XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 2785
Onorevoli Colleghi! - Il Ministero della pubblica
istruzione è stato istituito nel 1847 da Re Carlo Alberto con
il nome di Segreteria di Stato per la pubblica istruzione in
sostituzione del cosiddetto "Magistrato della Riforma" il cui
presidente era il padre gesuita Luigi Taparelli D'Azeglio.
Tale segreteria aveva la competenza per ogni grado e
indirizzo di istruzione. Con la legge Boncompagni del 1848 che
affermava che la pubblica istruzione era Ufficio civile e non
religioso si passava tutta l'istruzione, compresa
l'università, al Segretariato della pubblica istruzione e lo
si denominava Ministero della pubblica istruzione. Con la
legge Casati del 1859 che dette l'impianto generale del
sistema di istruzione si aggiunse anche l'istruzione
tecnica.
Da allora, cioè dall'Unità d'Italia, il Ministero della
pubblica istruzione rimase tale fino al 1927, quando venne
denominato Ministero dell'educazione nazionale dal regime
fascista.
Nel dopoguerra riprende la vecchia denominazione di
Ministero della pubblica istruzione fino a che, con decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 300, assume la denominazione di
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
La rimozione dell'aggettivo "pubblica" non sembra
consigliabile perché, al di là delle intenzioni, essa appare
come un'oggettiva svalutazione del ruolo delle pubbliche
istituzioni in materia di istruzione.
Infatti il ruolo dell'Esecutivo non può essere che
relativo all'istruzione pubblica, in quanto ai sensi della
nostra Costituzione, articolo 33, l'istruzione privata è
libera e "senza oneri per lo Stato".
Ai sensi del medesimo articolo 33, lo Stato ha il dovere
di istituire scuole di ogni ordine e grado e di emanare le
norme generali che le disciplinano. Il che naturalmente non
potrebbe fare per l'istruzione privata.
La legge sulla parità scolastica (legge 10 marzo 2000, n.
62) riconosce alle scuole non statali, in possesso dei
requisiti indicati dalla medesima legge, la parità con la
scuola pubblica. La legge dello Stato ha sancito, altresì,
l'esistenza di un unico sistema pubblico di istruzione; ciò
considerato non si comprende per quali motivi l'aggettivo
"pubblica" dovrebbe scomparire dalla denominazione
dell'amministrazione governativa in questo campo,
disorientando l'opinione pubblica e gli operatori del settore.
Tutto ciò mentre la scuola pubblica ha bisogno di un vigoroso
rilancio per affrontare le nuove domande di istruzione che
emergono dai mutamenti socio-culturali in atto nel Paese.
Pertanto, con la presente proposta di legge si ripristina
la precedente denominazione del Ministero.