Mercoledì 30 giugno 2004. - Presidenza del vicepresidente Roberto LAVAGNINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Francesco Bosi.
La seduta comincia alle 15.15.
Nuove norme sulla rappresentanza militare.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 932 Molinari, C. 1718 Ramponi, C. 1822 Lavagnini, C. 1958 Deiana, C. 2063 Ascierto e C. 2193 Minniti.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 22 giugno 2004.
Roberto LAVAGNINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite agli articoli 18, 19, 20 e 21.
Giuseppe COSSIGA (FI), relatore, formula un invito al ritiro sugli emendamenti Minniti 18.4, Ascierto 18.3, Deiana 19.2, sugli articoli aggiuntivi Ciro Alfano 21.02 e Minniti 21.03 nonché sul subemendamento Minniti 0.21.2.1, altrimenti il parere deve intendersi contrario. Esprime parere favorevole
sugli emendamenti Ascierto 18.1 e 19.1, 19.3 e 21.2 del Governo, nonché sull'emendamento 20.1 Governo, a condizione che sia riformulato, sopprimendo la clausola di neutralità finanziaria, in quanto sostanzialmente assorbita dall'emendamento 16.18 del relatore, approvato nella precedente seduta. Infine, esprime parere contrario sugli emendamenti Ascierto 18.2, Minniti 21.1 e sull'articolo aggiuntivo Deiana 21.01 e si rimette alle valutazioni della Commissione sul subemendamento Minniti 0.20.1.1.
Il sottosegretario Francesco BOSI, nel concordare con i pareri espressi dal relatore, riformula l'emendamento 20.1 del Governo nel senso indicato dallo relatore medesimo (vedi allegato).
Marco MINNITI (DS-U), rileva come l'emendamento 18.4, che stabilisce, tra l'altro, che le riunioni dei consigli di rappresentanza siano presiedute dal delegato eletto a tale carica dal consiglio di cui fanno parte, rappresenti una disposizione ritenuta cruciale dal proprio gruppo. Infatti, ricorda che uno dei principi cardine che ha ispirato l'intero provvedimento all'esame della Commissione è stato quello di escludere la sindacalizzazione delle forze armate. Tuttavia, ciò non significa che le forze armate non debbano godere di una rappresentanza completa, come invece accadrebbe ove non fosse assicurato l'integrale rispetto delle regole democratiche nell'ambito degli organismi di rappresentanza. Al contrario, tanto più le forze armate sono orientate verso modelli professionali, tanto più si avverte l'esigenza di regole democratiche. Pertanto, a suo avviso, deve considerarsi assolutamente insoddisfacente l'attuale testo dell'articolo 18 che affida la presidenza degli organismi di rappresentanza, non ad un delegato appositamente eletto, ma al più alto in grado. Infatti, ritiene che in presenza di una rappresentanza democraticamente eletta, chi assume nel suo seno la funzione di guida, debba avere pari legittimazione democratica. In conclusione, nel ringraziare il relatore per lo sforzo compiuto nell'elaborazione del testo del provvedimento, fa presente che l'atteggiamento che terrà il proprio gruppo nel prosieguo dell'esame del provvedimento sarà molto influenzato dall'esito del voto sull'emendamento 18.4.
Giuseppe COSSIGA (FI), relatore, pur condividendo alcune osservazioni dell'onorevole Minniti, ritiene che, secondo l'attuale formulazione dell'articolo 18, i poteri formali e sostanziali di direzione dei Consigli di rappresentanza non spettino al Presidente, che assolve unicamente a compiti di garanzia e di disciplina, ma al segretario esecutivo eletto dall'assemblea.
Infine, dichiara di aggiungere la propria firma agli emendamenti Ascierto 18.1 e 19.1.
La Commissione approva gli emendamenti Ascierto 18.1 e 19.1, 19.3 e 20.1 (nuova formulazione) e 21.2 del Governo; quindi, respinge gli emendamenti Minniti 18.4 e 21.1, i subemendamenti Minniti 0.20.1.1 e 0.21.2.1 e l'articolo aggiuntivo Minniti 21.03.
Roberto LAVAGNINI, presidente, dopo aver dichiarato decaduti, per assenza dei presentatori, gli emendamenti Ascierto 18.2 e 18.3 e Deiana 19.2 nonché gli articoli aggiuntivi Deiana 21.01 e Ciro Alfano 21.02, avverte che il testo unificato, come modificato dagli emendamenti approvati dalla Commissione, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'acquisizione dei prescritti pareri.
