IX Commissione - Mercoledì 18 gennaio 2006


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ALLEGATO 1

5-04796 Delmastro Delle Vedove: Applicazione tariffe agevolate per le tratte aeree di collegamento tra Sardegna e Piemonte.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito alle problematiche evidenziate con l'atto ispettivo cui si risponde si fa conoscere che nel corso delle Conferenze di servizi indette dal presidente della regione Sardegna nei giorni 11, 22 e 26 ottobre 2004 erano state individuate diciotto rotte di collegamento tra i tre aeroporti della Sardegna (Cagliari, Alghero e Olbia) e i principali scali italiani, tra cui quello di Torino.
La fascia di passeggeri aventi diritto alla tariffa agevolata comprendeva i nati in Sardegna, i residenti in tale regione, il coniuge e i figli dei nati nella regione medesima, i disabili, i giovani dai due ai ventuno anni, gli anziani sopra i settant'anni e gli studenti universitari fino al compimento del ventisettesimo anno di età.
In considerazione del rilevante numero di collegamenti su cui si intendeva imporre gli oneri, veniva indetta una riunione a Bruxelles tra i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della regione Sardegna, dell'Assessorato ai trasporti della regione stessa, di alcuni dirigenti dell'ENAC e di altri componenti la Conferenza dei servizi per prendere contatto con i competenti Organi della Commissione europea al fine le possibili problematiche che tale provvedimento avrebbe potuto ingenerare.
In tale occasione, la Commissione europea poneva in rilievo il notevole numero di rotte interessate dal provvedimento.
Sulla base delle risultanze dei contatti succitati fu inviata a Bruxelles la prevista comunicazione di imposizione provvedendo a disporre il decreto ministeriale 8 novembre 2004 di imposizione degli oneri pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 20 novembre 2004.
Nel contempo, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti inviava alla Commissione europea la comunicazione di imposizione prevista dal Regolamento CEE n. 2408/92 il cui allegato è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Unione europea n. C 306 del 10 dicembre 2004.
In base a tale normativa, i vettori interessati ad effettuare i collegamenti in parola, singoli o associati potevano presentare formale accettazione dell'intero contenuto degli oneri entro quindici giorni dalla data di pubblicazione della comunicazione sulla GUUE.
A riguardo l'Alitalia, ritenendo di essere stata danneggiata dal decreto di imposizione di ordine di servizio pubblico, presentava al TAR del Lazio un ricorso avverso tale decreto ed una richiesta di sospensiva del provvedimento, che il TAR ha accordato fino alla data dell'udienza.
Alcuni giorni dopo anche il vettore Air One presentava ricorso al TAR il quale, nell'udienza del 17 marzo 2005, riconoscendo la fondatezza di due delle argomentazioni contenute nei ricorsi presentati, ha richiesto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la parziale modifica del decreto.
Nel contempo perveniva da parte della Commissione europea una formale richiesta di chiarimenti sulle modalità applicative dell'imposizione in argomento.
Successivamente, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in considerazione della possibilità che uno dei vettori potesse presentare appello al Consiglio di Stato, ha ritenuto congruo dare comunicazione


