IX Commissione - Resoconto di mercoledì 15 dicembre 2004


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AUDIZIONI

Mercoledì 15 dicembre 2004. - Presidenza del presidente, Paolo ROMANI.

La seduta comincia alle 9.05.

Audizione di rappresentanti dell'ENAC sulla situazione delle gestioni aeroportuali nazionali.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Paolo ROMANI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione del circuito. Introduce, quindi, l'audizione.

Vito RIGGIO, Presidente dell'ENAC, e Silvano MANERA, Direttore generale dell'ENAC, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, a più riprese, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Ettore ROSATO (MARGH-U), Pietro TIDEI (DS-U), Franco RAFFALDINI (DS-U), Rodolfo DE LAURENTIIS (UDC) e Giuseppe GIANNI (UDC).

Rispondono ai quesiti posti e forniscono ulteriori precisazioni Vito RIGGIO, Presidente dell'ENAC, Silvano MANERA, Direttore generale dell'ENAC, e Aldo LONDEI, Direttore del Dipartimento economia dell'ENAC.


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Paolo ROMANI, presidente, ringrazia e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 10.20.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 15 dicembre 2004. - Presidenza del presidente Paolo ROMANI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Manlio Contento.

La seduta comincia alle 15.05.

Sui lavori della Commissione.

Paolo ROMANI, presidente, avverte che, facendo seguito alle intese intercorse, l'ordine del giorno della Commissione di domani sarà integrato nel senso di prevedere, a partire dalle ore 8.15, l'audizione informale del presidente e amministratore delegato di Alitalia s.p.a., Giancarlo Cimoli, sui contenuti del Piano industriale Alitalia 2005-2008. Sarà quindi rinviata ad altra data l'audizione del viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Mario Tassone, prevista nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla situazione dei collegamenti aerei per assicurare la continuità territoriale con la Sardegna e la Sicilia.
Quindi, considerati i limitati tempi a disposizione per la seduta di domani, propone di rinviare ad altra seduta anche il seguito dell'esame del disegno di legge del Governo C. 5230-sexies, recante «Contributo alla fondazione Ugo Bordoni».

La Commissione consente.

Schema di DPCM recante definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Alitalia.
Atto n. 430.

Piano industriale Alitalia 2005-2008.
Atto n. 434.

(Seguito esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

Paolo ROMANI, presidente, avverte che nella seduta odierna svolgerà la funzione di relatore per i due atti in titolo, in sostituzione del deputato Luigi Muratori, impossibilitato a prendervi parte.

Il sottosegretario Manlio CONTENTO, rispondendo alle questioni sollevate nel corso della seduta di ieri, chiarisce che il testo trasmesso dal Governo costituisce la versione integrale del piano industriale Alitalia 2005-2008. Rispetto al testo trasmesso, peraltro, il piano ha subito alcune integrazioni e modificazioni conseguenti ai rilievi ed alle richieste della Commissione europea. Fa quindi presente di aver rappresentato la necessità di fare in modo che il Parlamento disponga della documentazione aggiornata: ritiene comunque che tali aspetti potranno essere affrontati ed approfonditi puntualmente nell'ambito dell'audizione informale del presidente e amministratore delegato di Alitalia s.p.a., Giancarlo Cimoli, che la Commissione ha previsto per la giornata di domani.
Per quanto concerne, poi, il termine per l'espressione dei pareri parlamentari sui due atti in titolo, conferma la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere da parte della IX Commissione anche oltre la data odierna, auspicando tuttavia che esso intervenga nel più breve tempo possibile.
Conferma, inoltre, che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in titolo risulta conforme, nel contenuto, agli accordi intercorsi tra il Governo, Alitalia s.p.a. e le organizzazioni sindacali e, in particolare, all'accordo raggiunto il 23 settembre scorso che affronta proprio il tema della privatizzazione della società. Esprime comunque la disponibilità


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del Governo a tener conto delle eventuali osservazioni che la Commissione intendesse apporre - richiamando espressamente i contenuti di tale accordo - al parere sullo schema di decreto di cui all'atto n. 430.
Per quanto riguarda, infine, il ruolo di Fintecna nel futuro assetto di Alitalia, conferma che la società svolgerà un ruolo di primo piano nella ristrutturazione della compagnia aerea; allo stato, tuttavia, non è possibile conoscere nel dettaglio quanto avverrà nei prossimi mesi: il processo è infatti in continua evoluzione, ferma restando comunque la primaria esigenza di ottimizzare l'interesse della compagnia di bandiera e dell'economia nazionale.