Promozione a titolo onorifico agli ufficiali e sottufficiali delle Forze armate, della Guardia di finanza e della Guardia costiera in congedo assoluto.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 2011 Ascierto, C. 2717 Pisicchio e C. 3250 Rivolta.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1o ottobre 2003.
Roberto LAVAGNINI, presidente, avverte che il Governo ha comunicato il proprio avviso contrario al trasferimento in sede legislativa del provvedimento.
Giuseppe TARANTINO (FI), relatore, considerato l'unanime consenso manifestato dai gruppi sul testo elaborato dalla Commissione, ritiene opportuno concludere l'esame del provvedimento in sede referente, fermo restando che la Commissione potrà adeguatamente valutare le eventuali proposte di modifica al testo che dovessero essere presentate dal Governo durante l'esame del provvedimento in Assemblea.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera quindi di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.
Roberto LAVAGNINI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Esenzione dal requisito della residenza per le cooperative edilizie tra gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia.
Ulteriore nuovo testo C. 3553 Ramponi.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 giugno 2003.
Roberto LAVAGNINI, presidente, avverte che il Governo ha comunicato il proprio avviso contrario al trasferimento in sede legislativa del provvedimento.
Giuseppe COSSIGA (FI), relatore, considerato l'unanime consenso manifestato dai gruppi sul testo elaborato dalla Commissione, ritiene opportuno concludere l'esame del provvedimento in sede referente.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera quindi di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.
Roberto LAVAGNINI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 15.40.
Mercoledì 30 giugno 2004. - Presidenza del vicepresidente Roberto LAVAGNINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Francesco Bosi.
La seduta comincia alle 15.40.
Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento dei fascicoli relativi a crimini nazifascisti.
C. 4993 Carli.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 22 giugno 2004.
Marco MINNITI (DS-U), sollecita l'approvazione della proposta di nulla-osta presentata dal relatore nel corso della seduta del 22 giugno 2004.
Roberta PINOTTI (DS-U) ricorda in proposito l'impegno assunto dal presidente della Commissione a concludere quanto prima l'esame del provvedimento in sede consultiva.
Giuseppe COSSIGA (FI), nel ribadire il proprio avviso contrario al merito del
provvedimento, segnala che quest'ultimo non presenta profili di interesse della Commissione.
Roberto LAVAGNINI, presidente, ritiene opportuno rinviare il seguito dell'esame del provvedimento, in quanto il relatore è attualmente impegnato in una missione in Eritrea. Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Doc. XXII, n. 19, Taormina.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - nulla osta).
La Commissione inizia l'esame.
Giuseppe TARANTINO, relatore, ricorda che la Commissione Difesa è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione Affari esteri sul testo del provvedimento recante la proroga del termine previsto per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, istituita ai sensi della Deliberazione 31 luglio 2003 della Camera dei deputati.
La predetta Commissione d'inchiesta, in base all'articolo 7 della citata Deliberazione avrebbe dovuto concludere i propri lavori entro sei mesi dalla costituzione, avvenuta il 21 gennaio 2004, presentando entro i successivi due mesi una relazione conclusiva all'Assemblea.
La relazione illustrativa che accompagna la proposta di proroga in esame (Doc. XXII, n. 19) afferma che si pone la necessità di un consistente prolungamento del termine per la conclusione dei lavori della Commissione d'inchiesta, e ciò per diversi ordini di motivi, che si possono riassumere:
a) nelle prospettive di una mole di lavoro ancora assai impegnativa, stante l'ingente quantità degli atti affluiti alla Commissione;
b) nelle numerose testimonianze ancora da acquisire, tra le quali spiccano quelle correlate all'accertamento del ruolo, nella vicenda, del SISMI e del SISDE, e quelle di diversi testimoni stranieri (e soprattutto somali);
c) nell'opportunità di condurre una missione della Commissione in Somalia;
d) nella necessità di esplorare numerosi filoni di indagine emersi all'inizio della vicenda giudiziaria, ma rapidamente accantonati.
Pertanto, la proposta in esame, che consta di un articolo unico, prevede la proroga dei lavori della Commissione. In proposito, segnala che la Commissione Affari esteri, nel corso della seduta odierna, ha modificato il termine della citata proroga fissandolo al 31 luglio 2005 anziché al termine della legislatura corrente, prevedendo altresì che la relazione per l'Assemblea sia presentata entro il 30 novembre 2005.
Si rammenta che la Commissione Difesa, a conclusione dell'esame in sede consultiva del provvedimento istitutivo della Commissione di inchiesta, aveva espresso, nella seduta del 2 luglio 2003, parere favorevole sul testo elaborato dalla Commissione Affari esteri.
