XIII Commissione - Resoconto di marted́ 17 maggio 2005


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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 17 maggio 2005. - Presidenza del presidente Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Gianpaolo Dozzo.

La seduta comincia alle 13.40.

Schema di decreto legislativo in materia di regolazione dei mercati.
Atto n. 466.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del 10 maggio 2005.


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Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, ricorda che, nella seduta del 10 maggio, sono intervenuti i deputati Sedioli, Preda e Bellotti sul provvedimento in esame. Il Governo si è riservato di intervenire in sede di replica. Fa presente, altresì, che essendo scaduto domenica 15 maggio il termine per l'espressione del parere, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha unanimemente chiesto al Ministro Alemanno di attendere fino ad oggi l'espressione del parere parlamentare. Avverte, infine, che sono pervenuti i rilievi della V Commissione bilancio sul provvedimento in esame, che sono in distribuzione.

Lino RAVA (DS-U) esprime preliminarmente il suo accordo con quanto rilevato dai colleghi Preda e Sedioli nella seduta del 10 maggio. Reputa condivisibili le ragioni in base alle quali viene emanato il provvedimento in esame, in quanto intende fornire una risposta ai problemi del settore agricolo adottando misure per la razionalizzazione dell'offerta e la collaborazione tra le imprese. Esprime tuttavia le sue perplessità rispetto alle modalità con le quali il decreto risponde alle problematiche del settore agricolo. Concorda con quanto rilevato dal collega Preda che definisce il contenuto del decreto una «costruzione teorica». Ritiene, altresì, che il testo in esame contenga alcune disposizioni improntate a un'eccessiva burocratizzazione e dirigismo che imbriglia in modo assai dannoso il comportamento degli imprenditori agricoli.
A suo avviso, è necessario adottare finalmente politiche innovative a differenza di quanto accaduto in passato. Le organizzazioni dei produttori, infatti, pur svolgendo un ruolo estremamente utile, hanno avuto non poche difficoltà ad operare. A questo proposito, è necessario indicare dei parametri che incentivino in maniera efficace l'aggregazione dei soggetti operanti nel settore. Il decreto in esame non suggerisce alcuna soluzione adeguata in quanto rimanda a un successivo decreto ministeriale. Ricorda che lo schema di decreto, presentato prima dell'espressione del parere della Conferenza Stato-regioni, faceva riferimento, ai fini del riconoscimento, a organizzazioni di produttori con un numero minimo di cinque soci e con un volume minimo di produzione commercializzata pari a 3 milioni di euro. Questi requisiti risultano inapplicabili in quanto posseduti da pochissimi soggetti operanti sul mercato. Rileva la necessità che vengano indicati requisiti differenti per far sì che venga perseguito più agevolmente l'obiettivo di aggregare i soggetti operanti nel settore. È quindi opportuno che nel parere della Commissione si ponga l'accento sulla necessità di una dimensione imprenditoriale media coerente con la realtà del tessuto produttivo italiano altrimenti la norma rischia di non essere applicata in maniera funzionale.
Segnala, altresì, la necessità di individuare forme di incentivazione all'aggregazione delle imprese che risultino efficaci, anche attraverso una loro modulazione progressiva in rapporto alla crescita dimensionale delle imprese medesime. Esprime le sue perplessità in ordine alla formulazione dell'articolo 2, nella parte concernente i fondi di esercizio e l'eventuale integrati degli stessi con finanziamenti pubblici.
Ritiene poi che debbano essere erogati aiuti alle organizzazioni dei produttori finalizzati alla realizzazione di progetti ben definiti. A tale proposito, sarebbe opportuno individuare forme di interventi in cui i contributi in conto capitale si affianchino in misura equilibrata a contributi in conto di interessi. Evidenzia, inoltre, l'importanza che potrebbero assumere aiuti destinati a favorire la compartecipazione a fondi di mutualità. Invita, in conclusione, a riflettere sulle tematiche evidenziate al fine di mettere a punto soluzioni organiche e ben definite che, tra l'altro, evitino una disciplina settorializzata in modo da offrire certezze a un settore, frammentato e esposto al rischio di una progressiva marginalizzazione.

Riccardo RICCIUTI (FI), relatore, rileva che la proposta di parere che intende presentare, nel rispetto di quanto disposto


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dalla legge delega n. 38 del 2003 in ordine alle organizzazione dei produttori, terrà conto di alcuni spunti emersi nell'ampia e articolata discussione. Ritiene che non sia condivisibile il parere espresso dall'Autorità garante per la concorrenza e per il mercato stante le peculiarità del settore agricolo. Si augura che il decreto in esame venga emanato al più presto e che tenga conto delle condizioni formulate nel parere parlamentare. Auspica, infine, che il provvedimento possa fornire una risposta adeguata al settore agricolo e ne possa sostenere il rilancio.

