IX Commissione - Resoconto di giovedì 3 marzo 2005


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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 3 marzo 2005. - Presidenza del presidente Paolo ROMANI. - Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Mario Tassone.

La seduta comincia alle 9.25.

Schema di decreto legislativo recante norme per la revisione della parte aeronautica del codice della navigazione.
Atto n. 446.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta di ieri.

Giuseppe Massimo FERRO (FI), relatore, presenta una nuova proposta di parere (vedi allegato 1), che tiene conto dei contributi di riflessione di tutti i gruppi, nonché degli elementi emersi nel corso delle audizioni informali svolte nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo in titolo.
Il viceministro Mario TASSONE nel prendere atto favorevolmente dell'ampio ed approfondito lavoro svolto dal relatore e dalla Commissione sul provvedimento in esame, intende formulare alcune osservazioni sui rilievi elaborati.
Invita, in particolare, il relatore a considerare la possibilità di riformulare la condizione 1) della sua proposta di parere nel senso di sopprimere la parola «politico», che di per sè appare non esaustiva


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ed indefinita rispetto al ruolo che il Ministro è chiamato a svolgere. Invita altresì il relatore a riformulare l'ultima riga della condizione 4) nel senso di specificare che il potere del Ministro sull'ENAC non è solo di indirizzo, ma anche di vigilanza, atteso che il potere di indirizzo è incompleto se non è sostenuto da quello di vigilanza.
Per quanto riguarda, poi, la definizione dell'assetto organizzativo dell'ENAC, di cui alla condizione 10), fa presente che il codice della navigazione non è a suo avviso la sede più adatta per la disciplina di tale materia e che il punto potrebbe formare oggetto di un autonomo provvedimento o di modifiche dell'attuale disciplina di riferimento.
Per quanto riguarda il potere di collaudo, di cui all'osservazione b), fa presente che esiste in materia la disciplina generale sui lavori pubblici e che un innesto di norme concernenti i collaudi di opere pubbliche nel codice della navigazione sarebbe improprio. Il Governo è disponibile a studiare insieme con la Commissione un intervento che assicuri l'obiettivo perseguito dall'osservazione, ma ritiene che un tale intervento non dovrebbe trovare collocazione in un codice.

Ettore ROSATO (MARGH-U) ringrazia il relatore per il lavoro svolto e per aver recepito alcune delle proposte avanzate dai gruppi di opposizione.
Lo invita quindi a valutare la possibilità di riformulare la condizione 10) in modo da conferirle una maggiore forza e rilevanza. Infatti, pur comprendendo le osservazioni testè svolte dal Viceministro Tassone, ricorda che la presenza di un'articolazione periferica dell'ENAC in aeroporto, e la definizione puntuale di competenze e responsabilità, soprattutto a seguito della soppressione del direttore di aeroporto, è stata ritenuta necessaria da tutti gli esperti intervenuti nel ciclo di audizioni informali svolte dalla Commissione sullo schema di decreto in esame e rappresenta una questione di rilievo primario. Ritiene quindi che tale condizione potrebbe essere rinforzata accorpando in essa anche i rilievi di cui all'osservazione g), in materia di funzioni di polizia dell'ENAC, come del resto aveva già proposto nella seduta di ieri.
Sulla questione dei collaudi, fa presente che tale questione potrebbe opportunamente essere richiamata alla condizione 4), dove si segnala la necessità di attribuire espressamente all'ENAC le competenze per l'approvazione dei progetti e l'esecuzione delle opere, così da inserirla in una specifica disposizione del codice della navigazione.
Invita quindi il relatore a riformulare, alla condizione 7), l'inciso «si potrebbe valutare la possibilità di individuare modalità e tempi di conclusione certi» nei termini seguenti: «si dovrebbero individuare modalità e tempi di conclusione», proprio per rafforzare le previsioni di tale rilievo in aderenza con il carattere stesso di una condizione apposta ad un parere al Governo.
Ritiene, infine, che il rilievo di cui all'osservazione a), relativo alla necessità di prevedere un sistema di sanzioni per le diverse fattispecie di infrazione in ambito aeroportuale, dovrebbe essere formulato come condizione, atteso che si tratta di un punto della massima importanza ed urgenza, come è emerso ampiamente nell'ambito delle audizioni informali svolte dalla Commissione e nel corso delle sedute dedicate a tale questione.
In riferimento all'osservazione b), invita il relatore a riformularla, in quanto l'opportunità da segnalare non è quella di attribuire all'ENAC la responsabilità dei collaudi, ma di assicurare che sia mantenuta in capo all'ente tale responsabilità, che già gli appartiene.
In riferimento all'osservazione g), poi, invita il relatore a riformularla come condizione, eventualmente accorpandola con la condizione 9), come ha già suggerito.
Sulla questione della tutela dei lavoratori, di cui all'osservazione r), auspica l'impegno del Governo a favore dei lavoratori, con particolare riferimento ai lavoratori dei servizi di assistenza a terra, e richiama al riguardo la risposta fornita


