di rappresentanti del Governo, a danno dei giovani assunti per i progetti di volontariato -:
nella giornata di giovedì 1o luglio 2004 l'assessore ai lavori pubblici del comune di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, è scampato ad un gravissimo attentato, organizzato con l'intenzione di ucciderlo, soltanto grazie alla sua lucida reazione;
intorno alle 19.30 mentre l'assessore Giuseppe Raffaele percorreva la strada che da Serra San Bruno conduce al comune di Nardodipace, dove allo stesso tempo lavora come ingegnere e svolge funzioni di tecnico della Comunità Montana della Serra e del comune di Nardodipace, nelle vicinanze del Bivio per Monasterace, sono stati esplosi da distanza ravvicinata colpi di fucile a pallettoni da sicari non ancora identificati che hanno centrato l'auto e fortunatamente ferito soltanto ad una mano l'ingegnere Raffaele che quindi è riuscito a sottrarsi all'agguato;
il tipo di armi e di munizioni usate, il fatto che si sia sparato ad altezza d'uomo e che gli aggressori si siano appostati in due punti diversi poco distanti l'uno dall'altro dimostrano la chiara intenzione di uccidere;
il gravissimo episodio si inserisce e aggrava un quadro drammatico di attentati e intimidazioni nei confronti di amministratori e funzionari pubblici nel territorio compreso tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria -:
di quali informazioni si disponga in merito a questo ennesimo e gravissimo episodio criminale di stampo mafioso;
quali iniziative intenda adottare più in generale per garantire condizioni di sicurezza ai cittadini ed agli amministratori di un territorio oggetto di una spirale di criminale violenza avente lo scopo di intimidire o eliminare quanti cercano di difendere la legalità e la convivenza democratica.
(5-03338)
il 4 giugno 2004, con atto formale del Comitato nazionale della pro Loco Onlus alla presenza del dottor Massimo Palombi, direttore generale dell'Ufficio nazionale per il servizio civile - Presidenza del Consiglio dei ministri, datato 20 maggio 2004, tutti i giovani impegnati nei vari progetti della Pro Italia Onlus sono stati «obbligati» a presenziare presso il «Centro agroalimentare» di Lamezia Terme alla verifica di programma, a condizioni che all'interrogante appaiono precise e vessatorie;
ad ogni giovane, infatti, era stato «ordinato»: di presentarsi entro le ore 8 del 4 giugno, muniti di tesserino di riconoscimento; di non presentare istanza di licenza per quel giorno; i giovani assenti senza valida giustificazione sarebbero stati addirittura diffidati presso l'Ufficio nazionale per il servizio civile - Presidenza del Consiglio dei ministri per «l'immediata sospensione del servizio»; in caso di assenza «per malattia» i volontari sarebbero stati sottoposti a visita medica domiciliare immediata; i giovani accompagnati da pubblici amministratori, vigili urbani, oppure responsabile del progetto, si sono così presentati al Centro dove oltre alla prevista presenza del dottor Palombi, sarebbero anche intervenuti un Sottosegretario di Stato ed una candidata alle recenti elezioni europee;
a parere dell'interrogante, lo scorso 4 giugno, presso il «Centroalimentare» di Lamezia Terme è stata allestita una iniziativa di stampo elettoralistico alla presenza
se rispondessero al vero le notizie trapelate sul tipo di verifica tenutasi (a porte chiuse), alla presenza di autorità di governo e di una candidata alle elezioni europee, saremmo di fronte, a giudizio dell'interrogante, ad un fatto grave, che ferirebbe le coscienze dei cittadini democratici e che rappresenterebbe un danno enorme per le istituzioni;
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, presso i soggetti interessati, al fine di verificare la veridicità dell'accaduto, la cui gravità comunque, a parere dell'interrogante, si palesa sin dalla lettera di convocazione dei giovani assunti per i progetti di volontariato e se non ritengano quanto accaduto lesivo della dignità e dei diritti dei lavoratori stessi e contrario alle più civili norme comportamentali, tenuto conto che i fatti si sono svolti alla presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali dello Stato.
(4-10390)