Mercoledì 8 febbraio 2006.
Audizione dei rappresentanti della Ragioneria generale dello Stato nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici (atto n. 589).
L'audizione informale è stata svolta dalle 8.55 alle 9.35.
Mercoledì 8 febbraio 2006. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora e per i beni e le attività culturali Nicola Bono.
La seduta comincia alle 9.35.
Beni culturali e ambientali posti sotto la tutela dell'UNESCO.
C. 5614, approvata dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Parere su emendamenti).
La Commissione inizia l'esame.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, avverte che la Commissione di merito ha trasmesso, in data 7 febbraio 2006, la nuova formulazione dell'emendamento 4.51 del Relatore riferito al progetto di legge n. 5614. Ricorda che sull'emendamento 4.51 la Commissione bilancio ha espresso, nella seduta del 7 febbraio 2006, un parere contrario, in quanto l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero per i beni e le attività culturali non presenta per l'anno 2007 la disponibilità necessaria all'onere indicato dall'emendamento. Rileva che la nuova formulazione dell'emendamento ridetermina l'onere per l'anno 2007 derivante dall'applicazione del comma 1, lettera b), dell'articolo 4 in 300.000 euro, ponendo lo stesso a carico dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'istruzione. Al riguardo, osserva che l'accantonamento indicato presenta la necessaria disponibilità.
Il sottosegretario Nicola BONO conviene con le valutazioni del relatore. Osserva peraltro che le disposizioni del provvedimento hanno potenzialmente effetti virtuosi in quanto disciplinano le modalità di gestione dei siti italiani dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, prevedendo, al riguardo, la predisposizione dei piani di settore richiesti dall'organizzazione.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sull'emendamento 4.51 (seconda versione),
esprime
La Commissione approva la proposta di parere.
Disposizioni concernenti iniziative volte a favorire lo sviluppo della cultura della pace.
C. 6310, approvata dalla VII Commissione del Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il provvedimento, già approvato in sede deliberante dalla VII Commissione del Senato, reca alcune disposizioni concernenti iniziative a favore dello sviluppo della cultura della pace. In particolare, è conferito alla città di Rovereto il titolo della città della pace; conseguentemente, la stessa città, in collaborazione con la fondazione «Opera campana dei caduti» con l'associazione «Museo storico della guerra» e la Provincia autonoma di Trento, è autorizzata a istituire un premio internazionale della pace; a organizzare periodicamente una conferenza internazionale delle culture e delle religioni nel mondo e a organizzare periodicamente un grande evento culturale o sportivo che coinvolga tutti i popoli del mondo. La previsione di tali iniziative è comunque formulata in termini di facoltà e non di obbligo. Per quanto concerne i profili che investono la competenza della Commissione bilancio, osserva che il testo del comma 2 dell'articolo 1 rimette sostanzialmente alla scelta discrezionale delle amministrazioni eventualmente interessate la decisione di assumere le iniziative genericamente richiamate. Rileva che deve pertanto presumersi, sebbene il testo non rechi un'esplicita clausola di salvaguardia, che le stesse amministrazioni possano assumere tali iniziative a valere delle eventuali risorse finanziarie già disponibili. Un'esplicita clausola di invarianza è invece prevista al
comma 4 dell'articolo 1 il quale autorizza la fondazione «Opera campana dei caduti» a istituire «l'Istituto di scienze per la pace», con lo scopo di provvedere allo sviluppo e agli studi storiografici, filosofici, teologici propri della cultura della pace. Il testo prevede che l'istituzione debba avvenire senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il successivo comma 5 stabilisce che all'Istituto possano concorrere la Provincia autonoma di Trento, il comune di Rovereto e altri enti pubblici. Anche in questo caso il testo rimette alla decisione discrezionale degli enti stessi l'eventuale concorso, non prospettando alcun vincolo di legge al riguardo. Sulle disposizioni richiamate si è pronunciata, nel corso dell'esame in prima lettura al Senato, la Commissione bilancio di quel ramo del Parlamento. La Commissione ha tra l'altro richiesto, con una condizione espressa ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, che fosse precisato, al comma 4, che la creazione dell'Istituto di scienze per la pace debba avvenire senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Anche la formulazione dei restanti commi richiamati in precedenza recepisce i contenuti di parere espressi ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione dalla Commissione bilancio del Senato. Rileva pertanto che il testo non sembra suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Occorre pertanto riflettere in ordine all'opportunità di integrare il testo stabilendo che alle iniziative di cui al comma 2 possa farsi fronte nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, analogamente a quanto previsto in precedenti casi analoghi. Allo stesso modo, occorre valutare se la clausola di invarianza di cui al comma 4 non possa essere integrata facendo riferimento anche al funzionamento dell'Istituto di scienze per la pace e non soltanto alla sua istituzione. Chiede su tali aspetti l'avviso del Governo.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA rileva che il provvedimento non presenta profili problematici di carattere finanziario.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
con le seguenti osservazioni:
a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di inserire, al comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole: "soggetti pubblici e privati," le seguenti: "nell'ambito delle risorse umane, finanziare e strumentali già disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,";
b) valuti la Commissione di merito l'opportunità di sopprimere, al comma 4 le parole: "senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica" e, conseguentemente, di inserire alla fine del medesimo comma, il seguente periodo: "All'istituzione e al funzionamento dell'Istituto si provvede nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica"».