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dallo stesso viceministro Tassone ad un suo atto di sindacato ispettivo in Assemblea.
Infine, auspica che l'osservazione s), in materia di formazione delle tariffe aeroportuali, sia riformulata come condizione.

Paolo ROMANI, presidente, con riferimento alla richiesta formulata dal deputato Rosato di trasformare talune osservazioni contenute nel parere in condizioni, ritiene che - alla luce della disponibilità già manifestata dall'Esecutivo nelle precedenti sedute - sia comunque intenzione del Governo tenere conto, per quanto possibile, di tutti i rilievi formulati dalla Commissione: su tale aspetto chiede comunque ulteriori precisazioni al viceministro Tassone.

Il viceministro Mario TASSONE fa presente che è intenzione del Governo tenere conto del complesso del parere espresso dalla Commissione e recepirne per quanto possibile le condizioni e le osservazioni. Ribadisce solo le proprie perplessità - legate più che altro a ragioni di sistematicità rispetto all'articolato del codice della navigazione - in ordine alle due questioni connesse ai collaudi ed alle articolazioni periferiche dell'ENAC.
Per quanto poi riguarda le misure di salvaguardia dei diritti dei lavoratori, condivide la necessità di interventi in tal senso, ma fa presente che la tutela del lavoro non è materia da codice della navigazione ed è comunque materia che coinvolge principalmente le competenze del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Al riguardo, ricorda comunque che il Governo sta esaminando attentamente la possibilità di una novella all'articolo 14 del decreto legislativo n. 18 del 1999.

Eugenio DUCA (DS-U) condivide le proposte di modifica formulate dal deputato Rosato e vi si associa. Rileva quindi che il relatore non ha recepito la proposta da lui formulata nella seduta di ieri in relazione alla necessità di novellare anche l'articolo 1231 del codice della navigazione, nel senso di prevedere che chi non osserva una disposizione in materia di sicurezza della navigazione e del trasporto aereo è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria da parte dell'ENAC.
Invita poi il relatore a riformulare come condizioni le osservazioni d), e), g), s) e t) della proposta di parere del relatore, trattandosi di materie che afferiscono tutte alla sicurezza del trasporto aereo.

Giorgio PANATTONI (DS-U), dopo aver espresso apprezzamento per l'ampio lavoro svolto dal relatore e per la completezza della sua proposta di parere, dichiara di condividere l'osservazione del viceministro Tassone in ordine all'opportunità di sopprimere l'aggettivo «politico» nella condizione 1) e di specificare, all'ultima riga della condizione 4), che il potere del ministro sull'ENAC non deve essere solo di indirizzo, ma anche di vigilanza ovvero di mantenere solo il più ampio riferimento al «potere del ministro».
Invita quindi il relatore a sostituire, nella condizione 3), «esteri» con «extraeuropei», atteso che «esteri» sono tutti i collegamenti non italiani, e quindi anche quelli europei.
Si associa, poi, alla richiesta del deputato Rosato di formulare in modo più perentorio la condizione 7).
Infine, ritiene opportuna una riformulazione della condizione 8) in modo da chiarire più puntualmente le modifiche che si propongono di apportare al nuovo articolo 705 del codice della navigazione. Suggerisce di specificare, in ogni caso, che il concetto di afferenza alla struttura aeroportuale «va rapportato» - e non «andrebbe rapportato» - all'ambito del sedime di concessione.
Con riferimento all'osservazione g), ritiene che si possa riformulare l'articolo 718 in modo da prevedere che l'ENAC individui un responsabile delle funzioni di polizia e sorveglianza negli aeroporti, così da salvaguardare l'autonomia organizzativa dell'ente. Quanto all'osservazione o), infine, ritiene che non sia totalmente chiara la finalità e la ratio.

