili;
per molti Ufficiali è il secondo anno consecutivo che si vedono negare un diritto acquisito, per inspiegabile ed arbitraria riduzione all'atto dell'approvazione della graduatoria finale dei posti messi a concorso;
la Direzione generale del personale militare del ministero della difesa inoltre, mentre con decreto dirigenziale del 31 dicembre 2004, ha dichiarato idonei e vincitori del suddetto concorso solo 14 ufficiali su 56 negando, ai rimanenti 42 Ufficiali idonei e anche essi vincitori, il suddetto diritto acquisito, in data 31 gennaio 2005, la stessa Direzione, su disponibilità dello Stato maggiore dell'Esercito, ha dichiarato vincitori e reclutato in servizio permanente altri 16 Ufficiali precedentemente esclusi con il sopra indicato decreto dirigenziale del 31 dicembre 2004. Pertanto gli Ufficiali esclusi dalla graduatoria dei vincitori del concorso in oggetto sarebbero appena 26 (ai quali, secondo il


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relativo bando di concorso, ne devono esserne aggiunti 12, tra amministrazione e commissariato e trasporti e materiali);
lo Stato ha il dovere di garantire la certezza dei diritti acquisiti dai propri cittadini e, nel caso in specie, di garantire ai vincitori di tali concorsi, l'assunzione immediata, proprio in funzione del fatto che hanno già atteso anni, dal momento della pubblicazione del bando di concorso fino alla graduatoria dei vincitori, per effetto delle note procedure burocratiche;
a causa della carenza di organico che ancora permane nell'ambito del ministero della difesa, sembra che la citata Direzione generale abbia intendimento di bandire un nuovo concorso;
ci troviamo di fronte a figure professionali, di un dicastero, quale la difesa, che come è noto rientra fra coloro che possono avvalersi della deroga al blocco delle assunzioni, rientrando nella fattispecie prevista dalla legge finanziaria 2004. Infatti il ministero della difesa e tutti gli uffici che ad esso fanno capo, sia civili che militari sono, per legge, «addetti a compiti connessi alla difesa nazionale»; l'interrogante non comprende perché far attendere ancora questi giovani, senza considerare la trepidazione delle loro famiglie e, soprattutto, sopperire finalmente alle carenze organiche del ministero della difesa, facendo loro ricoprire quei ruoli e quelle funzioni specifiche che consentiranno a tale dicastero di operare finalmente in condizioni non più di vera e propria emergenza, quale quella attuale che sta progressivamente determinando gravi scompensi e diffuse inefficienze nell'ambito di tale Amministrazione -:
quali iniziative si intenda adottare affinché siano salvaguardati i diritti acquisiti dei suddetti vincitori di concorso e gli stessi siano reclutati in servizio permanente del ruolo speciale delle Armi varie, così come previsto dal bando di concorso sopra indicato.
(5-04260)

PISA, RUZZANTE, PINOTTI, DEIANA e MINNITI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
nello stabilimento di Piacenza sede del Polo di mantenimento pesante nord già da tempo si registrano situazioni di tensione tra l'autorità investita della funzione di direzione e il personale e le loro rappresentanze sindacali;
recentemente sono intervenuti altri due episodi particolarmente gravi e preoccupanti;
il primo è relativo al divieto immotivatamente opposto ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di prendere adeguata conoscenza delle circostanze relative ad un grave incidente occorso nelle officine dello stabilimento, incidente dovuto alla mancata applicazione da parte di una ditta esterna delle prescritte misure di sicurezza;
il secondo ha visto in data 2 febbraio 2005, in occasione di una legittima iniziativa organizzata dalle rappresentanze sindacali unitarie nei locali dello stabilimento, l'intervento nelle immediate vicinanze e all'interno dei locali dove si svolgeva la riunione, di diversi militari dell'Arma dei carabinieri e di altre persone non meglio identificate che hanno anche provveduto a scattare fotografie degli interventi;
almeno in questi due episodi le modalità con cui l'attuale direzione ha svolto il suo ruolo appaiono del tutto contrastanti con le esigenze di un moderno e efficiente polo industriale, oltreché offensive e intimidatorie nei confronti dei lavoratori e in qualche misura anche sanzionabili da parte degli organi superiori -:
come il Ministro valuti la situazione avvalendosi anche del giudizio dell'Alto Comando da cui lo stabilimento dipende e come intenda adoperarsi affinché siano ristabilite le condizioni di reciproco rispetto e le normali relazioni sindacali tra il personale dipendente e la direzione dello stabilimento.
(5-04279)