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alla Commissione europea della decisione di ritirare il decreto di imposizione degli oneri di servizio pubblico sulle rotte sopraccitate, riservandosi di presentare un nuovo provvedimento di imposizione.
È opportuno porre in rilievo che fino ad ora i vettori Alitalia, Air One e Meridiana hanno operato le rotte con la Sardegna nel rispetto delle condizioni fissate nel precedente decreto di imposizione sia tariffarie sia di frequenza, senza soluzione di continuità.
Occorre inoltre precisare che, in molti casi le frequenze sono aumentate sia per l'inserimento del vettore Ryan Air su alcune rotte, sia perché i vettori Meridiana e Air One hanno iniziato ad operare collegamenti precedentemente non effettuati.
A far data dal 9 giugno 2005 i vettori Alitalia, Air One e Meridiana sono addivenuti ad un accordo su un operativo che comprendesse l'intero pacchetto di collegamenti previsti dal decreto ministeriale 21 dicembre 2000, evitando al contempo l'eccesso di capacità e il traboccamento degli oneri sul mercato generale, entrambi criticati dal TAR del Lazio nella sentenza del 17 marzo 2005, che ha sospeso gli effetti del decreto ministeriale 8 novembre 2004.
La durata prevista di tale operativo è di due stagioni IATA, vale a dire di 12 mesi.
Nel frattempo, è stata indetta dal presidente della regione Sardegna, su delega del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, una nuova Conferenza dei servizi che si è sin qui tenuta nei giorni 19 luglio, 28 luglio e 26 ottobre 2005, al fine di determinare il contenuto di un ulteriore provvedimento di imposizione degli oneri di servizio pubblico sugli aeroporti della Sardegna.
A seguito dei fatti sin qui esposti, non è stato, sino a questo momento, possibile estendere anche ai collegamenti tra Sardegna e Piemonte le tariffe agevolate già applicate sulle tratte che collegano la Sardegna alla Lombardia ed al Lazio.


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ALLEGATO 2

5-04089 Rosato: Il servizio di soccorso elicotteristico in Liguria.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito alle problematiche evidenziate con l'atto ispettivo, si premette che la materia dell'emergenza sanitaria, specie in ordine all'organizzazione e dalla normativa di dettaglio, è di competenza regionale.
Per quanto di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sono stati richiesti elementi all'Ente nazionale per l'aviazione civile, il quale fa conoscere preliminarmente di non avere potere ispettivo sugli aeromobili del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e sul loro impiego operativo. Quanto detto alla luce dell'articolo 748 del codice della navigazione, così come sostituito dall'articolo 5, comma 7, del decreto legislativo 9 maggio 2005, n. 96.
L'Ente aeronautico sottolinea che le attività svolte per il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco rivestono esclusivamente carattere di consulenza e sono regolate da apposita Convenzione stipulata nel 2005.
Le attività in questione, nelle more di apposito Capitolato tecnico, sono limitate attualmente ai soli aspetti tecnico-manutentivi, così come previsto dalla precedente Convenzione tra l'ENAC medesimo ed il Ministero dell'interno.
L'Ente fa conoscere inoltre di aver segnalato, in fase di ridiscussione della Convenzione, al Dipartimento dei Vigili del fuoco del soccorso pubblico e della Difesa civile - Direzione Centrale per l'Emergenza - attività di soccorso speciali/soccorso aereo del citato Ministero, l'obbligo di assicurare per l'attività H.E.M.S. la conformità ai requisiti tecnico/operativi previsti dall'Ente medesimo.
L'Ente nazionale per l'aviazione civile fa conoscere che, alla luce di quanto suesposto, ne consegue di non aver mai rilasciato al nucleo elicotteri dei Vigili del fuoco di Genova, il Certificato di operatore aereo (COA) o altra approvazione equivalente. La rispondenza ai requisiti tecnico-operativi della JAR-OPS 3 viene accertata e verificata da tempo dall'ENAC medesimo solo per le organizzazioni che risultano essere in possesso di COA.
L'Ente precisa di non conoscere quali siano le installazioni sanitarie, fisse o mobili, utilizzate dal nucleo elicotteri dei Vigili del fuoco di Genova per assicurare l'attività oggetto della summenzionata convenzione con la regione Liguria.
Per quanto concerne il personale di condotta impiegato dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco l'Ente fa presente che lo stesso è in possesso di licenze rilasciate dal Ministero dell'interno, in accordo a norme e procedure non note all'ENAC.
Per ciò che riguarda anche la citata Circolare ENAC OPV 02 del 23 luglio 1999 la stessa è applicabile ai soli operatori in possesso del Certificato di operatore aereo.
L'Ente infine fa presente che non rientra tra i propri compiti istituzionali esprimere valutazioni in merito all'eventuale violazione delle normative di gara in un appalto pubblico nel quale l'Ente medesimo non è stato di fatto coinvolto a nessun titolo.


