Martedì 5 luglio 2005. - Presidenza del presidente Antonio MARZANO.
La seduta comincia alle 13.40.
Ratifica dell'Accordo Italia-Cipro sulla cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata ed altre forme di criminalità.
C. 5861 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Gianpietro SCHERINI (FI), relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad esprimere il proprio parere alla III Commissione Affari esteri sul disegno di legge C. 5861, approvato dal Senato, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e la Repubblica di Cipro sulla cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata ed altre forme di criminalità, fatto a Nicosia il 28 giugno 2002.
L'Accordo consta di un Preambolo e di 16 articoli.
L'articolo 1 enuncia i numerosi settori in cui si articola la collaborazione contro la criminalità, tra i quali i traffici di stupefacenti, il terrorismo, l'immigrazione illegale, la tratta e lo sfruttamento sessuale di esseri umani, i traffici di armi e materiale radioattivo, nonché il traffico di opere culturali e storiche.
Per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione, segnala come tra i traffici illeciti che l'Accordo intende contrastare siano compresi, alle lettere g), h) e i) del comma 1, rispettivamente, il riciclaggio di denaro e di altri beni provenienti da attività illecita, la falsificazione di valori e di carte di credito o di pagamento e i reati concernenti le assicurazioni.
L'articolo 2 è dedicato al contrasto dei traffici di stupefacenti, da perseguire tramite scambi di informazioni e di esperienze.
L'articolo 3 riguarda la lotta al terrorismo, e prevede, analogamente all'articolo 2, lo scambio tempestivo di informazioni tra le amministrazioni competenti sugli eventuali gruppi terroristici operanti nei due Paesi. In particolare, con riferimento agli ambiti di competenza della Commissione, segnala la lettera b) del comma 1, la quale prevede che lo scambio di informazioni possa riguardare i canali di finanziamento, le modalità di reimpiego di capitali e i correlativi collegamenti internazionali, ivi compresi i dati relativi alla individuazione di persone fisiche o giuridiche comunque collegate a tali organizzazioni ed inserite nei relativi circuiti finanziari.
L'articolo 4 riguarda l'immigrazione illegale e la tratta di esseri umani, prevedendo scambi di informazioni e forme di collaborazione, che comprendono anche attività operative in mare per il monitoraggio ed il controllo delle navi sospettate di trasportare immigrati clandestini.
L'articolo 5 regola le modalità di svolgimento della collaborazione tra i due paesi, comuni ai diversi settori di intervento.
Gli articoli 6, 7 e 8 riguardano le informazioni e i dati personali oggetto di scambio tra i due Paesi, ai quali va anzitutto assicurata una protezione conforme alle rispettive legislazioni nazionali.
L'articolo 9 individua gli Organi competenti per l'esecuzione dell'Accordo, che sono individuati, per l'Italia, nel Ministero dell'Interno, e, per Cipro, nel Ministero della Giustizia e dell'Ordine Pubblico.
L'articolo 10 stabilisce che, salvo diversa intesa, gli scambi di comunicazioni tra le Parti contraenti dovranno avvenire in lingua inglese.
L'articolo 11 affida il monitoraggio dell'attuazione dell'Accordo ad una Commissione congiunta, che si riunirà, su iniziativa di una delle Parti, alternativamente in Italia e a Cipro.
Gli articoli 12 e 13 contengono alcune clausole di salvaguardia. In particolare, l'articolo 12 stabilisce che ciascuna Parte contraente può rifiutare, in tutto o in parte, o subordinare l'esecuzione di una richiesta di assistenza o di cooperazione, qualora tale richiesta limiti la propria sovranità nazionale, metta in pericolo la propria sicurezza o i propri interessi fondamentali, o violi le proprie leggi nazionali. L'articolo 13 prevede invece che l'Accordo non pregiudichi gli obblighi derivanti da trattati internazionali o multilaterali stipulati dalle Parti contraenti.
L'articolo 14 disciplina le modalità di risoluzione delle controversie relative all'interpretazione o all'applicazione dell'Accordo.