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Interrogazione a risposta in Commissione:

PISA e DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in diverse occasioni fonti autorevoli delle Forze armate statunitensi hanno riportato l'intendimento di riposizionare le proprie truppe in tutto il mondo, e in particolare in Europa, ai fini di una più efficace lotta al terrorismo;
il nuovo assetto delle basi vedrebbe un accentuato orientamento verso il Mediterraneo in virtù della sua vicinanza al Medio Oriente;
l'amministrazione americana ha sempre mantenuto uno stretto riserbo sui dettagli del piano di riposizionamento per quanto riguarda il nostro paese, ma in più riprese, a partire dal 2003, sono stati avviati radicali ristrutturazioni di alcune basi Usa sul nostro territorio ed in particolare a Camp Darby, e a Sigonella;
negli ultimi giorni, come riportato dalla stampa nazionale ed estera, il comandante delle forze Usa in Europa, Generale James Jones, ha rilasciato una dichiarazione dalla quale emerge il concreto proposito da parte americana di creare nell'Europa meridionale una non meglio definita postazione avanzata contro il terrorismo;
tra le aree candidate ad ospitare la suddetta postazione, sempre secondo quanto dichiarato da James Jones, c'è la base di Sigonella, che rappresenta la base Usa più grande di tutto il Mediterraneo, periodicamente al centro di programmi di ampliamento e potenziamento -:
se il Ministro sia informato delle intenzioni dell'amministrazione americana riguardo all'Italia;
se questa scelta di un ampliamento continuo e progressivo corrisponda agli interessi del nostro Paese ed in particolare della Sicilia, considerato che i cittadini del territorio da tempo lamentano pesanti effetti negativi della presenza militare Usa nella zona consistenti nella diminuzione delle risorse idriche, inquinamento del territorio, diminuita sicurezza dell'aeroporto civile di Catania;
se non ritenga che l'accettazione da parte del nostro Paese di un siffatto impegno non abbia risvolti estremamente rilevanti sotto il profilo politico, costituzionale, e strategico militare, che dovrebbero essere prioritariamente vagliate, discusse e sottoposte alla decisione del Parlamento.
(5-04271)

Interrogazioni a risposta scritta:

ONNIS. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
si è appreso che, con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, n. 38 del 14 maggio 2004, era indetto un concorso per titoli ed esami, in vista del reclutamento, in servizio permanente, di 24 sottotenenti del ruolo speciale del Corpo di amministrazione e commissariato dell'Esercito Italiano;
tale bando riservava dieci posti a favore dei «sottotenenti in ferma biennale e delle forze di completamento» e ventiquattro posti a favore degli appartenenti al ruolo dei Marescialli;
tuttavia, con decreto emanato, in data 31 dicembre 2004, dalla Direzione Generale per il personale militare del ministero della difesa, erano dichiarati idonei e vincitori del suddetto concorso solo due ufficiali;
dalla fine del mese di gennaio del corrente anno, la stessa Direzione Generale, su conforme indicazione dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, reclutava altri due ufficiali, che risultavano vincitori dello stesso concorso sopra indicato;
attualmente, pertanto, sei ufficiali, utilmente collocati in graduatoria ai fini dell'assunzione in servizio permanente, sono rimasti esclusi dal reclutamento, nonostante le previsioni del bando di concorso;


