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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 4146 |
1) sono stati siglati due piani integrati territoriali (PIT):
a) Oristano 2, che prevede interventi nei comuni di Arborea, Marrabiu, Terralba, Palmas Arborea per opere nel campo agroindustriale e ambientale. Le risorse sono pari a 28 milioni di euro;
b) Oristano 3, che prevede interventi nel settore del recupero dei centristorici e di creazione di strutture sportive nelle aree di Barigadu, Ghilarzese, Marmilla e Grighine. Costo 22 milioni di euro;
2) sono in corso di definizione i progetti per il patto territoriale Oristano sviluppo a cura della provincia. Imprese e operatori economici sono invitati a presentare idee-progetto per investimenti nei settori estrattivo, manifatturiero, produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua. Il bando è stato promosso nel quadro delle iniziative per l'attuazione del complemento di programmazione al Por Sardegna 2000-2006 con riferimento alle delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 21 marzo 1997 e dell'11 novembre 1998 e alla circolare del Ministero delle attività produttive del 18 febbraio scorso;
3) il Consorzio spenderà 28 milioni di euro, già stanziati dalla regione, per interventi infrastrutturali. Nell'elenco dei lavori pronti ad essere appaltati ci sono: l'ampliamento della discarica di Bau Craboni per i rifiuti solidi urbani, il completamento del raccordo ferroviario, impianti e capannoni per lo stoccaggio e la lavorazione delle merci, impianti per lo stoccaggio di carbone, zolfo e altri prodotti alla rinfusa, l'acquisizione e la urbanizzazione di nuove aree per l'insediamento di 34 nuove imprese;
4) è in corso di definitiva approvazione presso il CIPE il contratto di programma presentato dal Consorzio turistico Sardegna-ovest. La giunta regionale ha dato il via alla sua quota di cofinanziamento pari a 65 miliardi di vecchie lire (il 25 per cento). Il contratto prevede 40 iniziative promosse da altrettanti imprenditori per un importo complessivo di 345 miliardi di vecchie lire, 225 dei quali a titolo di finanziamento agevolato. I progetti per i quali è stato chiesto il finanziamento sono localizzati nei comuni di Cabras, San Vero Milis, Narbolia, Santulussurgiu, Abbasanta, Ghilarza, Sedilo, Sorradile, Bauladu, Oristano, Santa Giusta, Arborea, Uras e Mogoro e riguardano in particolare la realizzazione di alberghi, residence e villaggi turistici;
5) il comune ha dato parere favorevole alla realizzazione dell'impianto di produzione di energia elettrica da biogas. La discarica è del Consorzio, gestita dalla società Intercantieri Vittadello. Si attendono ora le autorizzazioni ministeriali;
6) il comune ha aderito ad Agenda 21 con un progetto denominato «Isola 21-Innovazione e sostenibilità» destinato a creare una rete di collaborazione tra amministratori, operatori economici, cittadini ed associazioni per favorire il corretto sviluppo della provincia. Il costo è di 120
Tuttavia resta il gap infrastrutturale e dei collegamenti «mare-aria-terra». Per tali motivi la presente proposta di legge si concentra unicamente su questi due aspetti dello sviluppo della provincia di Oristano. Non va dimenticato che la recente riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione affida alle regioni la competenza esclusiva per quel che riguarda porti ed aeroporti, pertanto, ove necessario, ci si limita a finanziare progetti per i quali da tempo sono state gettate le basi, ma che attendono la necessaria assegnazione di risorse per essere completati.
L'articolo 1 istituisce la zona franca oristanese. Com'è noto lo statuto speciale per la Sardegna prevede l'istituzione di diverse zone franche nella regione. L'attuazione legislativa però è giunta solo nel 1998 con il decreto legislativo n. 75, mentre solo a Cagliari è stato disposto l'avvio effettivo di questo importante volano di sviluppo. La zona istituita ricomprende l'area del consorzio, configurandosi come zona franca industriale.