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ALLEGATO 3

5-04937 Zanotti: Omologazione dispositivo semaforico per i non vedenti.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento a quanto richiesto dagli onorevoli interroganti, si rappresenta che l'unica domanda di omologazione di un dispositivo acustico per non vedenti che risulta essere stata presentata del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel corso del mese di gennaio 2005 riguarda il dispositivo denominato «Konbi-S ITA» della ditta Siemens s.p.a..
L'iter approvativo di tale dispositivo non è effettivamente ancora concluso poiché la società proponente non ha ottemperato a quanto ripetutamente richiesto dalla competente struttura del Ministero. Difatti, non risulta a tutt'oggi depositato il richiesto prototipo per permettere le indispensabili prove di funzionalità.
Il Ministero ha, tuttavia, redatto la relazione tecnica illustrativa del sistema che potrà essere trasmessa al Consiglio superiore dei lavori pubblici per il relativo parere non appena perverrà il richiesto prototipo.
Per quanto attiene il segnalatore acustico di posizionamento della palina semaforica, si fa presente che tale dispositivo non sarà oggetto di omologazione in quanto non previsto dalla norma CEI 214-7 ultima edizione, che viene considerata quale riferimento tecnico condiviso, peraltro, dalle associazioni di categoria.
Si rappresenta, infine, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha, ad oggi, già omologato dispositivi dello stesso tipo a nome di varie società che ne hanno avanzato richiesta.


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ALLEGATO 4

5-04257 Molinari: Trasporto ferroviario in Basilicata.

TESTO DELLA RISPOSTA

Secondo quanto riferito da Ferrovie dello Stato s.p.a, la biglietteria della stazione di Potenza Inferiore è rimasta chiusa solo il giorno 27 aprile 2005 per circostanze ascrivibili ad imprevisti di gestione interna; si è trattato, pertanto, di un episodio occasionale. Ferrovie dello Stato garantisce quindi che lo stesso non è in alcun modo ascrivibile ad un processo di ridimensionamento o razionalizzazione del servizio.
Peraltro, il personale operante nelle biglietterie della Basilicata è stato incrementato con due ulteriori risorse destinate alle stazioni di Maratea e Potenza.
Ciò premesso, la società ha sottolineato che nel giorno in cui si è verificata la chiusura, cioè il 27 aprile, era comunque possibile acquistare i titoli di viaggio mediante l'emettitrice automatica o presso l'edicola della stazione medesima che, data la particolare circostanza, ha protratto l'orario di apertura. Di tale chiusura è stato informato il personale di bordo che pertanto ha consentito l'accesso ai treni ai clienti sprovvisti di biglietto senza applicare il pagamento di alcuna sovrattassa.
Allo scopo di limitare i disagi ai viaggiatori, l'atrio della stazione è stato presidiato da addetti all'assistenza alla clientela con il compito di fornire informazioni.
Per quanto riguarda il servizio eurostar nella regione Basilicata, Ferrovie dello Stato s.p.a. ha sottolineato che i collegamenti diretti vengono effettuati con materiale 460/480 e quelli indiretti con materiale 460/480 e 500. Peraltro Trenitalia s.p.a., sulla base dell'analisi della domanda della clientela, ha avviato un programma di interventi della flotta ETR allo scopo di migliorarne il comfort di viaggio.
Tale programma, che interessa il materiale 460/480 e che a tutt'oggi ha investito l'80 per cento della flotta, riguarda la ristrutturazione degli esterni del materiale rotabile e interventi mirati in particolare alla qualità degli ambienti interni ed al comfort di viaggio, prevedendo:
nuova pellicolatura esterna e introduzione di nuovi pittogrammi;
ripulitura delle toilettes attraverso la verniciatura dell'ambiente, sostituzione del lavabo ed inserimento di specchi;
riqualificazione delle carrozze mediante l'introduzione di nuovi poggiatesta di prese elettriche al posto e di nuovi cesti porta rifiuti;
riqualificazione degli arredi interni della carrozza ristorante con una migliore illuminazione la revisione di poltrone e tavolini e l'inserimento di elementi di acciaio per il pianale di lavoro e per i paracolpi.