Andrea GIBELLI (LNFP) prende atto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, che ringrazia, ribadendo comunque la posizione, di carattere politico, che il suo gruppo ha sempre avuto in questi mesi sulla vicenda di Alitalia.

Franco RAFFALDINI (DS-U) prende atto con soddisfazione dei chiarimenti forniti dal sottosegretario Contento e della pronta calendarizzazione dell'audizione dell'ingegner Cimoli, con il quale, nella sua veste di presidente ed amministratore delegato dell'Alitalia, ritiene che potranno essere utilmente approfondite e chiarite alcune questioni di primaria importanza. Concorda quindi sull'opportunità di evidenziare nel parere l'esigenza di tenere conto del contenuto degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali.

Ettore ROSATO (MARGH-U) ringrazia il sottosegretario Contento per la sua disponibilità. Rileva tuttavia che il presidente Cimoli potrà fornire chiarimenti su molte questioni essenziali, ma non su tutte. Su alcuni punti, infatti, soltanto il Governo può dare spiegazioni, ed in particolare sul contenuto del «mandato» che il Governo stesso intende conferire a Fintecna e sulla strategia di alleanze che si intende seguire per l'Alitalia. A quest'ultimo riguardo, in particolare, è quanto mai opportuno e necessario un intervento in Commissione di un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Paolo ROMANI, presidente, tenuto conto di quanto testè evidenziato dal rappresentante del Governo in ordine ai tempi per l'espressione del parere parlamentare sui documenti in titolo, propone - come convenuto nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi - di richiedere alla Presidenza della Camera l'autorizzazione ad una proroga di dieci giorni per l'espressione del parere di competenza sull'atto n. 434.

La Commissione consente.

Paolo ROMANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 15 dicembre 2004. - Presidenza del presidente Paolo ROMANI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Paolo Uggè.

La seduta comincia alle 15.15.

Riassetto normativo del settore dell'autotrasporto di persone e cose.
C. 5197 Governo, approvato dal Senato, C. 1571 Gibelli, C. 4876 Rosato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, il 1o dicembre 2004.

Paolo ROMANI, presidente, ricorda che nella scorsa seduta la Commissione ha avviato l'esame degli emendamenti ed articoli aggiuntivi presentati, che riprende oggi dall'emendamento Rosato 1.2.


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Ettore ROSATO (MARGH-U), intervenendo sul proprio emendamento 1.2, rileva che si sarebbe aspettato un intervento del Governo a chiarimento della posizione che esso intende tenere rispetto alle proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione. Ribadisce che l'opposizione non è contraria al provvedimento di delega, come risulta ampiamente dagli atti parlamentari. Certo non condivide alcune scelte, anche di rilievo, ma riconosce l'importanza del provvedimento, che intende rispondere a precise richieste del settore dell'autotrasporto ed a ridare spinta e vitalità ad un comparto che ne ha estremo bisogno.
Peraltro, poiché le proposte emendative presentate non sono di carattere né ostruzionistico né pretestuoso, ritiene inaccettabile l'assoluta chiusura su di esse dimostrata dal relatore e dal Governo, che sembrano voler imporre la logica del «muro contro muro», senza alcun comprensibile motivo e senza considerare che, in questo modo, disconoscono la dignità e l'importanza del lavoro parlamentare. Rileva, infine, che il Governo seguita a mostrarsi inerte su alcune importanti questioni di merito sollevate anche nel corso della discussione in Commissione, ed in particolare sulle questioni relative al cabotaggio delle merci.

