Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 599 del 9/3/2005
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(Esame dell'articolo 6 - A.C. 521 ed abbinate)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso presentate (vedi l'allegato A - A.C. 521 ed abbinate sezione 9).
Ha chiesto di parlare l'onorevole Pisapia. Ne ha facoltà.

GIULIANO PISAPIA. Chiedo un minimo di attenzione a tutti i colleghi. Noi abbiamo votato favorevolmente su tutti i primi cinque articoli finora approvati, ma nutriamo forti perplessità sull'articolo 6. Ciò chiaramente non ci porterà ad esprimere un voto contrario sul provvedimento nel suo complesso, ma sicuramente il nostro voto sarà contrario su questo articolo 6, nonché sulle proposte emendative ad esso riferite.
Vorrei ricordare che con le votazioni precedenti abbiamo aumentato la pena detentiva per le lesioni, o l'omicidio colposo, derivanti da incidenti stradali. Abbiamo altresì previsto la sanzione ulteriore della sospensione della patente, anche per periodi estremamente significativi. Abbiamo anche accelerato i tempi del risarcimento dei danni, in caso di lesioni colpose, o omicidio colposo, derivanti da incidenti stradali. Infine, abbiamo dato un'ulteriore, giusta, comprensibile e dovuta tutela in tema di risarcimento dei danni per chi subisce un incidente stradale.
A tutte queste norme sicuramente positive e condivisibili, si aggiunge ora una sanzione che non condivido assolutamente e che, oltretutto, pone grossi problemi di incostituzionalità. Non vorrei usare un'espressione forte, ma con questo articolo 6 si prevedono di fatto i «lavori forzati» come ulteriore pena rispetto alle sanzioni già previste. Leggo la formulazione dell'articolo 6: nel pronunciare sentenza di condanna alla pena della reclusione per un delitto colposo, commesso con violazione delle norme del codice penale, il giudice può disporre altresì la sanzione amministrativa (prima era prevista la sanzione penale; ciò a dimostrazione della discrasia di questa norma rispetto all'ordinamento giuridico) dei lavori di pubblica utilità. Noi condividiamo ogni tipo di pena alternativa al carcere, quale ad esempio i lavori di pubblica utilità, il lavoro finalizzato al risarcimento del danno, ma non quando queste si aggiungono a sanzioni già rese più gravi, sia rispetto alla pena detentiva, sia sotto il profilo risarcitorio, sia in relazione alla sospensione della patente di guida.
Aggiungo che, oltretutto, si pongono profili di incostituzionalità, perché nel nostro ordinamento non è possibile l'imposizione coatta di un'attività lavorativa non retribuita, oltretutto come sanzione ulteriore rispetto alla sanzione penale.
Tant'è vero che nell'ordinamento relativo al giudice di pace, laddove si prevede la sanzione alternativa dell'ammissione al lavoro socialmente utile, è previsto espressamente - e solo per questo la Corte costituzionale lo ha ritenuto ammissibile - che vi sia il consenso dell'interessato.
Infine un'ultima considerazione. Con questa norma si prevede, qualora il soggetto violi una delle disposizioni previste per i lavori socialmente utili imposti come misura aggiuntiva a quelle già esistenti, la reclusione fino ad un anno; il che significa che la violazione di una sanzione amministrativa, comporterebbe la pena della reclusione, superiore a quella prevista ad esempio per le lesioni colpose, e cioè per la pena principale.
Invito i colleghi a riflettere su tale tema; questa norma è indubbiamente incostituzionale oltreché ingiusta ed addirittura controproducente.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare sull'articolo 6 e sulle proposte emendative ad esso presentate, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

ITALICO PERLINI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione invita al ritiro, altrimenti il parere contrario, degli emendamenti Fanfani 6.50 e 6.51 e Bonito 6.1, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento


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6.75 della Commissione. Invita, altresì, a ritirare l'articolo aggiuntivo Grillini 6.01, altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

MICHELE GIUSEPPE VIETTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il Governo esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Prendo atto che gli emendamenti Fanfani 6.50 e 6.51 e Bonito 6.1 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.75 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 412
Votanti 402
Astenuti 10
Maggioranza 202
Hanno votato
392
Hanno votato
no 10).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6, nel testo emendato.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 423
Votanti 417
Astenuti 6
Maggioranza 209
Hanno votato
405
Hanno votato
no 12).

Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Grillini 6.01.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.

FRANCO GRILLINI. Signor Presidente, non lo ritiro perché credo si tratti di una proposta saggia. Tutti sappiamo che, spesso, nelle scuole guida vi è una formazione un po' distratta; pertanto, se si insegnassero le nozioni basilari di traumatologia (non mi riferisco, quindi, a corsi universitari), probabilmente, si potrebbero salvare vite umane. Spesso, quando si assiste ad un incidente stradale grave, si scappa, perché si ha paura di ciò che è accaduto; non sempre vi è un atteggiamento negativo di chi assiste ad un incidente e non si ferma a prestare soccorso, ma vi è la paura di ciò che ha di fronte.
Pertanto, nelle scuole guida dovrebbe essere posta una maggiore attenzione su tali problematiche, impartendo nozioni basilari di traumatologia e di pronto soccorso a chi sta per prendere la patente (ad esempio, come si tratta un traumatizzato o se una persona può essere spostata o meno in certe condizioni). Non si chiede, pertanto, di tenere un corso universitario, ma di impartire alcuni elementi di base. Credo, quindi, che sia opportuno esprimere un voto su tale emendamento, perché è di buon senso e, tra l'altro, è condiviso dall'Associazioni vittime della strada.
Pertanto, non riesco a capire, perché vi sia un atteggiamento contrario del relatore e del Governo sullo stesso. Insisto, pertanto, per la votazione di tale articolo aggiuntivo di grandissimo buonsenso.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Realacci. Ne ha facoltà.

ERMETE REALACCI. Signor Presidente, condivido completamente le considerazioni del collega Grillini. Chiedo, pertanto, di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo in esame, invitando il relatore a prenderlo in considerazione, perché mi pare francamente


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una posizione di buon senso che può aiutare a salvare alcune vite umane.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Frigato. Ne ha facoltà.

GABRIELE FRIGATO. Signor Presidente, chiedo l'autorizzazione a sottoscrivere questo articolo aggiuntivo, in quanto mi sembra di buonsenso e connotato da un carattere educativo.
Ritengo dunque che le motivazioni espresse dal collega Grillini possano essere accolte. Quindi, invito anch'io il relatore e il Governo a riconsiderare il parere espresso.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Fanfani. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE FANFANI. Signor Presidente, questo articolo aggiuntivo, che probabilmente può essere discutibile in ordine alle cinque ore di durata del corso di infortunistica, pone un problema serio, vale a dire quello del primo intervento in occasione di sinistri stradali.
Un aspetto che, durante l'espletamento del servizio militare e in occasione di servizi di volontariato, ho trovato di scarsa civiltà - mi fa piacere che ci sia chi mi ascolta da tecnico consapevole - è quello di non usare il tempo che si ha nei confronti dei giovani e della loro formazione per insegnare loro cosa si deve fare di fronte ad un povero disgraziato vittima di un sinistro stradale.
Quasi sempre quando ci si trova di fronte ad un ragazzo che cade dal motorino, si vede la gente intorno che dice: per carità, non lo toccate! Che è l'unica cosa che un po' si fa per evitare di aggravare i traumi e un po' si fa per paura di essere coinvolti in quelle conseguenze.
Allora, questo articolo aggiuntivo, al di là della sua discutibilità in ordine alla formulazione, pone un problema estremamente serio, sul quale invito il Parlamento a svolgere una riflessione. Infatti, ognuno di noi si può trovare di fronte ad un incidente stradale e, salvo quelli che hanno la fortuna di avere nozioni di medicina, nessuno di noi è in grado di sapere cosa fare, per quanto si possa avere un'ampia esperienza di vita.
Credo che il Governo, oggi bellamente rappresentato dal collega Vietti, debba porsi questo problema, magari mediante l'accoglimento di uno specifico ordine del giorno (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo).