Il sottosegretario Gianpaolo DOZZO ringrazia i membri della Commissione per il dibattito che si è svolto, dal quale sono emersi spunti interessanti in merito ad un tema particolarmente sentito quale l'aggregazione dell'offerta attraverso le organizzazioni di produttori. Rileva che il provvedimento in esame fornisca una risposta al settore agricolo sulla base di tre priorità: la rappresentatività delle organizzazioni dei produttori, la disponibilità del prodotto e la necessità di aggregazioni forti. È consapevole che su queste tre priorità si registra in generale un ampio accordo. Rileva, in primo luogo, l'opportunità di definire regole democratiche a garanzia delle organizzazioni dei produttori. In risposta all'onorevole Sedioli, che lamentava lo scarso coinvolgimento delle organizzazioni dei produttori, fa notare che tali organizzazioni sono state ampiamente consultate in fase di predisposizione del testo in esame. Per quanto concerne l'intervento dell'onorevole Rava relativamente ai fondi di esercizio, alimentati dai contributi pubblici, ricorda che sono ovviamente operativi i finanziamenti comunitari e che devono essere concessi contributi per la realizzazione di progetti ben definiti presentati dalle organizzazioni dei produttori; di questo devono tener conto tutte le regioni nell'attuazione dei Piani di sviluppo regionali. Attualmente, invece, si registra una situazione non uniforme tra le regioni. Ritiene, infine, che sia necessario concedere trattamenti in deroga ad alcune filiere in difficoltà.
Nel rilevare che il Governo esaminerà attentamente il parere reso dalla Commissione, si dichiara disponibile a migliorare il testo in esame tenendo conto delle tre priorità sopra evidenziate.

Riccardo RICCIUTI (FI), relatore, formula una proposta di parere sul testo del provvedimento (vedi allegato 1) ricordando che i rilievi espressi dalla V Commissione sulle conseguenze di carattere finanziario saranno comunque trasmessi in allegato.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già programmata al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 maggio 2005. - Presidenza del presidente Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Gianpaolo Dozzo.

La seduta comincia alle 14.20.

Legge comunitaria 2005.
C. 5767 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del 5 maggio 2005.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, ricorda che nella seduta del 5 maggio scorso il relatore ha illustrato il provvedimento in titolo e il rappresentante del Governo si è riservato di intervenire in sede di replica. Fa presente, infine, che


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l'esame in sede consultiva dovrà concludersi nella giornata odierna.

Sauro SEDIOLI (DS-U) fa presente che il disegno di legge comunitaria non contiene elementi di interesse per quanto concerne la competenza della Commissione. Nella relazione illustrativa, c'è infatti un riferimento ad alcune direttive in materia agricola da attuare in via amministrativa. Evidenzia,peraltro, il numero eccessivamente elevato di procedure di infrazione a carico dello Stato italiano che costituisce un elemento di preoccupazione e che dimostra l'esigenza di un recepimento più tempestivo e rigoroso della normativa comunitaria. Preannuncia, quindi, a nome del suo gruppo, l'astensione sul disegno di legge comunitaria.

Gianluigi SCALTRITTI (FI), relatore, presente una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge comunitaria.

Il sottosegretario Gianpaolo DOZZO concorda con la proposta di relazione favorevole predisposta dal relatore sul disegno di legge comunitaria.

La Commissione approva la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge comunitaria (vedi allegato 2) e nomina il deputato Scaltritti quale relatore per riferire presso la XIV Commissione Politiche dell'Unione europea.

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2004.
Doc. LXXXVII n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del 5 maggio 2005.

Gianluigi SCALTRITTI (FI), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni sulla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2004 (vedi allegato 3).

Sauro SEDIOLI (DS-U) rileva che gli impegni dello Stato italiano nel settore della politica agricola comunitaria non sono adeguati, in particolare per quanto concerne il settore bieticolo, che si trova in condizioni di oggettiva difficoltà. Preannuncia, a nome del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere. In ogni caso, evidenzia l'opportunità di inserire nella proposta di parere sulla relazione un esplicito richiamo al Governo ad impegnarsi per risolvere le problematiche delle organizzazioni dei produttori nel settore bieticolo.

