Martedì 10 maggio 2005. - Presidenza del vicepresidente Guglielmo ROSITANI.
La seduta comincia alle 11.30.
Legge comunitaria 2005.
C. 5767 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2004.
Doc. LXXXVII, n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).
La Commissione inizia l'esame congiunto.
Guglielmo ROSITANI, presidente, avverte che nella seduta odierna la Commissione è chiamata ad avviare, ai sensi dell'articolo 126-ter del regolamento, l'esame congiunto delle parti di propria competenza del disegno di legge comunitaria 2005 e della relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2004. Una volta concluso l'esame preliminare, i due procedimenti proseguiranno in forma disgiunta.
Ricorda che l'esame del disegno di legge comunitaria si dovrà concludere con l'approvazione di una relazione e con la nomina di un relatore, che potrà partecipare, per riferirvi, alla sedute della Commissione per le politiche dell'Unione europea. Potranno essere presentati e votati emendamenti alle parti del disegno di legge di competenza della Commissione. Saranno dichiarati inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che riguardino materie estranee all'oggetto proprio della legge comunitaria; gli emendamenti eventualmente dichiarati inammissibili in Commissione non potranno essere ripresentati in Assemblea. Gli emendamenti eventualmente approvati saranno inclusi nella relazione da trasmettere alla Commissione politiche dell'Unione europea e si
riterranno da questa accolti, salvo che non siano respinti da quest'ultima per motivi di compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale.
Ricorda, quindi, che a seguito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 5 maggio scorso, si è convenuto di concludere l'esame preliminare nella seduta odierna e di fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti alle ore 10 di mercoledì 11 maggio 2005.
Avverte infine che, dopo la conclusione dell'esame del disegno di legge comunitaria, la Commissione proseguirà l'esame della relazione annuale, che si dovrà concludere con l'approvazione di un parere.
Invita pertanto il relatore ad illustrare i contenuti del disegno di legge comunitaria per il 2005 e della relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2004.
Ernesto MAGGI (AN), relatore, rinvia, ai fini dell'illustrazione dei contenuti dei provvedimenti in titolo, al testo scritto della propria relazione, di cui chiede la pubblicazione integrale in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato).
Guglielmo ROSITANI, presidente, la consente.
Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la discussione di carattere generale congiunta del disegno di legge comunitaria e della relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani, mercoledì 11 maggio 2005.
La seduta termina alle 11.35.
Martedì 10 maggio 2005. - Presidenza del vicepresidente Guglielmo ROSITANI.
La seduta comincia alle 11.35.
Proposta di nomina del professor Elio Bava a presidente dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM).
Nomina n. 143.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame.
Ernesto MAGGI (AN), relatore, nel ricordare che la nomina dei presidenti degli enti pubblici di ricerca deve essere effettuata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, sentite le Commissioni parlamentari di competenza, fa presente che la richiesta inviata dal Ministro per i rapporti con il Parlamento alla Commissione è corredata dall'illustrazione dell'ampio curriculum del professor Bava, che riguarda sia l'attività finora svolta sia il suo profilo professionale.
Rilevato come sia evidente la notevole competenza professionale del professor Bava, ricorda che questi, conseguita la laurea in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Torino, è stato ricercatore presso l'Istituto elettronico nazionale (IEN) «Galileo Ferraris», di Torino e assistente volontario per alcuni anni di comunicazioni elettriche presso il Politecnico torinese. Negli anni 1983 e 1984 ha tenuto seminari al Politecnico di Milano, presso cui nel biennio 1986-87 è stato professore a contratto. Ricorda poi che il professor Bava è stato membro della Commissione per la metrologia e del Consiglio scientifico dell'Istituto di metrologia «Gustavo Colonnetti» del Consiglio nazionale delle ricerche.
Nel 1990 è stato vincitore del concorso di professore di prima fascia nella materia di misure elettriche ed elettroniche e ha preso servizio come professore straordinario presso il Politecnico di Milano, ove nel novembre 1993 è divenuto professore ordinario.
