Mercoledì 15 febbraio 2006. - Presidenza del vicepresidente Guglielmo ROSITANI.
La seduta comincia alle 14.10.
Relazione concernente l'individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per l'università e la ricerca e del Fondo per l'edilizia universitaria, per l'anno 2006.
Atto n. 616.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame.
Ernesto MAGGI (AN), relatore, sottolinea preliminarmente che l'articolo 46 della legge finanziaria 2002 ha disposto l'istituzione, nello stato di previsione di ciascun Ministero, di un fondo per gli investimenti per ogni comparto omogeneo di spesa. In particolare, il comma 4 del citato articolo 46 ha stabilito che in apposito allegato al disegno di legge finanziaria siano analiticamente evidenziate le autorizzazioni di spesa e gli stanziamenti che confluiscono in ciascuno dei fondi per gli investimenti da istituire nei singoli stati di previsione. Inoltre, per quanto concerne la procedura di ripartizione dei fondi per gli investimenti, il comma 5 del medesimo articolo ha disposto che i ministri competenti presentino annualmente al Parlamento, per l'acquisizione del parere da parte delle competenti Commissioni, una relazione nella quale siano individuate le destinazioni delle disponibilità di ciascun fondo.
In attuazione delle predette disposizioni, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha formulato la richiesta di parere parlamentare sulla relazione in esame, che concerne i due fondi unici istituiti presso tale Ministero, quello dell'università e della ricerca (cap. 7302) e quello dell'edilizia universitaria (cap. 7304), i cui importi complessivi sono pari rispettivamente a 179.175.915 euro e a 100.000.000 di euro.
Per quanto riguarda il primo fondo unico (quello dell'università e della ricerca), si prospetta la seguente ripartizione: 10.329.138 euro per gli interventi volti alla diffusione della cultura scientifica, di cui alla legge n. 113 del 1991, come modificata dalla legge n. 6 del 2000, 46.000.000 di euro al Fondo investimenti per la ricerca
di base (FIRB) e 122.846.777 euro ai cosiddetti PRIN (progetti universitari di ricerca di rilevante interesse nazionale).
Rileva quindi che la stessa nota di accompagnamento alla relazione non manca di manifestare le preoccupazioni del Ministero per la riduzione degli stanziamenti destinati alla ricerca di base, pari a 56 milioni di euro rispetto all'anno precedente; di contro, i PRIN registrano un potenziamento del finanziamento rispetto all'anno precedente, per una cifra pari a 23,5 milioni di euro, nella considerazione dell'importanza di questo strumento di intervento per lo sviluppo della ricerca universitaria.
Per quanto riguarda gli interventi per la diffusione della cultura scientifica, l'importo di 10,3 milioni è rimasto invariato rispetto all'anno precedente.
Esprime quindi apprezzamento per la volontà di insistere sulle procedure di assegnazione alle università con criteri basati sulla trasparenza e la pubblicità, così come avviene dal 1997; auspica, tuttavia, che anche all'interno delle università la assegnazione non avvenga «a pioggia», ma in maniera mirata in relazione all'effettivo svolgimento di attività di ricerca.
Per quanto concerne il fondo dell'edilizia universitaria, sottolinea che si deve registrare una riduzione pari a 54,3 milioni di euro rispetto allo scorso anno, pur nella consapevolezza dell'esigenza di interventi significativi anche in riferimento agli arredamenti e alle attrezzature occorrenti proprio a seguito delle incisive riforme che nel corso degli ultimi anni hanno interessato tutto il sistema universitario (istituzione di nuove università, interventi di decongestionamento degli atenei più affollati, innovazione didattica, eccetera).
Rileva quindi che non si dice nulla di nuovo se si sottolinea la modesta entità dei finanziamenti previsti, tenuto conto delle esigenze edilizie delle istituzioni universitarie, ma ritiene che debba essere riconosciuto altresì che, da parte del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Letizia Moratti, c'è stato tutto l'impegno possibile in seno al Consiglio dei ministri perché gli stanziamenti fossero più cospicui. A suo avviso, se non è stato possibile fare di più, ciò deve essere imputato alla congiuntura economica non favorevole.
