Giovedì 7 luglio 2005. - Presidenza del Presidente Giacomo STUCCHI.
La seduta comincia alle 9.30.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2002/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 gennaio 2003, sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, e delle direttive 2002/96/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 27 gennaio 2003, e 2003/108/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'8 dicembre 2003, sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Atto n. 488.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 30 giugno 2005.
Giacomo STUCCHI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri della Conferenza unificata sugli schemi di decreto legislativo all'esame della Commissione. Avverte che la Commissione nella seduta odierna dovrà esprimere il parere di competenza sugli schemi di decreto all'ordine del giorno. Precisa, in particolare, che per gli atti numeri 488 e 491 è già scaduto il termine per l'espressione del parere.
Riccardo CONTI, relatore, avverte che la Conferenza unificata, in data 30 giugno 2005, ha espresso parere negativo sul provvedimento in esame, condizionatamente al recepimento da parte del Governo di alcune indicazioni. Precisa che si tratta peraltro di aspetti che non incidono sui profili di compatibilità comunitaria. Illustra quindi una proposta di parere con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1).
Marco AIRAGHI (AN) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Andrea DI TEODORO (FI) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).
Giacomo STUCCHI, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, si proceda all'inversione dell'ordine dei lavori della Commissione, nel senso di passare immediatamente al seguito dell'esame dell'atto n. 498.
La Commissione concorda.
Schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2002/49/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale.
Atto n. 498.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 22 giugno 2005.
Marco AIRAGHI, relatore, avverte che la Conferenza unificata, in data 30 giugno 2005, ha espresso parere favorevole sul provvedimento in esame. Illustra quindi una proposta di parere con condizioni (vedi allegato 2).
Andrea DI TEODORO (FI) esprime, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Riccardo CONTI (UDC) esprime, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Michele COSSA (Misto-LdRN.PSI) esprime, anche a nome della componente del gruppo misto cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Giacomo STUCCHI, presidente, esprime, anche a nome dei deputati del gruppo Lega Nord Federazione Padana, voto
favorevole sulla proposta di parere del relatore.
La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore (vedi allegato 2).
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2002/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (vibrazioni).
Atto n. 491.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazione).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 21 giugno 2005.
Giacomo STUCCHI, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, avverte che la Conferenza unificata, in data 30 giugno 2005, ha espresso parere negativo sul provvedimento in esame, condizionatamente al recepimento da parte del Governo di alcune indicazioni. Si tratta peraltro di aspetti che non incidono sui profili di compatibilità comunitaria. Illustra quindi una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione (vedi allegato 3).
Andrea DI TEODORO (FI) riterrebbe opportuno integrare l'osservazione predisposta dal relatore, nel senso di specificare il rispetto di quanto previsto in materia dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicati.
Giacomo STUCCHI, presidente e relatore, concordando con l'indicazione del collega Di Teodoro, presenta una riformulazione della proposta di parere da lui presentata volta a recepirla.
Riccardo CONTI (UDC) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere, come riformulata.
Andrea DI TEODORO (FI) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere, come riformulata.
Michele COSSA (Misto-LdRN.PSI) preannuncia, anche a nome della componente del gruppo misto cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, come riformulata.
Marco AIRAGHI (AN) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere, come riformulata.
La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore come riformulata (vedi allegato 4).
Giacomo STUCCHI, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, si proceda all'inversione dell'ordine dei lavori della Commissione, nel senso di passare immediatamente, all'esame del DL 111/05 recante disposizioni urgenti per la partecipazione italiana a missioni internazionali.
La Commissione concorda.
La seduta, sospesa alle 9.40, è ripresa alle 9.45.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003, che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti.
Atto n. 501.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 5 luglio 2005.
Giacomo STUCCHI, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, avverte che la Conferenza unificata, in data 30 giugno 2005, ha espresso parere favorevole sul provvedimento in esame. Illustra quindi una proposta di parere con condizione (vedi allegato 5).
Paola MARIANI (DS-U) osserva che lo schema di decreto, in esame, provvede a dare attuazione alla direttiva 2002/98/CE, volta a garantire specificamente un livello elevato e comparabile di qualità e di sicurezza delle procedure di trasfusione in tutti gli Stati membri, nel presupposto che l'autosufficienza ed un'adeguata sicurezza possono essere conseguiti solo a livello comunitario. A questo fine sono dettate regole su raccolta, controllo, lavorazione, conservazione e distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti e sono definiti i requisiti essenziali dei test di controllo, obbligatori, sul sangue importato da Stati terzi. Ricorda che il termine di attuazione previsto era l'8 febbraio 2005, con la possibilità però per gli Stati membri di decidere di mantenere in vigore le disposizioni nazionali durante nove mesi a decorrere dal termine stabilito nell'articolo 32 della direttiva, affinché i servizi trasfusionali operanti in base alla legislazione interna potessero conformarsi ai requisiti della presente direttiva. Precisa, pertanto, che non si è incorsi in procedure di infrazione. Aggiunge che lo schema di decreto legislativo in esame riproduce quasi integralmente i contenuti della direttiva 2002/89/CE, fatto salvo l'articolo 29 dello schema di decreto, che disciplina i centri di frazionamento e della produzione di emoderivati, materia non affrontata dalla direttiva. Non riscontra comunque rilevanti elementi di contrasto con la normativa comunitaria.
