Giovedì 27 ottobre 2005. - Presidenza del presidente Gaetano PECORELLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Pasquale Giuliano.
La seduta comincia alle 15.05.
DL 184/05:Misure urgenti in materia di guida dei veicoli e patente a punti.
C. 6150, approvato dal Senato.
(Parere alla IX Commissione).
(Rinvio dell'esame).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Gaetano PECORELLA, presidente, dopo avere constatato l'assenza del relatore, rinvia l'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.10.
Giovedì 27 ottobre 2005. - Presidenza del presidente Gaetano PECORELLA. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Pasquale Giuliano e Giuseppe Valentino.
La seduta comincia alle 15.10.
Schema di decreto legislativo recante modificazioni al codice di procedura civile in materia di processo di cassazione in funzione nomofilattica e di arbitrato.
Atto n. 531.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, avverte che il relatore, onorevole Perlini, ha presentato una proposta di parere e che sono state altresì presentate due proposte di parere alternativo da parte del deputato Anedda e dei deputati Bonito ed altri (vedi allegato 1).
Ricorda inoltre che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione scade il prossimo 11 novembre.
Italico PERLINI (FI), relatore, ritiene opportuno poter esaminare compiutamente le due proposte di parere alternativo presentate, riservandosi di riferire alla Commissione sulla opportunità di integrare il proprio parere.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante la riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali.
Atto n. 540.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, dopo aver comunicato che il relatore è impossibilitato
a partecipare alla seduta odierna ed aver ricordato che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione scade il 29 ottobre prossimo, avverte che sono state presentate due proposte di parere alternativo da parte del deputato Anedda e dei deputati Falanga ed altri (vedi allegato 2). Avverte inoltre che da parte dell'Associazione nazionale magistrati è pervenuta un ulteriore documento che è stato messo a disposizione dei deputati.
Anna FINOCCHIARO (DS-U), dopo aver rilevato che il relatore non ha ancora predisposto una proposta di parere e che dalle audizioni svoltesi sono emerse questioni rilevanti sulle quali la Commissione non ha ancora sviluppato un'adeguata riflessione,chiede che si possa differire l'espressione del parere della Commissione anche in considerazione del fatto che il termine per l'esercizio della delega governativa scade il prossimo 9 gennaio.
Il sottosegretario Pasquale GIULIANO, anche in considerazione del fatto che da parte della Commissione giustizia del Senato è pervenuta una analoga richiesta, accolta dal Governo, assicura che il Governo si impegna ad attendere l'espressione dei rispettivi pareri prima dell'emanazione del decreto legislativo, affermando altresì la propria disponibilità a prendere in considerazione le eventuali osservazioni che verranno mosse da questa Commissione in un'ottica costruttiva e cooperativa.
Gaetano PECORELLA, presidente, alla luce delle assicurazioni fornite dal rappresentante del Governo, propone che la Commissione concluda l'esame dello schema entro il prossimo 9 novembre.
La Commissione approva la proposta del Presidente.
Ciro FALANGA (MISTO), intervenendo sul merito del provvedimento, ricorda di essere già intervenuto sul merito dello schema in esame sottolineando i punti problematici dello stesso. In particolare ribadisce come nella predisposizione dello schema in esame il Governo ha modificato alcuni punti rispetto al testo elaborato dalla Commissione ministeriale istituita per la elaborazione dello schema di decreto legislativo in esame, e che al riguardo sarebbe estremamente utile un confronto con il rappresentante del Governo per comprendere le ragioni che hanno indotto l'esecutivo ad apportare le modifiche citate. In particolare sottolinea come la Commissione ministeriale aveva ipotizzato lo schema del rito societario mentre la soluzione accolta è stata quella del rito camerale, che tuttavia presenta alcune problematiche soprattutto ove si considerino le ipotesi in cui si debba procedere all'accertamento di un diritto reale. La soluzione del rito camerale presenta ulteriori problematiche in quanto i relativi provvedimenti sono impugnabili in appello e per questa ragione si produrrebbe un intasamento delle Corti di appello. Ritiene invece che attribuendo un potere più ampio al giudice del fallimento e contemporaneamente estendendo le garanzie per la difesa del debitore in un processo a cognizione piena si sarebbe potuto realizzare un modello più congruo ed idoneo.
Il sottosegretario Pasquale GIULIANO, riservandosi di intervenire nel corso delle prossime sedute per fornire chiarimenti più dettagliati, fa presente che il testo dello schema in esame rappresenta il frutto di una mediazione tra le proposte delle Commissioni ministeriali istituite presso il Ministero della giustizia e presso il Ministero dell'economia e delle finanze per la redazione dello schema di decreto legislativo in esame.