L'articolo 15 detta disposizioni circa la ripartizione delle spese connesse all'esecuzione dell'Accordo.
L'articolo 16, regola l'entrata in vigore dell'Accordo e stabilisce che l'Accordo avrà durata illimitata, salvo denuncia effettuata da una delle Parti contraenti con un preavviso scritto di almeno sei mesi.
Rileva come il provvedimento non presenti profili problematici dal punto di vista delle competenze della Commissione, proponendo pertanto di esprimere su di esso parere favorevole.
Mario LETTIERI (MARGH-U) preannunzia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore. Sottolinea la necessità di contrastare, anche mediante l'attuazione dell'Accordo in esame, i fenomeni del riciclaggio del denaro e della circolazione di capitali di provenienza illecita, che hanno ormai assunto dimensioni notevoli, rischiando di porre a rischio la trasparenza dei mercati finanziari.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 13.45.
Martedì 5 luglio 2005. - Presidenza del presidente Antonio MARZANO.
La seduta comincia alle 13.45.
Disposizioni in materia di banche popolari.
Testo unificato C. 2273 Serena, C. 2599 Jannone, C. 2619 Pinza, C. 2875 Giancarlo Giorgetti e C. 3065 Patria.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 giugno 2005.
Mario LETTIERI (MARGH-U) sottolinea l'esigenza di intervenire sulle tematiche relative alla disciplina delle banche popolari, anche in considerazione dei rilievi espressi dai competenti organismi dell'Unione europea in merito. Ritiene che il testo unificato adottato come base dalla Commissione sia sostanzialmente condivisibile, suggerendo quindi di fissare un termine per la presentazione degli emendamenti, con l'auspicio che l'esame del provvedimento possa proseguire in quello spirito di collaborazione tra le forze politiche che ha finora caratterizzato il dibattito.
Giorgio JANNONE (FI) ricorda di essere stato tra i primi a presentare una proposta di legge di riforma della disciplina delle banche popolari, nella convinzione circa la necessità di intervenire su tale materia, sia per le sollecitazioni in tal senso provenienti dagli organismi dell'Unione europea, sia in considerazione di talune recenti pronunzie giurisdizionali in merito.
Ritiene che il testo unificato adottato come base dalla Commissione non sia soddisfacente, in quanto non affronta la questione relativa al voto capitario, che è invece oggetto della sua proposta di legge, sottolineando come tale istituto costituisca un'anomalia, priva ormai di ogni fondamento logico. Rileva, peraltro, come il testo unificato raccolga talune indicazioni contenute nella sua proposta, emerse, del resto, anche nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione. Si riserva quindi di presentare proposte emendative, evidenziando la necessità di organizzare il prosieguo dei lavori al fine di consentire la conclusione in tempi rapidi dell'esame in sede referente.
Sergio ROSSI (LNFP) ribadisce la richiesta, già in precedenza avanzata, di procedere alle audizioni del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro delle politiche comunitarie prima di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti; ritiene infatti che i rilievi espressi dall'Unione europea sulla disciplina nazionale in materia di banche popolari siano fondati su una visione distorta di tale normativa e che sia pertanto fondamentale acquisire l'avviso del Governo in merito a tale problematica.
Antonio MARZANO, presidente, con riferimento alla richiesta del deputato Sergio Rossi, ritiene che lo svolgimento delle audizioni dei Ministri possa confliggere con l'esigenza, da più parti manifestata, di procedere rapidamente nell'esame dei provvedimenti.
Renzo PATRIA (FI), relatore, considera prioritaria l'esigenza di concludere l'esame in sede referente dei provvedimenti prima dell'aggiornamento dei lavori parlamentari per la pausa estiva. In merito alla richiesta del deputato Sergio Rossi, sottolinea come il Governo partecipi ai lavori della Commissione, e possa pertanto esprimere, in tutte le sue articolazioni, il proprio avviso sul provvedimento. Ritiene quindi opportuno fissare il termine per la presentazione
degli emendamenti nella giornata di martedì 12 luglio prossimo.