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica della Convenzione e dei Protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale.
C. 6230 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla II e alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, chiede al rappresentante del Governo di chiarire con quali risorse si possa far fronte all'attuazione delle disposizioni del provvedimento, tenuto conto del carattere presumibilmente oneroso di tali attività.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA rileva che l'attuazione del provvedimento non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto ad essa si potrà fare fronte con gli ordinari stanziamenti di bilancio.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, per cui l'attuazione del provvedimento non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
esprime
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo Italia-Cina per la cooperazione scientifica e tecnologica.
C. 5584 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, rileva che, per quanto concerne i profili finanziari del provvedimenti, appare necessario, in ordine alle disposizioni dell'articolo IV dell'Accordo, non considerato dalla relazione tecnica, che il Governo chiarisca con quali risorse si intenda far fronte alle spese per l'attuazione dell'Accordo - la cui ripartizione è rimandata ai programmi di cooperazione successivamente concordati tra le Parti - nel caso in cui le stesse dovessero comportare nuovi oneri a carico della finanza pubblica, ad esempio a seguito delle collaborazioni dirette tra Ministeri e tra governi locali, che la norma dispone debbano essere incoraggiati. Tale chiarimento appare tanto più opportuno in considerazione del fatto che, come ricordato, la relazione illustrativa asserisce che le «collaborazioni dirette fra istituzioni dei due Paesi sono regolate da apposite convenzioni», convenzioni che non sono riscontrabili nel testo della norma. Ricorda inoltre che il medesimo articolo IV, dettando disposizioni circa le intese specifiche - che rappresentano una forma di attuazione dell'Accordo ulteriore rispetto alle collaborazioni dirette - precisa che le stesse dovranno coprire, tra gli altri, anche gli aspetti finanziari. In merito all'articolo V, anch'esso non considerato dalla relazione tecnica, che dispone venga incoraggiata la partecipazione di organizzazioni scientifiche e di ricerca, di scienziati e di specialisti all'esecuzione di programmi internazionali, appare opportuno che il Governo confermi che tale attività non comporti oneri a carico della finanza pubblica. Riguardo all'articolo VI, osserva che la relazione tecnica non considera gli oneri connessi alla eventuale costituzione delle sottocommissioni - che riferiscono alla Commissione mista gli esiti delle loro attività - previste dalla norma e che, se costituite, ai sensi del medesimo articolo VI si devono incontrare «almeno ogni due anni in Italia e in Cina». Sul punto chiede di acquisire un chiarimento da parte del Governo. In ordine all'articolo VII, appare necessario acquisire più puntuali indicazioni da parte del Governo circa l'effettiva neutralità finanziaria delle disposizioni di agevolazione fiscale ivi previste. Ricorda poi che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica autorizza la spesa di 402.750 euro per l'anno 2005, di euro 393.530 per l'anno 2006 e di euro 402.720 annui a decorrere dall'anno
2007. Al relativo onere si provvede a valere sul Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri per il triennio 2005-2007. Al riguardo, osserva che l'accantonamento del quale si prevede l'utilizzo reca le necessarie disponibilità. Rileva, tuttavia, che la decorrenza degli oneri a partire dall'anno 2005, vale a dire da un esercizio finanziario concluso, non appare pienamente coerente con la natura degli oneri i quali si determineranno soltanto successivamente alla ratifica dell'Accordo. Ne conseguirebbe, quindi, l'opportunità di aggiornare l'autorizzazione e la relativa clausola di copertura al triennio finanziario in corso; ciò nonostante, in quanto adottato in attuazione di obblighi internazionali, il provvedimento risulta inserito nell'elenco degli accantonamenti slittati ai sensi dell'articolo 11-bis, comma 5 della legge n. 468 del 1978. Va inoltre considerato che il provvedimento è già stato approvato in prima lettura al Senato. Conseguentemente, come avvenuto in numerosi casi analoghi in precedenza, potrebbe mantenersi la clausola di copertura nel presupposto che gli oneri relativi agli esercizi finanziari successivi a quello in corso si intendano riferiti a valere sui Fondi speciali relativi al triennio finanziario 2006-2008. Segnala infine che, al fine di evitare un disallineamento temporale tra l'emersione degli oneri e la relativa copertura, appare necessario che il Governo confermi che la prima riunione della Commissione mista di cui all'articolo VI dell'Accordo, non avvenga in Cina prima dell'anno 2007.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA conferma che il provvedimento non appare presentare profili problematici di carattere finanziario, conviene con le considerazioni svolte dal relatore in ordine alla clausola di copertura e conferma infine che la prima riunione della Commissione mista di cui all'articolo VI dell'Accordo non avverrà in Cina prima dell'anno 2007.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
nel presupposto che gli oneri relativi all'esercizio finanziario 2006 e ai successivi esercizi si intendano imputati al fondo speciale di parte corrente relativo al triennio 2006-2008 e che la prima riunione in Cina della Commissione mista di cui all'articolo VI dell'Accordo non avvenga prima dell'anno 2007».