Il sottosegretario Paolo UGGÈ osserva che non c'è, da parte del Governo, la volontà di evitare il confronto con l'opposizione su un disegno di legge di importanza capitale per il settore dell'autotrasporto, e quindi per tutta l'economia nazionale nel suo complesso, qual è quello in esame. Proprio in ragione della sua importanza, il Governo ha voluto confrontarsi con le associazioni di categoria su ogni singolo punto della riforma ed ha in questo modo elaborato un provvedimento che tocca tutte le questioni più urgenti e sentite dall'autotrasporto e lo fa nel rispetto delle indicazioni che sono venute dal comparto stesso.
Ciò premesso, chiarisce che il Governo non ritiene sbagliate le proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione, che anzi sono in taluni casi condivisibili nel merito dei principi che ne sono a fondamento. Fa tuttavia presente che le questioni che esse toccano potranno essere definite in sede di attuazione, a seguito di una ulteriore fase di confronto con le associazioni di categoria dell'autotrasporto in vista dell'adozione di provvedimenti di riforma il più possibile condivisi nel merito dal settore al quale si applicheranno. Il Governo ha preso un impegno in tal senso con le organizzazioni di categoria, e questo anche al fine di evitare di varare una riforma che poi resti del tutto disapplicata, come è accaduto altre volte in passato. Ribadisce che non vi è, quindi, in alcun modo l'intenzione di cercare lo scontro con i gruppi di opposizione né di disconoscere la dignità del Parlamento.
Per quanto riguarda il cabotaggio delle merci, rende noto che la Commissione europea sta per emanare una interpretazione su tale materia ed ha pertanto invitato il Governo italiano a sospendere ogni iniziativa normativa al riguardo; invito al quale il Governo italiano ha aderito, ravvisando l'opportunità di non precorrere le decisioni che saranno adottate nelle sedi comunitarie.
Riconosce peraltro l'esistenza delle questioni alle quali il deputato Rosato ha fatto riferimento anche in altre occasioni e ricorda che il Governo non è rimasto inattivo: sono stati, infatti, potenziati fortemente i controlli sulle strade effettuati con i centri di revisione mobile; ne sono stati effettuati circa 6.700.
In merito ad altre proposte emendative presentate dai gruppi dell'opposizione, segnala come il Governo condivida la necessità di prevedere quel differimento del termine di avvio della nuova disciplina in materia di accesso al mercato dell'autotrasporto che è stato proposto anche da alcuni emendamenti presentati nel corso dell'esame alla Camera del disegno di legge C. 5454 di conversione del decreto-legge recante «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative».

Ettore ROSATO (MARGH) rileva tuttavia che gli emendamenti presentati nel


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corso dell'esame alla Camera del disegno di legge C. 5454 di conversione del decreto-legge recante «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative» su tale questione sono stati interamente respinti.

Il sottosegretario Paolo UGGÈ fa presente ciò è dovuto al fatto che è intenzione del Governo introdurre la proroga del precitato termine di cui all'articolo 22, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 395 del 2000, nell'ambito del disegno di legge finanziaria.

La Commissione respinge l'emendamento Rosato 1.2.

Franco RAFFALDINI (DS-U), intervenendo sull'emendamento Rosato 1.3, sottolinea come esso sia volto esclusivamente ad assicurare il rispetto delle competenze regionali stabilite dalla Costituzione. Osserva quindi che l'opposizione è pienamente d'accordo sull'importanza di procedere nella riforma dell'autotrasporto in modo concertato con le associazioni di categoria, ma ritiene che questo non possa comportare l'esclusione del Parlamento dal processo decisionale inerente la riforma stessa: il dialogo non può essere solo tra il Governo e le organizzazioni di categoria. Gli emendamenti presentati, d'altra parte, sono tutti improntati allo spirito della collaborazione ed intendono unicamente precisare meglio il contenuto della delega o definire più puntualmente alcuni aspetti che appaiono migliorabili.