Il sottosegretario Gianpaolo DOZZO ricorda che la relazione in esame dà conto dell'azione svolta dal Governo a livello comunitario nel 2004. Non ritiene, pertanto, che la proposta di parere rappresenti la sede appropriata per evidenziare l'opportunità di definire, nell'ordinamento nazionale, una specifica disciplina in materia di sanzioni per violazioni a norme comunitarie in materia di politica agricola comunitaria.

Lino RAVA (DS-U) propone di trasformare le osservazioni del parere in premesse dello stesso, considerato che si tratta di formulare indirizzi per il Governo affinché assuma iniziative che da tempo risulta necessario attuare.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta programmata al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 maggio 2005. - Presidenza del presidente Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Teresio Delfino.

La seduta comincia alle 14.35.


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Disposizioni urgenti per la funzionalità dell'Amministrazione della pubblica sicurezza, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
C. 5842 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e IV).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, prega il relatore, onorevole Losurdo di introdurre la discussione, illustrando il provvedimento.

Stefano LOSURDO (AN), relatore, ricorda che il decreto legge 31 marzo 2005, n. 45, approvato in prima lettura, con modifiche, dal Senato, detta norme urgenti per la funzionalità dell'Amministrazione della pubblica sicurezza, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Le disposizioni di interesse della Commissione agricoltura sono recate all'articolo 3, il quale contiene norme sul personale del Corpo forestale dello Stato.
In particolare, il comma 2 è volto a consentire l'assunzione di 63 allievi operatori del Corpo forestale dello Stato in sostituzione di 50 allievi vice ispettori, la cui assunzione è stata autorizzata, con l'individuazione delle relative risorse finanziarie ed in deroga al blocco del turn-over disposto dalla leggi finanziarie per il 2004 e il 2005, dall'articolo 1, comma 2, della legge 77 del 2004. Secondo la relazione illustrativa la norma è volta a permettere la immediata immissione in ruolo di 63 allievi operatori del Corpo forestale dello Stato, già vincitori di concorso, in sostituzione di 50 allievi vice ispettori, la cui assunzione è stata autorizzata dalla legge 77/2004, ma per i quali dovrebbero essere attivate le procedure concorsuali. Tale sostituzione, secondo la relazione, sortirebbe «evidenti benefici in termini di operatività a livello territoriale».
Il comma 2-bis, riguardante i dirigenti del Corpo forestale dello Stato, prevede la sostituzione della tabella B allegata al decreto legislativo n. 155 del 2001. In sostanza, la modifica della tabella è volta a prevedere la figura di Vice Capo del Corpo forestale dello Stato con qualifica di dirigente generale accanto a quella di Capo del Corpo forestale dello Stato, nonché ad aumentare il numero di dirigenti superiori dagli attuali 7 a 21, mantenendo il numero dei primi dirigenti a 39 unità, con il risultato di portare il numero totale dei dirigenti del Corpo forestale dello Stato a 62 unità dalle attuali 47. Il successivo comma 2-quater prevede che le conseguenti promozioni e nomine abbiano effetto a decorrere dal 1o gennaio 2006.
Il comma 2-ter fissa la dotazione organica del ruolo direttivo dei funzionari del Corpo forestale dello Stato, riportata alla tabella A allegata al decreto legislativo n. 155 del 2001, in 616 unità, con una riduzione di 15 unità rispetto alle attuali 631.
Il comma 2-quinquies prevede che la copertura degli oneri derivanti dall'attuazione del comma 2-bis, pari a 500 mila euro a decorrere dall'anno 2006, venga assicurata mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento relativo al Ministero delle politiche agricole e forestali del «Fondo speciale» di parte corrente.
Il comma 2-sexies introduce una disposizione di salvaguardia, prevedendo che il Ministro dell'economia e delle finanze provveda al monitoraggio degli oneri derivanti dall'attuazione del comma 2-bis, ai fini dell'adozione di eventuali provvedimenti correttivi. È prevista, infine, sempre a fini di salvaguardia, la trasmissione alle Camere degli eventuali decreti adottati dal Ministro dell'economia e delle finanze, volti ad aumentare gli stanziamenti dei capitoli di spesa interessati, con risorse prelevate a valere sul Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d'ordine.

Il sottosegretario Gianpaolo DOZZO, si riserva di intervenire in sede di replica.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.40.


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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 17 maggio 2005. - Presidenza del presidente Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Teresio Delfino.

La seduta comincia alle 14.40.