Per quanto concerne la scelta del rito camerale, ritiene che debba parlarsi più correttamente di rito accelerato, concepito al fine di garantire una più rapida soluzione alle controversie. Osserva poi che il testo elaborato dal Governo ha cercato anche di recepire le indicazioni frutto della giurisprudenza che si è consolidata sulla materia nel corso degli ultimi sessanta anni.
Ribadisce la propria disponibilità a confrontarsi con la Commissione nel corso del prosieguo dell'esame.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante istituzione della Scuola superiore della magistratura, nuove norme in tema di tirocinio e formazione degli uditori giudiziari, nonché nuove norme in tema di aggiornamento professionale e formazione dei magistrati.
Atto n. 544.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Francesco BONITO (DS-U) ricorda preliminarmente che l'idea dell'istituzione di una Scuola della magistratura era stata in sé unanimemente apprezzata, mentre le critiche da parte dell'opposizione si sono incentrate sulle modalità della sua regolamentazione. Osserva infatti che l'idea dell'opposizione era quella di attribuire alla Scuola la funzione di formare la magistratura italiana. Lo schema invece, coerentemente con i principi contenuti nella legge delega, ha costruito un modello nel quale prevale la funzione della valutazione rispetto a quella della formazione.
Sotto un primo profilo osserva che, proprio in quanto prevale la funzione di valutazione, accadrà che alcuni magistrati saranno valutati primi di altri, producendosi così effetti concreti sulla loro carriera in quanto questi potranno cogliere opportunità concrete prima di altri.
Per quanto concerne l'articolo 1, comma 2 dello schema in esame, ritiene che l'aver attribuito alla Scuola la competenza esclusiva in materia di aggiornamento e formazione dei magistrati rappresenti un eccesso di delega. Osserva al riguardo che tutte le altre attività di aggiornamento e formazione intraprese da soggetti diversi, pur non potendosi definire illegittime, saranno comunque prive di efficacia.
In ordine al Comitato direttivo e ai Comitati di gestione, osserva la presenza di una incongrua applicazione della delega in quanto queste strutture sono disciplinate in modo estremamente generico mediante una mera trasposizione dei principi di delega nello schema in esame. Ritiene che se una disciplina generica può essere giustificata all'interno di una legge delega non altrettanto può ammettersi per un decreto legislativo, che deve garantire una disciplina compiuta e dettagliata. Al riguardo critica come le proposte di designazione dei componenti delle due strutture non debbano essere accompagnate da idonee indicazioni sulle qualità dei soggetti designati, evidenziando così l'insufficienza della disposizione. Analoga considerazione esprime per la designazione dei docenti preposti all'insegnamento, per i quali non sono richiesti requisiti specifici, che invece ritiene necessari alla luce della portata del loro compito. Non condivide poi come solo per i componenti del Comitato direttivo, di cui all'articolo 6, comma 3, dello schema, nominati dal Consiglio Superiore della magistratura, vige la previsione per cui questi non possono essere immediatamente rinnovati nel loro incarico, mentre non esiste la stessa preclusione per i componenti delegati dal Primo presidente della Corte di cassazione e dal Procuratore generale presso la Corte stessa. Ritiene inoltre che un'analoga preclusione dovrebbe sussistere per la componente dell'avvocatura chiamata a far parte della Scuola, in considerazione del fatto che poi potrebbe essere chiamata a giudicare i magistrati.
Per quanto concerne la ripartizione territoriale della Scuola, ricorda preliminarmente che lo schema in esame ha colto quella che nella legge delega era solo una possibilità ed ha previsto così un'articolazione ripartita su tre sedi nel territorio nazionale. Ribadisce la posizione già manifestata dall'opposizione, che si era pronunciata a favore di un modello centralizzato, non ritenendo convincente la motivazione
sottesa alla scelta del Governo che ha ritenuto di rendere più agevole e meno onerosa la partecipazione dei magistrati ai vari corsi nel momento in cui a questi è consentito di raggiungere una sede a loro più vicina. Osserva come a favore del modello centralizzato militi una serie di considerazioni, che non si fermano a quello sicuramente importante del risparmio sulle spese del Ministero della giustizia. Ritiene infatti che la possibilità di concentrare la presenza di magistrati provenienti da tutto il territorio nazionale in un'unica sede possa rappresentare un'occasione di confronto sui modi e sulle procedure di lavoro nonché sulla giurisprudenza attuata che rappresentano un indubbio arricchimento professionale.
Conclude osservando che la magistratura italiana sia molto cresciuta da quando il Consiglio superiore della magistratura ha intensificato l'attività formativa dei magistrati.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante disciplina della composizione, delle competenze e della durata in carica dei consigli giudiziari ed istituzione del consiglio direttivo della Corte di cassazione.