GAETANO PECORELLA, Presidente della II Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GAETANO PECORELLA, Presidente della II Commissione. Signor Presidente, credo che, come sempre, l'onorevole Grillini abbia colto, con la sensibilità che gli è propria, un problema serio.
Il parere contrario della Commissione riguarda non la necessità della conoscenza di questi elementi, ma la possibilità di raggiungere tale risultato attraverso una proposta emendativa così formulata.
Evidentemente, non possiamo imporre alle scuole guida un comportamento che, tra l'altro, non è in nessun modo sanzionato né sanzionabile. Bisognerebbe intervenire sulle materie di esame per il conseguimento della patente, introducendo anche questa materia, che comporterebbe automaticamente la necessità di svolgere un corso di infortunistica.
Quindi, invito l'onorevole Grillini a ritirare il suo articolo aggiuntivo e a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno, garantendo l'opportunità di un'iniziativa organica, che risponda effettivamente alle necessità di ottenere un risultato, che, peraltro, con tale articolo aggiuntivo non otterremmo in quanto, se la scuola guida non svolge il corso, non accade assolutamente nulla.

ANTONIO BOCCIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.


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ANTONIO BOCCIA. Signor Presidente, mi sembra che la questione sollevata sia di grande interesse. Tuttavia, ho l'impressione che la si stia risolvendo con un profilo troppo basso.
La proposta del presidente Pecorella coglie lo spirito dell'articolo aggiuntivo 6.01 presentato all'onorevole Grillini. Pertanto, vorrei tentare di riformularlo. Esso dovrebbe mantenere i caratteri di genericità, pur permettendoci di raggiungere un obiettivo più sostanziale.
Ad esempio, si potrebbe riformularlo nel senso di scrivere semplicemente che «le scuole guida forniscono le nozioni base della traumatologia e dei primi elementi di soccorso stradale».
In tal modo, a mio avviso, si farebbe qualcosa di sostanziale, pur mantenendo la flessibilità che il presidente Pecorella richiedeva. In fondo, trattandosi di previsione normativa, con l'eliminazione della parola «obbligo» nonché della previsione di attestato e di sanzioni, l'articolo aggiuntivo si trasformerebbe in un forte incentivo normativo che in qualche modo farebbe ricadere sulle scuole guida la forte responsabilità di fornire le nozioni di base della traumatologia e dei primi elementi di soccorso stradale.
L'articolo aggiuntivo resterebbe generico; tuttavia, allo stesso tempo, fornirebbe un indirizzo più stringente rispetto ad un ordine del giorno. Se il Presidente Pecorella e il Comitato dei nove prendessero in esame tale riformulazione, ritengo che si farebbe cosa buona e giusta...

PRESIDENTE. E fonte di salvezza...!

ITALICO PERLINI, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ITALICO PERLINI, Relatore. Signor Presidente, ho seguito con attenzione il dibattito, compresa l'ultima proposta avanzata dall'onorevole Boccia che non dovrebbe essere scartata a priori.
Tuttavia, dobbiamo metterci d'accordo. Onorevole Boccia, purtroppo scrivere «è fatto obbligo alle scuole guida di attivare un corso di infortunistica di almeno cinque ore (...)»...

PRESIDENTE. Onorevoli Perlini, in realtà l'onorevole Boccia aveva proposto di riformulare l'articolo aggiuntivo utilizzando il termine «forniscono», introducendo un elemento di conoscenza e cultura. Non so come poi tale previsione potrebbe realizzarsi, ma l'onorevole Boccia ha chiesto di riformulare la proposta emendativa sostituendo le parole «è fatto obbligo» con la parola: «forniscono».