Per quanto riguarda specificatamente la stazione di Potenza Inferiore dal punto di vista infrastrutturale, sono stati già portati a temine da parte di Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. i lavori di sistemazione e ripristino della pavimentazione del 1o marciapiede nonché la realizzazione della striscia gialla di sicurezza con superficie idonea a segnalare agli ipovedenti il ciglio del marciapiede stesso.
Interventi di maggiore entità saranno realizzati da Centostazioni s.p.a. con un investimento stimato in prima approssimazione in circa 716.000,00 euro.


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La data di inizio è prevista nella seconda metà del corrente anno ed il completamento entro la prima metà del 2007.
Gli interventi per il restyling della stazione sono in linea con quelli previsti per le stazioni di caratteristiche similari. L'intervento in questione consentirà all'impianto di divenire un nuovo polo di riferimento grazie ai servizi offerti soprattutto per quella parte della cittadinanza che risiede nella zona nuova della città.


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ALLEGATO 5

5-04188 Rosato: Disservizi presso l'aeroporto «Ronchi dei Legionari» di Trieste.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito alle problematiche inerenti l'atto ispettivo cui si risponde l'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) ha fornito elementi i seguenti elementi conoscitivi.
Nell'aeroporto di Ronchi dei Legionari, nella mattinata del 31 marzo 2005 il volo AZ1336 risulta essere stato procrastinato una prima volta di un'ora e cinque minuti a seguito del ritardato arrivo dell'equipaggio la sera precedente, ritardo di cui i passeggeri risultano essere stati subito informati.
L'Ente aeronautico fa conoscere che l'imbarco è quindi iniziato alle ore 7,22 ed è terminato alle ore 7,30 ma durante l'espletamento delle relative operazioni è sopraggiunta un ulteriore causa di ritardo dovuto a «restrizioni Malpensa ATC», cioè dello spazio aereo interessato dal volo in argomento.
Pertanto, i passeggeri sono stati avvertiti della situazione che si stava determinando ed a seguito di ciò una passeggera è stata riavviata a Monaco ed alla stessa è stato erogato un DBC (Denided Boarding Compensation), cioè una forma compensativa del danno subito, l'ENAC pone infine in rilievo che il vettore Alitalia si è attivato sia inviando telex di assistenza a Malpensa per «assistenza short connection» sia effettuando alcune telefonate. I passeggeri sono rimasti a bordo in attesa di miglioramento dello slot e nel contempo veniva garantita ai medesimi l'assistenza da parte del personale di bordo.


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ALLEGATO 6

5-05067 Giuseppe Gianni: Voli della compagnia aerea Alpi Eagles.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento alle questioni sollevate nell'interrogazione, sono stati richiesti gli opportuni elementi informativi all'ENAC - ente nazionale dell'aviazione civile, che ha rappresentato quanto segue.
A seguito dei numerosi disservizi riscontrati nell'operativo del vettore Alpi Eagles, l'Enac ha ritenuto opportuno indire una riunione con i vertici gestionali della compagnia aerea.
Pertanto, il giorno 22 dicembre 2005 si è svolto presso gli uffici dell'ENAC un incontro con la predetta società.
Nel corso della riunione, presieduta dal direttore generale dell'ente, si sono discusse le seguenti questioni:
a) mancanza di un capo scalo presso l'aeroporto di Catania e conseguente sollecito della nomina dello stesso allo scopo di garantire i passeggeri e la regolarità del servizio di assistenza del vettore presso lo scalo siciliano;
b) ritardi e cancellazioni di voli che rappresentano il 35 per cento del totale di reclami ricevuti dall'ENAC. Su questo tema si è raccomandato al vettore di attenersi alle prescrizioni della Carta dei diritti del passeggero, in materia di cancellazioni dei voli, provvedendo non solo al rimborso del biglietto, ma anche all'assistenza dei passeggeri.
A tal riguardo la società ha confermato che il vettore provvede, in caso di ritardo non superiore alle due ore, a fornire al passeggero un rinfresco. Per ritardi di durata superiore, viene assicurato uno spuntino e, in caso di ritardo oltre le quattro ore, la società corrisponde un importo compensativo di euro 250, mentre, in caso di cancellazione del volo, rimborsa il biglietto;
c) caratteristiche dell'aeromobile che la Società Alpi Eagles ha recentemente acquisito in flotta;
d) situazione finanziaria della Alpi Eagles, con richiesta al vettore di fornire all'ENAC il bilancio 2005 debitamente certificato, così come richiesto dalle norme comunitarie vigenti;
e) rapporti della Alpi Eagles con le società di gestione aeroportuali, con particolare riferimento alle relazioni con la SAVE.