Ettore ROSATO (MARGH-U), intervenendo sul proprio emendamento 1.3, esprime apprezzamento per i chiarimenti resi dal sottosegretario Uggè in relazione al rinvio del termine di applicazione delle nuove norme in materia di accesso al mercato dell'autotrasporto. Nel merito dell'emendamento, sottolinea come esso intenda preservare le competenze delle regioni e delle province autonome - che nell'attuale testo del disegno di legge di delega sono richiamate solo con riferimento al «riordino dei servizi esistenti in materia di trasporto pubblico locale» - anche al fine di evitare di aggravare il già forte contenzioso tra le regioni e il Governo innanzi alla Corte costituzionale. Rileva inoltre come il provvedimento intervenga per altri versi nel più ampio contesto della logistica e delle infrastrutture, sul quale le regioni devono poter avere un ruolo di primo piano.

La Commissione respinge l'emendamento Rosato 1.3.

Ettore ROSATO (MARGH-U), intervenendo sul proprio emendamento 1.4, che affronta il tema del cabotaggio stradale di merci, ricorda come il relatore abbia espresso su di esso parere contrario, sostenendo che il sistema sanzionatorio per violazioni della disciplina in materia di cabotaggio stradale di merci è posto direttamente dal regolamento CEE 3118 del 1993, del quale il decreto ministeriale 29 aprile 2004 costituirebbe - secondo quanto affermato dal relatore - una mera interpretazione e per il quale non occorrerebbero norme intermedie di attuazione. In quell'occasione il relatore ha affermato che le sanzioni applicabili avrebbero formato oggetto di un'apposita circolare indirizzata agli organi di controllo e che tale circolare stava per essere adottata. Nel rilevare che tale circolare è stata preannunciata alle associazioni di categoria già alcuni mesi fa, stigmatizza il fatto che solo oggi si venga a sapere di problemi e difficoltà posti dall'Unione europea. A suo modo di vedere, il decreto ministeriale 29 aprile 2004 deve essere corredato di specifiche sanzioni: così com'è, infatti, è di scarsa efficacia ed utilità, come dimostra l'esperienza quotidiana sul territorio, soprattutto nelle zone di confine. La circolare è attesa ormai da mesi ed il Governo, se vuole dare finalmente un segnale positivo nel settore, dovrebbe decidersi ad emanarla.

Franco RAFFALDINI (DS-U), intervenendo sull'emendamento Rosato 1.4, si richiama alle considerazioni svolte dal deputato Rosato sulla inutilità dei provvedimenti non corredati da sanzioni e


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ricorda come anche nel disegno di legge delega in esame si ometta di individuare un sistema di sanzioni laddove - all'articolo 2, comma 2, lettera b), numero 3) - si parla di responsabilità soggettiva. Le sanzioni devono invece essere previste, a meno che si voglia approvare una norma destinata a restare lettera morta.

La Commissione respinge l'emendamento Rosato 1.4.

Ettore ROSATO (MARGH-U), intervenendo sul proprio emendamento 1.5, chiarisce che esso è volto a prevedere la partecipazione del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio nella definizione del contenuto dei provvedimenti attuativi della delega, alla luce del fatto che la riforma interviene su questioni che direttamente o indirettamente investono anche la competenza di tale dicastero.

Franco RAFFALDINI (DS-U), intervenendo sull'emendamento Rosato 1.5, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Rosato, sottolineando come ci siano aspetti nel provvedimento in esame per i quali dovrebbe necessariamente essere previsto il coinvolgimento, in sede di attuazione, anche del ministro dell'ambiente.

La Commissione respinge l'emendamento Rosato 1.5.