ITALICO PERLINI, Relatore. Signor Presidente, il concetto che volevo esprimere è il seguente: detto questo, si potrebbero inserire altri dieci articoli in cui si fa esercitazione speculativa. Tuttavia, l'inserimento di tale previsione non ritengo sia così utile come l'accoglimento di un ordine del giorno, perché meno pregnante.
Infatti, con l'ordine del giorno si impegna il Governo a riesaminare la materia e a costruire intorno all'idea dell'onorevole Grillini qualcosa di positivo e soprattutto di concreto. Al contrario, inserire una norma del genere all'interno del provvedimento lascerebbe tutto come è e questa buona intuizione non avrebbe alcun effetto concreto.
Preso atto del generale orientamento dell'aula che apprezza e condivide il contenuto dell'articolo aggiuntivo dell'onorevole Grillini, insisto affinché il collega dia la possibilità di arrivare ad un risultato concreto, come la trasformazione del suo articolo aggiuntivo in ordine del giorno permetterebbe.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, ritengo anch'io che l'articolo aggiuntivo Grillini 6.01 risponda ad un'esigenza reale. Tuttavia, penso che sia difficile,


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oggi in quest'aula, poterla tradurre in una formula tecnicamente praticabile e coerente rispetto al complesso del provvedimento.
Pertanto, il Governo si associa all'invito all'onorevole Grillini a ritirare il suo articolo aggiuntivo 6.01 e a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno, con l'impegno, che assumo in questa sede, a darvi attuazione, previa verifica delle modalità concrete della stessa, ad esempio con l'integrazione degli eventuali quiz e con il conseguente adeguamento dei corsi di formazione. Non si tratta di una questione di competenza del Ministero della giustizia, ma assumo comunque l'impegno a farmi parte diligente affinché l'ordine del giorno non rimanga senza seguito.

GIULIANO PISAPIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIULIANO PISAPIA. Signor Presidente, ho chiesto di parlare per richiamare l'attenzione dei colleghi sul fatto che alcune osservazioni del presidente Pecorella e del Governo non sono conformi al testo dell'articolo aggiuntivo Grillini 6.01, di cui tutti hanno riconosciuto la rispondenza a un'esigenza reale. Il testo prevede che sia fatto obbligo alle scuole guida di attivare un corso di infortunistica al fine di acquisire le nozioni di base della traumatologia e dei primi elementi di soccorso stradale e che al termine del corso - è questo il punto focale - venga rilasciato un attestato indispensabile per ottenere il titolo di guida. Ciò significa che senza tale corso preventivo non è possibile conseguire il titolo di guida, il che, a mio avviso, è assolutamente coerente e condivisibile.

ITALICO PERLINI, Relatore. Ma il privato cosa fa?

GIULIANO PISAPIA. Ritengo pertanto opportuno che non si acceda all'invito al ritiro e a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno, il cui valore, peraltro estremamente limitato dal punto di vista istituzionale, tutti purtroppo conosciamo.

GIACOMO BAIAMONTE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIACOMO BAIAMONTE. Signor Presidente, ho chiesto di parlare per sottolineare che, a mio avviso, tale questione non può essere inserita in una legge nazionale, gravando di un ulteriore balzello il cittadino, chiamato a pagare il corso alle scuole guida. Nella mia regione, ad esempio, il problema è stato risolto con corsi organizzati dagli assessorati alla sanità, alla pubblica istruzione e al lavoro, vale a dire dai vari uffici, tramite i centri di rianimazione. Tali corsi sono obbligatori, e vengono svolti continuamente corsi di assistenza e di soccorso stradale, anche insieme all'ACI, di modo che il cittadino possa disporre di nozioni basilari sul comportamento da tenere in tali situazioni. Ritengo pertanto superfluo che questa previsione venga inserita in una legge nazionale (Applausi dei deputati del gruppo di Forza Italia).

FRANCESCO BONITO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FRANCESCO BONITO. Signor Presidente, ho chiesto di parlare per offrire un elemento di riflessione al dibattito.
Chiedo l'attenzione del sottosegretario Vietti e del collega Fanfani...

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, ascoltiamo il collega Bonito, i cui interventi sono sempre interessanti...