La riunione è terminata con le richieste formulate da parte di ENAC all'Accountable Manager di Alpi Eagles di fornire alcuni documenti inerenti la risoluzione delle problematiche discusse, richiesta che è stata poi formalizzata in una successiva nota.
Si è fatto, altresì, presente che in caso di inottemperanza l'Enac promuoverà iniziative per ristabilire le condizioni a tutela dell'utenza.


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ALLEGATO 7

5-05079 Meroi: Modalità di aggiudicazione di talune forniture adottate da RFI SpA,

TESTO DELLA RISPOSTA

Si deve innanzitutto premettere che la tematica sollevata dagli onorevoli interroganti riguarda fatti ascrivibili a scelte gestionali ed organizzative della società R.F.I. - Rete Ferroviaria Italiana non suscettibili di diretto controllo da parte dello Stato.
Dagli elementi che Ferrovie dello Stato S.p.a. ha trasmesso è tuttavia emersa la seguente situazione che si riferisce a chiarimento dei quesiti presentati.
Gli scambi ferroviari vengono, di norma, acquisiti direttamente attraverso la produzione di Officina di RFI. Soltanto qualora sia necessario far capacità produttiva della predetta struttura, RFI si rivolge al mercato esterno.
L'acquisizione dei 50 scambi intersezione SI 60 UNI/170/0 12 DP cui fa riferimento l'interrogazione, è stata dettata dalla necessità di ricorrere al mercato essendosi verificata detta condizione e prospettandosi l'opportunità di proseguire il rapporto di fornitura, a suo tempo attivato con il mercato esterno, a fronte di un contratto ancora in corso e alle condizioni economicamente vantaggiose in esso previste. I prezzi, infatti, scaturivano dal confronto delle ditte concorrenti in gara, sulla base del criterio di scelta del contraente più basso.
Le «altre aziende» che, successivamente, si sono dichiarate disponibili a effettuare la medesima fornitura, non avevano in essere rapporti contrattuali a cui fare riferimento, essendo scaduto di validità il relativo contratto.
Anche per il 2006, nell'ambito della programmazione dei materiali occorrenti, si è verificata nuovamente la necessità di rivolgersi al mercato esterno per soddisfare le richieste di scambi ferroviari eccedenti la capacità produttiva dell'Officina. Pertanto, è stato pubblicato sulla GUCE l'avviso indicativo periodico riguardante l'indizione di gara a procedura negoziata per la fornitura di scambi della stessa tipologia, da attivare nel 1o trimestre del corrente anno. L'avviso di gara sarà rivolto a tutte le ditte di comprovata idoneità tecnica, sulla base di apposita selezione delle domande di partecipazione, da effettuare con riferimento ai requisiti di idoneità generale, economico-finanziaria e tecnica precisati nel bando di gara.
Ferrovie dello Stato ha, infine, inteso fare presente a maggiore chiarimento, che l'acquisizione delle forniture avviene sempre mediante procedure di gara concorrenziali, ricorrendo all'esperimento di trattative private singole soltanto nelle fattispecie previste dalla normativa e, quindi, principalmente nei casi di privativa industriale. Tutte le procedure di acquisto vengono esperite in linea con le norme e i principi dettati dalle Direttive comunitarie e dalle norme nazionali di recepimento in materia di aggiudicazione di contratti di appalto e forniture in base alla normativa, i fornitori vengono invitati a concorrere o sulla base di apposita «selezione» a fronte di bandi di gara o sulla base della «qualificazione» ottenuta nell'ambito del Sistema di Qualificazione del Fornitori di Prodotti per Infrastruttura.


