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Seduta del 29/11/2005


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Audizione del presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambientale (STA), Cristiana Fevola e dei consulenti Giovanna Marinelli e Alberto De Vita.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente, Cristiana Fevola, e dei consulenti Giovanna Marinelli e Alberto De Vita.
La Commissione sta svolgendo una serie di specifici approfondimenti in ordine alle condizioni di emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. L'odierna audizione costituisce l'occasione per acquisire elementi informativi in relazione alle modalità in cui si è configurata la collaborazione del Consorzio STA con la struttura commissariale per l'emergenza rifiuti in Campania.
Nel rivolgere un saluto ed un ringraziamento per la disponibilità manifestata, darei subito la parola alla dottoressa Cristiana Fevola, riservando eventuali domande dei colleghi della Commissione in esito al suo intervento.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Buongiorno a tutti. La mia presenza, oggi, è testimonianza di responsabilità e, al tempo stesso, di disponibilità nei confronti della Commissione, al fine di acquisire informazioni utili. Peraltro, questa occasione ci consente di fornire approfondimenti in merito ai nostri rapporti con la struttura commissariale per l'emergenza dei rifiuti in Campania.
La mia presenza nel Consorzio risale all'8 giugno 2005 e il primo consiglio al 20 giugno 2005. Ho ritenuto di compilare una memoria che ricostruisce i fatti e che vorrei esporre alla Commissione.

PRESIDENTE. Prego.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). In riferimento alla convocazione pervenuta mercoledì 23 novembre 2005, il consiglio direttivo di STA all'unanimità dichiara quanto segue. Il Consorzio STA sviluppo tecnologie ambientali è stato costituito il 15 giugno 2001 da un gruppo di primarie società operanti nel settore dell'ambiente e dell'information technology, e


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precisamente Orion Srl, Poliproject Sas, CID Software Studio Srl, Unitek Srl, Montgomery Watson Spa.
Nel mese di novembre 2001, il Consorzio valutò l'opportunità di proporre un progetto per la creazione di un call center per la diffusione istituzionale dell'informazione ambientale - precisamente in data 3 dicembre 2001 - in attuazione delle più recenti circolari comunitarie, anche ipotizzando le opportunità offerte dal decreto legislativo n. 468 del 1997 in materia di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, i cui benefici sarebbero spirati il successivo 31 dicembre 2001.
Nella consultazione degli uffici regionali, si venne anche a conoscenza della scadenza, in data 31 dicembre 2001, di un progetto di call center sviluppato dalla regione Campania e da Italia Lavoro. Pertanto, in data 3 dicembre 2001, il Consorzio STA indirizzò la propria nota, con allegato il progetto, alle istituzioni regionali e commissariali - alla giunta regionale, nella persona dell'onorevole Bassolino, al commissario straordinario, che all'epoca era l'onorevole Bassolino, all'ARPAC, a tutte le ASL della regione Campania, all'assessore all'ambiente di allora, onorevole Simoncelli, all'assessore alla formazione, onorevole Buffardi -, che potevano avere interesse in detto progetto, prevedendo, tra l'altro, l'utilizzo delle infrastrutture del call center di cui sopra (consegnerò l'apposito allegato).
Il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, dottor Antonio Bassolino, con propria ordinanza n. 601 del 21 dicembre 2001 (l'allego alla memoria, come allegato 2), approva il progetto del Consorzio STA, ritenendolo «opportuno perché vantaggioso per la PA» (le parole sono riprese dall'ordinanza succitata) e «ritenendo il sussistere dell'obbligo istituzionale all'informazione ambientale» (anche questa frase è ripresa dall'ordinanza n. 601).
In data 31 dicembre 2001 viene sottoscritta apposita convenzione attuativa tra il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, nella persona dell'onorevole Antonio Bassolino, e il Consorzio STA, nella persona dell'allora presidente, Corrado Ciavarella, in ossequio al decreto legislativo n. 468 del 1997 (anche la convenzione è allegata alla presente memoria).
La convenzione prevedeva, per la realizzazione del progetto, la costituzione di una società mista a maggioranza pubblica, che poi sarebbe stata la PAN Spa e il commissariato impegnava l'importo di euro 3.098.741,39, necessario a tutto il 31 dicembre 2002; all'articolo 3 della convenzione è previsto che con successivo provvedimento da emanare, sentite e d'intesa con le altre amministrazioni pubbliche interessate, nel rispetto della legislazione comunitaria, esse dovranno provvedere all'iscrizione nei propri bilanci della voce stanziamento per l'informazione ambientale; e che verranno fissati gli ulteriori termini attinenti la gestione delle strutture realizzate a far data dal 1o gennaio 2003.
Nella detta convenzione veniva previsto anche l'affidamento in gestione alla costituenda società PAN del progetto Sirenetta. Tale progetto era in esecuzione, a seguito di bando ad evidenza pubblica, da parte del raggruppamento temporaneo d'impresa, costituito da Enterprise Digital Architects Spa, CID Software studio Srl e Daelit Srl, e non è mai stato affidato in gestione alla PAN.
In data 16 gennaio 2002 il commissario straordinario approva lo statuto della costituenda società, il cui articolo 12 - l'attuale articolo 11, perché nel frattempo ci sono state delle modifiche - prevede che per il perseguimento dell'oggetto sociale e lo svolgimento della propria attività, la società può avvalersi, con modalità di affidamento in house, dei beni e dei servizi dei soci...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Il 1o febbraio 2002 viene costituita la PAN: 51 per cento del commissariato di Governo e 49 per cento del Consorzio STA.
La PAN realizza il call center SOS Ambiente, di cui al progetto presentato dal Consorzio STA, utilizzando anche le attività