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la Direzione Generale per il personale militare del ministero della difesa, a quanto è dato conoscere, avrebbe inteso limitare le assunzioni degli Ufficiali (nulla prevedendo, invece, in relazione agli appartenenti al ruolo dei Marescialli) in conseguenza delle restrizioni imposte dalla manovra finanziaria;
non sembra, però, che analoghe restrizioni siano state decise - ad esempio - in relazione ai contemporanei concorsi per gli ufficiali dell'Aeronautica;
l'esigenza di contenimento della spesa pubblica, che avrebbe dovuto giustificare la mancata assunzione dei sei Ufficiali dell'Esercito Italiano vincitori del predetto concorso, sembrerebbe poter essere vanificata se effettivamente sarà a breve avviata un'ulteriore selezione concorsuale, per la copertura degli stessi posti cui aspirano i soggetti già vincitori ma finora esclusi dal reclutamento;
si evidenziano, al proposito, gli elevati oneri finanziari che questi concorsi importano per l'Amministrazione interessata e viene considerato sotto questo profilo più razionale, oltre che conforme alle legittime aspettative di quanti già sono risultati vincitori di una precedente, durissima selezione, il preventivo esaurimento delle graduatorie formate alla conclusione delle precedenti procedure concorsuali;
gli ufficiali che già risultavano vincitori del concorso predetto, ma che fino ad oggi non sono stati assunti, potrebbero partecipare al nuovo concorso, sottoponendosi però alle preventive e aleatorie selezioni di «cultura generale» -:
quali dati siano a disposizione del Governo, in relazione alla procedura concorsuale cui si è fatto riferimento;
ove le notizie sopra riferite siano confermate, se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza per assicurare l'immediata assunzione dei sei ufficiali che sono stati finora esclusi dal reclutamento in servizio permanente;
qualora non fosse possibile procedere all'immediata assunzione di tali soggetti, se non si ritenga opportuno esaurire la graduatoria degli ufficiali che erano risultati vincitori nel concorso cui si è fatto riferimento, prima di bandire una nuova selezione concorsuale.
(4-14177)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il contenzioso fra cittadini e ministeri è certamente fisiologico ed inevitabile, mentre invece è decisamente evitabile che le strutture pubbliche, quando subiscono sentenze di condanna da parte di giudici civili, non osservino sempre, con la puntualità che sarebbe richiesta e doverosa, il principio della provvisoria esecutività delle sentenze nonostante gravame;
la serietà e l'efficienza di uno Stato si misurano anche attraverso questi comportamenti significativi, portanti rispetto per le sentenze della magistratura italiana -:
quanti siano i provvedimenti giudiziali subiti dal Ministero della difesa e quale sia la percentuale dei provvedimenti cui si è data spontanea esecuzione, nonché quale sia il numero delle esecuzioni civili subite, promosse da creditori di prestazioni in forza di sentenza da parte di Tribunali o di uffici giudiziari della Repubblica; da ultimo, in caso di esecuzioni promosse contro il ministero, quali siano le ragioni che hanno indotto il ministero medesimo a non osservare il principio della provvisoria esecutività delle sentenze.
(4-14185)

BULGARELLI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Pais, gli Stati Uniti starebbero meditando di concentrare in un solo avamposto le unità per operazioni speciali sparse nelle basi dei vari paesi europei, al fine di costituire un centro strategico in funzione antiterrorismo in Europa;


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secondo il giornale in questione, vi sarebbero due opzioni al vaglio degli Usa: l'una, sarebbe la base spagnola di Rota (Cadice), l'altra quella di Sigonella (Sicilia); non sarebbe tuttavia escluso che gli americani decidano di utilizzare entrambe;
la base di Sigonella è da tempo operativa nel nostro paese e gli Stati Uniti avrebbero varato, per il triennio 2004-2007, investimenti per 675 milioni di dollari per potenziarla ulteriormente; non è chiaro se l'insediamento dell'avamposto antiterrorismo rientri negli stanziamenti in oggetto, né se in conseguenza di tale insediamento saranno stoccati a Sigonella ordigni nucleari e armi di distruzione di massa -:
se risponda al vero quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Pais e, in tal caso, in base a quali accordi avverrebbe l'insediamento sul nostro territorio della struttura antiterrorismo in oggetto e quali funzioni essa dovrebbe assolvere;
se risponda al vero che in virtù dell'insediamento dell'avamposto antiterrorismo sia previsto il trasferimento presso la base di Sigonella di ordigni nucleari e di armi chimico-batteriologiche;
se non ritenga che la presenza di un'ennesima base militare straniera sul nostro territorio limiti nei fatti la sovranità del nostro paese.
(4-14202)