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra CE e i suoi Stati membri-Repubbliche di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama.
C. 6239 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, rileva che il provvedimento non appare presentare profili problematici di carattere finanziario. Formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con la proposta di parere.
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra la CE e i suoi Stati membri-Comunità andina e i suoi Paesi membri.
C. 6240 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, rileva che il provvedimento non appare presentare profili problematici di carattere finanziario. Formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con la proposta di parere.
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo Italia-Israele in materia di cooperazione nel campo della sicurezza delle reti.
C. 6285 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, osserva, per quanto concerne l'articolo 10, che quanto affermato dalla relazione tecnica non trova riscontro nel disposto normativo né dell'Accordo in esame né della legge di ratifica. Al riguardo chiede di acquisire l'avviso del Governo. Ricorda poi che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica autorizza la spesa di 5.005 euro annui ad anni alterni a decorrere dall'anno 2006. Al relativo onere si provvede a valere sul Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri per il triennio 2006-2008. Al riguardo, osserva che l'accantonamento del quale si prevede l'utilizzo reca le necessarie disponibilità. Appare tuttavia opportuno acquisire la conferma da parte del Governo circa il fatto che la prima riunione del gruppo di lavoro congiunto di cui all'articolo 4 dell'Accordo a Tel Aviv non avrà luogo nell'anno 2007.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA conferma che la prima riunione del gruppo di lavoro congiunto di cui all'articolo 4 dell'Accordo si terrà a Tel Aviv non avrà luogo nell'anno 2007.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
nel presupposto che la prima riunione in Israele del Gruppo di lavoro congiunto di cui all'articolo 4 non avrà luogo nell'anno 2007».
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo Italia-Cile sulla coproduzione cinematografica.
C. 6311 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, ricorda che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica autorizza la spesa di 26.710 euro annui ogni quattro anni a decorrere dall'anno 2007. Al relativo onere si provvede a valere sul Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri per il triennio 2006-2008. Risulta pertanto aggiornata la clausola di copertura al triennio finanziario 2006-2008 con il parere della Commissione Bilancio del Senato. Al riguardo, osserva che l'accantonamento del quale si prevede l'utilizzo reca le necessarie disponibilità. Segnala l'esigenza che il Governo confermi che la prima riunione della Commissione mista in Cile di cui all'articolo 17 dell'Accordo non avvenga prima dell'anno 2007. Segnala inoltre l'opportunità che la clausola di copertura sia modificata nel senso di prevedere, secondo la prassi consolidata, il riferimento alle proiezioni dell'accantonamento del fondo speciale di competenza del ministero degli affari esteri, in quanto l'onere si determinerà a partire dal secondo anno del triennio finanziario in corso.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA conferma che il provvedimento non appare presentare profili problematici di carattere finanziario.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
nel presupposto che la prima riunione in Cile della Commissione mista di cui all'articolo 17 dell'Accordo non avvenga prima dell'anno 2007 e con la seguente osservazione:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di sostituire, all'articolo 3, comma 1, le parole: "mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto" con le seguenti: "mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per l'anno 2007, dello stanziamento iscritto"».
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo mutua assistenza amministrativa Italia-Jugoslavia sulle infrazioni doganali.
