XIV Commissione - Mercoledì 16 marzo 2005


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ALLEGATO

Sulla missione, svolta ad Ankara dal 14 al 16 febbraio 2005.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE

Una delegazione congiunta della XIV Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera e dell'omologa Commissione del Senato ha svolto una missione ad Ankara dal 14 al 16 febbraio scorso. Per la Camera dei deputati facevano parte della delegazione il vicepresidente Nino Strano, in qualità di capo delegazione, nonché i deputati Domenico Bova, Monica Stefania Baldi, Andrea Di Teodoro e Gabriele Frigato. La delegazione del Senato era composta invece dai senatori Antonio Girfatti, Andrea Manzella, vice presidenti, e Romualdo Coviello, Stefano Morselli, Calogero Sodano e Flavio Tredese. La delegazione è stata accompagnata negli incontri svolti, oltre che dagli uffici della Camera e del Senato, dall'Ambasciatore Carlo Marsili e da altri rappresentanti dell'Ambasciata d'Italia ad Ankara.
Dopo l'arrivo ad Ankara la sera del 14 febbraio 2005, la delegazione è stata ospite presso la residenza dell'Ambasciatore Marsili, per una cena briefing in preparazione della giornata di incontri del giorno successivo.
Nella mattinata del 15 febbraio, dopo la visita al mausoleo di Hataturk ad Antikabir, con la consueta cerimonia del deposito dei fiori, la delegazione parlamentare ha incontrato Yasar Yakis, Presidente della Commissione per l'integrazione europea della Grande Assemblea Nazionale della Turchia (GNAT) e alcuni membri della medesima Commissione. Nel corso dell'incontro il Presidente Yakis ha sottolineato l'impegno del Governo turco a svolgere attivamente il processo di integrazione europea, risolvendo le questioni evidenziate dalla Commissione europea, quali il problema di Cipro e in generale la tutela delle minoranze. Proprio in riferimento alla questione di Cipro il rappresentante turco ha evidenziato che il Governo di Ankara ha sostenuto una soluzione positiva al piano di Annan nella parte nord dell'isola cipriota, rilevando peraltro come la parte meridionale di Cipro si sia invece pronunciata negativamente. Sul piano della tutela delle minoranze, ed in particolare della minoranza cristiana, il Presidente Yakis ha espresso l'impegno del Governo turco a tutelare collettivamente questa comunità attraverso un apposito disegno di legge, seppure molti rappresentanti dell'opposizione abbiano osteggiato tale provvedimento accusando il Governo di aver adottato un provvedimento troppo filoreligioso.
Nel corso dell'incontro il Presidente Strano ha evidenziato l'importanza che assume per l'Italia l'adesione della Turchia all'Unione Europea, ribadendo peraltro la ferma condanna per le attività terroristiche svolte dal PKK. Dopo alcuni interventi di altri componenti della delegazione, volti a qualificare il processo di avvicinamento della Turchia all'Unione Europea, il Presidente Yakis ha ribadito l'impegno del Governo turco a contrastare possibili attacchi terroristici, pur manifestando il rispetto della minoranza curda. In riferimento invece alla tanto dibattuta questione armena il Presidente della Commissione parlamentare per l'adeguamento all'Unione Europea dello GNAT ha sottolineato l'esigenza di non pervenire a strumentalizzazioni di alcun tipo ma di lasciare al giudizio sereno della storia le eventuali conclusioni.