Giuseppe Massimo FERRO (FI), relatore, chiarisce che la condizione 8), relativa


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al nuovo articolo 705, è volta a chiarire che il gestore aeroportuale deve essere considerato responsabile soltanto di quel che accade all'interno del sedime aeroportuale per il quale ha la concessione e non può quindi essere chiamato a segnalare eventuali ostacoli o rischi per la navigazione aerea, se non quando questi siano presenti nell'ambito del sedime di concessione. Dovrebbe essere evitato il generico rinvio ad ostacoli o rischi «afferenti alla struttura aeroportuale». È comunque favorevole ad eliminare il condizionale sostituendo la parola «andrebbe» con la parola «va».
Per quanto riguarda l'osservazione o), chiarisce che essa intende tutelare il passeggero, rendendo però effettivamente praticabile tale previsione: troppo spesso accade che, nell'arco di tempo tra il momento della prenotazione del volo e quello dell'emissione del biglietto, il vettore aereo venga cambiato senza che di ciò si informi il cliente.

Ettore ROSATO (MARGH-U), tornando sulla questione della tutela dei lavoratori, fa notare che l'osservazione r), se non può essere trasformata in condizione perché concerne una materia estranea al codice della navigazione, potrebbe però essere trasformata in premessa, atteso che le osservazioni mirano anch'esse, come le condizioni, ad una trasformazione dello schema di decreto legislativo, e dunque dovrebbero attenere alla materia propria del codice della navigazione.

Eugenio DUCA (DS-U) ritiene comunque preferibile che la menzione della tutela dei lavoratori resti tra le osservazioni, se non si vuole includerla tra le condizioni.

Giuseppe Massimo FERRO (FI), relatore, si dichiara disponibile a far proprie alcune delle proposte di modifica formulate nel corso della discussione. In particolare, accoglie la proposta di riformulazione della condizione 1), nel senso di sopprimere l'aggettivo «politico», e della condizione 3), nel senso di sostituire «esteri» con «extraeuropei».
Per quanto riguarda la proposta di specificare, all'ultima riga della condizione 4), che il potere del Ministro sull'ENAC non debba essere solo di indirizzo, ma anche di vigilanza, fa presente che si tratta di un inutile appesantimento del testo, atteso che la norma istitutiva dell'ENAC, il decreto legislativo n, 250 del 1997, prevede già la vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Per quanto riguarda la clausola sociale, che condivide, fa presente che non solo è materia estranea al codice della navigazione, ma presenta profili di dubbia compatibilità con la normativa comunitaria.
Formula quindi una ulteriore proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, che tiene conto di alcune delle proposte di modifica avanzate nel corso del dibattito e a cui ritiene opportuno allegare il quadro richiamato alla condizione 3).

Eugenio DUCA (DS-U) preannuncia il voto favorevole sulla articolata proposta di parere del relatore, come da ultimo riformulata.

Angelo SANZA (FI) esprime, a nome del gruppo, apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e preannuncia il voto favorevole.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore, come da ultimo riformulata (vedi allegato 2).

Proposta di nomina di Fulvio Bonavitacola a presidente dell'Autorità portuale di Salerno.
Nomina n. 138.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Angelo SANZA (FI), relatore, illustra la proposta di nomina in titolo, richiamando l'ampio ed articolato curriculum del nominando. Ricorda quindi che si tratta


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della riconferma nella carica di presidente dell'Autorità portuale di Salerno di un professionista apprezzato per la professionalità e per l'esperienza, oltre che per come ha lavorato in questi anni.
Propone pertanto di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

Paolo ROMANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per le ore 13.30 di oggi.

La seduta termina alle 10.25.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 3 marzo 2005. - Presidenza del presidente Paolo ROMANI.