Ettore ROSATO (MARGH-U), intervenendo sul proprio emendamento 1.6, evidenzia come esso si proponga di coinvolgere maggiormente le Commissioni parlamentari competenti nella fase di attuazione della delega secondo uno schema che il Governo e la maggioranza hanno ritenuto opportuno utilizzare in riferimento alla delega relativa al settore dell'aviazione civile. L'emendamento è tanto più rilevante in quanto il Governo sembra in qualche modo emarginare il Parlamento dalla fase decisionale, facendo continuamente riferimento a quanto è stato convenuto in sede di concertazione con le associazioni di categoria, come se il Parlamento non potesse più aggiungere alcun elemento utile.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rosato 1.6 e 1.7.

Il sottosegretario Paolo UGGÈ ribadisce l'intenzione del Governo di addivenire al più presto alla approvazione definitiva della legge delega, in modo da poter lavorare ai decreti attuativi della riforma attesa ormai da troppo tempo dalle associazioni di categoria, e ricorda che queste già nel 2001 avevano sottoscritto di comune accordo protocolli d'intesa nel quale evidenziavano la necessità di superare il sistema delle tariffe obbligatorie possibilmente già entro il 2001.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali, il Governo non disconosce l'importanza di procedere d'intesa con le autonomie territoriali, ma è opportuno ricordare che in passato il passaggio dei provvedimenti in Conferenza unificata ha determinato rallentamenti deleteri perché l'organo non trovava l'accordo al suo interno. Ritiene pertanto opportuno non aggravare ulteriormente l'iter decisionale dei provvedimenti attuativi, atteso che la delega è stata definita d'accordo con le associazioni del settore e che lo saranno anche i decreti attuativi. Il consenso delle associazioni, d'altra parte, è in questa materia fondamentale, se si vuole evitare una legge che non sia condivisa dal comparto e resti quindi inapplicata.

Ettore ROSATO (MARGH-U) osserva che dal 2001 ad oggi sono trascorsi oltre tre anni e che di questo ritardo deve ritenersi responsabile il Governo. C'era invece tutto il tempo per definire un provvedimento condiviso dalle associazioni e per sottoporlo con tempi congrui al Parlamento. Si è invece scelto di comprimere l'esame parlamentare ed esprime anche per questo il timore che la fretta dimostrata oggi scomparirà domani e per l'adozione dei decreti attuativi il Governo procederà al rilento.


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Ricorda quindi che con riferimento all'articolo 3 occorrerà porre una particolare attenzione alle questioni poste, che recepiscono rilievi e perplessità manifestate da più di una associazione del settore quale, in particolare, Confartigianato. Infatti, nella documentazione dalla stessa consegnata alla Commissione nel corso dell'audizione svolta, si segnala espressamente che «l'articolo 3 del disegno di legge appare contraddittorio ed incongruente per vai motivi».

Il sottosegretario Paolo UGGÈ fa presente che il documento citato dal deputato Rosato esprime la posizione, peraltro superata, della Confartigianato come organizzazione generale, e non quella della Confartigianato Trasporti, che ha manifestato una posizione favorevole rispetto al provvedimento in esame.

Paolo ROMANI, presidente, con riferimento a quanto testè evidenziato dal sottosegretario Uggè, dà lettura di una lettera inviata alla Commissione dal presidente della Confartigianato Trasporti in cui si fa presente che tale associazione ha siglato tutti gli accordi dal 5 settembre 2002 in poi contenenti l'intesa sul disegno di legge recante Riassetto normativo del settore dell'autotrasporto di persone e cose.
Ricorda quindi che, secondo quanto convenuto nell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione riprenderà l'esame degli emendamenti al disegno di legge C. 5197, riferiti all'articolo 2, nella seduta di domani. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.

Contributo alla Fondazione Ugo Bordoni.
C. 5310-sexies.
(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 novembre 2004.

Paolo ROMANI, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti al disegno di legge in esame (vedi allegato).

Marcello MEROI (AN), relatore, tenuto conto del numero degli emendamenti presentati e della necessità di svolgere ulteriori approfondimenti sul contenuto degli stessi, ritiene opportuno rinviare il seguito dell'esame del provvedimento ad una successiva seduta, da definire nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Paolo ROMANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire e tenuto conto della richiesta del relatore, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.