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del socio privato, nel rispetto di quanto previsto dal richiamato articolo 12 dello statuto, ed utilizza anche le infrastrutture del soprarichiamato call center regionale.
Il mancato mantenimento degli impegni assunti dal commissariato straordinario di Governo nella convenzione n. 94 del 31 dicembre 2001, in merito al sopracitato articolo 3, nonché il mancato raggiungimento dei successivi assetti societari nell'ambito pubblico (cessione di parte delle quote del commissariato di Governo a favore della regione Campania e della provincia di Napoli), hanno causato lo stato di crisi dal quale la PAN Spa stenta ad uscire. Di tale stato di crisi era stata edotta l'assemblea dei soci di PAN nella seduta del 9 giugno 2004 - vi è un allegato 5, che è un verbale -, in cui la parte pubblica ha preso atto sia del mancato affidamento di cui all'ordinanza n. 601 e dei provvedimenti consequenziali, sia della situazione economico-finanziaria al 30 aprile 2004 e del relativo bilancio di previsione.

DONATO PIGLIONICA. Quale era la situazione patrimoniale? Vi era ancora il capitale iniziale di 6 milioni di euro oppure avete ricapitalizzato?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Lo scorso anno siamo stati obbligati alla ricapitalizzazione.
Il Consorzio STA rimane ancora creditore per le attività svolte e si è attivato, per quanto di propria competenza ed interesse, a sollecitare agli organi amministrativi della PAN ogni azione giudiziaria nei confronti del commissariato straordinario di Governo per le numerose inadempienze. Tale azione è iniziata, su proposta dell'amministratore delegato della PAN, il 12 luglio 2004, ed è tuttora in corso, pendendo giudizio civile dinanzi alla seconda sezione del tribunale di Napoli.
La profonda situazione di crisi della PAN viene evidenziata nel corso del consiglio di amministrazione del 29 giugno 2004, in cui il presidente e l'amministratore delegato rappresentano la grave crisi della società perché, mancando l'affidamento del progetto SOS Ambiente, cadono i presupposti della costituzione della società mista. Il perdurare di tale situazione causa, il 16 settembre 2004, le dimissioni dell'amministratore delegato di PAN su sollecitazione del Consorzio STA.
Alla fine dell'esercizio finanziario 2004, per le perdite verificatesi, si rese necessaria la ricapitalizzazione di PAN cui il Consorzio ha contribuito in ragione del 49 per cento, e ci furono le dimissioni dell'intero organo amministrativo, dopo aver comunque approvato l'operato dell'amministratore delegato.
Permettetemi di fare un inciso. Ovviamente, la ricapitalizzazione di PAN ha comportato una perdita per il Consorzio, tanto da abbattere il fondo consortile da 868 mila euro agli attuali 184 mila. Sicuramente, dunque, si tratta di una situazione piuttosto dura per noi.
Ricostituito il consiglio di amministrazione, è stato nominato il signor Busiello quale presidente ed il professor Amato Lamberti quale amministratore delegato, nominato dal Consorzio STA. Dimessosi il Lamberti, allo stato, non è ancora stato nominato l'amministratore delegato, per cui la gestione è condotta in via esclusiva dal signor Busiello, di nomina pubblica.
Il call center SOS Ambiente, regolarmente realizzato con la collaborazione del Consorzio, non è mai stato attivato dal commissario straordinario di Governo. Il consiglio direttivo del Consorzio sta valutando le modalità per agire giudizialmente nei confronti del commissario straordinario di Governo, per il ristoro dei danni ricevuti, e nei confronti di chi ha dato luogo alla campagna di diffamazione in atto, qualificando il progetto elaborato dal Consorzio STA come un progetto fantasma.
Questa relazione è accompagnata da cinque allegati.

PRESIDENTE. Ci dice se, rispetto all'epoca della costituzione di PAN, sono entrate nuove società nel Consorzio STA?


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CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Delle prime cinque società permangono Poliproject (oggi non più Sas, bensì Srl) e CID Software Studio Srl. Nel tempo le società hanno raggiunto il numero massimo di 23, e attualmente sono 8. Oltre a CID e Poliproject, vi è Gamba Service Spa.

PRESIDENTE. E queste inizialmente vi erano tutte? Sicuramente c'è stata una diminuzione rispetto alle 23 società iniziali, ma le chiedo se c'è stata anche un'aggiunta.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No, le società iniziali erano 5. Poi, nel corso del tempo, si è arrivati a 23, e oggi sono 8.

PRESIDENTE. Ci sono state sottrazioni o nuovi ingressi successivi alla costituzione di PAN?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Non glielo so dire, sinceramente.