Atto n. 545.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante disciplina del conferimento degli incarichi direttivi giudicanti e requirenti di legittimità, nonché degli incarichi direttivi giudicanti e requirenti di primo e secondo grado nel periodo antecedente all'entrata in vigore delle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 1, lettera h), numero 17) e lettera i), numero 6), della legge 25 luglio 2005, n. 150.
Atto n. 546.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante modifica dell'organico della Corte di cassazione e disciplina relativa ai magistrati di merito applicati presso la stessa.
Atto n. 547.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante pubblicità degli incarichi extragiudiziari conferiti ai magistrati.
Atto n. 553.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante norme in materia di organizzazione dell'ufficio del pubblico ministero.
Atto n. 554.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.50.
Giovedì 27 ottobre 2005. - Presidenza del presidente Gaetano PECORELLA. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Pasquale Giuliano e Giuseppe Valentino.
La seduta comincia alle 15.50.
Disposizioni concernenti la prostituzione.
C. 3826 Governo, C. 65 Widmann, C. 176 Burani Procaccini, C. 386 Volontè, C. 407 Mussolini, C. 1355 Foti, C. 1614 Soda, C. 1136 Buontempo, C. 2150 Turco, C. 2222 Zanella, C. 2385 Bellillo, 2359 Lussana, C. 2323 Maura Cossutta, C. 2358 Valpiana, C. 2985 Grillini, 2659 Buontempo, C. 3510 Tidei e C. 4591 d'iniziativa popolare.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, avverte che sono stati presentati subemendamenti agli emendamenti presentati dal relatore nella seduta dello scorso 19 ottobre (vedi allegato 3).
Avverte inoltre di aver ritirato l'emendamento 1.523 diretto a prevedere l'arresto facoltativo nei confronti di chi si prostituisce in luogo pubblico o aperto al pubblico. Invita il relatore ad esprimere il parere sui subemendamenti presentati.
Giancarlo PITTELLI (FI), relatore, esprime parere contrario sui subemendamenti Lussana 0.1.700.1, 0.1.700.3 e 0.1.700.2. Espime parere favorevole sui subemendamenti Anedda 0.1.703.1, Perlini 0.1.703.2, 0.1.704.3 e 0.1.704.4, Anedda 0.1.704.2, Perlini 0.1.704.5 e Anedda 0.1.704.1. Esprime parere contrario sull'emendamento Lussana 0.1.705.1.
Italico PERLINI (FI) rileva preliminarmente che lo scopo perseguito dalla Commissione nel corso dell'esame di questo provvedimento sia sempre stato quello di combattere il fenomeno della prostituzione sulle strade al fine di recepire le istanze provenienti dalla società, senza aver mai avuto la pretesa di disciplinare compiutamente il fenomeno in esame. Ritiene pertanto che sarebbe opportuno limitare l'esame delle fattispecie ai soli casi di prostituzione esercitata in luogo pubblico, eliminando così i riferimenti ai luoghi aperti al pubblico.
Gaetano PECORELLA, presidente, ritiene che sull'osservazione mossa dal deputato Perlini possa svilupparsi un'adeguata riflessione, valutando incongruo che identiche norme debbano essere applicate ad ipotesi diverse tra loro quali sono l'esercizio della prostituzione in luogo pubblico ed in luogo aperto al pubblico.
Giancarlo PITTELLI (FI), relatore, condivide le osservazioni del deputato Perlini e preannuncia la presentazione di un emendamento finalizzato a recepirne il contenuto.
Gaetano PECORELLA, presidente, dopo aver avvertito che sono imminenti votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Disposizioni in materia di legittima difesa.
C. 5982, approvata dal Senato, C. 4115 Luciano Dussin, C. 4926 Cè e C. 5417 Perrotta.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2005.
Gaetano PECORELLA, presidente, dà conto che la I Commissione ha espresso il parere di competenza, che è stato messo in distribuzione.
Francesco BONITO (DS-U) osserva che l'osservazione posta dalla I Commissione sia fondata e ragionevole.
Gaetano PECORELLA, presidente, osserva che su una questione di significativa importanza quale è la sicurezza nei luoghi di lavoro e di dimora, in ordine alla quale dalla società provengono esigenze di certezza normativa, maggioranza ed opposizione dovrebbero confrontarsi al fine di assicurare risposte adeguate alle richieste manifestate. Al riguardo sottolinea come ad oggi l'applicazione dell'istituto della legittima difesa non è stato ritenuto soddisfacente a tale scopo.
La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Gaetano PECORELLA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 15.55.
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
Modifiche in materia processuale civile.
C. 5960, approvata dal Senato.