Proposta di nomina del dottor Piero Eusebio Garrione a Presidente dell'Ente nazionale risi.
Nomina n. 148.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Giacomo DE GHISLANZONI CARDOLI, presidente, invita il relatore, onorevole Ricciuti, ad introdurre la discussione, illustrando il curriculum del dottor Garrione.

Riccardo RICCIUTI (FI), relatore, evidenzia che il dottor Garrione rappresenta il candidato ideale per la nomina a Presidente dell'Ente Nazionale Risi di Milano, anche in considerazione della lunga ed ampia esperienza maturata nel settore del riso, nel quale ha svolto numerosi e qualificati incarichi. In particolare ricorda, come si desume dal curriculum trasmesso dal Governo l'incarico di Consigliere e Vicepresidente dell'Unione Provinciale Agricoltori di Vercelli, l'incarico di Commissario straordinario governativo, prima e Presidente poi dell'Ente Nazionale Risi di Milano, nonché l'incarico reiterato di Commissario straordinario del medesimo ente. In aggiunta a quanto indicato nel curriculum, ricorda l'impegno del dottor Garrione per l'elaborazione dello Statuto dell'Ente Risi e in relazione alla organizzazione comune di mercato del riso. Ritiene pertanto di esprimere un parere pienamente favorevole sulla proposta di nomina presentata dal Governo.

Stefano LOSURDO (AN) dichiara che il dottor Garrione risulta un candidato pienamente idoneo a rivestire l'incarico di Presidente dell'Ente Nazionale Risi di Milano e pertanto preannuncia, a nome del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di nomina.

Lino RAVA (DS-U) per un verso esprime apprezzamento nei confronti della persona del dottor Garrione; per l'altro tuttavia giudica non condivisibile la condotta del Governo, che soltanto dopo tre anni di commissariamento e nella fase conclusiva della legislatura ha avviato la procedura per la nomina del Presidente dell'Ente Nazionale Risi di Milano.

Il sottosegretario Teresio DELFINO, in sede di replica, esprime compiacimento per il condiviso giudizio favorevole sul dottor Garrione. Rileva altresì che i tempi della nomina devono essere considerati in stretta connessione con la procedura di revisione dello statuto dell'Ente.

Sull'ordine dei lavori.

Luca MARCORA (MARGH-U) esprime la propria sorpresa per la decisione assunta a seguito della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo di anticipare alla giornata odierna l'avvio dell'esame in Assemblea della proposta di legge in materia di agriturismo, previsto per il 30 maggio prossimo. Sottolinea infatti come, per effetto di tale decisione, adottata e comunicata nella tarda serata di ieri, i tempi per la predisposizione degli emendamenti risultino eccessivamente ristretti, nonostante che il termine per la loro presentazione, fissato inizialmente alle ore 15, sia stato differito alle ore 18 della giornata odierna. Pur condividendo le finalità della proposta di legge, ritiene che tempi di esame tanto ristretti impediscano una adeguata considerazione, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni e dei soggetti interessati, dei profili che sono suscettibili di ulteriori miglioramenti. Pertanto invita il Presidente


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della Commissione a far presente al Presidente della Camera l'esigenza di un differimento dei tempi di esame della proposta di legge da parte dell'Assemblea

Lino RAVA (DS-U) esprime piena condivisione di quanto affermato dall'onorevole Marcora.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, riconosce che le decisioni assunte dalla Conferenza dei presidenti di Gruppo hanno effettivamente anticipato l'avvio dell'esame della proposta di legge sull'agriturismo, la quale peraltro sarebbe stata comunque calendarizzata a partire dal 30 maggio prossimo. Nel ribadire la competenza esclusiva della Conferenza dei Presidenti di gruppo in materia di programmazione dei lavori dell'Assemblea, si dichiara peraltro disponibile a rappresentare le esigenze evidenziate alla Presidenza della Camera.

La seduta termina alle 14.55.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 17 maggio 2005. - Presidenza del presidente Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Gianpaolo Dozzo.

La seduta comincia alle 18.20.

Schema di decreto legislativo in materia di regolazione dei mercati.
Atto n. 466.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo, nella precedente seduta odierna.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, ricorda che nella seduta odierna il relatore, onorevole Ricciuti, ha illustrato una proposta di parere favorevole con condizioni e un'osservazione sul provvedimento in esame.

