Giovedì 22 settembre 2005.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.10.
Giovedì 22 settembre 2005. - Presidenza del presidente Angelo SANZA.
La seduta comincia alle 14.10.
7-00679: Investimenti nel settore del trasporto ferroviario.
(Discussione e rinvio).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.
Tino IANNUZZI (MARGH-U) illustra la risoluzione in titolo, evidenziando in primo luogo che essa verte su aspetti di estremo rilievo per l'industria italiana e per l'intero comparto produttivo ed economico nazionale.
Ricorda, quindi, che nei prossimi mesi dovranno essere attivate procedure di gara per la costruzione e l'acquisto di un consistente numero di treni per l'alta velocità e che nell'ambito del piano generale d'investimenti per 37 miliardi di euro definito da Ferrovie dello Stato Spa per lo sviluppo della rete ferroviaria italiana, 9 miliardi di euro saranno destinati al rinnovo del materiale rotabile ed alle tecnologie per accrescere la sicurezza. Rileva, pertanto, che in tale contesto l'alta velocità costituirà la punta di assoluta eccellenza dell'intero sistema ferroviario nazionale, alla luce del ruolo che è chiamata a svolgere per il futuro assetto trasportistico dell'Italia e, più in generale, dell'intera Unione europea.
Evidenzia come, alla luce di tali considerazioni, l'atto d'indirizzo presentato trae origine proprio dalla preoccupazione che le industrie ed i consorzi di grandi tradizioni e qualità del paese, operanti nel comparto della costruzione dei treni e delle carrozze, svolgano di fatto un ruolo di secondo piano nell'attuale contesto di rilancio e di valorizzazione dell'alta velocità e dell'interoperabilità europea. Ricorda
che aziende quali ad esempio Ansaldo, Breda, Firema Trasporti e Consorzio Trevi hanno raggiunto livelli elevati nella produzione ed hanno ottenuto unanimi apprezzamenti nel mercato internazionale. Ricorda inoltre che attorno ad esse si è sviluppato un importante indotto che ricomprende molte imprese significative e specializzate che occupano un rilevante numero di addetti nel settore. Rileva, peraltro, che nel corso del triennio 2002-2004 gli ordinativi complessivi di acquisto da parte della società Trenitalia nei confronti delle aziende italiane sono state di circa il 15 per cento per tutto il settore dell'industria ferroviaria mentre le principali forniture di costruzione dei materiali rotabili sono state affidate a società e a gruppi stranieri.
Per tali ragioni, anche tenendo conto di quanto più volte affermato dai rappresentanti del Governo e della stessa società Trenitalia, si è ritenuto opportuno definire un atto d'indirizzo volto a sollecitare l'Esecutivo ad individuare soluzioni - nell'ambito del contesto normativo nazionale e comunitario - che consentano di valorizzare e salvaguardare le aziende italiane e la loro capacità competitiva e di innovazione.
Ricorda, infatti, che già altri paesi europei hanno individuato percorsi in grado di garantire e preservare la presenza ed il ruolo delle rispettive aziende nel contesto economico nazionale ed europeo. Ribadisce pertanto l'invito al Governo ad affrontare con urgenza ed incisività le questioni poste nella risoluzione, che auspica possa essere approvata con un consenso unitario da parte di tutta la Commissione.
Franco RAFFALDINI (DS-U), nel concordare e richiamare quanto testé evidenziato dal collega Iannuzzi evidenzia come la risoluzione in titolo verta sulla politica economica ed industriale del paese nel suo complesso, che rischia di prendere la strada di un vero declino. Ricorda che nel frattempo la Francia, ad esempio, sta portando avanti in Europa le proprie battaglie per salvare e valorizzare alcuni colossi industriali nazionali; richiama inoltre i recenti incontri tra il presidente Chirac ed il presidente Schroeder per definire accordi ed alleanze tra le grandi industrie dei due paesi per realizzare un imponente colosso europeo. Richiama quindi le recenti innovazioni tecnologiche ed industriali in corso di elaborazione da parte delle industrie tedesche e francesi: in tale contesto i programmati investimenti per 9 miliardi di euro per il rinnovo urgente del materiale rotabile e della tecnologia, previsti dal piano generale d'investimenti di FS Spa, costituiscono un'occasione importante per dare concrete risposte al comparto industriale nazionale specializzato nel trasporto ferroviario, che ha mantenuto nel tempo marcati elementi di professionalità e di know how che rischierebbero altrimenti di andare dispersi.
Ricorda inoltre che si tratta di industrie intorno alle quali si è sviluppato un importante e vasto indotto che occorre continuare a valorizzare, anche alla luce degli importanti riflessi occupazionali che ne conseguono e che riguardano in gran parte i territori del centro e del sud dell'Italia.