C. 6312 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, per quanto concerne i profili finanziari del provvedimento, avverte che, con riferimento all'articolo 6, risulta opportuno che il Governo chiarisca se, con riguardo all'Amministrazione doganale italiana, le attività previste dalle norme possano essere esercitate nell'ambito degli ordinari stanziamenti, ovvero, richiedano un maggior impiego di personale e di mezzi, con conseguenti effetti finanziari. Ricorda poi che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica autorizza la spesa di 16.860 euro annui a decorrere dall'anno 2006. Al relativo onere si provvede a valere sul Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri per il triennio 2006-2008. In proposito, osserva che l'accantonamento del quale si prevede l'utilizzo reca le necessarie disponibilità.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA conferma che il provvedimento non presenta profili problematici di carattere finanziario.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con la proposta di parere.
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo Italia-Svezia sulla cooperazione culturale e tecnologica.
C. 6313 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica autorizza la spesa di 815.940 euro per l'anno 2006, di euro 796.460 per l'anno 2007 e di euro 808.635 annui a decorrere dall'anno 2008. Al relativo onere si provvede a valere sul Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri per il triennio 2006-2008, che presenta le necessarie disponibilità. Rileva poi che la relazione tecnica attribuisce il picco degli oneri, previsto per il primo anno di attuazione del provvedimento, per un importo pari a 7.306 euro, all'invio a Stoccolma di tre funzionari. Appare pertanto opportuno che il Governo confermi, al fine di evitare un disallineamento temporale tra l'emersione degli oneri e la relativa copertura, che non si procederà all'invio dei tre funzionari in Svezia negli anni 2007 e 2008. Appare inoltre necessario che il Governo confermi che nell'anno 2007 non si terrà una riunione della Commissione mista di cui all'articolo 12 dell'Accordo a Stoccolma.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA conferma che l'invio di tre funzionari in Svezia non avverrà negli anni 2007 e 2008 e che nell'anno 2007 non si terranno in Svezia riunioni della Commissione mista prevista dall'articolo 12 dell'Accordo.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
nel presupposto che l'invio in Svezia di tre funzionari previsto all'articolo 2 dell'Accordo non avvenga negli anni 2007 e 2008 e che la prima riunione in Svezia della Commissione mista di cui all'articolo 12 dell'Accordo non avvenga nell'anno 2007».
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Protocollo che modifica la Convenzione EUROPOL e Protocollo relativo ai privilegi e immunità del personale EUROPOL.
C. 6314 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Massimiliano DE SENEEN (AN), relatore, rileva che il provvedimento non appare presentare profili problematici di
carattere finanziario. Formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con la proposta di parere.
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo mutua assistenza amministrativa Italia-Iran sulle infrazioni doganali.
C. 6315 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica autorizza la spesa di 15.480 euro annui a decorrere dall'anno 2006. Al relativo onere si provvede a valere sul Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri per il triennio 2006-2008, che reca le necessarie disponibilità. Formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con la proposta di parere.
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Accordo mutua assistenza amministrativa Italia-Azerbaijan sulle infrazioni doganali.
C. 6316 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, per quanto concerne i profili finanziari del provvedimento, appare opportuno, con riferimento agli articoli 8 e 11, che il Governo chiarisca se, per quanto concerne l'Amministrazione doganale italiana, le attività previste dalle norme possano essere esercitate nell'ambito degli ordinari stanziamenti, ovvero richiedano un maggior impiego di personale e di mezzi, con conseguenti effetti finanziari. Ricorda poi che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica autorizza la spesa di 28.355 euro annui a decorrere dall'anno 2006. Al relativo onere si provvede a valere sul Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri per il triennio 2006-2008. Al riguardo, osserva che l'accantonamento del quale si prevede l'utilizzo reca le necessarie disponibilità. Formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con la proposta di parere.
La Commissione approva la proposta di parere.
Ratifica Protocollo di modifica della Convenzione EUROPOL.
C. 6317 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Massimiliano DE SENEEN (AN), relatore, rileva che il provvedimento non presenta profili problematici di carattere finanziario. Formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con la proposta di parere.
La Commissione approva la proposta di parere.
La seduta termina alle 9.55.
Mercoledì 8 febbraio 2006. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.
La seduta comincia alle 9.55.
Schema di decreto legislativo recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni e ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Atto n. 588.
(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.