L'articolo 2 reca interventi per il porto di Oristano. Con la legge n. 166 del 2002, il cosiddetto «collegato infrastrutture», il porto di Oristano è stato riclassificato tra quelli di maggior rilievo a livello nazionale. L'intervento proposto prevede di istituire un'Autorità portuale al fine di avviare un volano di sviluppo per quella che è la porta occidentale marittima dell'Italia. A valere poi sulle risorse a disposizione per l'ammodernamento e la riqualificazione dei porti, sono stanziati 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, per l'accensione di mutui in grado di attivare risorse tra i 50 ed i 100 milioni di euro nel prossimo quindicennio.
L'articolo 3 contiene interventi per l'aeroporto di Oristano. La realizzazione di un moderno aeroporto rappresenta un punto centrale per la pianificazione dello sviluppo turistico e commerciale. Per l'aeroporto di Fenosu è stato di recente individuato il soggetto gestore e si è in attesa dei 3 milioni di euro fino a poco tempo fa bloccati in provincia. Tuttavia si è ancora ben lontani dalla definizione di un'adeguata struttura. L'articolo in oggetto prevede la dichiarazione di «aeroporto di interesse nazionale» e la predisposizione di un piano di sviluppo che equivale, a tutti gli effetti, a dichiarazione di pubblica utilità, di indifferibilità e di urgenza delle opere, costituendo modifica al piano regolatore. Stanzia inoltre 30 milioni di euro nel triennio 2003-2005.
L'articolo 4, infine, reca interventi per l'ammodernamento della strada statale n. 131. La strada in oggetto costituisce la spina dorsale della viabilità sarda. I lavori di ammodernamento a cura dell'Ente nazionale per le strade procedono con estrema lentezza e con il conseguente tributo di vittime della strada. Il 22 marzo del 2003 il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lunardi ha confermato che la strada è opera di preminente interesse nazionale da inserire nell'apposito programma strategico-infrastrutturale. L'articolo in oggetto anticipa questa presa di posizione, integrando a tal fine sia il Programma strategico, che l'intesa stipulata tra la regione e lo Stato nel 1999. Per il completamento dell'opera si provvede a stornare 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, dai fondi predisposti nel citato «collegato infrastrutture».
1. La zona franca prevista nel comune di Oristano dal decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 75, in attuazione dell'articolo 12 dello statuto speciale per la regione Sardegna, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, e successive modificazioni, è istituita entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto delle disposizioni di cui ai regolamenti (CEE) n. 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, e n. 2454/93 della Commissione, del 2 luglio 1993.
2. Ai fini dell'istituzione della zona franca di cui al comma 1, la regione Sardegna, su proposta del comune di Oristano, individua il soggetto gestore e determina la delimitazione dell'area interessata, ricomprendendovi, oltre l'area portuale, anche l'area di insediamento del consorzio industriale oristanese. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 giugno 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2001.
1. Il comma 5 dell'articolo 36 della legge 1o agosto 2002, n. 166, è sostituito dal seguente:
«5. Ai sensi della legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni, il porto di Oristano è classificato porto di rilevanza economica nazionale mediante inserimento nella categoria II, classe II, di cui alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 4 della medesima legge n. 84 del 1994,
1. L'aeroporto di Oristano è dichiarato aeroporto di interesse nazionale. La regione Sardegna, in accordo con il comune di Oristano, su proposta del soggetto gestore, approva un piano di potenziamento e di ampliamento della struttura. L'approvazione dei progetti equivale a tutti gli effetti, a dichiarazione di pubblica utilità, di indifferibilità e di urgenza delle opere e costituisce modifica al piano regolatore.
2. Per l'attuazione delle finalità di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di 10.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2003, 2004 e 2005. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2003-2005, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2003, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
1. Ad integrazione del programma nazionale per la realizzazione delle infrastrutture
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