PRESIDENTE. Potrebbe farcelo sapere in seguito?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Va bene. Sicuramente ci sono state aziende che non hanno contribuito alla ricapitalizzazione di PAN. Il Consorzio STA ha provveduto alla ricapitalizzazione - lo ha deciso il presidente dell'epoca, attraverso l'autorizzazione del consiglio direttivo - e ovviamente, abbiamo richiesto una contribuzione straordinaria per ricostituire il nostro fondo consortile: tante aziende hanno deciso, però, di non contribuire alla ricapitalizzazione.

PRESIDENTE. Dottoressa Fevola, ho dimenticato di fare una premessa che ho sempre fatto e che a maggior ragione voglio qui rappresentare. Come Commissione, non ci interessa scoprire, se mai vi fosse, un colpevole; a noi interessa capire cosa non ha funzionato e cosa ha funzionato, individuare le condizioni di criticità per tentare di risolvere, laddove possibile, i problemi e indicare soluzioni per evitare che si ripetano, in Campania o altrove.
Gli amministratori in quota pubblica hanno condiviso l'azione legale di PAN contro il commissariato, contro la provincia e la regione? Inoltre, lei ha affermato che uno dei motivi dello stato di crisi di PAN era anche la cessione o la mancata cessione di quote societarie...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Questo è quello che ho potuto ricostruire dalla documentazione.

PRESIDENTE. Ci può spiegare meglio come questo elemento avrebbe inciso sulla crisi di PAN?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Penso di aver risposto a questa domanda attraverso lo scritto. Si tratta di situazioni che si sono verificate durante una gestione precedente.
Secondo l'ordinanza n. 601, il commissariato avrebbe dovuto promozionare - utilizziamo un termine aziendale - un servizio, visto che sussisteva l'obbligo istituzionale del servizio di informazione ambientale, presso le amministrazioni pubbliche, affinché nei bilanci fosse prevista una voce per finanziare...

PRESIDENTE. Quindi la responsabilità imputata è la carenza di sollecitazione istituzionale?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sostanzialmente sì. Le ripeto, la lettura della documentazione a corredo della nostra partecipazione in PAN fa evincere questo.

PRESIDENTE. Gli amministratori in quota pubblica hanno condiviso l'azione legale di PAN contro commissariato, provincia e regione?


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CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Non glielo so dire. Forse può rispondere la dottoressa Marinelli.

GIOVANNA MARINELLI, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). In realtà, la risposta è già contenuta nella relazione esposta dalla dottoressa Fevola. Prima delle dimissioni dell'amministratore delegato, il 12 luglio è stato dato mandato ad un legale di primaria esperienza di procedere ad un giudizio contro il commissariato. Tale azione è stata decisa nell'ambito di un consiglio di amministrazione, nel quale sia la parte pubblica che la parte privata (11 membri, 6 di parte pubblica e 5 di parte privata) hanno dato mandato all'amministratore delegato di individuare un legale, per procedere in merito alle inadempienze del commissariato.

PRESIDENTE. Quindi la risposta è sì.

DONATO PIGLIONICA. Il passato di PAN è nelle carte, e probabilmente lei non è neppure la persona più indicata per risponderci...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Ho cercato di fare del mio meglio.

DONATO PIGLIONICA. Non c'è dubbio.

PRESIDENTE. Il collega Piglionica sa anche che ancora non ho trovato la persona indicata, nel senso che c'è una rotazione continua, che rende difficile il nostro percorso.

DONATO PIGLIONICA. Sicuramente la dottoressa Fevola può dirci meglio quale sia la situazione patrimoniale attuale di PAN, se i dipendenti vengano regolarmente pagati, se la società abbia avuto altre commesse, di origine pubblica o privata, che le hanno consentito di acquisire risorse proprie, indipendentemente dal rapporto con il commissariato.
Insomma, venendo meno la sua ragione sociale fondamentale - a parte il contenzioso con il commissariato - perché questo soggetto sta ancora in piedi? Questa è la parte che mi incuriosisce in questo momento. Tra l'altro, quanti dipendenti ha?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Duecentodieci.

TOMMASO SODANO. Non riusciamo a capire una questione, né siamo riusciti a capirla nelle audizioni di altri soggetti, nelle passate settimane.
In ordine alle date (forse è vero che sto diventando un po' maniacale su questo argomento), lei mi conferma che il 3 dicembre avete presentato (questo mi risulta) un'istanza di dieci righe, nella quale si fa riferimento ad un'idea molto vaga e ci si riserva di presentare il progetto; di questo progetto, però, non abbiamo trovato tracce. Anche chi l'ha preceduta, dottoressa, non ha mai riferito indicazioni dettagliate.
Vorrei sapere, in modo puntuale, se il 3 dicembre 2001, insieme alla lettera di presentazione dell'idea del progetto, c'era anche il progetto stesso. Dalle carte che abbiamo esaminato, questo non risulta. Sarebbe avvenuto, forse, successivamente, ma visti i tempi stretti - il 21 c'è già l'ordinanza di approvazione -, devo pensare che il progetto non c'è mai stato o, se c'è stato, è successivo all'ordinanza. Questo è un punto che noi consideriamo fondamentale per la comprensione della vicenda.
In secondo luogo, vorrei sapere se lei sia a conoscenza di assunzioni fatte dalla PAN, in questi anni, che sono durate spesso pochi giorni, prima che i lavoratori fossero comandati in regione Campania. Lei capisce bene che, se questo è avvenuto, la regione Campania ha eluso un meccanismo di concorso pubblico per le assunzioni. Lei sa, altresì, che è possibile un comando da una partecipata ad un ente pubblico. Poiché, anche di recente, abbiamo assistito ad una polemica, che ha