La seduta comincia alle 10.25.

DL 16/05: Interventi urgenti per la tutela dell'ambiente e della viabilità e per la sicurezza pubblica.
C. 5640.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio - Deliberazione di un conflitto di competenza).

La Commissione inizia l'esame.

Rodolfo DE LAURENTIIS (UDC), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla V Commissione (Bilancio) il parere sul disegno di legge del Governo C. 5640, di conversione del decreto-legge n. 16 del 2005, che reca interventi urgenti per la tutela dell'ambiente, la viabilità e la sicurezza pubblica. Il decreto-legge in esame consta di due articoli: il primo reca il contenuto sostanziale; il secondo la rituale formula relativa all'entrata in vigore del provvedimento e alla sua presentazione alle Camere per la conversione.
Passando ad una breve illustrazione del contenuto dell'articolo 1, ricorda che il comma 1 istituisce, a decorrere dal 2006, un fondo finalizzato ad interventi per esigenze di tutela ambientale, con una dotazione di 140 milioni di euro annui, da ripartirsi tra le amministrazioni interessate con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. Secondo quanto emerge dalla relazione governativa di accompagnamento al disegno di legge in esame, il fondo è destinato al finanziamento degli interventi che il dicastero dell'Ambiente deciderà per fronteggiare l'emergenza rappresentata dal livello eccessivo di polveri inquinanti nell'atmosfera delle città.
Il comma 2 autorizza la spesa di 260 milioni di euro annui a decorrere dal 2005 per il rinnovo del primo biennio del contratto collettivo 2004-2007 relativo al settore del trasporto pubblico locale. Alla copertura del relativo onere finanziario si provvede, quanto a 200 milioni di euro annui, con quota parte delle maggiori entrate derivanti dall'incremento delle accise sulle benzine e sul gasolio disposto dal successivo comma 9 e, quanto ai restanti 60 milioni di euro annui, con una «riduzione dei trasferimenti erariali attribuiti dal Ministero dell'economia e delle finanze-Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato a qualsiasi titolo assegnati a ciascun ente territoriale sulla base del riparto stabilito con il decreto di cui al comma 3», vale a dire con il decreto interministeriale di assegnazione delle predette risorse alle regioni.
Il comma 3, infatti, stabilisce che le risorse in questione siano assegnate alle regioni con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza unificata Stato-Regioni e autonomie locali. Il riparto è effettuato con riferimento alla consistenza del personale in servizio presso le aziende di trasporto pubblico locale delle diverse regioni alla data del 30 novembre 2004. È inoltre specificato che le spese sostenute dagli enti territoriali per la corresponsione alle aziende degli importi assegnati sono escluse dal patto di stabilità interno.


