Onorevoli Colleghi! - La Giunta riferisce su una richiesta di deliberazione avanzata in data 13 gennaio 2006 dal deputato Michele Saponara concernente un procedimento civile pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Monza.
Il procedimento trae origine da un atto di citazione sporto dal dottor Antonio Di Pietro a seguito di dichiarazioni - da questi ritenute offensive - riportate nell'articolo a firma di Giancarlo Perna, pubblicato dal quotidiano Il Giornale del 21 giugno 2004.
Per come risulta dalla citazione civile, l'onorevole Saponara avrebbe affermato, dopo una serie di domande e risposte relative all'onorevole Silvio Berlusconi, sotto l'occhiello «La sconfitta elettorale non scatenerà i magistrati. Prodi? È usato. E Di Pietro si gode l'amicizia di Occhetto nata a Tangentopoli»: «[...] il rapporto risale a Tangentopoli. Quando l'ex pubblico ministero archiviò la faccenda della tangente Enimont, un miliardo, versata a Botteghe Oscure. Contrariamente a Forlani e Craxi, Occhetto non ebbe conseguenze. L'alleanza nasce lì. Così come l'amicizia con Prodi, che nominò ministro Di Pietro, nasce dal tempestoso interrogatorio del boiardo, agosto 1992, seguito da archiviazione. [...] abbiamo sotto gli occhi un altro caso di commistione tra politica e giustizia: l'elezione del nuovo sindaco di sinistra di Bari, il magistrato Michele Emiliano. Costui solo di recente ha archiviato l'inchiesta Arcobaleno (aiuti all'Albania), in cui era coinvolto Massimo D'Alema. Ed è stato candidato. Pure qui, si può pensare a un premio».
La Giunta ha esaminato il caso nella seduta del 24 gennaio e del 1o febbraio 2006.
È apparso che l'episodio si inserisce in un contesto di critica politica operata dal deputato interessato sull'opera del dottor Di Pietro, nell'ambito dell'inchiesta «Tangentopoli», in cui, con specifico riferimento alla posizione di taluni indagati vi fu, come ampiamente riportato dagli organi di stampa, un trattamento discriminatorio rispetto a quello tenuto con molti altri inquisiti, attinti da provvedimenti, restrittivi della libertà personale. Comunque la Giunta ha rilevato come in altre analoghe occasioni le forti espressioni usate da altri deputati nei confronti dell'operato del dottor Di Pietro e della sua attività giudiziaria, hanno rappresentato attività divulgativa connessa alla funzione parlamentare di aspra critica nei riguardi dell'operato di alcuni magistrati e del cattivo uso della custodia cautelare, tema sul quale l'Assemblea spesso si è trovata a discutere. Si vedano, per esempio, la seduta del 6 aprile 2000, in cui proprio l'onorevole Saponara è intervenuto criticando l'operato del dottor Di Pietro (definito «damerino») e - in precedenza - il suo intervento sulla richiesta di arresto dell'onorevole Previti (il 19 gennaio 1998).
A questo si aggiunga che l'onorevole Saponara ha presentato l'interrogazione n. 4-05806 - XIII legislatura, concernente la procura di Milano.
Sebbene in taluni passaggi - a parere di alcuni componenti - l'onorevole Saponara è apparso in questo caso eccessivamente perentorio e dunque impreciso, non è discutibile il nesso delle dichiarazioni con la funzione parlamentare.
Per questi motivi la Giunta, all'unanimità, propone all'Assemblea di deliberare nel senso che i fatti oggetto del procedimento concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni.
Sergio COLA, relatore.
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