Ritenendo, pertanto, che il Ministero abbia proceduto a una corretta ripartizione dei fondi disponibili, propone di esprimere parere favorevole sulla relazione in titolo.
Walter TOCCI (DS-U) ritiene che, prima di procedere alla votazione relativa al provvedimento in esame, il Governo dovrebbe fornire alcuni chiarimenti. In primo luogo, segnala l'esigenza di acquisire maggiori elementi informativi in ordine agli interventi realizzati con le risorse destinate alla diffusione della cultura scientifica ai sensi della legge n. 6 del 2000, ricordando che la medesima legge prevede la presentazione al Parlamento di una apposita relazione. Ritiene che ai fini della valutazione della congruità delle risorse destinate a questa voce di spesa sia necessario conoscere preliminarmente l'utilizzo fatto di quelle assegnate negli anni passati.
In secondo luogo, rileva l'assenza di qualsiasi finanziamento destinato alla prosecuzione del programma di ricerca in Antartide. Nel ricordare che tale programma è tuttora operativo, sottolinea che l'azzeramento delle risorse destinate a tale finalità, oltre ad esporre l'Italia al rischio di non poter adempiere agli obblighi internazionali assunti, costituisce a suo avviso un pericolo anche per gli scienziati e l'altro personale che opera in loco. Ritiene che un intervento di rifinanziamento della missione in Antartide sia assolutamente urgente e necessario, ricordando peraltro che la Commissione, in occasione dell'esame dell'ultima legge finanziaria, ha approvato all'unanimità un emendamento in tal senso, che purtroppo non ha trovato seguito nel testo successivamente licenziato dalla Commissione bilancio e, soprattutto, nel «maxi-emendamento» su cui il Governo ha posto la fiducia. Ritiene opportuno sottolineare anche in questa sede, d'altra parte, che quel maxi-emendamento,
poi divenuto legge, ha previsto una molteplicità di interventi di spesa per finalità che appaiono spesso inutili o meramente clientelari, e ha invece del tutto trascurato interventi ben più importanti, come appunto quello in oggetto per la ricerca in Antartide.
Infine, desidera soffermarsi sulla grave riduzione delle risorse destinate al FIRB, che è stato più che dimezzato. Nel dare atto al relatore dell'onestà intellettuale con cui ha riconosciuto i «tagli» effettuati dal Governo su questo fondo, ritiene peraltro che non si possa fare a meno di sottolineare come questa realtà contrasti fortemente con il quadro «fantasmagorico» tratteggiato dal Ministro Moratti, nei suoi interventi pubblici, in ordine all'azione del Governo nel campo della ricerca. Ricorda infatti che il Ministro ha più volte affermato che i fondi per la ricerca sono cresciuti significativamente, giungendo a sostenere che il nostro Paese è ormai in linea con gli altri paesi europei: ma, se vi è questa grande abbondanza di risorse, ritiene che sarebbe sicuramente possibile intervenire fin da questo provvedimento per destinarne almeno una parte al FIRB, che costituisce evidentemente uno dei più importanti strumenti per lo sviluppo della ricerca in Italia.
Guglielmo ROSITANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.25.
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
Schema di decreto legislativo recante correzioni e integrazioni al Codice di beni culturali e del paesaggio, in relazione ai beni culturali.
Atto n. 594.
Schema di decreto ministeriale recante approvazione dello statuto della Fondazione Ordine Mauriziano.
Atto n. 607.
Schema di decreto ministeriale recante definizione delle classi di laurea.
Atto n. 617.
Schema di decreto ministeriale recante definizione delle classi di laurea magistrale.
Atto n. 618.
Schema di decreto ministeriale recante definizione delle classi delle lauree magistrali sanitarie.
Atto n. 619.
Schema di decreto legislativo recante riordino della disciplina concernente il reclutamento dei professori universitari.
Atto n. 622.