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La delegazione ha quindi svolto un incontro con Mehmet Dulger, Presidente della Commissione parlamentare per gli affari esteri del Parlamento turco, il quale ha evidenziato come l'Italia, nell'ambito dell'Unione Europea rappresenti lo Stato membro con interscambio commerciale pari a 11,45 miliardi di dollari a fine 2004, il secondo partner in assoluto della Turchia. È stata quindi evidenziata dal Presidente Dulger la tendenziale riduzione del tasso di inflazione, come richiesto dall'Unione Europea, che, seppure ancora alto - tra il 9 e il 10 per cento -, ha subito una radicale riduzione rispetto al passato. Il Presidente Dulger ha d'altro canto evidenziato come la Turchia stia attraversando una fase di trasformazione della propria economia favorendo i settori produttivi e non solo quelli finanziari. L'auspicio espresso dal rappresentate del Parlamento turco è stato pertanto quello di giungere presto ad un snellimento delle procedure per lo scambio commerciale con i paesi dell'Unione Europea ed in particolare con l'Italia.
Nel corso dell'incontro, l'onorevole Baldi ha quindi confermato la piena condivisione per l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, intervenendo anche in qualità di Presidente del gruppo di amicizia e collaborazione tra la Camera dei deputati e la Grande Assemblea nazionale turca, in base al Protocollo siglato, alla Camera dei deputati, dal Presidente della Camera e il Presidente del Parlamento turco, il 26 gennaio 2005. Il Presidente Baldi ha in particolare evidenziato come la vicinanza geografica della Turchia al Medio Oriente e in particolare all'Iraq rappresenti per l'Unione Europea un elemento importante per il processo di pacificazione in quelle aree. Il deputato Baldi ha quindi invitato il Presidente Dulger ad esprimere alcune considerazioni sull'esito delle recenti elezioni in Iraq. Dopo interventi di altri componenti della delegazione - tra cui quello del deputato Frigato che ha ribadito l'attenzione dell'Unione Europea al processo di adeguamento della Turchia all'Unione Europea nella consapevolezza della sussistenza di alcune criticità, e del deputato Andrea Di Teodoro che ha evidenziato l'importanza ma anche le peculiarità dell'adesione della Turchia all'Unione Europea - il Presidente Dulger ha sottolineato l'importanza di una rapida normalizzazione della situazione in Iraq, anche in riferimento alle aspettative dell'Unione Europea in quelle aree, pur esprimendo apprezzamento per l'ampia partecipazione del popolo iracheno alle elezioni. Il Presidente Dulger ha quindi ribadito l'impegno del proprio Governo a favorire questo processo di pace, anche in altre aree del Medio Oriente, ritenendo in questo senso necessario che per la situazione specifica dell'Iraq anche l'Unione Europea favorisca il rapido passaggio di potere al popolo iracheno, e l'integrità territoriale di quel paese.
Dopo una colazione ufficiale offerta dal Presidente Dulger presso il Parlamento turco, nella stessa giornata la delegazione congiunta delle Commissioni politiche dell'Unione Europea della Camera e del Senato ha quindi proceduto all'incontro con Mehemet Elkatmis, Presidente della Commissione parlamentare per i diritti umani del Parlamento turco.
In questa occasione il vicepresidente della 14a Commissione del Senato, Andrea Manzella, ha evidenziato come il recente Trattato per la Costituzione dell'Unione Europea rechi nella sua parte centrale la Carta dei diritti fondamentali dei cittadini. In questo seno il presidente Manzella ha sottolineato che principio base della Carta fondamentale è quello della massima protezione per il cittadino europeo, che ha la possibilità di richiederne in sede giurisdizionale l'applicazione, nel caso in cui la legge nazionale preveda una protezione minore rispetto all'Unione Europea. Anche il vicepresidente della XIV Commissione della Camera Domenico Bova ha sottolineato l'importanza in sede europea dei diritti fondamentali del cittadino, chiedendo al Presidente Elkatmis di illustrare l'apprezzamento dei cittadini turchi per il processo di adeguamento del diritto nazionale alla normativa europea, soprattutto in tema di diritti civili.