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occupato ampio spazio su alcuni giornali, vorremmo avere un elemento di certezza. Insomma, quante sono state le assunzioni di personale transitato dopo pochi giorni presso la struttura del consiglio e della giunta regionale della Campania?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Dal momento che le domande sono diverse, possiamo cercare di mettere ordine? Peraltro, ritengo di non avere gli elementi per poter rispondere a qualcuna di esse, ma non è detto che non possa ritrovarli e puntualmente rispondere.

PRESIDENTE. Dottoressa Fevola, ordine assoluto: dove può, dia la risposta, altrimenti può riservarsi di farlo successivamente.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Darò precedenza alle domande dell'onorevole Piglionica.

PRESIDENTE. Immagino perché le ha poste prima...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Certo.

DONATO PIGLIONICA. Forse sono quelle su cui è più preparata.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Cercherò di esserlo, ma non è detto che ci riesca. La situazione patrimoniale di PAN, a quanto mi risulta, non è delle più rosee. Tenga presente che, in questo momento, ci troviamo in una vacatio di ruolo, che dura da giugno.

PRESIDENTE. Che significa?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Non abbiamo nominato l'amministratore delegato, che per noi è l'occhio privato all'interno della PAN.

PRESIDENTE. Il precedente amministratore si è dimesso o lo avete destituito?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Si è volontariamente dimesso, perché si è reso conto della situazione. Credo che il professor Lamberti non sia uno sconosciuto per nessuno in quest'aula. Evidentemente, nonostante abbia accolto il nostro invito ad occupare un ruolo per il Consorzio STA, fondamentale all'interno di PAN, si è reso conto che la situazione non era delle più rosee.

PRESIDENTE. Dottoressa Fevola, le sue parole mi spingono a porle una domanda. Stiamo parlando dell'amministratore delegato: quindi, Lamberti era stato indicato dalla parte privata?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Certo. Lo statuto di PAN recita - chiedo scusa, ma non ricordo in quale articolo - che il presidente, che ha la legale rappresentanza, è di parte pubblica, mentre l'amministratore delegato è di parte privata.

PRESIDENTE. Quindi, lo ha indicato lei?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No, non l'ho indicato io. Amato Lamberti si è dimesso a giugno, in costanza di mia nomina in STA.

PRESIDENTE. Non ha avuto questo privilegio, dunque.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Infatti. Come dicevo, la situazione patrimoniale di PAN non è delle più rosee. Non possiedo i dati puntuali di bilancio, perché non abbiamo un referente con cui discutere. Discuto con il presidente Busiello su tematiche di carattere societario, che può immaginare; lo spingiamo a capire


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come andare avanti, ma non possiamo incidere più di tanto, in questo momento.
I dipendenti, per adesso, sono pagati regolarmente.

PRESIDENTE. L'espressione «per adesso», ovviamente, ci incuriosisce.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sicuramente gli stipendi di ottobre sono stati regolarmente pagati, e immagino che lo saranno anche quelli di novembre, il 30 del mese. Di altro, però...

DONATO PIGLIONICA. Mi perdoni, ma cosa fanno?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Mi perdoni lei, ma non sono né presidente né amministratore delegato di PAN.

PRESIDENTE. Onorevole Piglionica, proprio lei compie questo errore? Me lo sarei aspettato dal senatore Sodano, o da me stesso...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Attualmente sono in corso delle piccole commesse, che sicuramente non soddisfano il fabbisogno mensile di PAN. Non conosco, proprio in funzione nella nostra vacatio, quali sono le azioni che il presidente Busiello ha in mente di intraprendere, di sollecitazione nei confronti del commissariato o di altri enti che possono contribuire alla sopravvivenza di PAN.
Il senatore Sodano mi chiedeva se il 3 dicembre 2001, insieme alla lettera, ci fosse anche il progetto. A quanto mi risulta, la risposta è sì. Recentemente, dopo la sua audizione, il presidente Busiello mi ha chiesto formalmente un CD multimediale che contenesse il progetto SOS Ambiente, da consegnare a questa Commissione, ed io ho regolarmente prodotto il progetto.
Per quanto riguarda la data, purtroppo, nel 2001 non sapevo neppure che il Consorzio STA esistesse.

TOMMASO SODANO. Forse non dobbiamo individuare necessariamente un responsabile, ma non possiamo nemmeno essere presi in giro. Ritengo che la vicenda del 3 dicembre stia diventando davvero ridicola!