Osservato che l'attività di ricerca scientifica dal medesimo svolta presso l'IEN e il Politecnico di Milano si è sviluppata principalmente nei settori della metrologia, di tempo e frequenza, con riferimento
sia alla ricerca di base sia a quella applicata, rileva che tale importante attività è documentata da circa settanta pubblicazioni su riviste internazionali e da numerose presentazioni a conferenze internazionali.
Conclusivamente, nel sottolineare le comprovate capacità professionali del professor Bava, invita la Commissione ad esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.
Guglielmo ROSITANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di direttiva concernente interventi per l'arricchimento dell'offerta formativa per il 2005.
Atto n. 480.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame.
Emerenzio BARBIERI (UDC), relatore, rileva che la legge 18 dicembre 1997, n. 440, ha istituito nello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione, a partire dall'esercizio finanziario del 1997, il «Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi», definendone gli obiettivi e le modalità di utilizzazione.
Ai sensi dell'articolo 1 della legge, gli obiettivi del Fondo riguardano la realizzazione dell'autonomia scolastica, l'introduzione della seconda lingua comunitaria nella scuola media, l'innalzamento del livello di scolarità e del tasso di successo scolastico, la formazione del personale della scuola, la formazione post-secondaria non universitaria e la formazione continua e ricorrente, l'adeguamento dei programmi di studio dei diversi ordini e gradi di istruzione, gli interventi per la valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del sistema scolastico, gli interventi perequativi finalizzati ad incrementare l'offerta formativa anche attraverso l'integrazione degli organici provinciali e la copertura della quota nazionale di iniziative cofinanziate con i fondi strutturali dell'Unione europea.
Rileva che si devono inoltre tener presenti le normative varate successivamente alla legge n. 440, che vanno ad incidere sia sull'individuazione degli interventi prioritari, sia sui criteri generali per la ripartizione. In particolare, la legge n. 144 del 17 maggio 1999, all'articolo 68, prevede la progressiva istituzione, a decorrere dall'anno 1999-2000, dell'obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento del diciottesimo anno di età. Agli oneri derivanti da tale innovazione si fa fronte appunto attingendo, tra l'altro, al Fondo per l'arricchimento dell'offerta formativa. La stessa legge n. 144 del 1999, all'articolo 69, istituisce il «sistema della istruzione tecnica e formazione tecnica superiore (IFTS)» e pone la programmazione dei relativi interventi a carico del Fondo in esame. Inoltre la legge n. 69 del 2000, relativa ad interventi per il potenziamento e la qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, con particolare attenzione per quelli con handicap sensoriali, all'articolo 1, comma 1, ha previsto un incremento del Fondo pari a 10,99 milioni di euro annui.
Ricorda poi che la legge finanziaria per il 2005 ha fissato la dotazione del Fondo per l'offerta formativa in 185,91 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2005, 2006 e 2007, con una riduzione di 12,82 milioni di euro rispetto allo scorso anno, pari al 6,45 per cento, secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 296, della medesima legge finanziaria in materia di dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C. Osservato che a tale importo vanno aggiunti i 10,99 milioni di euro stanziati dalla citata legge n. 69 del 2000 per interventi di integrazione scolastica degli alunni con handicap, rileva che la disponibilità complessiva del Fondo ammonta pertanto a 196,90 milioni di euro.
Fa altresì presente che lo schema di direttiva è suddiviso in cinque sezioni e che le prime due indicano gli interventi prioritari - peraltro non modificati rispetto a quelli previsti lo scorso anno - e
ne specificano le caratteristiche. Si tratta delle iniziative volte a supportare la riforma degli ordinamenti scolastici, anche nelle scuole paritarie, prevista dalla legge n. 53 del 2003, dando priorità alla scuola dell'infanzia ed al primo ciclo del sistema dell'istruzione, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 59 del 2004, nonché di quelle finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche autonome, anche associate in rete, nell'ambito dei rispettivi piani dell'offerta formativa. Sono inoltre previsti interventi di formazione del personale scolastico e iniziative volte a supportare e diffondere le azioni di orientamento e a realizzare l'ampliamento e l'innalzamento dei livelli di scolarità e del tasso di successo scolastico, nonché il potenziamento dell'offerta di integrazione scolastica agli alunni con handicap e a quelli ricoverati in ospedale o seguiti in regime di day hospital.