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Il Presidente Elkatmis ha quindi ricordato come la Turchia abbia sottoscritto sia la Carta dei diritti dell'uomo dell'Unione Europea sia la Carta dell'ONU. In particolare su uno dei temi più delicati, quello dell'utilizzo di sistemi di tortura, ha evidenziato che il Consiglio d'Europa nel 2004 ha riconosciuto che la Turchia non può più essere annoverato tra i Paesi in cui è praticato questo sistema. Il Presidente Elkatmis ha poi ribadito che la Costituzione turca già prevede che l'ordinamento nazionale si applica solo nel caso in cui sia più favorevole alla normativa prevista dai trattati; nel caso contrario essendo applicabile la normativa prevista dal medesimo Trattato. Il Presidente della Commissione parlamentare per i diritti umani ha quindi precisato che pur essendovi una generalizzata condivisione del processo di adesione, esistono tuttavia alcune aree del Paese in cui tale consapevolezza tarda ad emergere.
Dopo l'incontro con Alì Aydin Dumanoglu, Presidente della Commissione mista parlamentare Turchia-Unione Europea - il quale ha evidenziato l'impegno della Turchia a considerare la risoluzione approvata dal Parlamento europeo sui progressi compiuti dalla Turchia in vista della sua adesione all'Unione Europea nel dicembre del 2004, come un decalogo per il raggiungimento degli obiettivi fissati - la delegazione congiunta ha svolto un incontro con Deniz Baykal, Presidente del partito repubblicano, già Ministro degli Affari esteri e vice Primo Ministro.
Il rappresentante del principale partito di opposizione ha in particolare manifestato alcune perplessità sulla tipicità dei negoziati previsti per la Turchia i quali non necessariamente potrebbero concludersi con la sua adesione nell'Unione Europea, anche qualora fossero soddisfatti tutti i parametri richiesti. Il Presidente Baykal ha infatti espresso profondi dubbi su decisioni che potrebbero penalizzare la Turchia, con il rischio di minare il consenso dell'opinione pubblica sull'adesione all'Unione Europea. La volontà della Turchia, anche dal punto di vista del partito di opposizione è invece quella di costruire un'adesione piena all'Unione Europea, una volta verificate le condizioni previste dalla Commissione Europea. Il Presidente Baykal ha infatti ritenuto non opportuno procedere, dopo la probabile adesione di Romania, Bulgaria e Croazia, alla creazione di un'area cuscinetto di sicurezza intorno all'Unione Europea, formata da paesi come l'Ucraina e la Turchia, appunto, che non siano membri effettivi dell'Unione.
Il Presidente del partito repubblicano ha quindi evidenziato come la piena adesione della Turchia all'Unione Europea rappresenterebbe un'occasione unica per il mondo intero per ridurre il pericolo di una polarizzazione tra le civiltà occidentali e orientali, superando l'attuale divario tra culture e religioni.
La delegazione delle Commissioni politiche dell'Unione europea di Camera e Senato ha quindi svolto un incontro con Abdullah Gul, vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Governo turco. Dopo un intervento di saluto da parte del vice Presidente della 14a Commissione del Senato, Antonio Girfatti e del vice Presidente della omologa Commissione della Camera Nino Strano, il Ministro Gul, rispondendo alle domande di altri componenti della delegazione, ha rappresentato la piena convinzione del proprio Governo a portare avanti il processo di riforme in atto per concludere con successo i lunghi e difficili negoziati di adesione all'Unione europea. In particolare il Ministro degli Affari Esteri turco ha evidenziato il merito del suo Governo di aver proceduto a riforme importanti nell'arco di poco tempo, come espressamente riconosciuto in sede europea. Il Ministro Gul ha in particolare evidenziato come i paesi del mondo islamico abbiano sempre sostenuto la Turchia nel processo di avvicinamento all'Unione Europea, nella consapevolezza che esso rappresenti lo strumento principale per disinnescare ogni forma di tensione in Medio Oriente.
Il Ministro degli esteri turco ha quindi evidenziato come il processo di riforma in atto è sicuramente ben conosciuto dall'opinione


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pubblica della Turchia, evidenziando peraltro come vi sia una disinformazione dell'opinione pubblica europea su tali riforme. Il Ministro Gul ha quindi ribadito l'impegno della Turchia a farsi portatrice di un processo di adesione pieno e incondizionato, anche in sede europea per la lotta al terrorismo, che sfortunatamente rappresenta uno dei temi più attuali. In questo senso il Ministro degli esteri turco ha ricordato come la Turchia abbia una consolidata ed ampia esperienza nel settore della lotta al terrorismo che vorrebbe condividere con gli altri Paesi dell'Unione europea.
Al termine della giornata di incontri, la delegazione delle Commissione politiche dell'Unione Europea di Camera e Senato è stata quindi ospite del Presidente Yasar Yakis in una cena ufficiale organizzata in onore dei componenti, prima del ritorno a Roma, previsto per il 16 febbraio.