Alberto GIORGETTI (AN), relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, rileva che, per quanto concerne gli articoli da 6 a 12, la disposizione, in base alla quale è stabilito che i richiami del personale volontario possano essere disposti fino a 180 giorni, appare suscettibile di determinare maggiori oneri, in quanto - in base alla disciplina vigente - il richiamo può essere disposto nel limite massimo di 160 giorni e solo a condizione che vi sia capienza per la retribuzione dei volontari nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio. Sul punto appare, pertanto, opportuno acquisire un chiarimento. In proposito rileva che il ricorso ai volontari potrebbe assumere maggiore rilevanza negli anni a venire anche in relazione alla soppressione del servizio di leva obbligatorio ed alla conseguente possibile riduzione delle unità operanti nel ruolo iniziale dei vigili del fuoco. Con riferimento agli articoli da 13 a 23, appare opportuno che il Governo confermi che dall'attività di vigilanza, come specificata con maggior dettaglio rispetto alla legislazione vigente dall'articolo 19, non possano derivare nuovi o maggiori oneri con riferimento, in particolare, all'attribuzione al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di poteri di polizia amministrativa e giudiziaria e alla possibilità di avvalersi di amministrazioni, enti, istituti, laboratori e organismi aventi specifica competenza nell'esercizio di detta attività di vigilanza. Appare altresì opportuno che il Governo confermi che la successiva regolamentazione con decreto del Presidente della Repubblica dei Comitati, di cui agli articoli 21 e 22 dello schema di decreto in esame, non sia suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri. Appare poi opportuno che il Governo confermi che la disposizione di cui all'articolo 24, comma 7 - la quale statuisce che il Corpo nazionale disponga di idonee risorse strumentali, organizzative e tecnologiche - abbia natura meramente programmatica e trovi attuazione nell'ambito degli stanziamenti già previsti a legislazione vigente per le attività del Corpo. Risulta infine necessario, per quanto riguarda gli articoli da 29 a 33, che il Governo confermi che la successiva regolamentazione con decreto ministeriale delle modalità di assegnazione degli alloggi
e di determinazione del canone, per quelli rilasciati a titolo oneroso, non determini nuovi o maggiori oneri ovvero minori entrate.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA conferma che le disposizioni di cui agli articoli da 6 a 12, per quanto concerne specificamente i richiami in servizio del personale volontario, non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Alberto GIORGETTI (AN), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo in oggetto;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui dalle disposizioni di cui agli articoli da 6 a 12, per quanto concerne specificamente i richiami in servizio del personale volontario, non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
VALUTA FAVOREVOLMENTE
lo schema di decreto legislativo».
La seduta termina alle 10.05.
Mercoledì 8 febbraio 2006.
Audizione dei rappresentanti della Corte dei conti nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici (atto n. 589).
L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.50
Mercoledì 8 febbraio 2006. - Presidenza del vicepresidente Marino ZORZATO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.
La seduta comincia alle 14.50.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 9 maggio 2005, n. 96, recante la revisione della parte aeronautica del codice della navigazione.
Atto n. 583.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 2 febbraio 2006.
Marino ZORZATO, presidente, richiama i profili problematici del provvedimento evidenziati nella precedente seduta.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA deposita la documentazione predisposta al fine di fornire elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate (vedi allegato 1)
Marino ZORZATO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 9 maggio 2005, n. 96, recante la revisione della parte aeronautica del codice della navigazione (atto n. 583);
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui dall'istituzione dei comitati previsti dall'articolo 6 non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
rilevato che la soppressione, prevista all'articolo 3, comma 8, della disposizione recata dall'articolo 698, secondo comma del codice della navigazione, in base alla quale la partecipazione al comitato di coordinamento tecnico non comporta la corresponsione di alcuna indennità, compenso né rimborsi spese, appare suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
esprime
con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
a) all'articolo 3, sia soppresso il comma 8;
b) all'articolo 6, comma 2, dopo la parola: "istituiti" inserire le seguenti: ", senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,";
c) all'articolo 20, sostituire il comma 1 con il seguente:
"1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica"».
La Commissione approva la proposta di parere.
La seduta termina alle 14.55.
Mercoledì 8 febbraio 2006. - Presidenza del vicepresidente Marino ZORZATO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.
La seduta comincia alle 14.55.
Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, di attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso.
Atto n. 598.
(Rilievi alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Nulla osta).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 2 febbraio 2006.
Marino ZORZATO, presidente, richiama i profili problematici del provvedimento. Avverte poi che è pervenuto il parere della Conferenza unificata sul provvedimento.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA rileva, in risposta alle richieste di chiarimento avanzate, che le amministrazioni interessate potranno fare fronte all'attuazione del provvedimento con le ordinarie risorse di bilancio. Rileva in particolare che gli articoli 3, 5 e 6 non comportano conseguenze negative sulla finanza pubblica.