CARDINALE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
dalle cronache del quotidiano spagnolo El Pais, si evincerebbe che il Governo americano starebbe individuando alcune postazioni strategiche, da utilizzare quali basi organizzate per la lotta al terrorismo;
una di queste basi, sempre secondo le indiscrezioni di stampa, sarebbe per essere individuata in Spagna ed una in Italia, a Sigonella;
dette basi, nelle quali verrebbero concentrate attività antiterroristiche, verrebbero posizionate a sud delle Alpi, proprio al fine di contrastare le minacce provenienti dall'Europa dell'Est, dal Caucaso e da parti dell'Africa -:
quale fondamento siffatte notizie abbiano;
se esse corrispondano al vero e soprattutto se esse abbiano formato oggetto di una doverosa informazione da parte del Governo degli Stati Uniti;
nel caso in cui esse dovessero risultare vere, se il Governo è a conoscenza di quali criteri e quali logiche infine stiano ispirando la scelta della base di Sigonella, alla quale si lega la memoria di turbolenze e incomprensioni che, ad avviso dell'interrogante, sarebbe necessario scongiurare soprattutto in una delicata fase delle relazioni fra Italia e Stati Uniti.
(4-14221)

MINNITI. - Al Ministro della difesa, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
con un protocollo d'intesa firmato il 6 febbraio 1997 dal Ministro dei Beni culturali, dal Ministro della difesa, da quello delle finanze e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, veniva sancita la restituzione alla Galleria nazionale d'arte antica di palazzo Barberini di tutti i locali detenuti in affitto dal 1934 dal Circolo Ufficiali delle Forze armate cui veniva in cambio destinata la Villa novecentesca Brazzà di Savorgnan con il suo giardino pensile e le ex scuderie;
sancita questa nuova destinazione d'uso per il complesso detto di palazzo Barberini sono stati avviati i conseguenti lavori di restauro finanziati per 15.132.181,64 euro con fondi recuperati dal gioco del lotto;
notizie apparse sulla stampa fanno risalire una serie di difficoltà che impediscono il completamento dei lavori di restauro ad altrettante richieste di modifiche del piano di lavori avanzate dal Ministero della difesa;


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sempre secondo la stampa, il Ministro della difesa avrebbe, nel dicembre 2004, chiesto al Ministro per i beni e delle attività culturali una completa revisione del protocollo d'intesa firmato nel febbraio del 97 chiedendo l'uso delle Sale del piano nobile di palazzo Barberini e del giardino pensile principale;
per iniziativa del Ministro per i beni e delle attività culturali è stata nominata una commissione congiunta con rappresentatati dei due ministeri e la partecipazione di rappresentanti di Circolo Ufficiali;
stante questa situazione, sempre secondo quanto riportato alla stampa continuerebbero ad essere utilizzati, con finalità privatistiche, da parte degli associati al Circolo ufficiali, locali e spazi già sottoposti a restauro e quindi di fatto vincolati ad un uso museale;
da parte della direzione della Galleria tutto ciò vanifica il progetto di creare nel centro di Roma un unico complesso museale, riunendo in una razionale ed organica raccolta opere ora distribuite in più sedi o invisibili nei depositi;
i lavori di impiantistica già effettuati per un importo decisamente considerevole sono stati realizzati secondo il progetto originario e una modifica di esso vanificherebbe gran parte dei lavori e delle spese già avvenute -:
come il Governo valuti la situazione e quali misure intenda adottare per garantire il pieno rispetto dell'accordo sottoscritto il 6 febbraio 1997.
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