Ciò premesso, considerato che l'oggetto del presente provvedimento è rappresentato dalla mera proroga dell'attività della Commissione di inchiesta, ritiene che esso non presenti profili problematici dal punto di vista delle competenze della Commissione Difesa e propone pertanto di esprimere nulla osta sul nuovo testo del documento in esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva.
La seduta termina alle 15.50.
Mercoledì 30 giugno 2004. - Presidenza del vicepresidente Roberto LAVAGNINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Francesco Bosi.
La seduta comincia alle 15.50.
Proposta di nomina del generale di squadra aerea in ausiliaria Enrico Ripamonti a Presidente dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori (ONFA).
Nomina n. 109.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame.
Roberto LAVAGNINI, presidente relatore, ricorda che l'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14 stabilisce che: «Il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Consiglio dei Ministri ed i singoli Ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare previsto dalla presente legge.».
Il Ministero della difesa ha trasmesso, ai sensi del predetto articolo 1, la proposta di conferma, per un ulteriore triennio, del generale di squadra aerea in ausiliaria Enrico Ripamonti nella carica di Presidente dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori (O.N.F.A.).
Rammenta che l'Opera nazionale per i figli degli aviatori nasce dalla fusione delle opere pie nazionali per le vedove e i figli degli aeronauti con l'Istituto «Umberto Maddalena» per i figli degli aviatori. L'Istituto ha assunto l'attuale denominazione con Regio Decreto 21 agosto 1937, n. 1585.
Con decreto del Presidente della Repubblica del 1o aprile 1978, n. 243, l'O.N.F.A. è stato dichiarato «necessario ai fini dello sviluppo economico, civile, culturale e democratico del Paese» ed inserito fra gli Enti sottoposti al controllo della Corte dei conti.
L'Opera, come stabilisce il nuovo statuto approvato con decreto del Ministro della difesa del 18 agosto 1998, ha lo scopo di provvedere alle necessità dei figli degli aviatori deceduti o dichiarati grandi invalidi per causa di servizio o deceduti in congedo, al fine di prepararli ad un avvenire adeguato alle loro capacità o tendenze.
L'Opera fornisce assistenza ai figli degli aviatori sopraindicati fino al conseguimento del diploma di scuola media superiore e comunque non oltre la chiusura dell'anno scolastico in cui viene compiuto il 21o anno di età. L'assistenza è protratta fino al 27o anno di età per coloro che frequentino corsi universitari e dimostrino buona volontà o attitudine al proseguimento degli studi.
L'Opera provvede alle proprie finalità: a) con le rendite del proprio patrimonio, costituito da beni mobili o immobili di proprietà; b) con i proventi risultanti da leggi speciali; c) con sovvenzione annuale del Ministero della difesa; d) con eventuali assegnazioni di borse di studio di fondazioni o enti privati a favore dei figli degli aviatori; e) con le quote volontarie mensili del personale militare dell'Aeronautica; f) con qualsiasi altra entrata proveniente da particolari attività dell'Opera, da enti pubblici o privati.
L'entità dei contributi ed il numero degli orfani da assistere vengono fissati dal Consiglio di amministrazione in sede di discussione dello stato di previsione del bilancio.
L'ente è amministrato da un Consiglio di amministrazione - di cui è organo esecutivo il Segretario generale - composto da un Presidente e da otto consiglieri, dei quali uno con la carica di Vice Presidente. Tutti i membri del Consiglio di amministrazione e il Segretario generale sono nominati dal Ministro della difesa.
I componenti del Consiglio di amministrazione durano in carica tre anni e possono essere confermati una sola volta, eccezion fatta per il Presidente e il Vice Presidente che possono essere confermati per due volte e prestano la loro opera gratuitamente.
Il Consiglio di amministrazione delibera in ordine ad una pluralità di materie indicate all'articolo 14 dello Statuto, quali ad esempio: l'investimento delle somme liquide, le accettazioni di lasciti, donazioni, oblazioni, l'approvazione del bilancio e del rendiconto.
Il Presidente rappresenta l'Ente legalmente e ne ha la firma. Il Presidente, in caso di assenza o impedimento è sostituito dal Vice Presidente.
Il generale Enrico Ripamonti, ha rivestito la carica di Presidente nei trienni 1998-2001 e 2001-2004. La conferma in esame, ai sensi dell'articolo 14 dello Statuto, rappresenta pertanto la seconda e ultima conferma.
Ciò posto, propone di esprimere parere favorevole in ordine alla proposta di nomina. Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulla proposta di nomina in esame e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 16.< P>