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dall'11 ottobre 2004 è in corso una protesta del sindacato di polizia penitenziaria OSAPP davanti all'ingresso della Casa circondariale di Civitavecchia, in via Aurelia Nord - km 79,500, per denunciare le condizioni di sovraffollamento e di organici in servizio del tutto inadeguati sia presso l'Istituto citato sia presso il Carcere penale di Civitavecchia, in Via Tarquinia 20;
il sindacato segnala come nei due istituti penitenziari siano detenuti tra le 600 e le 650 persone, di cui 550-600 nella Casa circondariale di Via Aurelia Nord e 60 nel Carcere di Via Tarquinia;
gli operatori di polizia penitenziaria attualmente in servizio presso i due istituti ammontano a 270 unità, di cui 28 risulterebbero distaccate presso altri uffici;
tali cifre testimoniano una seria carenza di organico, quantificabile in 130 unità, di cui 20 di personale femminile;
in queste condizioni, il sovraffollamento dei detenuti e la carenza di personale di polizia penitenziaria impedisce agli istituti penitenziari di assolvere in modo adeguato al loro compito istituzionale di applicazione della pena detentiva, che deve essere erogata garantendo condizioni di vivibilità e sicurezza nelle carceri, così come deve essere orientata al recupero e alla reintegrazione sociale dei detenuti -:
se sia a conoscenza della situazione descritta e se ritenga di dover confermare l'entità delle carenze di organico di polizia penitenziaria sopra indicate con riferimento ai due istituti penitenziari di Civitavecchia;
se ritenga di dover confermare l'entità del personale distaccato presso altre sedi e in caso affermativo, di dover intervenire per limitare il ricorso a tale differente impiego del personale, che rischia di penalizzare oltremisura la funzionalità dei detti istituti;
quali iniziative intende adottare per porre fine a tale stato di cose, assicurando il rafforzamento dell'organico di polizia penitenziaria, affinché gli operatori siano messi nelle condizioni di svolgere i loro compiti istituzionali nel migliore dei modi, a fronte del significativo numero di detenuti presenti nei due istituti di Civitavecchia.
(3-03919)
risulta all'interrogante che il detenuto C.D. attualmente ristretto presso il carcere Poggioreale di Napoli, abbia subito violenze tali da essere ricoverato d'urgenza presso l'ospedale Cardarelli;
le guardie poste al controllo del detto detenuto presso i locali dell'ospedale, in data 14 novembre 2004, non hanno consentito, peraltro reagendo in modo scortese, il colloquio dello stesso detenuto con l'avvocato difensore regolarmente costituito;
solamente nel pomeriggio del 15 novembre 2004, è stato consentito il colloquio con la moglie con il vincolo della presenza delle guardie carcerarie -:
se non ritenga assolutamente necessario ed urgente accertare, da un lato, la veridicità dei fatti sopra esposti, dall'altro, le eventuali responsabilità anche se del caso degli agenti di polizia giudiziaria addetti alla sorveglianza del detenuto C.D.
(4-11647)
gli uffici giudiziari della città di Prato vivono da tempo una situazione di emergenza per costante mancanza di organico;
questa emergenza è testimoniata in modo inequivocabile dall'enorme divario fra i bisogni (180.000 abitanti solo nel capoluogo, di cui oltre il 10 per cento stranieri; circa 26.000 imprese iscritte alla camera di commercio; 3.119 cause civili iscritte solo nel 2001) e il numero di magistrati e di personale amministrativo in organico;
per quanto riguarda la situazione della procura della Repubblica, da tempo è stata denunciata la totale inadeguatezza di una pianta organica che prevede sette magistrati a fronte di un carico di lavoro che, al 31 ottobre 2004, ammonta a circa 21.000 notizie di reato pendenti;
l'imminente trasferimento di due sostituti procuratori che lasceranno gli uffici di Prato in questi mesi è destinato a rendere ancor più pressante la necessità di un intervento per far fronte a questa situazione;
il settore del personale amministrativo versa, se possibile, in condizioni ancora più drammatiche;
anche qui la pianta organica, già di per sé insufficiente, risulta in buona parte scoperta;
l'unità Unep (Ufficio notifiche esecuzione e protesti) del tribunale di Prato ha ricevuto nel 2003 circa 80.000 atti da notificare con 116.000 destinatari e per il 2004, ad oggi, ci sono circa 66.000 atti registrati con quasi 100.000 destinatari;
per contro, sono previsti sulla carta 23 ufficiali giudiziari, mentre ne risultano impiegati soltanto otto e manca uno dei quattro operatori Unep in organico;
non migliore è la situazione del personale amministrativo delle cancellerie dove risulta vacante più del 30 per cento della pianta organica prevista (sono impiegate 56 delle 72 unità previste);
in questa situazione l'amministrazione della giustizia a Prato è destinata a subire disfunzioni e ritardi sempre maggiori -:
se il Governo intenda prendere misure per rispondere in maniera più adeguata alle esigenze degli uffici giudiziari della città di Prato e della sua provincia;
se in particolare, intenda rivedere la dotazione organica del Tribunale, della Procura e del personale amministrativo che appare gravemente sottostimata rispetto a qualsiasi criterio e parametro quantitativo e qualitativo;
se quantomeno intenda garantire la totale copertura dei posti previsti nell'organico della Procura e del personale amministrativo delle cancellerie del Tribunale e della Procura di Prato;
se, in particolare, siano previste assunzioni per l'Ufficio Notifiche Esecuzioni e Protesti di Prato a seguito del concorso per 443 Ufficiali Giudiziari espletato lo scorso anno e in che tempi si è previsto di agire.
(4-11662)