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ALLEGATO 8

5-05080 Pasetto: Interventi relativi al trasporto ferroviario italiano.

5-05081 Duca: Interventi relativi al trasporto ferroviario italiano.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il permesso della Presidenza e degli onorevoli interroganti ritengo di svolgere congiuntamente la risposta alle due interrogazioni che vertono, sostanzialmente, sulla medesima problematica.
Il quadro normativo che regola la sicurezza dell'esercizio ferroviario sulla rete ferroviaria nazionale italiana assegna sostanzialmente al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la funzione di definizione degli standard e norme di sicurezza su proposta del gestore dell'infrastruttura nazionale - Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. che devono essere applicati per l'esercizio in sicurezza della circolazione ferroviaria. Al gestore dell'infrastruttura, dall'altra parte, è assegnata la competenza ad emettere le disposizioni di attuazione dei predetti definiti standard di sicurezza e delle prescrizioni in materia di requisiti tecnici ed operativi dell'esercizio.
In tale contesto il programma di introduzione di nuove tecnologie per la protezione della marcia dei treni sull'intera rete ferroviaria nazionale, attualmente in corso, comporta una fase di transizione caratterizzata dalla coesistenza di tratte non ancora attrezzate con tratte già protette con le nuove tecnologie.
Tale delicata fase di transizione è seguita con particolare attenzione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, per favorire la realizzazione in sicurezza di detto processo, si è valutata l'introduzione di specifici accorgimenti anche di natura regolamentare.
Alcune modifiche regolamentari sono già state introdotte nel corso dello scorso anno e sono in corso attualmente approfondimenti con il gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale per individuare nuove misure.
Si evidenzia, inoltre, che è prevista la riorganizzazione dell'assetto inerente la sicurezza. Infatti con la Direttiva comunitaria 2004/49/CE è stata introdotta una nuova disciplina in materia di sicurezza delle ferrovie, che, tra l'altro, prevede l'istituzione in ogni stato comunitario di una autorità preposta alla sicurezza ferroviaria (articolo 16 e seguenti).
Secondo l'articolo 16 di tale Direttiva l'organismo per la sicurezza, indipendente sul piano organizzativo, giuridico e decisionale da qualsiasi impresa ferroviaria, gestore dell'infrastruttura, soggetto richiedente la certificazione ed ente appaltante, ha compiti di regolamentazione del settore e di supervisione della sicurezza ferroviaria e rilascia anche i certificati di sicurezza delle infrastrutture e per le Imprese ferroviarie.
Tali attività sono attualmente di appartenenza in parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, per altra parte, del Gestore della infrastruttura ferroviaria Rete Ferroviaria Italiana s.p.a.
La stessa Direttiva prevede inoltre la costituzione di un organismo investigativo permanente, indipendente funzionalmente dall'autorità preposta alla sicurezza e da qualsiasi ente di regolamentazione delle ferrovie, che effettua tutte le verifiche necessarie in caso di incidente ferroviario.
In forza della Direttiva, pertanto, si deve non solo procedere all'istituzione dei nuovi indicati organismi, ma occorre altresì promuovere una profonda revisione


