A)
B)
C)
da 9 mesi la prefettura di Potenza è senza prefetto a seguito dell'andata in pensione, nel dicembre 2001, del dottor Benedetto Fusco;
la questione era stata già sollevata all'attenzione del Governo, che, nella persona del sottosegretario D'Alì, si era impegnato a procedere in tempi rapidi alla nomina del nuovo Prefetto;
in data 20 settembre 2002 in occasione della visita ufficiale del vice presidente del Senato, Cesare Salvi, in sostituzione del Presidente Marcello Pera, per la inaugurazione dei nuovi uffici comunali della città di Potenza, l'assenza del Prefetto - attesa anche la momentanea indisponibilità del vice prefetto facente funzioni - è stata avvertita come ferita istituzionale e un danno all'immagine della città;
nonostante l'egregio lavoro svolto dal vicario facente funzioni e da tutta la struttura prefettizia si avverte la necessità sempre più urgente della nomina del nuovo prefetto in considerazione del ruolo che riveste, in una regione come la Basilicata, la città capoluogo;
il ruolo ricoperto dalla figura del Prefetto alla luce anche della riforma degli uffici territoriali di Governo sul territorio rende improcrastinabile la sua nomina;
il continuo rinvio e la mancata nomina evidenziano da parte di questo Governo una scarsa sensibilità istituzionale -:
quali siano i tempi entro i quali il Governo intende procedere alla nomina del nuovo Prefetto di Potenza.
(2-00469) «Molinari, Loiero, Boccia, Meduri».
il giorno 30 settembre 2002 hanno presentato, al comune di Monte Compatri - Ufficio protocollo, 20 con atti separati con firme autentiche le dimissioni da consigliere comunale con i numeri di protocollo 15321 il signor Franco Monti, prot. n. 15322 i consiglieri Bassani Fausto, onorevoli Bassani Armando, Carli Stefano, prot. n. 15323 il Consigliere Lavagnini Claudio;
inoltre, sempre in data 30 settembre 2002, è stata presentata al protocollo con il n. 15320 una nota di dimissioni in fotocopia (e quindi priva di qualsiasi valore giuridico) dei consiglieri Ponzo Roberto, Pappacena Giuseppe, Mattarelli Luigi e Quaranta Claudio;
il segretario comunale del comune in data 30 settembre 2002, con nota prot. n. 15354, rimetteva al sindaco le lettere prot. n. 15321, 15322, 15323 del 30 settembre 2002 di dimissione dei consiglieri comunali Monti Franco, Bassani Fausto, Bassani Armando, Carli Stefano, Lavagnini Claudio per l'eventuale surroga;
con la stessa nota il segretario comunale, comunicava inoltre, per opportuna conoscenza, che era pervenuta al protocollo con il n. 15320 del 30 settembre 2002 la lettera di dimissioni n. 4 consiglieri (Quaranta Claudio, Ponzo Roberto, Pappacena Giuseppe e Mattarelli Luigi) giuridicamente non ricevibili perché in fotocopia;
con nota prot. n. 15365 in data 30 settembre 2002, il segretario comunale comunicava al prefetto di Roma, le dimissioni presentate dai consiglieri sopra elencati, precisando che le dimissioni di Quaranta Claudio, Ponzo Roberto, Pappacena Giuseppe e Mattarelli Luigi, il cui testo, sottoscrizioni comprese, non erano in originale, ma in fotocopia;
con nota diretta, al segretario generale del comune, al sindaco del comune, al prefetto di Roma assunta al protocollo del comune con il n. 15399, in data 1o ottobre 2002, i consiglieri Quaranta Claudio, Ponzo Roberto, Pappacena Giuseppe e Mattarelli Luigi, confermavano le dimissioni presentate al protocollo del comune con il n. 15320 del 30 settembre 2002;
con nota prot. 15403, in data 1o ottobre 2002, il segretario comunale confermava al prefetto di Roma, il riscontro a sua richiesta, prot. n. 10907/3836/99GAB/AA.LL. che la lettera di dimissioni dei consiglieri Quaranta Claudio, Ponzo Roberto, Pappacena Giuseppe e Mattarelli Luigi, era stata presentata in fotocopia ed assunta dallo stesso in fotocopia;
il sindaco del Comune di Monte Compatri, in data 30 settembre 2002, convocava per il giorno 1o ottobre 2002, alle ore 14, in seduta straordinaria ed urgente, in prima convocazione, e per il giorno 2 ottobre 2002, alle ore 16, in seconda convocazione, il consiglio comunale, per procedere alle relative surroghe dei consiglieri comunali dimessisi signori Monti Franco, Bassani Fausto, Bassani Armando, Carli Stefano e Lavagnini Claudio, considerando come irricevibili quelle di Quaranta Claudio, Ponzo Roberto, Pappacena Giuseppe e Mattarelli Luigi, perché presentate in fotocopia;
il prefetto di Roma in data 1o ottobre 2002, prot. n. 10907/3836/99GAB/AA.LL., comunicava al sindaco del comune di Monte Compatri, al segretario comunale, di aver provveduto a decretare la sospensione del consiglio comunale, nelle more dell'applicazione del decreto presidenziale di scioglimento;
il decreto del prefetto, non poteva essere emesso, in quanto non ricorrevano i presupposti previsti dall'articolo 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sub b), che prevede la contestualità delle dimissioni, ovvero la presentazione anche con atto separato, purché «contemporaneamente presentato al protocollo dell'ente dalla metà più uno dei membri assegnati», ciò che non si è verificato nel caso di specie, come oltretutto relazionato al prefetto dallo stesso segretario comunale -:
se non ritiene necessario annullare il provvedimento prefettizio e conseguentemente non procedere agli ulteriori atti per lo scioglimento del consiglio comunale di Monte Compatri.