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Il comma 4 autorizza il Ministero dell'economia e delle finanze a corrispondere alla società ANAS un'anticipazione di 650 milioni di euro sulle somme ad essa dovute in ragione degli obblighi di servizio pubblico nel settore stradale previsti dalla convenzione di concessione. L'anticipazione è erogata a valere sulle somme già iscritte in bilancio per l'anno 2005: si tratta, per la precisione, di 450 milioni di euro nell'ambito dell'unità previsionale di base 3.1.2.45 e di 200 milioni di euro nell'ambito dell'unità previsionale di base 3.2.3.48. Al riguardo, la relazione di accompagnamento chiarisce che l'anticipazione si rende necessaria in quanto - non essendo ancora stato formalizzato il contratto di programma 2003-2005 con l'ANAS - l'ANAS non ha potuto incassare, tra l'altro, la somma di 450 milioni di euro che le è dovuta a titolo di rimborso per oneri sostenuti e che è stata stanziata nel bilancio 2004 e successivamente iscritta in conto residui nel bilancio 2005.
Per quanto riguarda l'ulteriore importo di 200 milioni di euro a valere sugli stanziamenti 2005, fa presente che la relazione governativa chiarisce che tale anticipo è necessario per evitare il blocco immediato di almeno il 40 per cento dei cantieri aperti nel 2003 e nel 2004 con normali procedure di gara. L'ANAS infatti - aggiunge la relazione - da almeno sei mesi non è più in grado di onorare gli stati di avanzamento di lavori già contabilizzati, in quanto non dispone di adeguate risorse di bilancio. L'urgenza di un'anticipazione è dovuta anche alla considerazione che, se si dovesse attendere l'approvazione del contratto di programma, i tempi per la messa a disposizione delle esigenze di cassa rappresentate dall'ANAS fin dal mese di ottobre 2004 si allungherebbero ulteriormente di almeno un quadrimestre, con conseguente danno indiretto anche per l'erario.
Il comma 5 autorizza la spesa di 20 milioni di euro a decorrere dal 2005 per assicurare il rispetto degli obblighi finanziari connessi alla gestione di altri servizi pubblici gestiti in regime di convenzione. L'attuazione della norma è demandata ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame (dunque in pendenza di conversione).
Il comma 6 assegna all'amministrazione della pubblica sicurezza risorse aggiuntive rispetto a quelle già previste dalla legge finanziaria per il 2005. Si tratta in particolare di 100 milioni di euro per il 2005 per interventi di prevenzione e contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, nonché di ulteriori 10 milioni di euro per spese correnti relative al funzionamento dei servizi.
Il comma 7 istituisce un fondo con dotazione di 20 milioni di euro per il 2005, finalizzato a garantire l'assolvimento delle urgenti esigenze correnti della Guardia di finanza, in modo da consentire al Corpo di mantenere un adeguato livello di efficienza ed efficacia nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.
Il comma 8 abroga il comma 235 dell'articolo unico della legge finanziaria per il 2005 (n. 311 del 2004), il quale prevedeva che, nell'applicazione della disciplina in materia di riduzione compensata dei pedaggi autostradali in favore delle imprese di autotrasporto, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti tenesse conto dei costi marittimi gravanti sulle imprese di autotrasporto con sede legale e stabilimento operativo nelle aree interessate dalla cosiddetta continuità territoriale, nonché delle distanze chilometriche percorse in mare e per raggiungere i punti d'imbarco, provvedendo ad introdurre il rimborso parziale dei costi marittimi, secondo criteri che garantissero la parità di condizioni di esercizio tra tutte le imprese del settore. Al riguardo, ricorda che la disposizione aveva peraltro suscitato alcune perplessità da parte della Commissione nel corso dell'esame del disegno di legge finanziaria e di precedenti decreti-legge sulla materia.
I commi 9, 10 e 11 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame provvedono alla copertura finanziaria degli oneri connessi alle misure di intervento fin qui descritte.


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In particolare, il comma 9 aumenta le aliquote di accisa sulle benzine (normale e senza piombo), nonché sul gasolio usato come carburante. È specificato che, nei territori delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, le maggiori entrate rinvenienti da tali aumenti sono riservate allo Stato per il finanziamento del concorso statale al rinnovo del contratto del primo biennio del contratto collettivo 2004-2007 relativo al settore del trasporto pubblico locale di cui si è già detto con riferimento al comma 2. Inoltre, a tali aumenti non si applica la norma dell'articolo 1, comma 154, secondo periodo, della legge n. 662 del 1996, ai sensi del quale l'operatività degli aumenti erariali dell'accisa sulla benzina per autotrazione è limitata, nei territori delle regioni a statuto ordinario, alla differenza esistente rispetto all'aliquota dell'imposta dell'imposta regionale sulla benzina per autotrazione, ove vigente.
Il medesimo comma 9 stabilisce, infine, che, a decorrere dal novantesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore del decreto-legge, il gasolio usato come combustibile per il riscaldamento, indipendentemente dal tenore di zolfo, deve essere denaturato secondo la formula e le modalità stabilite dalla Agenzia delle dogane.
Il comma 10 sottrae dall'ambito di applicazione dell'incremento di accisa gli autotrasportatori e gli altri soggetti già beneficiari di analoghe disposizioni - vale a dire i soggetti di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, del decreto-legge 28 dicembre 2001. A tali soggetti il maggior onere conseguente all'incremento dell'accisa sul gasolio usato come carburante è rimborsato, anche mediante il collaudato meccanismo di compensazione di cui all'articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997, a seguito della presentazione di apposita dichiarazione ai competenti uffici dell'Agenzia delle dogane, secondo le modalità e con gli effetti previsti dal relativo regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 277 del 2000. Tali effetti, specifica il comma in esame, rilevano anche ai fini delle disposizioni in materia di imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), di cui al titolo I del decreto legislativo n. 446 del 1997. A copertura dei rimborsi in favore degli autotrasportatori è autorizzata la spesa di euro 88.070.000 annui, a decorrere dall'anno 2006. La relazione tecnica specifica che l'onere predetto decorre dal 2006 in quanto si tiene conto delle modalità di rimborso previste dal citato regolamento del 2000.
Il comma 11, infine, reca la copertura finanziaria del provvedimento, stabilendo che agli oneri derivanti dalle misure disposte dal decreto-legge - stimati in 150 milioni di euro per il 2005 e in 248,07 milioni annui a decorrere dal 2006, che si aggiungono agli oneri derivanti dal rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri e dall'anticipazione di somme all'ANAS - si fa fronte con le maggiori entrate derivanti dall'incremento delle accise.
In conclusione, ritiene si tratti di un provvedimento importante ed articolato, che persegue finalità condivisibili quali il miglioramento del trasporto pubblico locale, l'ammodernamento del parco rotabile cittadino e la riduzione dell'inquinamento dell'aria nelle città.