Rileva quindi come l'individuazione sollecita di soluzioni per valorizzare l'industria nazionale del comparto consentirebbe di dare luogo ad effetti molto positivi per la competitività del paese ed a risposte concrete rispetto alle necessità del settore ferroviario e delle aziende italiane nel loro complesso. Ciò in una fase europea che vede l'interoperabilità ferroviaria quale una delle principali risorse per una concreta ed effettiva integrazione comunitaria.
Angelo SANZA, presidente, ringrazia i colleghi intervenuti per l'ampia esposizione svolta ricordando che, come convenuto nell'ambito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, testè svolta, la Commissione proseguirà la discussione della risoluzione in titolo nel corso della prossima settimana, avendo il Governo comunicato di essere impossibilitato a partecipare alla seduta odierna.
Evidenzia, quindi, il particolare rilievo delle questioni affrontate con l'atto d'indirizzo in titolo, che riguarda gli investimenti nel settore del trasporto ferroviario e con il quale si sollecitano interventi per una concreta valorizzazione delle aree produttive nazionali con particolare riguardo a quelle del centro e del sud dell'Italia. In qualità di presidente della Commissione farà quindi quanto possibile per assicurare che gli indirizzi ivi contenuti siano tenuti in piena considerazione da parte dell'Esecutivo e della società Ferrovie dello Stato.
Rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.30.
Giovedì 22 settembre 2005. - Presidenza del presidente Angelo SANZA.
La seduta comincia alle 14.30.
Proposta di nomina del signor Bruno Lenzi a presidente dell'Autorità portuale di Livorno.
Nomina n. 157.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 21 settembre 2005.
Angelo SANZA, presidente, ricorda che nella seduta di ieri erano state sollevate diverse questioni in ordine alla procedura seguita dal Governo per procedere alla proposta di nomina in questione. Nel riservarsi di svolgere in proposito ogni necessario ed ulteriore approfondimento, rileva come la Commissione - che è allo stato è chiamata ad esprimersi sulla proposta assegnata ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento della Camera - disponga degli strumenti necessari per svolgere un attento ed approfondito esame delle questioni poste, che attengono al merito della procedura seguita.
Sembra a suo avviso in particolare necessario che il Governo chiarisca con precisione - e fornendo tutti gli elementi e documenti informativi aggiuntivi che si ritengano necessari - la procedura seguita soprattutto con riguardo al fatto che il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dopo avere richiesto un parere del Consiglio di Stato circa le soluzioni percorribili, ha ritenuto che l'inidoneità di due dei tre candidati proposti dalla regione configurasse l'ipotesi di mancata indicazione della terna da parte della regione medesima - per la conseguente impossibilità di operare una vera scelta tra più opzioni - ed ha sottoposto la questione al Consiglio dei ministri, che ha deciso, con deliberazione motivata, che il ministro potesse procedere alla nomina del signor Lenzi, ai sensi del comma 1-bis dell'articolo 8 della legge n. 84 del 1994.
Rileva come vada certamente tenuto conto che il Governo, nel presentare la richiesta di parere parlamentare, ha esplicitamente illustrato le scelte compiute, che peraltro implicano questioni di interpretazione della legge n. 84 e delle norme relative alle intese con le regioni, nonché alcuni accertamenti di fatto, che la Commissione è quindi chiamata a valutare nell'ambito delle proprie competenze.
Avverte quindi di essersi adoperato affinché nel corso della seduta della Commissione prevista per mercoledì 28 settembre sia assicurata la presenza di un rappresentante dell'Esecutivo che fornisca tutti gli elementi richiesti perché la Commissione possa svolgere la relativa istruttoria ed esprimere gli indirizzi e le valutazioni che riterrà opportuni.
Franco RAFFALDINI (DS-U) tenuto conto di quanto testé evidenziato dal presidente Sanza auspica che gli approfondimenti e le valutazioni in ordine alla procedura seguita siano affrontati, oltre che con i rappresentanti del Governo, anche d'intesa con la Presidenza della Camera, come richiesto dal proprio gruppo.
Marco SUSINI (DS-U) con riferimento alle precisazioni svolte dal presidente Sanza chiede che nell'ambito degli approfondimenti da svolgere si ponga una particolare attenzione alla circostanza per cui il ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha ritenuto che due dei tre nominativi previsti dalla terna formulata dal presidente della regione fossero inidonei rispetto alle qualifiche ed alle esperienze richieste dall'articolo 8 della legge n. 84 del 1984. Non vede infatti su quali basi si fondino tali valutazioni del ministro visto che conosce personalmente i curriculum professionali dei nominativi proposti dal presidente della regione Toscana, dai quali si evince senza alcun dubbio una comprovata e qualificata esperienza nel settore portuale e dell'economia dei trasporti. Ritiene quindi necessario che il Governo motivi con particolare dettaglio la scelta seguita ed i criteri su cui ci si è fondati per affermare l'inidoneità di tali candidati.
Angelo SANZA, presidente, nessun altro chiedendo di parlare rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.50.