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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 6161 |
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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge nasce dalla necessità di garantire maggiori opportunità di reinserimento sociale ai soggetti che, dopo essere stati detenuti negli istituti penitenziari, tornano in libertà.
Tale necessità, peraltro segnalata al proponente anche dall'associazione «Diritti e salute» ed oggetto di altri progetti di legge presentati al Parlamento, può essere soddisfatta consentento ai comuni e alle province di attuare gli interventi sociali di loro competenza già durante il periodo di detenzione dei soggetti, così da poter programmare il futuro reinserimento sociale dei medesimi.
Pertanto bisogna permettere anche ai sindaci (che tra l'altro sono i responsabili sanitari del territorio) ed ai presidenti delle province di poter accedere, senza autorizzazione, agli istituti penitenziari collocati nei rispettivi territori di competenza. La conoscenza diretta della realtà carceraria, con i suoi problemi di tipo relazionale, sanitario, urbanistico, consentirebbe di approntare percorsi di reinserimento sociale più adeguati e con maggiori probabilità di riuscita.
Pertanto è opportuno modificare l'articolo 67 della legge 26 luglio 1975, n. 354.
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1. Al primo comma dell'articolo 67 della legge 26 luglio 1975, n. 354, è aggiunta, in fine, la seguente lettera:
«l-bis) il presidente della provincia ed il sindaco del comune nel cui territorio è situato l'istituto penitenziario».
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