Rileva che ulteriori interventi sono rivolti all'area di professionalizzazione del biennio post-qualifica degli istituti professionali, all'alternanza scuola-lavoro, all'istruzione e formazione tecnica superiore e che peraltro specifica attenzione è riservata alla formazione degli adulti, al fine di innalzarne le competenze di base. Fa presente che vi sono poi iniziative per lo studio e documentazione dei processi innovativi, realizzati dall'Istituto di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa (INDIRE), nonché interventi di monitoraggio delle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche, realizzati anche con il supporto di organismi nazionali e regionali competenti in materia.
Con riferimento alle iniziative volte a supportare la riforma degli ordinamenti scolastici, rileva che tale intervento - peraltro già introdotto nella direttiva dello scorso anno - non rientra tra gli obiettivi originariamente stabiliti dalla legge che ha istituito il Fondo. Per la realizzazione della riforma, infatti, era prevista l'approvazione di un piano programmatico di interventi finanziari, che tuttavia non è stato ancora emanato.
Ricorda inoltre che in attuazione della riforma scolastica sono stati emanati i decreti legislativi n. 76 e n. 77 del 2005, recanti rispettivamente la definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione e la definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, i quali danno attuazione ad obiettivi già previsti dalla direttiva in esame.
In proposito, segnala che le risorse destinate alla realizzazione dell'alternanza, per un importo di 10 milioni di euro per l'anno 2005 e 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2006, sono individuate a valere sul fondo in esame, che prevede peraltro uno stanziamento pari a 20 milioni di euro. In relazione alla definizione da parete del decreto di un importo inferiore per l'anno 2005, rileva la necessità che tale assegnazione sia rimodulata di conseguenza.
Rileva che alla realizzazione dell'alternanza concorrono altresì le risorse - nella percentuale stabilita dalla programmazione regionale - previste dall'articolo 68 della legge n. 144 del 1999 che derivano in parte dal medesimo fondo dell'offerta formativa.
Segnala poi che la sezione 3 riconosce a tutte le istituzioni scolastiche un finanziamento per la realizzazione del piano dell'offerta formativa, laddove le sezioni 4 e 5 definiscono i criteri per la ripartizione del Fondo e suddividono concretamente tra le varie finalità la somma disponibile per il 2005. Vengono inoltre indicate, all'interno di ciascuna voce, le somme affidate alla gestione delle istituzioni scolastiche e degli uffici dell'amministrazione centrale e periferica.
Osserva che tali somme sono ripartite tra l'amministrazione centrale (25,935 milioni di euro, con un incremento di oltre 10 milioni di euro rispetto allo scorso anno) e le istituzioni scolastiche e che a queste ultime è assegnata una quota complessiva di 109,54 milioni di euro secondo le seguenti proporzioni: il 44 per cento (48 per cento nel 2004) è riconosciuto alle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado in relazione alla loro
consistenza (numero di alunni e docenti), il 36 per cento (invariato rispetto al 2004) a tutte le istituzioni scolastiche, sempre in ragione della consistenza e il 20 per cento (15 per cento nel 2004) agli Uffici scolastici regionali per interventi di supporto e monitoraggio. Rileva che da tale quadro emerge uno spostamento delle risorse dalle istituzioni scolastiche a favore dell'amministrazione centrale e degli Uffici scolastici regionali, che non sembra, a suo giudizio, in linea con l'obiettivo di piena attuazione scolastica.
Pur constatando il decremento delle somme destinate al finanziamento del Fondo e in particolare una riduzione di circa 13 milioni di euro rispetto alle risorse dell'esercizio precedente, rileva nel complesso la congruità dello schema di direttiva in titolo, che appare ripartire in modo equilibrato i finanziamenti, garantendo l'efficace realizzazione degli obiettivi perseguiti dalle leggi varate in materia. Preannuncia pertanto l'intenzione di formulare una proposta di parere favorevole, con i rilievi precedentemente evidenziati.
Guglielmo ROSITANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, mercoledì 11 maggio 2005.
La seduta termina alle 11.50.