Ettore ROSATO (MARGH-U) ritiene che si tratti di un provvedimento di grande rilevanza per i profili di competenza della IX Commissione, soprattutto in considerazione del fatto che la Commissione sta lavorando da tempo ad una riforma della disciplina in materia di trasporto pubblico locale.
Ricorda infatti che, secondo notizie di stampa, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio avrebbe fatto presente che il fondo previsto dal decreto-legge in esame servirà, almeno in parte, per il rinnovo del parco autobus delle città e per il miglioramento degli interventi per il settore del trasporto pubblico locale, materia che investe principalmente le competenze della Commissione ed affrontata ampiamente nel corso dell'esame delle proposte di legge C. 3053 e abbinate.
Ritiene pertanto opportuno che la Commissione sollevi conflitto di competenza per chiedere alla Presidenza della


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Camera l'assegnazione del provvedimento alle Commissioni riunite V e IX in sede referente e, in subordine, che l'assegnazione in sede consultiva sia riconsiderata nel senso di prevedere che la IX Commissione esprima un parere rinforzato ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento.

Eugenio DUCA (DS-U) si associa alla proposta del deputato Rosato.

La Commissione delibera di sollevare conflitto di competenza per chiedere l'assegnazione del provvedimento alle Commissioni riunite V e IX in sede referente e, in subordine, che l'assegnazione in sede consultiva sia riconsiderata nel senso di prevedere che la IX Commissione esprima un parere rinforzato ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento.

Paolo ROMANI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.35.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 3 marzo 2005. - Presidenza del Presidente Paolo ROMANI. - Interviene il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Mario Tassone.

La seduta comincia alle 13.45.

Proposta di nomina di Fulvio Bonavitacola a presidente dell'Autorità portuale di Salerno.
Nomina n. 138.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta antimeridiana.

Paolo ROMANI, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana il relatore ha formulato una proposta di parere favorevole sulla proposta di nomina in titolo.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione procede quindi alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Paolo ROMANI, presidente, comunica il risultato della votazione:
Presenti 25
Votanti 25
Maggioranza 13
Astenuti 0
Hanno votato 25
Hanno votato no 0

La Commissione approva.

Paolo ROMANI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Carrara in sostituzione di Meroi, Cennamo in sostituzione di Tidei, D'Antoni in sostituzione di Pasetto, De Luca, Duca, Ferro, Floresta, Grotto in sostituzione di Di Gioia, Iannuzzi in sostituzione di Carbonella, Maran in sostituzione di Mazzarello, Mariotti in sostituzione di Albonetti, Muratori, Panattoni, Pezzella, Raffaldini, Ricciotti, Rognoni, Romani, Rosato, Ruggieri in sostituzione di Gentiloni Silveri, Santori in sostituzione di Colucci, Sanza, Testoni, Zanetta e Zara in sostituzione di Collé.

La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.