(2-00477) «Rugghia, Bettini, Deiana, Stramaccioni, Tidei, Leoni, Coluccini, Angioni, Mancini, Amici, Panattoni, Sedioli, Sciacca, Magnolfi, Innocenti, Rotundo, Ruzzante, D'Alema, Cazzaro, Pistone, Tolotti, Giacco, Gambini, Nieddu, Cialente, Lulli, Borrelli, Mariotti, Maran, Luongo, Adduce, Galeazzi, Marone, Abbondanzieri, Sandi».
in Molise sono state avanzate varie richieste volte all'ottenimento dell'autorizzazione per l'installazione di centrali turbogas con allocazione sia nel basso Molise (comune di Termoli, comune di Montenero di Bisaccia) sia nel territorio del comune di Venafro, ai sensi del decreto-legge 7 febbraio 2002, n. 7;
la procedura autorizzatoria è in fase avanzata avendo ottenuto alcuni pareri positivi da parte di enti locali e della regione che, nel mese di maggio 2002, nell'apposita conferenza di servizi, presso il ministero delle attività produttive, ha espresso, incredibilmente, ad avviso degli interpellanti, parere positivo sia per la valutazione di impatto ambientale sia sull'iniziativa stessa;
la provincia di Campobasso ha deliberato nuovamente in senso negativo alla installazione di tutte le centrali elettriche e turbogas nel territorio provinciale;
altri comuni (Larino, Campomarino, Guglionesi, San Martino in Pensilis) del basso Molise hanno espresso la propria contrarietà;
associazioni e cittadini stanno raccogliendo firme per esprimere la propria preoccupazione stante le profonde modifiche al sistema ambiente Molise (enormi quantitativi di acqua necessaria per il funzionamento delle centrali, notevoli quantitativi di immissione di fumi in zone di pianura, surriscaldamento dell'aria);
la presenza già di altri insediamenti rischiosi per la salute e l'integrità fisica dei cittadini molisani (centrali chimiche ad esempio) rende insopportabile ulteriori insediamenti oltretutto di tali dimensioni;
una centrale turbogas di dette dimensioni inciderebbe, infatti, nefastamente sul piccolo territorio della regione Molise per la propria vocazione ambientale e turistica, la presenza di più di una centrale significherebbe stravolgere irrimediabilmente i connotati della regione stessa;
la regione Molise, che non ha ancora il proprio piano energetico regionale, ha un deficit energetico minimo (118 Gwh) e la sola centrale in Termoli produrrebbe un quantitativo di energia oltre cinquanta volte superiore al quantitativo necessario per eliminare il deficit stesso;
il 9 ottobre 2002 gli enti territoriali locali interessati sono stati convocati per l'ultima conferenza di servizi per concludere l'intesa con la regione Molise e acquisire i pareri (non vincolanti) degli altri enti locali territoriali (provincia di Campobasso, comune di Termoli ed altri comuni) così come previsto dalla normativa vigente, che secondo gli interpellantilede l'autonomia costituzionalmente garantita alle regioni ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione -:
se i Ministri interrogati intendano sospendere le procedure volte al rilascio delle autorizzazioni per l'installazione di centrali turbogas per la produzione di energia elettrica nel Molise, in attesa dell'approvazione del piano energetico regionale e se ritengano comunque di non dare l'intesa per la realizzazione delle centrali per il bene della comunità molisana e della conservazione dello straordinario patrimonio ambientale del Molise, stante i pareri negativi espressi dalla provincia di Campobasso e dei comuni interessati.
(2-00472) «Ruta, Boccia».