Mercoledì 15 marzo 2006. - Presidenza del presidente Gustavo SELVA. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli Affari esteri, Margherita Boniver.
La seduta comincia alle 14.
Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per il 2006 relativo a contributi da erogare a enti, istituti, associazioni e altri organismi.
Atto n. 635.
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.
Gustavo SELVA, presidente e relatore, desidera preliminarmente ringraziare tutti i membri della Commissione per la partecipazione ed il lavoro svolto nell'arco della legislatura, precisando di volersi scusare se l'impegno profuso nella sua presidenza talvolta si è risolto non intenzionalmente in occasioni di serrato confronto. Ringrazia inoltre gli Uffici per la collaborazione e l'assistenza fornite al presidente ed alla Commissione.
Illustrando quindi lo schema di decreto in esame, volto a ripartire lo stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per il 2006 relativo a contributi da erogare a enti, istituti, associazioni e altri organismi, ricorda che esso è sottoposto a parere parlamentare ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria per il 2002), che disciplina i finanziamenti ad alcuni degli enti e associazioni cui contribuisce il Ministero degli Affari esteri.
Lo schema di decreto in esame costituisce la quinta applicazione in ordine di tempo delle previsioni del citato comma 2 dell'articolo 32, che dispone che i contributi a favore degli enti e associazioni di cui alla Tabella 1 allegata alla legge finanziaria per il 2002 di interesse di ogni Ministero vengano raggruppati in un'unica unità previsionale di base (UPB) del relativo stato di previsione. La ripartizione dei contributi viene affidata a decreti ministeriali, da adottarsi di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari entro il 31 gennaio di ogni anno. Ai sensi del successivo comma 3 del citato articolo 32, la quantificazione annuale
dell'UPB che ogni Ministero attribuisce al finanziamento di enti e associazioni avviene nella Tabella C della legge finanziaria (per il Ministero degli Affari esteri a carico del cap. 1163).
Dalla relazione che accompagna lo schema di decreto per il 2006 risulta una certa eterogeneità degli enti destinatari dei finanziamenti: mentre gli enti a carattere internazionalistico agiscono in regime di diritto privato, ovvero nella forma di o.n.l.u.s., e compiono studi e attività di formazione su temi di carattere internazionale, la Società «Dante Alighieri» è un ente morale costituito allo scopo di diffondere in tutto il mondo la lingua e la cultura italiana. D'altra parte l'UNIDROIT (Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato) è un organismo internazionale con sede a Roma, mentre il Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico - con sede a Trieste - è un ente scolastico aperto a studenti di tutto il mondo. Infine l'Is.I.A.O. (Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente) è un ente di diritto pubblico totalmente finanziato dallo Stato.
La relazione del Governo ricorda inoltre che per il triennio 2004-2006 l'elenco degli enti internazionalistici da finanziare, nonché l'importo annuale a favore di ciascun ente, sono determinati dal decreto del Ministro degli Affari esteri n. 2565 del 10 agosto 2004, con il quale è stata operata la revisione triennale della tabella prevista dall'articolo 1 della legge n. 948 del 1982.
Tuttavia tanto per gli enti a carattere internazionalistico quanto per gli altri enti per il 2006 si presenta - sulla base delle direttive sul controllo e la razionalizzazione della spesa pubblica - una ulteriore riduzione rispetto all'anno precedente: infatti, mentre la legge finanziaria per il 2005 indicava per l'anno di riferimento un importo delle risorse da ripartire pari a 6.619.000 euro, la tabella C della legge finanziaria per il 2006 (legge n. 266 del 2005) ha rideterminato in 6.076.000 euro l'importo della dotazione 2006, relativa a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi di competenza del Ministero degli Affari esteri. La riduzione, di 543.000 euro rispetto allo stanziamento previsto dalla legge finanziaria per il 2005, corrisponde ad una variazione negativa dell'8,2 per cento.
La relazione fa presente tuttavia che la riduzione non ha inciso sui bilanci dei singoli enti o associazioni, poiché in ragione della legge 21 luglio 2005, n. 146 («Concessione di un contributo al Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico, con sede in Duino»), il contributo a tale Collegio è stato fissato nella misura di 2.400.000 euro annui a decorrere dal 2005, sottraendo dunque l'ente in questione alla disciplina dettata dall'articolo 32 della legge n. 448 del 2001 in precedenza richiamato, e quindi alla partecipazione alla ripartizione dei fondi assegnati. Il risultato è che, a fronte della riduzione complessiva di fondi a carico del cap. 1163, i singoli enti diversi dagli enti internazionalistici registrano un aumento dei rispettivi finanziamenti per il 2006. Ai singoli enti internazionalistici è invece confermato per il 2006 il contributo loro riconosciuto nel 2005 ma viene incrementato il fondo relativo ai contributi «a progetto».