PRESIDENTE. Senatore Sodano, lei sa come la penso; credo che commenti, considerazioni e valutazioni di questo tipo sia utile farli altrove...

TOMMASO SODANO. Va bene, ma la dottoressa non può dare una risposta così dettagliata prima, corredandola peraltro della lettura di stralci della lettera e dell'ordinanza, e poi farci credere di non sapere se, insieme a quella lettera, c'era anche il progetto.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Il progetto, a quanto mi risulta, c'è, e c'era il 3 dicembre.

TOMMASO SODANO. Ma non era scritto nella lettera, però, dove si fa riferimento ad un successivo invio del progetto. Vorrei sapere quando è stato presentato questo progetto al commissariato. Può farcelo sapere successivamente?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Certo. Quello che posso dirle è che sicuramente il progetto c'era: io l'ho letto in Consorzio.

TOMMASO SODANO. Ma lei è arrivata dopo. Il problema è capire se c'era anche al momento della lettera.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Io l'ho letto. Recentemente, dopo la sua audizione, il presidente Busiello mi ha chiesto la copia multimediale ed io gliel'ho consegnata.


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PRESIDENTE. C'era una domanda relativa alle assunzioni da parte di PAN di persone poi comandate in regione Campania.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Io non ne ho notizia, non so se perché non devo averne oppure perché non si tratta di circostanze reali. Anche su questo, forse il presidente Busiello avrebbe potuto rispondere in maniera più puntuale di me.

PRESIDENTE. Senatore Sodano, per quanto riguarda tutte le domande inevase, in parte la dottoressa Fevola si riserva di fornirci le risposte successivamente, in parte possiamo ricavarle attraverso altri canali.
Dottoressa Fevola, lei sa chi ha materialmente curato l'elaborazione di questo progetto, se una parte o tutto il Consorzio STA?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). È un'informazione che non posseggo.

PRESIDENTE. Nell'ambito del Consorzio, le quote sono tutte paritarie? C'è una maggioranza relativa di un socio? Ci sono forme di prevalenza?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). I due soci di maggioranza sono Poliproject Srl e CID Software Studio Srl; poi abbiamo Edilgen Srl, Gamba Service Spa, Multiservizi Srl, Ramoil Service Srl, CIRA Srl, Idrogestione Srl, con quote diverse.

PRESIDENTE. Ramoil Service...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). È una gemma di Ramoil, San Vitaliano. Queste sono le otto aziende attualmente consorziate.

PRESIDENTE. Tutto il mondo dei rifiuti ruota attorno al mio collegio!
Conosce la quota ricevuta da PAN dal Ministero del lavoro per la stabilizzazione degli LSU?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No; so che una parte risale al bacino della regione, una parte al bacino della provincia ma sinceramente non conosco il dato preciso.

PRESIDENTE. Noi insistiamo, dottoressa Fevola, perché abbiamo trovato in lei un interlocutore che riesce ad aiutarci nel nostro percorso.
Il piano economico-finanziario della PAN faceva riferimento, al numero di dipendenti, ad una determinata attività, ad una mole di commesse? A quale periodo temporale si riferisce?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Ritengo di sì, perché credo - questa è una mia opinione personale - che non ci si avventuri nella costituzione di una società mista senza un piano industriale. Sono una consulente aziendale, e non mi avventurerei mai in un'esperienza che non sia suffragata da numeri e cifre concrete.
Ovviamente, trattandosi di fatti risalenti al 2001, ancora una volta devo dire che non li conosco. L'ordinanza n. 601, però, parla di un periodo di «accompagnamento» di sessanta mesi, che non c'è assolutamente stato. In realtà, credo che questa fase non sia sostanzialmente neanche partita. All'interno del primo stanziamento di 3.098.741,39 euro - potete leggerlo nell'ordinanza n. 601, che ho portato - viene fatta salva la quota di capitale sociale che il commissariato deve ovviamente sottoscrivere per la costituenda società, ed anche gli oneri di gestione, fino ad una data molto vicina, però, alla costituzione.
I famosi sessanta mesi, dunque, non ci sono mai stati. L'opera di promozione del


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servizio di informazione ambientale, di cui prima parlavamo, non si è mai svolta.

PRESIDENTE. È possibile che soggetti nominati dal socio pubblico quali componenti del consiglio di amministrazione abbiano rivestito o rivestano incarichi all'interno di STA? In altre parole, c'è una nomina del socio privato che mi dà il senso di un profilo molto pubblico. È accaduto anche il contrario?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No.

PRESIDENTE. Quindi, non vi sono condizioni per le quali un componente del consiglio di amministrazione possa contemporaneamente svolgere un ruolo per STA e...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No. Non c'è e non c'è stato.

PRESIDENTE. Chi nomina i sindaci?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Credo il consiglio di amministrazione, ma qui l'avvocato De Vita potrebbe aiutarci. Naturalmente parliamo dei sindaci di PAN; il Consorzio STA non ha sindaci.

ALBERTO DE VITA, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). L'atto costitutivo della società PAN, all'articolo 10, designa i componenti del collegio sindacale.

PRESIDENTE. Che rimangono a vita?

ALBERTO DE VITA, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Lo sto verificando.