Con riferimento alle considerazioni del deputato Jannone circa l'eliminazione del voto capitario, riconosce come tale opzione sia sostenuta da taluni operatori del settore, nonché da alcuni esperti; tuttavia, nella sua qualità di relatore, non ha ritenuto di poter accedere a tale ipotesi, in quanto, a suo giudizio, tale istituto costituisce il cardine del sistema delle banche popolari.
Per quanto riguarda il contenuto del testo unificato adottato come testo base, rileva fin d'ora la necessità di apportare taluni, ulteriori miglioramenti.
In particolare, per quanto riguarda l'articolo 1, occorre chiarire, al comma 2 del nuovo articolo 30 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, che resta fermo quanto previsto dal Capo III del Titolo II del medesimo testo unico; inoltre, il secondo periodo del comma 3 del citato articolo 30 dovrebbe essere riformulato, chiarendo che i fondi comuni di investimento, le SICAV e i fondi pensione che sono gestiti da un medesimo gestore, italiano o estero, non possono possedere complessivamente più del 10 per cento del capitale sociale della banca. Al medesimo comma 3, l'ultimo periodo dovrebbe essere sostituito, specificando che sono fatti salvi limiti più stringenti previsti dalla disciplina propria dei soggetti richiamati nel comma e dallo statuto della banca popolare, nonché le autorizzazioni richieste ai sensi della vigente normativa.
Sottolinea altresì l'esigenza di sopprimere il comma 3-bis del nuovo articolo 30, le cui previsioni possono determinare effetti distorsivi, nonché di precisare, al comma 6, che possono essere esercitati i diritti patrimoniali relativi alle azioni possedute da coloro che non abbiano chiesto o ottenuto l'ammissione a socio. Occorre inoltre sostituire il comma 6-bis, prevedendo la nullità di ogni clausola dello statuto volta a introdurre limiti alla trasferibilità delle azioni, nonché sopprimere il comma 6-ter, per esigenze di coordinamento con le modifiche appena prospettate.
Per quanto riguarda l'articolo 2 sottolinea l'opportunità di chiarire che le operazioni cui fa riferimento il nuovo comma 2 dell'articolo 31 del TUB sono quelle di cui al comma 1 del medesimo articolo, nonché specificare che le maggioranze previste dallo statuto per l'effettuazione di tali operazioni non possono superare la meno elevata tra quelle previste per le altre modificazioni dello statuto.
Si riserva quindi di presentare propri emendamenti nel senso indicato.
Sergio ROSSI (LNFP) non comprende l'urgenza di concludere in tempi affrettati l'esame di un intervento legislativo che è all'esame della Commissione ormai da due anni, e che interviene su un tema delicatissimo. Rileva inoltre come le esigenze di modifica del testo unificato prospettate dallo stesso relatore dimostrino la fondatezza della richiesta, da lui avanzata in precedenza, di sottoporre il testo unificato all'esame di un Comitato ristretto, al fine di evitare soluzioni poco meditate che richiedano ulteriori, successivi aggiustamenti.
Giorgio JANNONE (FI) sottolinea come il Parlamento debba valutare autonomamente l'opportunità di approvare interventi legislativi sulle materie e nei tempi che ritenga opportuni; in questo caso, l'urgenza di operare una riforma della disciplina delle banche popolari risiede sia nei rilievi espressi dall'Unione europea, sia nelle richieste giudiziarie attualmente in corso in merito. Per quanto riguarda la richiesta di audizioni avanzata dal deputato Sergio Rossi, ricorda che la Commissione ha già ascoltate tutte le autorità competenti in materia e gli esperti più autorevoli, rilevando pertanto come lo svolgimento di ulteriori audizioni avrebbe solo l'effetto di dilazionare l'esame del provvedimento senza alcuna motivazione. Sottolinea infatti come il Governo possa intervenire nel corso dell'esame in sede referente, ribadendo l'esigenza di fissare
fin d'ora un termine per la presentazione di emendamenti e di definire un'organizzazione dei lavori che consenta la rapida approvazione del provvedimento.