Illustra quindi nel dettaglio i contributi assegnati ad ogni singolo ente, facendo rilevare che il quasi raddoppio dei contributi straordinari su progetti corrisponde, come ricorda la relazione allo schema di decreto, ad una delle indicazioni contenute nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sugli enti finanziati dal Ministero degli Affari esteri, condotta da luglio 2002 a marzo 2003 presso il Comitato permanente sugli enti internazionalistici costituito all'interno della Commissione. Tale indirizzo era stato invece disatteso nel 2004 e nel 2005, quando le riduzioni nei fondi avevano intaccato maggiormente proprio i contributi su progetti.
In conclusione, propone alla Commissione di esprimere un parere favorevole.
Il sottosegretario Margherita BONIVER, sottolineata l'urgenza e l'opportunità di emanare lo schema di decreto in titolo, raccomanda l'espressione di un parere favorevole.
Sergio MATTARELLA (MARGH-U) manifesta la propria simpatia e il ringraziamento per l'impegno profuso dal Presidente nell'attività della Commissione.
In merito allo schema di decreto in esame, esprime delle riserve sulla presenza di alcuni enti nell'elenco dei destinatari dei contributi previsti dal Ministero degli Affari esteri. In particolare si domanda se enti come la Fondazione Rosselli, la Fondazione Craxi o la Fondazione Liberal svolgano effettivamente un'attività di natura internazionalistica, e se sia opportuno finanziare la sezione italiana dell'Aspen Institute, organismo straniero cui non difettano certamente cospicui mezzi finanziari.
Pertanto, pur non mostrandosi contrario all'emanazione dello schema di decreto in titolo, ma non condividendo la ripartizione dei finanziamenti in esso previsti, preannuncia la propria astensione.
Umberto RANIERI (DS-U) sottolinea l'esigenza di approfondire l'effettiva attività svolta da alcuni degli enti destinatari dei contributi di cui allo schema di decreto in esame, esigenza che non è stata adeguatamente soddisfatta nemmeno dallo svolgimento dell'indagine conoscitiva condotta in seno all'apposito Comitato permanente della Commissione.
Manifesta quindi la propria perplessità sull'opportunità di includere nella lista dei contributi da erogare alcuni enti, quali le Fondazioni Rosselli e Craxi o il Centro italiano per gli studi in Medio Oriente, ritenendo che sarebbe stato più opportuno verificare se alle somme erogate corrispondano effettivamente significative iniziative di interesse internazionalistico.
Per tali ragioni, preannuncia la propria astensione.
Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN) riterrebbe utile conoscere ed approfondire non soltanto l'attività svolta dagli enti destinatari dei contributi di cui allo schema di decreto in esame, ma anche riflettere sui criteri di gestione delle risorse da parte di alcuni di essi, che presentano dei disavanzi di bilancio.
Fa poi presente che l'entità dei contributi che il Ministero degli affari esteri dovrebbe erogare a favore di questi organismi è in generale molto limitata rispetto al complesso delle risorse di cui tali enti dispongono per lo svolgimento della propria attività, come si evince da uno sguardo ai bilanci di questi organismi che evidenziano un'incidenza della contribuzione da parte del Ministero nell'ordine di un 3 o 4 per cento al massimo delle entrate totali.
Pertanto, una volta chiarito che non è l'entità - esigua - dei contributi previsti a destare perplessità, è dell'idea che sarebbe invece da chiedersi perché il Ministero degli affari esteri, data la ristrettezza delle risorse di cui attualmente dispone, non abbia deciso di destinare questi fondi a settori che ne avrebbero maggiormente bisogno, come ad esempio quello della cooperazione allo sviluppo.
Ribadendo perciò che sarebbe stata particolarmente opportuna, a suo giudizio, una riflessione più approfondita sui criteri di gestione dei bilanci degli enti di cui allo schema di decreto in esame, conferma tuttavia che l'entità dei contributi disposti dal Ministero a favore di questi enti non è tale da generare una contrarietà ai contenuti dello stesso schema di decreto in esame.
Preannuncia pertanto il proprio voto favorevole.
Alberto MICHELINI (FI) conviene con il deputato Landi di Chiavenna che le cifre disposte dal Ministero degli Affari esteri a favore degli enti inclusi nel decreto in esame sono molto modeste. Valuta positivamente la previsione di contributi straordinari destinati al finanziamento di progetti a carattere internazionalistico. Preannuncia pertanto il proprio voto favorevole.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.30.