PRESIDENTE. Dottoressa Fevola, sa se i sindaci di PAN ricoprono tale ruolo anche in altre società?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Purtroppo, non mi è dato di saperlo.

PRESIDENTE. Lei sa se esistano rapporti tra PAN e Smartway?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Che io sappia, non ci sono rapporti.

PRESIDENTE. Chi retribuisce i consiglieri di amministrazione e l'amministratore delegato?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). La PAN.

PRESIDENTE. Sa quanto è stato speso finora?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No, personalmente non lo so. Non ho partecipato a nulla, ad alcune iniziative in PAN, e non ho notizie al riguardo, mancando, tra l'altro, l'amministratore delegato.

PRESIDENTE. PAN ha utilizzato consulenti esterni, che lei sappia?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Che io sappia, no. Immagino di sì, ma non ne ho notizia.

PRESIDENTE. Quali sono i rapporti fra PAN e CID?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Rapporti diretti non ve ne sono.

PRESIDENTE. I consorzi, o singole imprese del consorzio, hanno utilizzato mai PAN o viceversa?


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CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Non come singole aziende. Ovviamente, ai sensi dell'attuale articolo 11 dello statuto di PAN, la società può avvalersi del socio privato, quindi della struttura del Consorzio. Si tenga presente che il nostro è un Consorzio con attività esterna; quando partecipiamo a gare pubbliche, partecipiamo per il Consorzio, indicando immediatamente le aziende che andranno a lavorare su quella commessa, qualora la gara dovesse essere aggiudicata al Consorzio.
Noi abbiamo una struttura snella, che funge da main contractor. Avvalersi del Consorzio significa avvalersi delle professionalità presenti al suo interno, in ragione delle aziende consorziate, a meno che la gara non venga preparata da una dipendente diretta del Consorzio, dove abbiamo un ufficio gare.

PRESIDENTE. È chiaro. Quali locali utilizza PAN?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Quando vado a trovare il presidente Busiello mi reco al 21o piano della E3, al centro direzionale. Altre sedi non ne conosco.

PRESIDENTE. Che lei sappia, la CEM (Cimarosa Edilizie Meridionali) è fra i proprietari?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Non lo so.

PRESIDENTE. Conosce Giuseppe Ciotola?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sì.

PRESIDENTE. È nel consiglio di amministrazione del Consorzio STA?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sì.

PRESIDENTE. Sa che prima era nel consiglio della CEM?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No.

PRESIDENTE. Sa quanto paga la PAN per l'affitto dei locali?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No.

PRESIDENTE. Dottoressa Fevola, al di là di singole questioni specifiche, minuzie, vicende particolari, riferimenti, atti, si è fatta un'idea di un sistema di inefficienze?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Le abbiamo anche denunciate. Io sono il presidente del Consorzio STA da giugno e ho registrato una perdita con abbattimento di fondo consortile notevolissima, che mi sta creando non pochi problemi di gestione.
Tutte le vicende che attualmente vengono riferite dalla stampa mi creano altre problematiche di gestione quotidiana dell'azienda. Sicuramente ho registrato delle inefficienze, di cui vi ho parlato.

PRESIDENTE. Sono la persona meno indicata a difendere la stampa. È ovvio, però, che tutto questo deriva dalle inefficienze: parlo di inefficienze di sistema, naturalmente; non intendo fare accuse. La complessità della vicenda e lo sperpero di denaro pubblico, legato al fatto che di un servizio ipotizzato non ha mai usufruito nessuno, nella sostanza, sono gli elementi che scatenano l'interesse politico, istituzionale e, ovviamente, giornalistico.


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CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sicuramente. Tuttavia, aspettare in maniera serena che si concludano i lavori di questa Commissione potrebbe essere la modalità migliore, piuttosto che leggere ogni giorno sui quotidiani notizie...

PRESIDENTE. Sta spendendo una parola in nostro favore, per l'obiettività del lavoro di questa Commissione.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Esattamente.

PRESIDENTE. Lo capisco, ma in corso d'opera capita che...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sulla stampa ho letto del Consorzio STA come di una società mista o accomunata ad altre società miste. STA ha una partecipazione in PAN, ma non ha nulla a che vedere con altre società miste.
È chiaro, poi, che questa è una mia opinione personale.

PRESIDENTE. Lei sa che la normativa europea vieta alle amministrazioni pubbliche di costituire società miste con privati, se non attraverso gare ad evidenza pubblica?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No.

TOMMASO SODANO. Torniamo un attimo alla PAN, e questa volta parliamo di numeri: 210 dipendenti, di cui 151 lavoratori socialmente utili e 59 con funzioni specifiche, assunti senza il percorso guidato dei lavoratori socialmente utili.

PRESIDENTE. Cosa vuol dire «senza il percorso guidato dei lavoratori socialmente utili»?

TOMMASO SODANO. C'era una selezione obiettiva dei lavoratori socialmente utili. Io e qualche altro collega, che abbiamo seguito queste vicende, sappiamo bene che le assunzioni fatte ai sensi della legge...

PRESIDENTE. Mi sta rimproverando di non aver seguito questa vicenda?