Mario LETTIERI (MARGH-U) pur riconoscendo la legittimità delle considerazioni svolte dal deputato Sergio Rossi, sottolinea come la Commissione abbia già svolto numerose audizioni sul provvedimento e come sia urgente che il Parlamento intervenga su una tematica tanto delicata, anche in considerazione delle notevoli evoluzioni che stanno caratterizzando il sistema bancario italiano.
Ritiene pertanto opportuno fissare nella seduta odierna il termine per la presentazione degli emendamenti, consentendo al Parlamento di procedere ad un importante riforma di un settore cruciale dell'economia nazionale.
Antonio MARZANO, presidente, pur comprendendo le ragioni della richiesta avanzata dal deputato Sergio Rossi, ritiene opportuno, anche alla luce del prevalente orientamento emerso in seno alla Commissione, fissare il termine per la presentazione degli emendamenti nella giornata di martedì prossimo. In tale contesto, rileva come, a fronte di eventuali rilievi del Governo sul testo unificato adottato dalle Commissioni, sarebbe comunque possibile riaprire il termine degli emendamenti, al fine di tener conto di nuove, ulteriori esigenze.
Giorgio JANNONE (FI) concorda con l'orientamento del Presidente, rilevando come il testo unificato adottato dalla Commissione sia sostanzialmente condiviso dal sistema delle banche popolari.
Sergio ROSSI (LNFP) ribadisce la sua richiesta di ascoltare i rappresentanti del Governo prima di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti, al fine di comprendere in termini più precisi quale sia il fondamento dei rilievi espressi dall'Unione europea sulla disciplina in materia e quale rapporti siano intercorsi tra gli organismi comunitari ed il Governo italiano in merito a tale vicenda.
Renzo PATRIA (FI), relatore, sottolinea come il testo unificato da lui predisposto ed adottato come base dalla Commissione raccolga le indicazioni delle autorità competenti, e come il Governo possa in qualsiasi momento esprimere la propria valutazione in merito, ferma restando la libertà degli organi parlamentari di compiere in piena autonomia le scelte legislative ritenute più opportune.
Antonio MARZANO, presidente, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 18 di martedì 12 luglio prossimo.
La Commissione approva la proposta del Presidente.
Antonio MARZANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.
Disposizioni in materia di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti.
Nuovo testo C. 3632 Lettieri.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 15 giugno 2005.
Antonio MARZANO, presidente, avverte che non stati presentati emendamenti al nuovo testo della proposta di legge.
Mario LETTIERI (MARGH-U), relatore, sottolinea come l'assenza di proposte emendative evidenzi il sostanziale accordo delle forze politiche circa le soluzioni individuate nel testo, che considera equilibrate. Ritiene, peraltro, che ulteriori miglioramenti potranno eventualmente essere apportati nel corso del successivo iter del provvedimento.
Antonio MARZANO, presidente, avverte che il nuovo testo della proposta sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva, al fine dell'acquisizione dei prescritti pareri. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.
La seduta termina alle 14.20.
Martedì 5 luglio 2005. - Presidenza del presidente Antonio MARZANO.
La seduta comincia alle 14.20.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2001/86/CE del Consiglio, dell'8 ottobre 2001, che completa lo statuto della società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori.
Atto n. 490.
(Rilievi alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 29 giugno 2005.
Antonio MARZANO, presidente, avverte che il relatore, Giorgio Benvenuto, ha predisposto una proposta di rilievi sul provvedimento (vedi allegato).
Mario LETTIERI (MARGH-U) condivide la proposta di rilievi formulata dal relatore, preannunziando su di essa il voto favorevole del proprio gruppo.
Giovanni MAURO (FI) concorda con la proposta di rilievi del relatore, dichiarando su di essa il voto favorevole del proprio gruppo.
La Commissione approva la proposta di rilievi formulata dal relatore.
La seduta termina alle 14.25.
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
7-00637 Nannicini: Qualificazione delle aree fabbricabili ai fini del prelievo ICI.