FRANCESCO BONITO. La ringrazio, signor Presidente. Ritengo che la soluzione di trasfondere il contenuto dell'articolo aggiuntivo in esame in un ordine del giorno sia la più efficace per raggiungere un obiettivo unanimemente condiviso. L'onorevole Grillini ha presentato - bene ha fatto, e lo ringraziamo - una proposta emendativa, ponendo la questione in termini assolutamente netti e nitidi. Credo


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che rinunciando all'emendamento e approvando un ordine del giorno che impegna il Governo, che ha già dato la propria disponibilità, potremmo pervenire in tempi rapidi al conseguimento dell'obiettivo. Non è infatti necessaria una nuova disciplina normativa: il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto, può ampliare le materie che le autoscuole hanno l'obbligo di insegnare agli aspiranti. Ritengo pertanto che un ordine del giorno che si faccia carico della problematica e indichi la strada del decreto ministeriale costituisca la soluzione migliore.

ANTONIO BOCCIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO BOCCIA. Signor Presidente, intervengo nuovamente perché ho avuto l'impressione che il relatore non abbia compreso con precisione la mia proposta di riformulazione.
In realtà, proponevo una riformulazione (che spetterà al Comitato dei nove valutare) del seguente tenore: le scuole guida forniscono le nozioni di base della traumatologia e dei primi elementi di soccorso stradale. Questa formulazione rappresenta un passo ulteriore rispetto ad un ordine del giorno ed è in linea con lo spirito delle considerazioni del presidente Pecorella.
Ritengo che tale formulazione non comporti obblighi né sanzioni ed eviti nuove procedure, rappresentando, al tempo stesso, un forte impulso sul piano normativo a fornire le nozioni di base, ossia quanto secondo auspicato dal collega Grillini.
Su tale ipotesi di riformulazione sarebbe auspicabile una risposta non generica da parte del relatore.

UGO LISI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

UGO LISI. Signor Presidente, condivido quanto affermato dal sottosegretario Vietti in relazione alla opportunità di trasfondere il contenuto dell'articolo aggiuntivo Grillini 6.01 in un ordine del giorno. Non sono d'accordo, invece, con quanto appena affermato dal collega Boccia.
Infatti, in quest'aula siamo tutti sensibili alla tematica dei primi soccorsi da portare in caso di incidente stradale; prevedere, però, che le scuole guida debbano fornire le nozioni di base della traumatologia e dei primi elementi di soccorso stradale sicuramente comporterebbe degli oneri per le stesse scuole guida, ma anche per i soggetti che si iscrivono ai corsi. Inoltre, si creerebbero altrettanti problemi per i soggetti privatisti.
Infine, con un ordine del giorno si avrebbe soprattutto l'opportunità di impegnare il Governo e, al tempo stesso, di approfondire la materia. Con tale articolo aggiuntivo, invece, si creerebbero tantissimi problemi e si avrebbe un imbarbarimento del provvedimento al nostro esame.

GAETANO PECORELLA, Presidente della II Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GAETANO PECORELLA, Presidente della II Commissione. Credo che abbiamo prolungato la discussione sul punto forse più del necessario.
Come ha giustamente ricordato l'onorevole Bonito, la materia del contenuto dei programmi delle scuole guida è di pertinenza di un provvedimento di natura ministeriale. Infatti, l'articolo 123 del codice della strada prevede che sia il ministro ad indicare il contenuto dei programmi. Pertanto, con un ordine del giorno accolto dal Governo tali ipotesi si tradurrebbero automaticamente in un impegno - quanto meno di natura politica - per il ministro interessato ad integrare tali misure nei programmi, laddove già non siano presenti.
Credo, pertanto, che alla luce della legislazione attuale, sia possibile trovare una soluzione mediante la trasposizione del contenuto dell'articolo aggiuntivo Grillini 6.01 in un ordine del giorno.


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PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole Grillini se acceda all'invito al ritiro del suo articolo aggiuntivo 6.01 e a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.

FRANCO GRILLINI. Sì, signor Presidente, ritiro il mio articolo aggiuntivo 6.01 e preannunzio la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto, constatata anche la disponibilità del Governo ad accoglierlo. Su queste tematiche mi sembra vi sia un accordo generale. Naturalmente, chiederemo al ministro competente un decreto per rendere immediatamente operativo il largo accordo che si profila su tali misure.

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