TOMMASO SODANO. Per sua fortuna, lei si occupava di altro. Io, invece, ero assessore al lavoro alla provincia di Napoli, quindi conosco bene la vicenda.
La selezione teneva conto di chi aveva già partecipato ad un progetto che aveva affinità con quello a cui facciamo riferimento. Questo personale, in pratica, aveva partecipato a progetti ambientali, a corsi di formazione mirati al monitoraggio ambientale, e via dicendo. Si trattava, dunque, di una selezione obiettiva. Gli altri 59 sono stati assunti a discrezionalità dell'azienda. Tuttavia, essendo l'azienda a maggioranza pubblica, avrebbe dovuto seguire i percorsi della trasparenza e della massima affidabilità, se non attraverso concorsi, almeno tramite una selezione più specifica.
La prima incongruenza che noto è costituita dal rapporto di uno a quattro, se non di più. Potrebbe essere questa una delle ragioni delle difficoltà in cui oggi versa la PAN, dal punto di vista della redditività aziendale. Dottoressa Fevola, lei è a conoscenza di come si era proceduto a individuare queste figure?
Nella ragione sociale della PAN c'era sicuramente anche il monitoraggio dell'aria. Tuttavia, tra i bandi regionali, ne ho trovato uno che faceva riferimento al monitoraggio biologico dell'aria, e mi sembrava che questa fosse una delle materie delle quali potesse occuparsi direttamente PAN; invece, nel 2003 è stata fatta una gara, che è stata aggiudicata al Consorzio STA (unico partecipante), per 126 mila euro. Sembra quasi che la regione faccia concorrenza a se stessa, pur avendo interesse a che una società, che pure ha difficoltà...


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PRESIDENTE. Insomma, le cose buone vanno a STA. È questa l'idea che vuole suggerire?

TOMMASO SODANO. Dottoressa Fevola, perché non procedete alla nomina dell'amministratore delegato? La sua risposta, prima, mi è sembrata un po' evasiva. Considerato che questa nomina spetta a voi, e in più avete difficoltà di gestione, per quale motivo non procedete immediatamente?

PRESIDENTE. Se procedete - non vogliamo anticipazioni - continuerete ad attingere dalla parte istituzionale o avete in mente altre scelte?

TOMMASO SODANO. C'è da dire, inoltre, che è piuttosto anomalo che i membri del consiglio di amministrazione, nominati dalla parte pubblica, siano d'accordo a ricorrere contro la parte che li ha nominati. È già strano che il privato nomini il pubblico, ma lo è anche che il pubblico faccia causa a se stesso.

PRESIDENTE. È senza dubbio più anomala quest'altra vicenda.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Vi chiedo nuovamente di porre un certo ordine nelle domande. Me ne ponete diverse, e non è facilissimo rispondere, nella mia situazione.
Per quanto riguarda l'individuazione dei dipendenti di PAN, immagino che sia stata fatta una selezione. Dico immagino, perché non posso darle altre informazioni.

PRESIDENTE. Dottoressa, lei è esperta soprattutto di selezioni, e ovviamente non poteva che pensare a questa strada; se, però, utilizza l'espressione «immagino», la risposta non è utile per noi.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sono d'accordo con lei che la mia risposta non è utile, ma lei pone la domanda a me...

PRESIDENTE. Ad un soggetto sbagliato.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Probabilmente. Non volevo dire questo, dunque ho preferito dire «immagino» sia stata fatta una selezione.

PRESIDENTE. Questi sono errori che commettiamo io e il senatore Sodano, non il collega Piglionica.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Il senatore Sodano ha affermato che nella ragione sociale di PAN c'è anche il monitoraggio biologico, ma ad una gara ha partecipato solo il Consorzio STA, aggiudicandosela. A tale riguardo, posso immaginare che PAN non avesse la capacità professionale per occuparsi del monitoraggio biologico. Ritengo che i lavoratori socialmente utili oggi dipendenti di PAN non abbiano tutte le competenze necessarie.
Questa è una risposta di tipo logico.

PRESIDENTE. Dottoressa, questo è singolare. Se STA ha le competenze...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Lei sostiene che avrebbe dovuto partecipare PAN...

PRESIDENTE. Lei mi ha spiegato che STA ha quelle competenze, quelle sensibilità e quelle professionalità che sostanzialmente servono a PAN. Ora, capisco le logiche strategiche...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Dell'epoca, soprattutto.

PRESIDENTE. Ovviamente dell'epoca, le ripeto che non stiamo parlando di lei. La mia domanda è la seguente: non ci sono obblighi di evitare condizioni concorrenziali tra STA e PAN?


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CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No, non ci sono. L'articolo 11 dello statuto reca...

PRESIDENTE. È davvero singolare, direi straordinaria, questa parte pubblica, che fa concorrere il suo partner privato e non si preoccupa...

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Forse è la parte pubblica che deve rispondere a queste domande, non il Consorzio STA.

TOMMASO SODANO. Mi consenta di dire che questo è vero in parte. È vero che, probabilmente, la regione non poteva affidare direttamente in house a PAN, tuttavia STA, che partecipa in PAN, in quanto ha il know-how ed è socio privato, non dovrebbe fare concorrenza a se stesso, all'interno del Consorzio (Commenti del deputato Piglionica).

