Commissioni Riunite XI e XII - Resoconto di mercoledì 8 febbraio 2006


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 8 febbraio 2006. - Presidenza del presidente della XI Commissione, Domenico BENEDETTI VALENTINI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per la salute Domenico Di Virgilio e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Alberto Brambilla.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo sulla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro.
Atto n. 592.
(Seguito esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame, rinviato nella seduta del 1o febbraio 2006.

Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, avverte che è stato trasmesso il parere espresso dalla Conferenza unificata Stato-regioni.

Riccardo TAMBURRO (FI), relatore per la XII Commissione, illustra la proposta di parere predisposta concordemente dai relatori (vedi allegato), riservandosi di apportarvi, d'intesa con il relatore per la XI Commissione, eventuali modificazioni, in base agli esiti del dibattito.

Roberto GUERZONI (DS-U) osserva che lo schema di decreto legislativo in esame affronta importanti materie e dovrebbe essere quindi attentamente valutato, anche procedendo alle consuete audizioni dei rappresentanti delle parti sociali.
Evidenzia quindi come il recepimento della direttiva 2002/18/CE non possa comportare l'abrogazione di normative nazionali e regionali - ad esempio quelle adottate dalle regioni Lombardia e Veneto - che garantiscano uno standard di protezione dei lavoratori più elevato rispetto alla disciplina comunitaria. Osserva quindi che l'articolo 3, capoverso 59-quater, comma 1 dello schema di decreto legislativo in titolo prevede che la richiesta di informazioni finalizzate ad individuare la presenza di amianto sia rivolta esclusivamente


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ai proprietari degli immobili, mentre tra i destinatari di tale attività ricognitiva dovrebbero essere ricompresi anche i titolari di pregresse attività industriali di lavorazione di amianto, che spesso hanno ceduto la proprietà sulle aree in questione a terzi. Sempre con riferimento al capoverso 59-quater, sarebbe necessario prevedere un apposito onere informativo a carico del datore di lavoro che svolga attività di bonifica sulle aree contaminate, rivolto al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Riguardo al capoverso 59-quinquies, comma 1, andrebbero inseriti appositi riferimenti all'attività di sorveglianza della ASL, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nonché ai registri previsti dalle vigenti normative. La disposizione contenuta al comma 2 del sopracitato capoverso 59-quinquies si riferisce alle esposizioni sporadiche e di debole intensità, non tenendo tuttavia conto della circostanza che spesso le malattie tumorali derivanti dall'amianto insorgono anche a seguito di un'esposizione ridotta alla sostanza tossica in questione. Le misure igieniche di cui al capoverso 59-octies andrebbero integrate con l'obbligo per i lavoratori addetti all'attività di bonifica di effettuare la doccia prima della consumazione dei pasti, nonché col divieto per gli stessi di indossare gli indumenti utilizzati per il lavoro durante le predette pause pranzo.
Al capoverso 59-novies sarebbe opportuno introdurre l'obbligo per il datore di lavoro di informare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, relativamente ai campionamenti effettuati. Al comma 1 del capoverso 59-decies andrebbe sostituito il riferimento alle otto ore di lavoro con la dizione «turno lavorativo», più congrua e più precisa. Occorrerebbe inoltre coinvolgere nell'ambito delle attività previste nel sopracitato capoverso 59-decies anche il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nonché i rappresentanti sindacali. Nell'ambito delle disposizioni contenute ai capoversi 59-terdecies e 59-quaterdecies occorrerebbe valorizzare il ruolo della ASL, mentre al capoverso 59-quindecies sarebbe necessario inserire un apposito riferimento al registro dei lavoratori esposti all'amianto. Tale registro risulta indispensabile, in quanto l'insorgenza dei tumori a seguito dell'esposizione alla sostanza tossica in questione varia a seconda delle condizioni soggettive. In via meramente esemplificativa, osserva infatti che qualora il soggetto esposto sia anche fumatore, il rischio di contrarre il mesotelioma aumenta notevolmente.
Invita quindi i relatori a tenere conto di tali osservazioni nella formulazione della loro proposta di parere, riservandosi la presentazione di una proposta di parere alternativo.

Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, propone di inserire nel parere delle Commissioni, in relazione alla parte del provvedimento relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro, una osservazione in base alla quale, per garantire la più accurata tutela di tutte le parti interessate, si raccomandi di prendere sempre in esame i dati scientifici disponibili a livello internazionali più aggiornati, e relativi alle diverse tipologie di silicati fibrosi.

Benito SAVO (FI), relatore per la XI Commissione, dichiara la propria disponibilità a valutare le richieste dell'opposizione, oltre che del presidente della XI Commissione, sottolineando comunque l'esigenza di esprimere il parere delle Commissioni tempestivamente; rileva pertanto come, essendo urgente l'espressione del parere, sarebbe stato opportuno che l'opposizione esprimesse i propri rilievi sin dalla passata seduta. Rileva quindi che, in base alle osservazioni del deputato Guerzoni, vi dovrebbe essere una costante partecipazione delle rappresentanze sindacali, che però non sempre possono essere presenti anche in piccole aziende. Quanto alle funzioni svolte dalle ASL, ritiene opportuno prevedere una periodicità delle visite e degli accertamenti volti a controllare lo stato di salute dei lavoratori e ad esprimere il giudizio di idoneità alla mansione


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specifica. Rileva infine come non vi siano certezze scientifiche acquisite relativamente al collegamento diretto tra una più lunga esposizione all'amianto e un maggiore rischio di insorgenza di tumori.

Elena Emma CORDONI (DS-U) evidenzia come la materia relativa ai rischi dei lavoratori derivanti dall'esposizione all'amianto sia estremamente delicata ed abbia dato luogo ad un ampio contenzioso, rispetto al quale peraltro non si può fare riferimento a certezze scientifiche. Evidenzia quindi l'opportunità di ulteriori approfondimenti sul provvedimento in esame, considerato che il termine per l'espressione del parere delle Commissione scade il 1o marzo e che il parere potrà essere espresso anche dopo lo scioglimento delle Camere.

Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, invita i relatori a valutare le richieste dell'opposizione nella definizione della loro proposta di parere. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.