Marino ZORZATO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo in oggetto;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo,
delibera di esprimere
sullo schema di decreto legislativo».
La Commissione approva la proposta.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive ed integrative del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione ai beni culturali.
Atto n. 594.
(Rilievi alla VII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio)
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.
Marino ZORZATO, presidente, in sostituzione del relatore, rileva che appare necessario un chiarimento da parte del Governo in ordine alle risorse con le quali si potrà far fronte ai possibili impegni derivanti dalla diretta assunzione del rischio da parte dello Stato e riguardo alle garanzie di congruità delle risorse medesime rispetto all'onere potenziale. Appaiono inoltre necessari chiarimenti in ordine all'eventuale onerosità degli accordi previsti, cui potranno partecipare anche privati, nonché riguardo alla natura dei servizi strumentali comuni e alle modalità di gestione degli uffici comuni, al fine di escludere possibili effetti negativi per la finanza pubblica. Con riferimento in particolare all'articolo 2, comma 1, lettere gg) ed hh), appare necessaria una conferma da parte del Governo circa la possibilità di dare attuazione alle disposizioni senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Analogo chiarimento risulta necessario per quanto concerne l'articolo 4, comma 1, lettera a), anche in considerazione del fatto che la clausola di invarianza finanziaria di cui all'articolo 183 fa espresso riferimento soltanto all'ultima delle disposizioni illustrate. Con riferimento alle abrogazioni disposte dall'articolo 6, appaiono necessari chiarimenti da parte del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dal venir meno delle citate norme del decreto-legge n. 269 del 2003, che, secondo quanto precisato dalla relativa relazione tecnica, consentendo di rendere disponibile per la dismissione una serie di beni mobili e immobili, concorrevano, insieme ad altre norme dello stesso decreto-legge, a determinare effetti di incremento di gettito, di considerevole ammontare, sia pur limitati all'esercizio 2004. In merito all'altra disposizione segnalata, vale a dire l'articolo 10 del decreto legislativo n. 368 del 1998, oggetto di abrogazione, tenuto conto che la possibilità ivi prevista, relativa alla corresponsione anticipata di una quota pari ad almeno il 50 per cento del canone complessivamente dovuto per l'intera durata della concessione, non appare espressamente contemplata dal decreto legislativo n. 42 del 2004, come modificato dal provvedimento in esame, occorrerebbe chiarire se tale abrogazione comporti la rinuncia a effetti favorevoli, in termini di cassa, per la finanza pubblica.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA chiede un rinvio dell'esame al fine di procedere ai necessari approfondimenti sul provvedimento.
Marino ZORZATO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive ed integrative del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione al paesaggio.
Atto n. 595.
(Rilievi alla VIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Rilievi).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.
Marino ZORZATO, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che lo schema di decreto in esame dispone modifiche ed integrazioni al decreto legislativo n. 42 del 2004, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio. Tali modifiche, che fanno specifico riferimento alla materia del paesaggio, sono adottate in attuazione della disposizione contenuta nel comma 4 dell'articolo 10 della legge n. 137 del 2002, che prevede l'adozione di disposizioni correttive ed integrative ai decreti emanati per il riassetto e la codificazione delle
disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali. In proposito la relazione illustrativa precisa che il provvedimento non reca oneri e che pertanto non è corredato di relazione tecnica. Con riferimento ai profili finanziari, segnala che l'articolo 2, nel modificare l'articolo 6 del decreto legislativo n. 42/2004, precisa che, con riferimento ai beni paesaggistici, la valorizzazione comprende la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati. La disposizione sembrerebbe una esplicitazione di modalità di realizzazione degli interventi di valorizzazione insita anche nella vigente normativa; appare peraltro necessario che il Governo confermi che la stessa non determini oneri aggiuntivi per i soggetti pubblici che realizzino gli interventi di valorizzazione in questione. Ricorda poi che l'articolo 9, che riformula l'articolo 139 del decreto legislativo n. 42 del 2004, reca una disciplina delle forme di pubblicità e della partecipazione al procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico che innova in parte la precedente, prevedendo, tra l'altro, che le medesime forme di pubblicità si applichino anche alla determinazione negativa della commissione. Inoltre, la modalità di pubblicazione