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delle attribuzioni attualmente sussistenti in materia di disciplina della sicurezza delle ferrovie.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si è già attivato per la definizione delle attività e dell'organizzazione dell'organismo per la sicurezza e dell'organismo investigativo tenendo conto dell'attuale assetto del Ministero stesso e delle Società del Gruppo F.S. nonché, soprattutto, di garantire continuità di azione e chiarezza di moli e responsabilità nel presidio della sicurezza ferroviaria.
Per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie si evidenzia che l'approccio seguito dal Governo nei confronti della rete ferroviaria e della offerta ferroviaria è stato quello di dare uniformità qualitativa alla intera rete e di assicurare livelli di sicurezza tecnologicamente sempre più avanzati.
Particolare attenzione è stata posta al miglioramento del sistema a rete con un attenta programmazione che ha suddiviso le risorse tra gli assi ferroviari principali, cioè a quelli dell'alta capacità/alta velocità e gli assi secondari.
È utile ricordare che la rete ad alta velocità/alta capacità, un progetto nato negli anni 80, è una rete in fase di realizzazione da più di 15 anni e quindi le risorse destinate a tale progetto seguono una evoluzione di crescita lineare non comparabile con gli interventi di potenziamento e manutenzione della rete storica.
Inoltre le fonti di finanziamento per la rete AV/AC e per la rete storica sono nettamente indipendenti e non è possibile effettuare alcun trasferimento dai distinti capitoli di spesa.
È invece misurabile la evoluzione del volano di risorse dedicate alla rete storica dal 1997 al 2005. Si è passati da poco più di 1.000 milioni di euro nel 1997 a circa 2.400 milioni di euro nel 2004, mentre salgono ad oltre 3.000 milioni di euro le previsioni di spesa complessiva per l'anno 2005 sulla rete ferroviaria convenzionale. Nei cinque anni che intercorrono dal 1997 al 2001 la spesa per la rete storica è cresciuta del 52 per cento circa, mentre nei 5 ami dal 2001 al 2005 la stessa spesa è aumentata del 78 per cento.
Si evidenzia, inoltre, che gli investimenti previsti dal Contratto dì Programma tra Stato e gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale, sia quelli connessi con il potenziamento dell'infrastruttura esistente (nel breve-medio periodo) sia quelli finalizzati alla realizzazione di nuova infrastruttura (nel lungo periodo), contribuiranno certamente al miglioramento della mobilità ferroviaria anche e soprattutto per il trasporto locale.
L'attività di monitoraggio e la conseguente relazione annuale al Parlamento sulla realizzazione degli investimenti mostra, infatti, l'impegno profuso dal Gestore dell'infrastruttura ferroviaria nell'attuazione degli interventi nei Nodi e sulle Direttrici. Infatti i dati rilevati confermano che continua ad incrementare la spesa per i programmi inerenti gli investimenti sulle Direttrici. È in aumento anche la spesa per i programmi riguardanti gli investimenti sui Nodi, gli sviluppi più significativi sono stati registrati per i nodi di Napoli, Torino e Milano.
In merito agli investimenti in nuovo materiale rotabile, si deve ricordare che la normativa e le politiche comunitarie in vigore escludono la possibilità di aiuti di Stato alle imprese ferroviarie; di conseguenza, l'ammodernamento del materiale rotabile è realizzato dall'impresa ferroviaria senza contributi o sussidi statali nel quadro della propria autonoma programmazione aziendale.
Per quanto riguarda, infine, gli esiti dell'incontro svoltosi tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, si fa presente che in tale occasione sono state esaminate le cause tecniche alla base dei disagi verificatesi nel servizio ferroviario e sono stati individuati i seguenti interventi immediati:
istituzione a livello di Holding FS di una commissione speciale con incarichi di supervisione e controllo delle attività di assistenza alla clientela in situazioni di emergenza, nonché la creazione di tre