Il sottosegretario Gianpaolo DOZZO concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

Lino RAVA (DS-U) apprezza lo sforzo del relatore che ha recepito alcuni suggerimenti emersi nella discussione. Si augura, quindi, che il Governo tenga conto del parere della Commissione. Rileva, peraltro, che il provvedimento in esame fornisce risposte inadeguate a un complesso di esigenze condivisibili, in quanto si fa ricorso a strumenti basati su vecchie logiche che appesantiranno l'attività delle organizzazioni dei produttori. In secondo luogo, constata l'assenza nel testo in esame di forme di contributo a sostegno delle organizzazioni dei produttori fatta eccezione per la poco chiara eventuale integrazione, mediante contributi pubblici, dei fondi di esercizio di cui all'articolo 2. A suo avviso, in sostanza, si è persa un'occasione importante per l'aggregazione dell'offerta e lo sviluppo del settore.

Luca MARCORA (MARGH-U) esprime, a nome del suo gruppo, parere contrario sul provvedimento, che giudica non rispondente alle esigenze del settore agricolo, per quanto il relatore abbia recepito nella sua proposta alcune istanze rappresentate dai colleghi nel corso della discussione. Ricorda che il problema dell'aggregazione dell'offerta nel settore agricolo è stato costantemente evidenziato dalla Commissione. È indubbio, infatti, che un'offerta frammentata, alla quale si contrappone una forte concentrazione della domanda, si traduce in forti squilibri di mercato. Ritiene che il decreto non fornisca soluzioni efficaci ad un problema di fondo che, al contrario, in altri paesi è stata risolto con successo. Il provvedimento, inoltre, prevede numerose e complicate forme di accordo a suo avviso non necessarie. Rileva, altresì, che, come già segnalato nel corso dell'esame e come indicato nella premessa del parere, il Tavolo agro-alimentare non costituisce la


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sede appropriata per la stipula delle intese di filiera
Segnala poi che un altro problema del settore agricolo, che rimane irrisolto, è quello relativo all'effettiva disponibilità del prodotto da parte delle organizzazioni dei produttori.
Fa presente, altresì, l'assenza di norme che definiscano parametri per l'aggregazione dei soggetti considerato che si rinvia a un successivo decreto ministeriale la definizione dei requisiti delle organizzazioni dei produttori e che, stante la natura del provvedimento, questo decreto non sarà sottoposto al parere delle competenti commissioni parlamentari. Rileva, inoltre, che sarebbe stato opportuno individuare requisiti differenti a seconda delle organizzazioni e delle realtà territoriali.
Segnala, altresì, che il testo del provvedimento non prevede strumenti efficaci di incentivazione a sostegno dei produttori. Non è d'accordo con la concessione di trattamenti in deroga ad alcune filiere, con specifico riferimento al settore bieticolo-saccarifero, posto che, a suo avviso, sarebbe stato più opportuno prevedere una deroga con limiti temporali connessi all'istituzione dell'organizzazione comune di mercato.
Non condivide, inoltre, il parere espresso dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato in quanto il settore agricolo necessita di norme differenziate di regolamentazione in considerazione delle peculiarità che lo contraddistinguono. Nel parere del relatore si sarebbe dovuto contrastare con più coraggio quanto rilevato dall'Autorità. Ricorda, al riguardo, che anche negli Stati Uniti la normativa in materia di concorrenza non si applica al settore agricolo.
Ribadisce, in conclusione, la sua contrarietà sul provvedimento, che avrebbe potuto rappresentare l'occasione per definire norme più efficaci per l'aggregazione dell'offerta.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 18.35.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 maggio 2005. - Presidenza del presidente Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Giampaolo Dozzo.

La seduta comincia alle 18.35.

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2004.
Doc. LXXXVII n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta odierna.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, ricorda che nella seduta odierna il relatore aveva formulato una proposta di parere favorevole con osservazioni sulla relazione e che sulla medesima erano intervenuti alcuni deputati e il rappresentante del Governo.

Gianluigi SCALTRITTI (FI), relatore, formula una nuova proposta di parere favorevole con osservazioni sulla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2004 (vedi allegato 4) che tiene conto di alcuni rilievi espressi dai colleghi e dal rappresentante del Governo.

Il sottosegretario Gianpaolo DOZZO concorda con la nuova proposta di parere formulata dal relatore sulla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2004.

Lino RAVA (DS-U) esprime, a nome del suo gruppo, parere contrario sulla relazione


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in quanto le osservazioni contenute nel parere di fatto dimostrano che l'azione finora svolta dal Governo nel settore delle politiche agricole risulta insufficente.

Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone quindi in votazione la proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 18.45.