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Ragioniamo in una logica imprenditoriale, che è quella che più mi appartiene, mentre riconosco appena le logiche pubbliche. Per quanto mi riguarda, se vengo a conoscenza di una gara ed ho i requisiti, le competenze, il know-how per affrontarla, se posso partecipare da sola lo faccio.

PRESIDENTE. Dottoressa, si fermi. Lei sta affondando PAN.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Come mai la regione o il commissariato non affida direttamente il servizio? Chi aveva bandito la gara?

TOMMASO SODANO. Questo è un bando POR; anzi, per la precisione delle date, il bando è del 19 dicembre 2003 e il servizio è stato affidato nel luglio 2005 (Commenti del deputato Piglionica).

ALBERTO DE VITA, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Ritengo che la PAN avesse un oggetto diverso, che si incentrava sull'informazione ambientale, di cui alla legge n. 108 del 2001. Credo che l'oggetto del bando POR di cui parlava l'onorevole Sodano fosse alquanto eclettico, ma non rientrasse nella ragione sociale di PAN.
Lo rileggo per maggiore sicurezza, ma so che lo statuto di PAN fa riferimento all'informazione ambientale. Il bando POR di cui ha parlato il senatore Sodano...

TOMMASO SODANO. Si tratta di monitoraggio dell'aria.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Biologico.

ALBERTO DE VITA, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Il monitoraggio è un'attività propedeutica.

PRESIDENTE. Senatore Sodano, l'avvocato De Vita complica la vicenda: PAN svolge questa attività...

ALBERTO DE VITA, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Di monitoraggio biologico?

PRESIDENTE. Svolge attività di monitoraggio.

ALBERTO DE VITA, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Di monitoraggio sicuramente, ma il monitoraggio biologico è una cosa diversa. Il monitoraggio svolto da PAN non è di questo genere.

PRESIDENTE. Ho la fortuna dell'ignoranza.

ALBERTO DE VITA, Consulente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Dovremmo chiedere a un esperto, ma a quanto mi risulta il monitoraggio di PAN non è di tipo biologico.


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CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Il senatore Sodano mi ha chiesto perché non procediamo alla nomina dell'amministratore delegato. Abbiamo sollecitato più volte la convocazione del consiglio di amministrazione. L'ultima seduta, che risale al 26 ottobre, si è chiusa con la redazione di un verbale: per un errore contenuto nello statuto (i consiglieri sono stati ridotti da 11 a 6) non si è potuto procedere alla nomina. Immagino, comunque, che avremmo nominato una persona non incompatibile con il ruolo.

PRESIDENTE. Non incompatibile? Dottoressa, non mi prenda in giro. A stabilire la compatibilità non siamo noi, ma le norme. Sicuramente, voi che siete avveduti e attenti, non avreste fatto qualcosa contra legem.
Ripeto la domanda: attingete alle sensibilità istituzionali o fate scelte di carattere manageriale?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sarebbe preferibile la scelta di carattere manageriale, ma non l'abbiamo ancora fatta.

PRESIDENTE. PAN, in questo momento, appartiene per il 49 per cento al consorzio STA.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). E per il 51 per cento alla parte pubblica.

PRESIDENTE. Non c'è l'ARPAC?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Sì, è parte pubblica.

PRESIDENTE. Come funziona?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Mi pare che il 2,34 per cento sia dell'ARPAC e la restante parte del commissariato. Ci sono, poi, una serie di quote «ballerine», che vengono palleggiate, ma che nessuno acquisisce.

TOMMASO SODANO. Lei conosce il professor Vanoli?

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). No.

PRESIDENTE. Non essendovi altri interventi, ringrazio ancora la dottoressa Fevola per la disponibilità manifestata e la preziosa collaborazione ai lavori della Commissione, che hanno determinato, insieme al livello di professionalità che abbiamo registrato, anche una maggiore insistenza da parte nostra. Ringraziamo, altresì, gli avvocati Marinelli e De Vita e la dottoressa Cuozzo. Il panorama che stiamo registrando è particolarmente complesso, ed ogni elemento istruttivo rappresenta per noi un fattore di certezza in vista degli interventi futuri. Grazie e buon lavoro.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). Grazie a voi. Nella cartellina che consegno vi sono tre copie della relazione, con i relativi allegati. Mi occuperò, inoltre, di farle pervenire il progetto, come da sua richiesta. La cartellina contiene, inoltre, una presentazione del Consorzio STA, con le specifiche professionalità, le aziende consorziate, le attività e le attrezzature in nostro possesso.

PRESIDENTE. Le ricordo che qualche altra nostra domanda è rimasta priva di risposta. Ci faccia sapere, ovviamente per quanto è possibile.

CRISTIANA FEVOLA, Presidente del Consorzio sviluppo tecnologia ambiente (STA). In quale forma? Devo lasciare una memoria?

PRESIDENTE. Concorderete con i nostri autorevoli funzionari le modalità di trasmissione.
Dichiaro conclusa l'audizione.

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