su siti informatici degli enti territoriali non è espressamente subordinata, come nell'attuale formulazione dell'articolo, alla circostanza che tali siti risultino istituiti. Segnala poi che l'articolo 11, che riformula l'articolo 141 del decreto legislativo n. 42 del 2004, configura come obbligatoria la procedura di sostituzione, che nel testo vigente il direttore regionale può richiedere al Ministero per i beni e le attività culturali qualora la commissione o la regione non provvedano nei termini stabiliti. Ricorda poi l'articolo 16, nel riformulare l'articolo 146 del decreto legislativo n. 42 del 2004, reca una disciplina della procedura per l'accertamento della compatibilità paesaggistica di lavori ed opere nonché della relativa autorizzazione. Il comma 14 dispone che presso ogni amministrazione competente al rilascio dell'autorizzazione sia istituito un elenco delle autorizzazioni stesse aggiornato ogni 15 giorni e liberamente consultabile. In base al testo vigente tale elenco è istituito presso i comuni. Ricorda l'articolo 24, che riformula l'articolo 156 del decreto legislativo n. 42 del 2004, prevedendo, tra l'altro, una procedura sostitutiva da parte del Ministero in caso di mancata verifica ed adeguamento dei piani paesaggistici da parte delle regioni nei termini indicati. Ricorda che l'articolo 27 sostituisce l'articolo 167 del decreto legislativo n. 42 del 2004, relativo alla remissione in pristino in caso di violazione degli obblighi imposti a tutela del paesaggio. Appare in proposito necessario che il Governo confermi che la nuova disciplina assicuri garanzie equivalenti - rispetto alla normativa vigente - di effettivo ripristino e di risarcimento delle connesse spese, al fine di evitare riflessi negativi per la finanza pubblica. La principale innovazione introdotta dalla norma consiste nel venir meno dell'alternatività tra rimessione in pristino e versamento di una somma, che, nel testo vigente, è pari al maggior importo tra danno arrecato e profitto conseguito. La sanzione principale viene quindi ad essere costituita dalla rimessione in pristino a spese del trasgressore e, in caso di inottemperanza, dalla demolizione da parte delle autorità competente. La possibilità del pagamento della sanzione pecuniaria - sempre nella misura corrispondente al maggior importo tra danno arrecato e profitto conseguito - è ammessa nel caso di accertamento, su istanza degli interessati, della conformità paesaggistica dei lavori eseguiti. Ricorda infine che l'articolo 30 dispone che dalla partecipazione alle commissioni previste dal presente codice non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Al riguardo, ricorda che la vigente formulazione del comma 3 dell'articolo 3 appare più stringente in quanto oltre a prevedere una clausola di invarianza finanziaria, specifica anche che la partecipazione alle Commissioni si intende a titolo gratuito. La nuova formulazione si limita, invece, a prevedere la sola clausola
di invarianza finanziaria. A tale proposito si rammenta che in casi analoghi, in base alla prassi consolidata, si è previsto che la partecipazione a Comitati non deve dare luogo ad alcun compenso o rimborso spese. Al riguardo, appare opportuno acquisire l'avviso del Governo. Infine, rileva che, dal punto di vista formale, la clausola di invarianza non appare conforme alla prassi per cui dall'attuazione delle disposizioni non debbono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Appare pertanto opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito all'eventualità di riformulare la norma nel senso indicato.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda con l'opportunità di riformulare la clausola di invarianza nel senso indicato dal presidente.
Marino ZORZATO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo in oggetto;
considerato che:
secondo quanto affermato nella relazione illustrativa allegata allo schema di decreto legislativo, le modifiche previste dall'articolo 30 al comma 3, dell'articolo 183, del decreto legislativo n. 42 del 2004, avrebbero portata soltanto lessicale e non sono volte a modificare la disciplina sostanziale vigente;
la formulazione della clausola di invarianza prevista dal testo vigente di cui all'articolo 183, comma 3, del decreto legislativo n. 42 del 2004, non appare pienamente conforme alla prassi consolidata,
VALUTA FAVOREVOLMENTE
lo schema di decreto legislativo e formula i seguenti rilievi sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
sostituire l'articolo 30 con il seguente: "Il comma 3 dell'articolo 183 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è sostituito dal seguente: "3. La partecipazione alle Commissioni previste dal presente codice non dà luogo alla corresponsione di alcun compenso o rimborso spese e comunque da essa non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica"».
La Commissione approva la proposta.
La seduta termina alle 15.05.
Martedì 8 febbraio 2006. - Presidenza del vicepresidente Marino ZORZATO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.
La seduta comincia alle 15.05.
Agriturismo.