Preannuncia pertanto, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, condividendo in particolare la previsione della condizione che ha lo scopo di coordinare la normativa in materia.
Riccardo CONTI (UDC) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Andrea DI TEODORO (FI) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Michele COSSA (Misto-LdRN.PSI) preannuncia, anche a nome della componente del gruppo misto cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Marco AIRAGHI (AN) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore (vedi allegato 5).
La seduta termina alle 9.50.
Giovedì 7 luglio 2005. - Presidenza del presidente Giacomo STUCCHI.
La seduta comincia alle 9.40.
DL 111/05 recante disposizioni urgenti per la partecipazione italiana a missioni internazionali.
C. 5948 Governo.
(Parere alle Commissioni III e IV).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Marco AIRAGHI, relatore, osserva che il decreto-legge n. 111 del 2005, adottato per la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni volte ad assicurare la partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace e di aiuto umanitario, e la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell'area balcanica, è finalizzato ad assicurare la prosecuzione della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace e d'aiuto umanitario, e la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell'area balcanica. Si tratta di un provvedimento di prassi che segue ad analoghi già adottati nel corso dei mesi passati. Segnala al riguardo che manca una disciplina organica della materia. In considerazione dell'impegno del Paese in attività di questo tipo, sarebbe opportuno adottare una legislazione di carattere generale che disciplini tutti gli aspetti delle missioni di contingenti militari all'estero. Precisa quindi che il decreto-legge si compone di 16 articoli.
Ricorda in particolare che l'articolo 1 proroga al 31 dicembre 2005 il termine per la partecipazione di personale militare italiano alle varie missioni internazionali che vedono impegnato il Paese; l'articolo 2 autorizza, fino alla stessa data la partecipazione di personale militare italiano alla missione United Nation Mission in Sudan, mentre l'articolo 3 autorizza, sempre fino al 31 dicembre 2005, la partecipazione di personale militare italiano alla missione di polizia dell'UE EUPOL Kinshasa, di cui all'azione comune 2004/847/PESC, adottata dal Consiglio dell'Unione il 9 dicembre 2004. Rinvia quindi al contenuto degli articoli da 4 a 13 che recano disposizioni specifiche, non rilevanti sotto il profilo della compatibilità comunitaria del provvedimento. Precisa invece che l'articolo 14 autorizza per il 2005 l'ulteriore spesa di 100.000 euro per la realizzazione di uno studio epidemiologico di tipo prospettico seriale, volto all'accertamento dei livelli di uranio e di altri elementi potenzialmente tossici presenti nei campioni biologici dei militari impiegati nelle operazioni internazionali, al fine di individuare eventuali situazioni espositive idonee a costituire fattore di rischio per la salute. L'articolo 15 reca quindi la norma di copertura finanziaria, mentre il successivo articolo 16 prevede la clausola di entrata in vigore del provvedimento, fissata il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Propone quindi di esprimere parere favorevole.
Paola MARIANI (DS-U) osserva come il decreto-legge n. 111/2005, in esame, è condivisibile nei contenuti generali in quanto finalizzato ad assicurare la prosecuzione della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace e d'aiuto umanitario, e la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell'area balcanica.
Ritiene che il decreto andrebbe comunque migliorato in alcuni aspetti. Innanzitutto, in merito all'articolo 1 relativo all'operazione internazionale Enduring Freedom e alle missioni collegate, andrebbe specificato che le stesse vanno poste sotto il controllo dell'operazione internazionale International security assistance force (ISAF) e va aggiunto tra i compiti della missione quello di prevenire i traffici di stupefacenti. Aggiunge, inoltre, che all'articolo 14, andrebbe poi prevista una norma che faccia obbligo al personale, impiegato in missioni o in situazioni operative nelle quali ci sia un presumibile rischio di contaminazione da radiazioni o da sostanze gravemente patogene, di usare gli strumenti di protezione necessari ad evitare il contatto, l'inalazione e l'ingestione di sostanze chimiche o radioattive prodotte da uranio impoverito o da altre sostanza nocive.
Non riscontrando comunque elementi di contrasto con la normativa comunitaria, preannuncia, anche a nome dei deputati
del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Riccardo CONTI (UDC) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Andrea DI TEODORO (FI) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Michele COSSA (Misto-LdRN.PSI) preannuncia, anche a nome dei deputati della componente del gruppo misto cui appartiene, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.
La seduta termina alle 9.45.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.50 alle 9.55.