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PDL 6350

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 6350



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

MILIOTO, CRAXI

Disposizioni per l'immissione in ruolo degli ex ausiliari discontinui del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

Presentata il 9 febbraio 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è una delle realtà probabilmente più vicine e importanti per i cittadini del nostro Paese. La sua presenza è fonte di sicurezza e spesso si è rilevata determinante per la salvezza di tante vite umane e pertanto il legislatore ha il dovere di supportare e di sostenere nella maniera più adeguata questa importante e nevralgica realtà del nostro Paese.
      Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è costituito da uomini e da donne che hanno fatto del coraggio e dell'abnegazione una ragione di vita.
      Sappiamo che purtroppo l'organico dei vigili del fuoco, le forze su cui questo può contare rimane ad oggi ancora carente. I servizi vitali che il Corpo svolge spesso vengono adempiuti in condizioni di estrema difficoltà, il personale lavora, non di rado, oltre l'orario ordinario, straordinario e di turnazione.
      Lo sforzo intenso a cui vengono sottoposti i rappresentanti di questo Corpo può mettere le loro vite, e quelle dei cittadini che essi sono chiamati a soccorrere, in pericolo.
      Non solo, ma a causa della carenza di organico, in diversi casi, sedi dei vigili del fuoco rimangono chiuse nelle ore notturne quando invece il loro corretto funzionamento sarebbe prezioso. Spesso i vigili del fuoco sono costretti a operare con squadre di consistenza numerica esigua rispetto alla necessità e anche, a volte, inferiore al minimo previsto da criteri tecnici di sicurezza e di efficienza.
      Sempre per mancanza di personale diverse competenze rischiano di essere trascurate.
 

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      Paradossalmente, invece, gli incarichi che vengono assegnati al servizio continuano a crescere, basti pensare all'accresciuta presenza del Corpo nelle operazioni di protezione civile o anche in quelle relative alle demolizioni o al presidio notturno di strade e di autostrade.
      Sappiamo che i servizi resi alla collettività dai vigili del fuoco sono tanto necessari quanto indispensabili, è evidente dunque la necessità di mantenere l'efficienza di questo Corpo su livelli altissimi, senza doverla vincolare a questioni di carattere meramente economico.
      La sicurezza dei cittadini è un obiettivo primario e irrinunciabile; pertanto la corretta preparazione degli organi preposti alla sua salvaguardia deve essere un imperativo categorico per il legislatore.
      Al contrario dobbiamo registrare come nel nostro Paese proprio il Corpo nazionale dei vigili del fuoco sin dalla sua costituzione è stato chiamato ad operare con organici sottostimati, costringendo i suoi rappresentanti a condizioni lavorative spesso massacranti.
      Solo nel 1992 si è arrivati alle previste 24.000 unità, riconoscendo le 36 ore di lavoro settimanale ordinario, ma con una quota di lavoro straordinario obbligatorio indispensabile a completare i turni di servizio.
      Questo obiettivo è stato raggiunto però riducendo nel numero e nelle unità le squadre di soccorso specie nelle ore notturne.
      Anche sul piano della prevenzione degli incendi e della vigilanza nei locali pubblici e di spettacolo per ottenere un servizio adeguato si è deciso di imporre tali mansioni obbligatoriamente al personale dei vigili del fuoco, accrescendone dunque le ore di lavoro obbligatorie.
      Il Ministero dell'interno, in una sua rilevazione del 1988, aveva evidenziato come a quella data l'organico necessario per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco sarebbe dovuto essere di 33.000 unità per fare fronte alle necessità della popolazione italiana: come già ricordato, solo nel 1992 si è raggiunta la quota di 24.000 unità.
      Onorevoli colleghi, a tutt'oggi registriamo ancora una preoccupante carenza di personale, tanto più evidente in un Corpo come quello dei vigili del fuoco che, invece, dovrebbe essere tutelato e protetto in ogni modo.
      È fondamentale evitare che la carenza di organico si possa tramutare in carenza di servizio, perché questo significherebbe mettere a rischio la sicurezza di molti nostri connazionali.
      Se tale rischio finora non si è concretizzato lo si deve alla grande volontà e allo spirito di abnegazione dei vigili del fuoco. Molti di loro sono ex ausiliari e senza l'apporto di questi ultimi difficilmente si sarebbero potuti mantenere gli attuali standard qualitativi. È in gran parte a questi ex ausiliari che dobbiamo la nostra sicurezza quotidiana. Essi rappresentano un grande patrimonio costituito da professionalità formate sul campo, che abbiamo la possibilità ed il dovere di valorizzare al massimo.
      La loro professione non può rimanere vincolata ad una condizione di flessibilità, che assume oramai caratteri evidenti della precarietà; non è comprensibile pensare di distinguere i vigili del fuoco in lavoratori di «serie A», regolarmente immessi nel ruolo, in lavoratori di «serie B», legati a una dimensione volontaristica e precaria.
      La professionalizzazione necessaria e indispensabile in questo comparto, in questo settore nevralgico ci impone di prospettare ai suoi rappresentanti una carriera stabile e sicura.
      Per questi motivi con il presente progetto di legge si prevede l'assunzione in ruolo a tempo indeterminato di tutto il personale discontinuo degli ex ausiliari, che alla data di entrata in vigore della legge abbia espletato almeno quaranta giorni effettivi di servizio a tempo determinato, e che non abbia superato il quarantacinquesimo anno di età.
      Si stabilisce inoltre la necessità di superare una prova selettiva, le cui modalità di svolgimento sono indicate dal Ministro dell'interno, previo parere favorevole delle organizzazioni di categoria.
 

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      Infine si stabilisce espressamente che nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco non è più consentito il servizio a tempo determinato per periodi di venti giorni, svolto dal personale volontario iscritto nelle liste dei comandi provinciali dei vigili del fuoco, fatta eccezione per i vigili del fuoco ex ausiliari. Questo in ossequio alla necessità di professionalizzare al massimo il comparto ed evitare il ricrearsi di situazioni discriminanti al suo interno fra i lavoratori.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Allo scopo di sopperire alle carenze dell'organico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, il Ministero dell'interno è autorizzato a procedere all'assunzione in ruolo a tempo indeterminato di tutto il personale discontinuo degli ex ausiliari che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risulta iscritto nei quadri dei comandi provinciali, ha espletato almeno quaranta giorni effettivi di servizio a tempo determinato e non ha superato il quarantacinquesimo anno di età.

Art. 2.

      1. Al fine dell'assunzione di cui all'articolo 1 il candidato deve superare con esito favorevole la prova selettiva di cui al comma 2 del presente articolo.
      2. La prova selettiva di cui al comma 1 è finalizzata a dimostrare l'effettiva conoscenza da parte del candidato delle nozioni acquisite durante il servizio prestato nel comando provinciale dei vigili del fuoco. Il personale risultato idoneo alla prova è sottoposto a visita medica per accertare la compatibilità del suo stato di salute con le funzioni connesse al ruolo.
      3. Le modalità di svolgimento della prova selettiva ed i criteri per l'assegnazione del candidato presso i diversi comandi provinciali dei vigili del fuoco sono stabiliti con apposito decreto del Ministro dell'interno, previo parere favorevole delle organizzazioni di categoria. Il decreto è emanato entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.

 

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Art. 3.

      1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco non è più consentito il servizio a tempo determinato per periodi di venti giorni svolto dal personale volontario iscritto nelle liste dei comandi provinciali dei vigili del fuoco, fatta eccezione per vigili del fuoco ex ausiliari.


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