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presidi per migliorare le condizioni di trasporto con particolare riguardo alla puntualità, alla programmazione integrata ed agli investimenti;
avvio immediato, già nel corrente mese di gennaio, di un confronto con tutte le regioni per verificare congiuntamente la corrispondenza del nuovo orario con le esigenze di puntualità, ed intervenire laddove necessario;
istituzione di una task force che ottimizzi al massimo le attuali condizioni dell'offerta ferroviaria;
adozione, a breve, di provvedimenti di carattere organizzativo per migliorare l'operatività e la velocità del Gruppo sui fondamentali del servizio; in tale ambito il trasporto passeggeri è stato articolato in passeggeri regionale, passeggeri lunga percorrenza e passeggeri velocità;
prosecuzione degli interventi sulla sicurezza ferroviaria che nell'ultimo anno hanno registrato una accelerazione [estensione del sistema sistema controllo marcia treno (SCMT) sulla rete ferroviaria e attrezzaggio con lo stesso sistema della flotta dei mezzi di trazione];
costituzione di una unità dedicata alla pianificazione integrata delle risorse per la produzione;
realizzazione di specifici team operativi per una maggiore integrazione interfunzionale all'interno delle direzioni territoriali.


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ALLEGATO 9

DL 4/2006: Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni,
esaminato il disegno di legge: «Conversione in legge del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione» (C. 6259 Governo),
delibera di esprimere:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
si segnala l'esigenza di prevedere - nell'ambito delle misure previste dal decreto-legge per il miglioramento della funzionalità dei settori della pubblica amministrazione - che l'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) sia autorizzato alla assunzione di centocinquanta unità di personale, compreso il personale comandato da Poste Italiane Spa, con oneri a carico del proprio bilancio, al fine di incrementare il livello dei controlli per la sicurezza del trasporto aereo.


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ALLEGATO 10

Schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2003/20/CE relativa all'uso obbligatorio delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini nei veicoli (Atto 574).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2003/20/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 aprile 2003, che modifica la direttiva 91/671/CEE relativa all'uso obbligatorio delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini nei veicoli (atto 574),
delibera di esprimere:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
appare opportuno valutare l'effettiva rispondenza della previsione dell'articolo 172, comma 6, del codice della strada, come risultante dalle modifiche apportate dallo schema di decreto in esame, rispetto a quanto previsto dall'attuale articolo 2, paragrafo 2, della direttiva 91/671/CE nella parte in cui prevede, per i veicoli di categoria M2 e M3 l'obbligo di sistemi di ritenuta per bambini omologati conformemente alla normativa europea ovvero, fino al 9 maggio 2008, alle norme nazionali vigenti nello Stato membro.


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ALLEGATO 11

Schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2003/42/CE relativa alla segnalazione di taluni eventi nel settore dell'aviazione civile (Atto 577).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2003/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2003, relativa alla segnalazione di taluni eventi nel settore dell'aviazione civile (atto 577),
delibera di esprimere:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
si segnala l'esigenza di valutare attentamente - d'intesa con i soggetti maggiormente coinvolti dalle nuove previsioni recate dal provvedimento - la concreta possibilità di rendere il complesso delle misure effettivamente operativo entro sessanta giorni dalla entrata in vigore del decreto legislativo, come attualmente previsto dall'articolo 10, ovvero se non sia più opportuno - alla luce della prioritaria finalità di sicurezza del settore - prevedere un termine più ampio per la concreta entrata in vigore, quale quello di centoventi giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.


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ALLEGATO 12

Schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2003/42/CE relativa alla segnalazione di taluni eventi nel settore dell'aviazione civile (Atto 577).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2003/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2003, relativa alla segnalazione di taluni eventi nel settore dell'aviazione civile (atto 577),
delibera di esprimere:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
si segnala l'esigenza di valutare attentamente - d'intesa con i soggetti maggiormente coinvolti dalle nuove previsioni recate dal provvedimento - la concreta possibilità di rendere il complesso delle misure effettivamente operativo entro sessanta giorni dalla entrata in vigore del decreto legislativo, come attualmente previsto dall'articolo 10, ovvero se non sia più opportuno - alla luce della prioritaria finalità di sicurezza del settore - prevedere un termine più ampio per la concreta entrata in vigore, quale quello di centoventi giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.