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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 3963 |
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Se la Chiesa la propone ai fedeli come modello di vita, la società civile, non solo della Ciociaria e dell'Italia, dove operano ancora circa 1000 delle sue figlie, ma del mondo intero (sono presenti in 27 nazioni dei 5 continenti), può essere grata a questa donna che ha saputo realizzare in pienezza la sua identità femminile.
Maria De Mattias nacque a Vallecorsa, in provincia di Frosinone, il 4 febbraio 1805 da una ricca famiglia; il padre ricoprì varie cariche pubbliche. Analfabeta, solo perché allora era proibito alla donna saper leggere e scrivere (più tardi sarà autodidatta), a 17 anni subì una crisi esistenziale che la porterà a scoprire il senso del suo vivere: la realizzazione nell'amore. Intuisce, in modo particolare, l'importanza di amare e perdonare come la vera motivazione dell'esistere, diventando apostola.
Aderisce, quindi, al progetto di San Gaspare Del Bufalo che proprio questo valore diffonde dai pulpiti dello Stato Pontificio, riportando tanta gente alla pacifica convivenza.
Sotto la guida del Venerabile Don Giovanni Merlini, compagno di Don Gaspare, si rende disponibile per il progetto che ha come perno l'educazione dei figli, la trasformazione e umanizzazione dell'uomo e della società: sarà maestra per le fanciulle nella scuola comunale; sarà educatrice nella fede attraverso il catechismo; sarà educatrice alla vita cristiana per le giovani
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Sarà Fondatrice delle Adoratrici del sangue di Cristo (Acuto-Frosinone, 4 marzo 1834) e una schiera di donne, come lei adoratrici e apostole, la seguiranno nel tempo in questo ideale di vita fino a raggiungere orizzonti lontani; dall'Europa agli Stati Uniti, all'America Latina; dalla Siberia all'Australia, dalla Corea alle Filippine, all'Africa.
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1. Ai fini della predisposizione di idonei servizi e di locali di accoglienza per i pellegrini, nonché del miglioramento delle strutture necessarie per l'accesso dei visitatori in occasione della canonizzazione della Beata Maria De Mattias, al comune di Acuto è concesso un contributo di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004.
2. Ai fini del potenziamento della rete provinciale di accesso al comune di Acuto, dell'adeguamento funzionale e della messa in sicurezza dell'incrocio della strada provinciale con la strada statale 155 mediante la realizzazione di un raccordo con annessa area di sosta attrezzata per capolinea di autolinee pubbliche e private è concesso alla provincia di Frosinone un contributo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2003, 2004, 2005.
1. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 1, pari a 2,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004 e a 1 milione di euro per l'anno 2005, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2003-2005, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2003, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con
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1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
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