C. 817-B.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Marino ZORZATO, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che il provvedimento, recante la disciplina dell'agriturismo, già approvato con modifiche dalla Camera dei deputati in prima lettura, è stato modificato dal Senato dalla Repubblica. Il Senato, sulla base di un parere espresso nella seduta del 2 febbraio 2006, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione dalla Commissione bilancio di quel ramo del Parlamento, ha rideterminato in aumento l'entità degli oneri derivanti dal provvedimento. In particolare, sulla base di una valutazione aggiornata del dipartimento delle politiche sociali, sono stati quantificati per cassa nella misura di 0,9 milioni di euro per l'anno 2007 e di 0,5
milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2008 le minori entrate derivanti dalle disposizioni derivanti di cui agli articoli 2, comma 1, 7, comma 2, e 10. Nel corso della stessa seduta, il rappresentante del Ministero dell'economia, onorevole Armosino, precisava che in termini di cassa il provvedimento non avrebbe determinato effetti di minor gettito per l'anno 2006. Ciononostante nel parere espresso e nella conseguente riformulazione dell'autorizzazione di spesa e della relativa clausola di copertura, risulta che l'onere viene determinato in 0,9 milioni di euro già a decorrere dall'anno 2006. Rispetto alla documentazione consegnata al Senato si prospetta quindi una parziale discrasia sia con riferimento alla decorrenza dell'onere, sia con riferimento al suo ammontare a regime, vale a dire dopo il primo annuo di attuazione in cui si sconta l'effetto di minore entrata sia in termini di saldo che di acconto. Alla luce di tali elementi appare opportuno che il Governo si pronunci sull'effettiva entità degli oneri derivanti dal provvedimento e sulla loro decorrenza.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA conferma che gli oneri derivanti dal provvedimento non si produrranno prima del 2007 e che gli stessi ammonterebbero a 0,9 milioni di euro per il primo anno e a 0,5 milioni di euro per gli anni successivi. Rileva conseguentemente che se, da un lato, l'autorizzazione di spesa di cui al comma 2 dell'articolo 16, come riformulata dal Senato, non sembra corrispondere pienamente ai dati forniti dal Governo, dall'altra lato, la formulazione di tale autorizzazione risulta comunque ispirata a criteri di prudenzialità a fini di salvaguardia della finanza pubblica.
Marino ZORZATO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
considerato che:
in base alla documentazione consegnata dal Governo al Senato, risulterebbe che gli oneri derivanti dal provvedimento non si produrranno prima del 2007 e che gli stessi ammonterebbero a 0,9 milioni di euro per il primo anno e a 0,5 milioni di euro per gli anni successivi;
l'autorizzazione di spesa di cui al comma 2 dell'articolo 16, come riformulata dal Senato, non sembra corrispondere pienamente ai dati forniti dal Governo;
la formulazione dell'autorizzazione di spesa risulta comunque ispirata a criteri di prudenzialità a fini di salvaguardia della finanza pubblica,
esprime
La Commissione approva la proposta di parere.
Tutela e trattamento funzionari internazionali.
Nuovo testo C. 5425.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN), relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, osserva che, per quanto concerne l'articolo 2, qualora - come sembra desumibile dal tenore letterale della disposizione - i corsi di formazione previsti dal comma 2 costituissero un obbligo a carico delle amministrazioni interessate, la norma potrebbe determinare nuovi oneri. Con riferimento all'articolo 4, osserva che la norma appare ampliare, rispetto a quanto previsto a legislazione vigente, l'utilizzo degli istituti previdenziali del riscatto e della prosecuzione volontaria. Poiché si tratta di istituti a carattere oneroso, appare necessario un chiarimento da parte del Governo in ordine agli effetti finanziari derivanti dall'ampliamento in questione. Con riferimento infine all'articolo 5, osserva che la disposizione determina minori entrate di cui appare necessaria la quantificazione e la corrispondente copertura.
Il sottosegretario Daniele MOLGORA deposita la documentazione predisposta sul provvedimento, che ne conferma i profili problematici (vedi allegato 2).
Marino ZORZATO, presidente, ritiene opportuno un rinvio dell'esame al fine di approfondire i profili problematici di carattere finanziario del provvedimento.
La seduta termina alle 15.15.
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
Schema di decreto legislativo recante disciplina dell'impresa sociale.
Atto n. 593.
Schema di decreto legislativo recante norme in materia di assicurazione per la responsabilità civile derivante dall'esercizio dell'attività notarile ed istituzione di un fondo di garanzia.
Atto n. 599.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, e successive modificazioni, recante un codice comunitario dei medicinali per uso umano, e della direttiva 2003/94/CE della Commissione, dell'8 ottobre 2003, che stabilisce i principi e le linee direttrici delle buone prassi di fabbricazione relative ai medicinali per uso umano e ai medicinali per uso umano in fase di sperimentazione.
Atto n. 591.